CORONA S'INCATENA E RAPPA: "EHI WOODCOCK / 'CHE FABRI HA AMMAZZATO QUALCUNO / TRE MESI COSÌ / NON SE LI È FATTI NESSUNO" - VIDEO- RECORD ON LINE - SATIRA SUI CALCIATORI: "E POI CHI C'È QUESTA SERA?/ BOBO VIERI C'HA PROVATO PURE CON L'USCIERA!"...

Alessandra Menzani per Libero

Chi pensava che il massimo della cafonaggine fossero le mutande lanciate dal balcone, i completi gessati in tv, il tatuaggio «perdonami» a Nina Moric, o altre amenità, deve umilmente ricredersi.
Il video di "Ostaggio dello stato", la prima canzone di Fabrizio Corona, è molto meglio. Il nuovo re d'Italia (ormai Vallettopoli è riduttivo) appare a torso nudo (e fin qui niente di nuovo), coi capelli sciolti e permanente che ricorda Ambra a "Non è la Rai", ma soprattutto avvolto da catene argentate e super tamarre, sublime metafora della sua condizione di ex prigioniero e di vittima della malagiustizia. Urla «Corona non perdona», si fa incidere sulla pelle scura un nuovo tatuaggio (due mani avvolte da manette), guarda la camera con aria vissuta. Accanto a lui, i neo rapper Bruno Valvo, reggino di 28 anni, geniale autore del rap, che canta: «Io sto con Fabrizio/ l'uomo che ha scardinato l'Italia del vizio/ in Italia è così/ tutti voglion fama e soldi come divi dei film...».

CATENE, ORGE E CITAZIONI
Atmosfere cupe, barocche. Bellone mascherate che intonano il ritornello: «Tutto non è come appare/ affondiamo in questo male». Poi alcuni tizi che improvvisano quello che potrebbe diventare il ballo dell'estate 2007 (la nuova "Canzone del capitano" di Dj Francesco?) con polsi ammanettati pure loro e facce arrabbiate.

Non comprendendo il capolavoro che si trovano davanti agli occhi - facilmente reperibile sul sito youtube e in tv - e i più snob bollano "video + canzone" come una doppia boiata pazzesca. In realtà, non colgono le altissime citazioni cinematografiche della clip: i volti mascherati nella scena dell'orgia di "Eyes Wide Shut" di Stanley Kubrick; o la coppia di palestrati che si prende a cazzotti, come in "Fight Club" (il pugilato è lo sport preferito di Corona).

È RECORD ON LINE
Ieri, appena uscito, il video di Corona è stato il secondo più visto di Youtube, dopo Avril Lavigne. Boom anche per la suoneria: sul portale di "3" ne sono state scaricate 500 in due ore. Ma "Ostaggio dello stato" (come le prime parole di Corona fuori da San Vittore) non è solo l'ennesima celebrazione - di cui peraltro non ha bisogno - del bel Fabrizio. Vuole essere di più. Una serissima critica sociale. Un inno contro l'Italia disposta a tutto per il successo, narcotizzata dal gossip, dove «tutto ha un prezzo come D&G», che giudica. E un'invettiva contro i magistrati (anzi, "il" magistrato) che si accaniscono contro un bulletto trascurando i criminali veri: «Ehi Woodcock», si chiede il cantante, « 'che Fabri ha ammazzato qualcuno?/ tre mesi così/ non se li è fatti nessuno». In Italia sia sta male, denuncia il rapper, ma «la colpa non è mia e di Corona/ le morti dopo l'indulto ne sono solo la prova». Ma che c'entra l'indulto con Corona? Mah.

Il momento più struggente di "Ostaggio dello stato" è quello finale: l'autore del brano fantastica su una scintillante notte insieme al boss Fabrizio, e sull'ipotetica invidia del pubblico per le loro spassose serate in discoteca: «Vuoi farti anche te/ un giro by night con Fabri e con me/ lui prende la Bentley io il cabrio coupè/ ci trovi facilmente siamo nel privé/ è l'invidia che ti rode quando vedi lì me/ sei invidioso di noi/ alle tipe piacciono i bad boy...». Convinto lui.

Infine, la satira sui calciatori: «E poi chi c'è questa sera?/ Bobo Vieri c'ha provato pure con l'usciera!». Resta un mistero nell'inno a Corona. Cosa simboleggino i due uomini che corrono, alla fine del video, indossando maschere con facce di maiale. Forse la società porcellona affamata di gossip, di cui il povero Fabrizio non è altro che vittima? Forse. Di certo, parafrasando, il titolo, se Corona è ostaggio dello stato, l'Italia è ostaggio di Corona.




TESTO
Io sto con Fabrizio
L'uomo che ha scardinato l'Italia del vizio
Tutti pronti a dare il proprio giudizio
In Italia è così
Tutti voglion fama e soldi come divi dei film
...

Tutto non è come appare
Affondiamo in questo male
E la colpa non è mia e di Corona
Le morti dopo l'indulto
Ne sono solo la prova

Ehi Woodcock
'Che Fabri ha ammazzato qualcuno
Tre mesi così
Non se li è fatti nessuno
E questa è la giustizia dello Stato
Sei bell' e condannato
prima di essere giudicato

Corona non perdona

«Vuoi farti anche te
Un giro by night con Fabri e con me
Lui prende la Bentley io il cabrio coupè
Ci trovi facilmente siamo nel privé
E' l'invidia che ti rode quando vedi lì me
Sei invidioso di noi
alle tipe piacciono i bad boy...
E poi chi c'è questa sera?
Bobo Vieri c'ha provato pure con l'usciera!»



Dagospia 09 Luglio 2007