MONTEPREZZEMOLO PARLA SOLO PER SPORT: MORDE MORATTI, LECCA DELLA VALLE
ZAP! BERTARELLI ABBANDONA LA MADDALENA E SI RITUFFA TRA LE VELE DI VALENCIA
ENDEMOL2 BY PELLICCIOLI - RENAULT SCIPPA E MARPIONNE SFOGLIA IL DOSSIER VOLVO

1 - MONTEZUMA PARLA SOLO PER SPORT: MORDE MORATTI, LECCA DELLA VALLE
Luchino di Montezemolo sta meglio e si sta riprendendo dal piccolo intervento chirurgico al ginocchio che gli ha impedito di andare a New York.
Il presidente di Fiat e Confindustria ha fatto un check-up completo che ha dato ottimi risultati. Il medico di fiducia gli ha detto che pur non avendo un'età giovanile, il fisico regge bene agli stress delle troppe cariche che lo costringono a una vita spericolata. L'unica preoccupazione è rappresentata dall'esame delle urine dove sono state rilevate tracce di potere fuori dalla norma. Gli enzimi dell'ambizione sono sopra i livelli di guardia, e l'equilibrio tra globuli bianchi e globuli rossi è ancora troppo legato all'evoluzione del quadro politico.

In questa situazione Luchino ha deciso di fare un piccolo pit-stop e di non sprecare le energie sulle questioni di cui sta discutendo il Governo. Da qui il silenzio sulla riforma delle pensioni e il giudizio sospeso sulla trattativa che in queste ore si sta svolgendo con i sindacati in materia di lavoro. Il Montezuma confindustriale preferisce non esporsi e guadagna tempo; ieri ha suggerito al vicepresidente Alberto Bombassei e al parroco di campagna Maurizio Beretta di fare dichiarazioni poco impegnative rimettendo l'analisi delle 32 pagine del documento governativo a una riflessione più pacata.

Luchino non vede l'ora di portare la famiglia in vacanza e gli unici temi sui quali in questo momento si pronuncia riguardano lo sport. Pochi giorni fa ha dichiarato che ogni gara della Ferrari lo fa soffrire in maniera spaventosa, e questa notte su Sky ha parlato della Juventus. Su questo tema il presidente della Fiat non si è mai pronunciato con grande chiarezza perchè tra il pallone e la Formula 1, la sua scelta è sempre stata a senso unico.

L'occasione però è stata propizia per dare una bacchettata a Massimo Moratti ("sono un suo amico e gli voglio bene, ma si è messo uno scudetto che io non avrei messo") e per dichiarare la sua infinita amicizia con l'amico e socio d'affari Dieguito Della Valle. Di fronte alle telecamere Montezuma non ha avuto esitazioni: "per me Della Valle è come un fratello, Firenze deve essergli grata. Sulla penalizzazione della Fiorentina avrei molto da dire perchè ha pagato un prezzo sproporzionato rispetto allo zero che ha fatto". Dieguito ringrazia.

2 - PELLICCIOLI, LA VENDETTA: "ENDEMOL2"
Lorenzo Pelliccioli, il manager 56enne di Alzano Lombardo in provincia di Bergamo, ha il giornalismo e la televisione nel sangue. Tutto è cominciato all'età di 21 anni quando riuscì a infilarsi nella redazione del "Giornale di Bergamo" di proprietà di Carlo Pesenti e prese a scarabocchiare articoli che a suo dire gli costavano una fatica tremenda. Il colpo di fulmine della televisione è arrivato nel 1978 con l'emittente della Banca Popolare di Bergamo in cui Pelliccioli si diede da fare come venditore. A 30 anni (siamo all'inizio degli anni '80) era già un uomo in carriera; la tv privata di Carlo Pesenti entrò nell'orbita democristiana e il giovane Lorenzo fu acchiappato da Luca di Montezemolo che lo portò a lavorare dentro Publikompass, la concessionaria di pubblicità della Fiat.

Il richiamo della foresta ha preso corpo ieri con un'altra brillante operazione che ha consentito alla De Agostini di Novara, di cui Pelliccioli è amministratore delegato dal 2005, di acquistare il Gruppo francese Marathon, che fattura 83 milioni di euro nei contenuti audiovisivi. Questo acquisto segue di pochi mesi quello della Magnolia di Giorgio Gori, e rientra in una precisa strategia.

Dopo la sconfitta di De Agostini nella scalata a Endemol (la società olandese dei format televisivi conquistata da Mediaset) il Gruppo di Novara intende realizzare una fabbrica di contenuti digitali attraverso la creazione di un vero e proprio network europeo. L'idea della "Endemol2" di Pelliccioli non persegue il disegno di mettere tutte insieme dentro un unico contenitore le diverse società, ma di valorizzarle tenendo conto dei diversi mercati in cui opera.

Mentre i giornali parlano genericamente di un'operazione da 200 milioni di euro, a Dagospia risulta che in realtà il prezzo pagato per l'acquisto della francese Marathon è stato di 240 milioni, una cifra infinitamente modesta se si pensa che nel 2000 (in piena bolla speculativa) l'ineffabile Pelliccioli acquistò dalla De Agostini (dove oggi siede al comando) il portale Virgilio per la cifra pazzesca di 2,6 miliardi di euro. Erano i tempi in cui questo manager che ama i cavalli e la Provenza guidava la Seat, l'azienda poi venduta a Telecom. Tempi dolorosi per gli azionisti, meravigliosi per Pelliccioli che da quella operazione portò a casa stock options per 168 miliardi di vecchie lire. Un capolavoro che fece gridare allo scandalo.



3 - RENAULT SFILA IL DIR. MARKETING ALLA FIAT E MARPIONNE SFOGLIA IL DOSSIER VOLVO
Anche Sergio Marpionne non vede l'ora di tirare il fiato e di riposarsi nell'attico che ha comprato a Pescara per 2,2 milioni di euro.
Oggi il manager più amato da Fausto Bertinotti presenta agli analisti i conti della Trimestrale Fiat che dovrebbero portare l'utile netto dai 330 milioni del 2006 a 500 milioni. Le agenzie di rating dove lavorano quegli uomini fortunati che intingono la penna nei titoli di Borsa, sono unanimi nel giudicare il trend della Fiat "irresistibile". Nel coro dei "consensus" si sente ogni tanto qualche voce critica che mette in guardia sull'euforia di Marpionne. E' passata in silenzio, ad esempio, la notizia che il direttore marketing della Fiat Auto è stato arruolato nei giorni scorsi dal concorrente Renault, la casa francese che sta per lanciare nuovi modelli e che potrebbe creare qualche fastidio all'italo-canadese, nativo di Chieti.

Molto più importanti sono i giudizi di chi pensa che per il Chietino sia arrivato il momento delle grandi alleanze. Per sopravvivere bisogna crescere ed è questa la ragione che spinge a ritenere il 2008 l'anno decisivo per la Fiat. E non manca chi sottolinea che dopo il fallimento delle joint-venture con i cinesi, SuperSergio stia guardando ad un'intesa sul mercato europeo. In questo caso l'unica società automobilistica disponibile è la Volvo, la società svedese che pochi giorni fa è stata messa in vendita dall'americana Ford.

Attualmente la Volvo occupa 27.500 dipendenti che producono circa 500mila automobili in Svezia e in Belgio. I suoi bilanci sono in salute perchè sembra che nel 2006 abbia guadagnato 364 milioni di euro. Per adesso l'americana Ford, che acquistò la Volvo nel 1999 e che l'anno scorso ha perso 9,3 miliardi di euro, non ha ancora incaricato qualche merchant bank per liberarsi delle auto di lusso europee.
Nei bar di piazza San Carlo a Torino gli ultimi operai della Fiat dicono sottovoce che sul suo attico di Pescara, Marpionne sfoglierà in agosto il dossier Volvo con estrema attenzione.

4 - COMIN SEI GENEROSO
All'Enel c'è un uomo generoso, troppo generoso. Si chiama Gianluca Comin, 44 anni, sposato con tre figli, che dal 2002 dirige le relazioni esterne e gestisce un budget di 100 milioni di euro. Si tratta di un professionista collaudato che alla fine degli anni '90 ha fatto il capo ufficio stampa del ministero dei Lavori Pubblici e per circa 10 anni ha lavorato per il quotidiano "Il Gazzettino" come redattore economico e parlamentare. Il 9 giugno scorso Comin ha aggiunto al suo curriculum la medaglietta di presidente della Ferpi, la Federazione delle relazioni pubbliche italiane, una piccola lobby che conta assai poco, ma serve per dare un pizzico di notorietà.

Nelle ultime settimane Comin ha lanciato dalla plancia dell'Enel massicce campagne di comunicazione sul ruolo dell'azienda elettrica nella salvaguardia ambientale e sul futuro delle energie rinnovabili. Senza badare a spese gli annunci pubblicitari si sono tradotti in spot che dopo la liberalizzazione del mercato dell'energia, invitano i consumatori a scegliere l'Enel e la sua "rivoluzione ambientale". I giornali godono per tanta beneficenza che cade come la manna dal cielo e si traduce in massicce donazioni. Una di queste ha toccato anche il mensile "Prima Comunicazione", la testata fatta da giornalisti che parlano di giornalisti. Sull'ultimo numero del giornale appare un inserto di 26 pagine che a occhio e croce è costato all'Enel poco meno di 40mila euro.
Gianluca Comin è un uomo davvero generoso.

5 - BERTARELLI ABBANDONA LA MADDALENA E SI RITUFFA TRA LE VELE DI VALENCIA
Sono ore decisive per la scelta della nuova sede dell'America's Cup.
Il bandolo della matassa ce l'ha tra le mani Ernesto Bertarelli, il miliardario patron di Alinghi che dopo il successo nella finale vinta a Valencia contro New Zealand, può dire la parola decisiva per l'edizione 2009.
A Palazzo Chigi Romano Prodi e Arturo Parisi seguono con trepidazione le mosse di Bertarelli che è stato ricevuto con tutti gli onori pochi giorni fa affinchè scelga la Maddalena e le acque della Sardegna per la 33esima regata. Una fitta al cuore è arrivata ieri da Madrid perchè il quotidiano "El Mundo" ha scritto che Bertarelli avrebbe raggiunto un accordo con il sindaco di Valencia Rita Barberà, per ripetere la gara nella città spagnola. Oggi Zapatero incontrerà Bertarelli ed è probabile che salti fuori l'annuncio definitivo.

6 - LA CLASSE NON E' ACQUA MINERALE
Avviso ai bagnanti: "Si avvisano i signori bagnanti che oggi alle ore 17 WalterEgo Veltroni si recherà in via Lambruschini 36 a Milano per il lancio del portale www.classecreativa.it, destinato a creare una nuova comunità di talenti. L'idea è di Maurizio Martina, segretario lombardo dei Democratici di Sinistra, il quale non ha ancora capito che la parola "classe" è un residuo ideologico del marxismo che fa rizzare i capelli al povero Veltroni".


Dagospia 24 Luglio 2007