D'ALEMA A BALLARÒ: DIFENDO OPERAZIONE UNIPOL, CONSORTE NON È AL CAPONE; DIETRO RICUCCI C'ERA SOLO RICUCCI; SCINTILLE CON BELPIETRO - BERLUSCONI: PRESTO PRODI AVRÀ TANTO TEMPO LIBERO - CASINI: CDL AL COLLE? PROPAGANDA - BUTTIGLIONE: PRODI PORTA SFIGA.

1 - D'ALEMA SU UNIPOL: ACCUSE INFONDATE DIFENDO OPERAZIONE.
(Agi) -
"E' del tutto normale che la politica si occupi di queste cose, accade in tutto il mondo che la classe dirigente politica e quella imprenditoriale facciano squadra per l'interesse del Paese". Il vice premier e ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, sottolinea cosi' la posizione sua e della Quercia durante la vicenda della scalata di Unipol su Bnl e ribadisce che "noi abbiamo guardato con grande favore a quel progetto: creare una grande banca vicina al movimento cooperativo - ha detto - lo ritenevamo utile all'economia italiana".
Durante la registrazione della trasmissione Ballaro', D'Alema sottolinea che "le accuse nei miei confronti non hanno il minimo fondamento: e' giusto che chi ha sbagliato paghi, ma io non ho commesso nulla". "Io non ho preso soldi - ha aggiunto D'Alema - ne' fatto affari, ritenevo soltanto che se Bnl fosse stata acquisita dal movimento cooperativo sarebbe stato meglio. In tutto il mondo la politica si occupa dei fatti dell'economia, ma solo da noi si e' indeboliti da una valanga di sospetti il cui contenuto e' nullo, perche' non sono stati commessi reati ne' atti riprovevoli".

2 - D'ALEMA: CONSORTE NON E' AL CAPONE.
(Agi) -
Giovanni Consorte "di cui si parla come se fosse Al Capone, neppure e' stato rinviato a giudizio" lo dice il vicepresidente del Consiglio Massimo D'Alema riferendosi all'ex nuemro uno di Unipol durante la registrazione di 'Ballaro''. D'Alema sottolinea di aver avuto "una sola volta" una conversazione telefonica con Consorte che "mi e' stato passato al telefono" che ha definito "una battuta che era chiaramente una presa in giro" la frase pubblicata sui giornali in cui lo stesso vice premier diceva a Consorte: "facci sognare".

3 - D'ALEMA: DIETRO A RICUCCI C'ERA SOLO RICUCCI.
Da "corriere.it" -
«A volte le intercettazioni sono anche utili perché hanno dimostrato che dietro la scalata di Stefano Ricucci a Rcs non c'ero io, come invece è stato scritto». «Si scrisse che dietro Ricucci c'ero io - ha ricordato D'Alema -. Le intercettazioni a volte servono e dimostrano che non era vero. Si è capito che dietro Ricucci c'era Ricucci che cercava agganci qua e là». Quindi, rivolgendosi al direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, ospite della trasmissione, il ministro degli Esteri ha aggiunto: «Vedo che lo scettro del Corriere è saldamente in mano tua e questo mi fa piacere perché è in buone mani».

4 - A BALLARO' SCINTILLE TRA D'ALEMA E BELPIETRO.
(Agi) -
Serrato scambio di battute tra il vicepremier Massimo D'Alema e il direttore del 'Giornale', Maurizio Belpietro, a 'Ballaro': sul tema intercettazioni il ministro degli Esteri e il direttore del quotidiano milanese si sono lanciati reciproche accuse. D'Alema ha esordito sottolineando che la linea del quotidiano e' stata quella di due pesi e due misure: "Quando le inchieste riguardano Berlusconi e' un attacco delle 'toghe rosse' - ha detto - e' evidente che lei e' sensibile alla proprieta' del suo giornale".

Immediata la reazione di Belpietro che ha ribattuto: "Lei e' sensibile invece alle cose che la riguardano". "Io sono sensibile alle cose di tutti - ha risposto D'Alema - non nego di aver parlato con Consorte ma non sono imbarazzato perche' queste cose non avevano rilievo penale e la battuta sul 'facci sognare' era chiaramente una presa in giro. Nel suo giornale - ha continuato D'Alema - si alternano il massimo del garantismo oppure lo spirito inquisitore e questo non e' il massimo per un grande giornale". "Neppure il suo comportamento - ha aggiunto Belpietro - e' il massimo per un vicepremier...".

5 - D'ALEMA: CLIMA PREOCCUPANTE, RISCHIAMO PREZZO ALTO. (Agi) - "C'e' un clima preoccupante, di enorme confusione, rischiamo di far pagare un prezzo molto alto al Paese". Lo dice il vice premier, Massimo D'Alema, riferendosi alle parole di Romano Prodi secondo cui in Italia c'e' "un clima irrespirabile". Riferendosi poi allo scandalo intercettazioni, durante la registrazione di Ballaro', D'Alema ha sottolineato che: "i cittadini rischiano di non capire perche' fatti avvenuti diversi anni fa tornino fuori oggi: questo crea una grande confusione nella testa della gente e creano un gravissimo danno al Paese. Dovremmo cercare di ricondurre tutto - ha sottolineato - alla sua dimensione reale".

6 - BERLUSCONI: UNA PIANTA A PRODI PER OCCUPARGLI IL TEMPO.
(Apcom) -
Non è escluso che al premier Romano Prodi possa arrivare in dono una pianta del giardino di villa Berlusconi 'La Certosa', la cui cura è hobby preferito dall'ex premier. A raccontarlo a 'Chi' è lo stesso Silvio Berlusconi che al suo successore-avversario regalerebbe "una pianta che necessiti di molte cure e di molte attenzioni, perché ho l`impressione che tra non molto il professore avrà tanto tempo libero". "I politici di mestiere hanno di solito tutti lo stesso difetto: quello di occuparsi sempre e solo di politica. E anche questo è un motivo che contribuisce ad allontanare la gente da loro", dice Berlusconi parlando dei politici diversi da lui.

7 - CASINI: PRODI SOTTO RICATTO SINISTRA.
(Adnkronos) -
Nel nostro Paese c'e' "un governo di estrema sinistra, perche' Prodi ha accettato il ricatto della sinistra e ha sfasciato il rapporto con il Paese. Il vero elemento che emerge dalle elezioni amministrative e' il disastro del governo Prodi". Lo dice Pier Ferdinando Casini intervenendo al Consiglio nazionale dell'Udc. Il leader dei centristi ricorda: "Prodi ha fatto finta di non capire quello che noi gli avevamo detto subito: ragazzo, tu cosi' non governi. E' assurdo dare la colpa a noi di essere gli avvelenatori di pozzi con la legge elettorale. Non e' che Prodi non governa per colpa della legge elettorale ma per il ricatto della sinistra. Non governa perche' -ha insiste Casini- non e' in grado e non ha avuto il coraggio di fare un'operazione di verita' con il Paese".

8 - CUFFARO SI ROMPE GAMBA, BUTTIGLIONE: E' VERO CHE PRODI PORTA SFIGA.
(Adnkronos) -
"Cuffaro e' caduto e si e' rotto una gamba. Questo sembra confermare che Prodi porta sfiga". Rocco Buttiglione aprendo i lavori del consiglio nazionale dell'Udc annuncia cosi' l'assenza del governatore della Regione Sicilia Toto' Cuffaro, facendo riferimento all'inaugurazione della cattedrale di Noto dopo i lavori di restauro dove ieri erano presenti insieme il premier Romano Prodi e il presidente della Regione.



9 - CASINI: BERLUSCONI AL COLLE? E' PROPAGANDA, NON ANDIAMO.
(Ansa) -
Pier Ferdinando Casini ribadisce di essere contrario all' ipotesi di seguire gli altri alleati del Centrodestra nella visita di domani al Quirinale, perche', cosi' facendo, si ''rafforza'' solamente il governo di Romano Prodi. ''Anche nel nostro partito - ha detto il leader centrista, nel corso del Consiglio nazionale dell' Udc - c'e' chi vorrebbe andare al Quirinale. Ma per fare cosa? Fini non vuole chiedere elezioni, Berlusconi fa un' operazione propagandistica, perche' sa benissimo che non ci saranno elezioni e va per fare una kermesse, politicamente legittima, davanti al capo dello Stato''.

''Qual e' l' effetto di andare al Quirinale?'', si e' chiesto Casini davanti alla platea di delegati. ''L' effetto - ha aggiunto - e' quello di rafforzare immediatamente la tenuta del Governo Prodi e di dargli cosi' una boccata di ossigeno''. Secondo l' ex presidente della Camera, infatti, salendo al Colle, gli esponenti del Centrosinistra ''si cementeranno ancora di piu' intorno a Prodi''. ''Invece noi - ha concluso - dobbiamo rafforzare le loro divisioni, non coagularli''.

10 - CALDEROLI: COLLE DECIDA, NON ATTENDA LIBRI GOVERNO IN TRIBUNALE.
(Apcom) -
"Un presidente prima di prendere una decisione non può aspettare che l'amministratore delegato porti i libri in tribunale...". Il presidente dei senatori della Lega Nord Roberto Calderoli si attende proprio questo dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano che domani incontra al Quirinale Forza Italia, An e Lega Nord: che "decida" verificando se esiste una maggioranza sulle prossime scelte essenziali per la vita del Paese. Napolitano, spiega Calderoli rispondendo a una domanda al termine della capigruppo, deve "verificare se esiste una maggioranza rispetto a pensioni, Dpef, Finanziaria, destinazione del 'tesoretto'".

Non bastano quindi, come ha detto nei giorni scorsi, le "pacche sulle spalle?" "Il minimo è verificare con il presidente del Senato il livello di produttività perchè noi produciamo leggi - risponde Calderoli - e se uno prende i numeri non dico che siamo sotto la media rispetto alla passata legislatura, non ci siamo proprio". Secondo Calderoli "non c'è solo il venir meno della fiducia alle Camere c'è anche il non funzionamento dell'organo, dietro non ci sono i senatori che non vogliono lavorare, ma il fornitore di materia prima che è il governo che fornisce merce avariata".

11 - CESA SU SCANDALO CALABRIA: IO HO LE MANI PULITE.
(Apcom) -
"Sono amareggiato". Il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, si difende davanti al consiglio nazionale del partito dalle accuse che lo vedono coinvolto nella mega-inchiesta del procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris, sulla violazione della legge Anselmi sulle logge segrete e sul finanziamento illecito a partiti e politici da parte non solo del partita centrista ma anche di Ds e Forza Italia. "Se avessi il minimo dubbio sulla correttezza del mio operato professionale - dice Cesa - non starei al mio posto un secondo di più. Il consiglio nazionale deve sapere che si trova di fronte ad una persona con le mani pulite".

12 - P. SCHIOPPA: INTERVENTI SU SCATOLE CINESI SOLO DOPO ATTENTA ANALISI.
(Apcom) -
Nuovi interventi normativi per affrontare il problema delle cosiddette 'scatole cinesi' potranno essere adottati solo dopo una attenta analisi che ne giustifichi l'applicazione. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, frena sull'ipotesi di intervenire per legge per risolvere il problema delle scatole cinesi nel controllo delle società e invita a una "corretta applicazione delle norme sulle operazioni con parti correlate".

Parlando nel corso dell'Assemblea annuale di Assonime, il ministro riferisce che da uno studio del Comitato di Piazza Finanziaria è emerso che "spesso nel dibattito si confondono le cosiddette scatole cinesi con i gruppi piramidali. Mentre le prime hanno ormai un peso ridotto nel nostro mercato, i gruppi piramidali continuano ad avere una presenza rilevante. Il problema dei gruppi piramidali, tuttavia - aggiunge Padoa-Schioppa - va affrontato soprattutto con la corretta applicazione delle norme su operazioni con parti correlate. Alla luce di queste prime analisi sembrerebbe potersi affermare che nuovi interventi normativi dovrebbero trovare giustificazione solo a fronte di ulteriori evidenze empiriche e di una corretta e documentata analisi costi-benefici".




Dagospia 19 Giugno 2007