MASTELLA HA AVUTO LA BUONA IDEA DI INVITARE FINALMENTE UN POLITICO ALLA FESTA DELL'UDEUR: ROBERTO BENIGNI - POI, PER SOLLAZZARE GLI INDIGENI DI CEPPALONI, CLEMENTE HA CHIAMATO DUE COMICI: BERLUSCONI E VELTRONI.
Iacopo Gori per Corriere.it
Dalle feste dell'Unità con Berlinguer in braccio agli abbracci con Mastella alla festa dei popolari dell'Udeur. I tempi cambiano, i politici anche e i comici si adeguano. E così Roberto Benigni, premio oscar e attore-filologo innamorato di Dante da due estati portato con successo sulle piazze di mezza Italia, va alla festa dell'amico Clemente. Spesso bersaglio di sue ironiche battute. Come quella dell'anno passato, in piazza Santa Croce a Firenze.
Quando alla terza delle Letture dantesche tenute per tutto il mese d'agosto sotto lo sguardo severo di Dante, Robertaccio, davanti a Prodi seduto in prima fila, lanciò una battuta proprio sul ministro della giustizia: «Qui a Santa Croce - scherzò Benigni - Dante ci ha studiato, e passeggiato. C'era anche il Boccaccio. Si è cominciato con lui e ora si finisce con Benigni, i tempi sono proprio cambiati. Se pensi che il ministro della Giustizia ora è Mastella. Chi l'ha fatto ministro non lo so».
Sempre l'anno scorso, questa volta durante una lettura a Livorno, il ministro ancora sotto l'occhio del ciclone: «Ma come si fa a tenere prigioniero un giornalista (erano i giorni del rapimento Mastrogiacomo ndr)? I talebani devono imparare da noi, dove i giornalisti, nella trasmissione 'Annozero' di Santoro, hanno fatto prigioniero un talebano, Mastella, e poi lo hanno mandato via dopo 20 minuti». E anche lì giù risate dal pubblico.
Dante e i suoi gironi infernali sembrano essere il nesso di collegamento tra il ministro della Giustizia e il menestrello di Vergaio. «Visto il successo dello spettacolo su Dante - hanno detto i responsabili della manifestazione Antonio Satta e Paolo Del Mese - lo abbiamo invitato per divertirci e per aiutarci a capire meglio i tanti gironi della politica». Il tema della festa è infatti "Il tempo delle scelte" e l'interrogativo è "Che fare?".
Ma Roberto non sarà il solo ospite illustre. Alla 9/a Festa Nazionale dei Popolari Udeur, in programma a Telese dal 27 agosto al 2 settembre, sono stati invitati anche Berlusconi e Veltroni. Comici e politici. Due figure divise da un confine sempre più labile, come ebbe a dire proprio Benigni anni or sono quando a chi gli chiedeva se Berlusconi era per lui il politico più simpatico, rispose serio: «Si parlava di politici che fanno i comici non di comici che fanno i politici».
E che i confini siano labili lo dimostra anche una dichiarazione di un anno fa dello stesso Mastella, l'uomo che ha invitato Benigni alla sua festa, il quale davanti ai giornalisti attoniti annunciò un suo debutto nel cinema, con un piccolo cameo: «Mi ha chiamato il giovane regista di Milano, Luca Guadagnino, quello che ha girato 'Melissa P.'... Vediamo, non so ancora di che si tratta, ma è un film ambientato nel '700».
Dagospia 04 Agosto 2007
Dalle feste dell'Unità con Berlinguer in braccio agli abbracci con Mastella alla festa dei popolari dell'Udeur. I tempi cambiano, i politici anche e i comici si adeguano. E così Roberto Benigni, premio oscar e attore-filologo innamorato di Dante da due estati portato con successo sulle piazze di mezza Italia, va alla festa dell'amico Clemente. Spesso bersaglio di sue ironiche battute. Come quella dell'anno passato, in piazza Santa Croce a Firenze.
Quando alla terza delle Letture dantesche tenute per tutto il mese d'agosto sotto lo sguardo severo di Dante, Robertaccio, davanti a Prodi seduto in prima fila, lanciò una battuta proprio sul ministro della giustizia: «Qui a Santa Croce - scherzò Benigni - Dante ci ha studiato, e passeggiato. C'era anche il Boccaccio. Si è cominciato con lui e ora si finisce con Benigni, i tempi sono proprio cambiati. Se pensi che il ministro della Giustizia ora è Mastella. Chi l'ha fatto ministro non lo so».
Sempre l'anno scorso, questa volta durante una lettura a Livorno, il ministro ancora sotto l'occhio del ciclone: «Ma come si fa a tenere prigioniero un giornalista (erano i giorni del rapimento Mastrogiacomo ndr)? I talebani devono imparare da noi, dove i giornalisti, nella trasmissione 'Annozero' di Santoro, hanno fatto prigioniero un talebano, Mastella, e poi lo hanno mandato via dopo 20 minuti». E anche lì giù risate dal pubblico.
Dante e i suoi gironi infernali sembrano essere il nesso di collegamento tra il ministro della Giustizia e il menestrello di Vergaio. «Visto il successo dello spettacolo su Dante - hanno detto i responsabili della manifestazione Antonio Satta e Paolo Del Mese - lo abbiamo invitato per divertirci e per aiutarci a capire meglio i tanti gironi della politica». Il tema della festa è infatti "Il tempo delle scelte" e l'interrogativo è "Che fare?".
Ma Roberto non sarà il solo ospite illustre. Alla 9/a Festa Nazionale dei Popolari Udeur, in programma a Telese dal 27 agosto al 2 settembre, sono stati invitati anche Berlusconi e Veltroni. Comici e politici. Due figure divise da un confine sempre più labile, come ebbe a dire proprio Benigni anni or sono quando a chi gli chiedeva se Berlusconi era per lui il politico più simpatico, rispose serio: «Si parlava di politici che fanno i comici non di comici che fanno i politici».
E che i confini siano labili lo dimostra anche una dichiarazione di un anno fa dello stesso Mastella, l'uomo che ha invitato Benigni alla sua festa, il quale davanti ai giornalisti attoniti annunciò un suo debutto nel cinema, con un piccolo cameo: «Mi ha chiamato il giovane regista di Milano, Luca Guadagnino, quello che ha girato 'Melissa P.'... Vediamo, non so ancora di che si tratta, ma è un film ambientato nel '700».
Dagospia 04 Agosto 2007