PALLE A VENEZIA - LA SFERA DI FERRETTI SPARATA DA LUBIANA - PITT (FATE MANGIARE ANGELINA, PER FAVORE) VUOLE IL COSTUME WESTERN DI GIULIANO GEMMA - LE METAFORE BIBLICHE DELLA COPPIA CROFF-MULLER CHI VIENE E CHI PARTY.
1 - CHI VIENE E CHI PARTY.
Enrico Lucherini per "Il Messaggero"
Correte tutti al Lido. Non solo per vedere i grandi film ma anche per partecipare alle feste che si annunciano pazzesche. Ieri, nel "tubolare" allestito sulla spiaggia dell'Excelsior, c'è stato il party esplosivo dell'inaugurazione, con fuochi d'artificio da far impallidire quelli di Montecarlo. Un trionfo. Stanno arrivando le barche di stilisti, imprenditori e nababbi dove si terranno i ricevimenti più esclusivi. Già in darsena il rompighiaccio della Ferretti. Attenzione, la festa dell'anno scorso fu arroventata dall'incontro molto ravvicinato di Josh Hartnett, allora fidanzato della gelosissima Scarlett Johannson, con un'attricetta italiana (bocca mia, taci). Dev'essere quel ricordo devastante a mettere ora in forse la presenza al Lido della bionda diva americana.
Il multimiliardario Paul Allen organizzerà un party aereo: due elicotteri porteranno gli invitati, a gruppi di dieci, a fare un giro sulla Venezia by night. Da Roma sono attese la Dellera, la Falchi, la Chiatti, la D'Amico. Banfi verrà per incontrare il suo fan Tarantino. I figli di Gheddafi daranno un festone in stile arabo sulla spiaggia dell'Excelsior, omaggio a Sergio Leone e alla magnifica scena di C'era una volta in America con De Niro e la McGovern. Medusa brinderà a Clooney e al suo Michael Clayton ai Granai della Giudecca, e gli imbucati verranno respinti da catapulte. Ogni sera Tiziana Rocca organizza un party nel palazzo del vecchio Casinò, sul Canal Grande, con invitati vip e semivip ai fornelli. Richiesta ardentemente la presenza di Antonella Clerici con lo staff della Prova del cuoco.
FIATO ALLE TROMBE. «Sono curiosa in modo morboso. Vorrei essere dieci persone, vorrei avere tutto». Così parlò Valeria Golino.
«MA CHI HA SPARATO LA PALLA?».
È rottura, rottura di palla. Una immensa sfera ha sfondato il vecchio Palazzo del Cinema. Ma da dove è arrivata? Nessuno l'ha capito. Comunque sia, lo scenografo Dante Ferretti ha fatto il solito capolavoro...E circola voce che la gigantesca palla che domina quest'anno il Lido sia stata sparata dall'altra parte dell'Adriatico, magari dal municipio di Lubiana. I "maligni" hanno invece un'altra versione: dicono che sia stata sparata dal direttore del Festival di Cannes, invidioso della scenografia spettacolare e del programma monstre del festival. Dove quest'anno sono attesi arrivi a dir poco clamorosi.
Brad Pitt, che verrà a presentare il film su Jesse James con la sua Angelina (fatela mangiare, per favore), pretende di entrare un sala con il vecchio costume western di Giuliano Gemma. Kiera Knightley, la star del film di apertura "Espiazione", abbandonati i panni della piratessa, al Lido indosserà un cilicio Chanel espia-chic. Scarlett Johannson, attesa con il film "Diario di una tata", verrà con l'ombrello di Mary Poppins. Richard Gere sfilerà sul tappeto rosso scuotendo delle extension alla Bob Dylan.
Il produttore-distributore Valerio De Paolis, che quest'anno ha cinque film in concorso, ha ingaggiato altrettanti sosia di se stesso, come faceva Andy Wharol, per far fronte agli innumerevoli impegni mondani. Grande poi è la curiosità per Woody Allen e Colin Farrell, regista e interprete di "Cassandra's Dream": il primo è così sofisticato, il secondo ruspantissimo e sono stati già definiti la coppia più improbabile della Mostra.
FIATO ALLE TROMBE. «Senza Germi, senza Scola, senza Bertolucci io non amerei e non capirei il mio lavoro. E' anche merito di questi maestri se farò la chierichetta di chiusura alla Mostra». Così parlò Stefania Sandrelli.
2 - LE METAFORE BIBLICHE DELLA COPPIA CROFF-MULLER -RUTELLI NON VUOLE GUAI ALLA BIENNALE.
Michele Anselmi per "Il Giornale"
Ci mancava solo la metafora biblica. A sorpresa l'ha sfoderata il direttore Marco Müller, per dare l'idea del gran lavoro fatto alla Mostra nei suoi quattro anni. C'è un film in cartellone che si chiama "In the valley of Elah", parla di guerra in Irak e di traumi americani. "Chi conosce la Bibbia sa che nella valle di Ela Golia sfidò gli eserciti di Israele, finché non arrivò David a cambiare i rapporti di forza", ha spiegato il direttore uscente (ritornante). Per concludere: "Ecco, Venezia è la nostra valle di Elah, il luogo dove David ha vinto". Brusio tra i giornalisti: se la Mostra è David, chi sarà mai Golia? Il festival di Cannes? La Festa di Roma? Vero è che qui al Lido tutti ormai danno per quasi certa la riconferma dell'accoppiata Croff-Müller (entrambi i mandati sono in scadenza).
Ci sarebbe solo da mettersi d'accordo sui tempi. Müller può contare sul sostegno di Galan e di Cacciari, nonché del ministro Rutelli, che avrebbe rinunciato all'ipotesi Irene Bignardi, oggi alla testa di Filmitalia. Croff poco o nulla piace a Cacciari e Galan, ma di nuovo l'ultima parola spetta a Rutelli, il quale non ha nessun interesse a terremotare la Biennale proprio ora che si sono trovati i 70 milioni di euro per costruire il nuovo Palazzo. Mocassini vermigli, pantaloni a righe bianche e rosse, doppiopetto blu su camicia bianca, l'elegantone Croff misura le parole, ma deve avere in tasca una mezza promessa per dire: "I risultati di questi quattro anni peseranno molto nelle decisioni di chi queste decisioni deve prendere".
RONDI TALKS. Sulla faccenda interviene anche Gian Luigi Rondi, già presidente della Biennale e direttore della Mostra. In una lettera aperta a Müller pubblicata sul primo numero di "Ciak in Mostra" il venerabile critico dà i voti: "Ho seguito tutte le Mostre dal 1948 a oggi. Anche le 5 di Chiarini, le 4 di Lizzani, le mie 6. Le tue hanno avuto meriti eguali, ma con un respiro più ampio". Il circolo si chiude?
BIS ROSSELLA. Brindisi festoso alla tradizionale cena offerta dalla Medusa alla vigilia della Mostra (tranne l'anno scorso, causa litigio con Müller su un film rifiutato). Enrico Lucherini ha alzato il calice per gridare: "Domani è un altro giorno!". Memorabile frase di "Via col vento". I cronisti hanno pensato fosse un omaggio a Rossella (Carlo), nuovo presidente Medusa, seduto lì di fronte. Invece no: era un saluto a Rossella Falk. L'attrice che girò con Fellini e Losey è scesa all'Excelsior per seguire da spettatrice la Mostra. "Ho prenotato sei mesi fa", confessa aggirandosi un po' spersa, ma sempre altera, nella hall.
SCUSE A CURCIO? Scrive Roberto Silvestri sul "manifesto": "E dunque tocca scusarsi anche un po' con Curcio, per avergli riaperto la ferita di Mara Cagol e della strage, senza colpevoli, della Banca dell'Agricoltura e di decine di altre azioni dinamitarde contro veri innocenti senza le quali niente Br.". La Ardant avrà con chi parlare di anni di piombo.
Dagospia 30 Agosto 2007
Enrico Lucherini per "Il Messaggero"
Correte tutti al Lido. Non solo per vedere i grandi film ma anche per partecipare alle feste che si annunciano pazzesche. Ieri, nel "tubolare" allestito sulla spiaggia dell'Excelsior, c'è stato il party esplosivo dell'inaugurazione, con fuochi d'artificio da far impallidire quelli di Montecarlo. Un trionfo. Stanno arrivando le barche di stilisti, imprenditori e nababbi dove si terranno i ricevimenti più esclusivi. Già in darsena il rompighiaccio della Ferretti. Attenzione, la festa dell'anno scorso fu arroventata dall'incontro molto ravvicinato di Josh Hartnett, allora fidanzato della gelosissima Scarlett Johannson, con un'attricetta italiana (bocca mia, taci). Dev'essere quel ricordo devastante a mettere ora in forse la presenza al Lido della bionda diva americana.
Il multimiliardario Paul Allen organizzerà un party aereo: due elicotteri porteranno gli invitati, a gruppi di dieci, a fare un giro sulla Venezia by night. Da Roma sono attese la Dellera, la Falchi, la Chiatti, la D'Amico. Banfi verrà per incontrare il suo fan Tarantino. I figli di Gheddafi daranno un festone in stile arabo sulla spiaggia dell'Excelsior, omaggio a Sergio Leone e alla magnifica scena di C'era una volta in America con De Niro e la McGovern. Medusa brinderà a Clooney e al suo Michael Clayton ai Granai della Giudecca, e gli imbucati verranno respinti da catapulte. Ogni sera Tiziana Rocca organizza un party nel palazzo del vecchio Casinò, sul Canal Grande, con invitati vip e semivip ai fornelli. Richiesta ardentemente la presenza di Antonella Clerici con lo staff della Prova del cuoco.
FIATO ALLE TROMBE. «Sono curiosa in modo morboso. Vorrei essere dieci persone, vorrei avere tutto». Così parlò Valeria Golino.
«MA CHI HA SPARATO LA PALLA?».
È rottura, rottura di palla. Una immensa sfera ha sfondato il vecchio Palazzo del Cinema. Ma da dove è arrivata? Nessuno l'ha capito. Comunque sia, lo scenografo Dante Ferretti ha fatto il solito capolavoro...E circola voce che la gigantesca palla che domina quest'anno il Lido sia stata sparata dall'altra parte dell'Adriatico, magari dal municipio di Lubiana. I "maligni" hanno invece un'altra versione: dicono che sia stata sparata dal direttore del Festival di Cannes, invidioso della scenografia spettacolare e del programma monstre del festival. Dove quest'anno sono attesi arrivi a dir poco clamorosi.
Brad Pitt, che verrà a presentare il film su Jesse James con la sua Angelina (fatela mangiare, per favore), pretende di entrare un sala con il vecchio costume western di Giuliano Gemma. Kiera Knightley, la star del film di apertura "Espiazione", abbandonati i panni della piratessa, al Lido indosserà un cilicio Chanel espia-chic. Scarlett Johannson, attesa con il film "Diario di una tata", verrà con l'ombrello di Mary Poppins. Richard Gere sfilerà sul tappeto rosso scuotendo delle extension alla Bob Dylan.
Il produttore-distributore Valerio De Paolis, che quest'anno ha cinque film in concorso, ha ingaggiato altrettanti sosia di se stesso, come faceva Andy Wharol, per far fronte agli innumerevoli impegni mondani. Grande poi è la curiosità per Woody Allen e Colin Farrell, regista e interprete di "Cassandra's Dream": il primo è così sofisticato, il secondo ruspantissimo e sono stati già definiti la coppia più improbabile della Mostra.
FIATO ALLE TROMBE. «Senza Germi, senza Scola, senza Bertolucci io non amerei e non capirei il mio lavoro. E' anche merito di questi maestri se farò la chierichetta di chiusura alla Mostra». Così parlò Stefania Sandrelli.
2 - LE METAFORE BIBLICHE DELLA COPPIA CROFF-MULLER -RUTELLI NON VUOLE GUAI ALLA BIENNALE.
Michele Anselmi per "Il Giornale"
Ci mancava solo la metafora biblica. A sorpresa l'ha sfoderata il direttore Marco Müller, per dare l'idea del gran lavoro fatto alla Mostra nei suoi quattro anni. C'è un film in cartellone che si chiama "In the valley of Elah", parla di guerra in Irak e di traumi americani. "Chi conosce la Bibbia sa che nella valle di Ela Golia sfidò gli eserciti di Israele, finché non arrivò David a cambiare i rapporti di forza", ha spiegato il direttore uscente (ritornante). Per concludere: "Ecco, Venezia è la nostra valle di Elah, il luogo dove David ha vinto". Brusio tra i giornalisti: se la Mostra è David, chi sarà mai Golia? Il festival di Cannes? La Festa di Roma? Vero è che qui al Lido tutti ormai danno per quasi certa la riconferma dell'accoppiata Croff-Müller (entrambi i mandati sono in scadenza).
Ci sarebbe solo da mettersi d'accordo sui tempi. Müller può contare sul sostegno di Galan e di Cacciari, nonché del ministro Rutelli, che avrebbe rinunciato all'ipotesi Irene Bignardi, oggi alla testa di Filmitalia. Croff poco o nulla piace a Cacciari e Galan, ma di nuovo l'ultima parola spetta a Rutelli, il quale non ha nessun interesse a terremotare la Biennale proprio ora che si sono trovati i 70 milioni di euro per costruire il nuovo Palazzo. Mocassini vermigli, pantaloni a righe bianche e rosse, doppiopetto blu su camicia bianca, l'elegantone Croff misura le parole, ma deve avere in tasca una mezza promessa per dire: "I risultati di questi quattro anni peseranno molto nelle decisioni di chi queste decisioni deve prendere".
RONDI TALKS. Sulla faccenda interviene anche Gian Luigi Rondi, già presidente della Biennale e direttore della Mostra. In una lettera aperta a Müller pubblicata sul primo numero di "Ciak in Mostra" il venerabile critico dà i voti: "Ho seguito tutte le Mostre dal 1948 a oggi. Anche le 5 di Chiarini, le 4 di Lizzani, le mie 6. Le tue hanno avuto meriti eguali, ma con un respiro più ampio". Il circolo si chiude?
BIS ROSSELLA. Brindisi festoso alla tradizionale cena offerta dalla Medusa alla vigilia della Mostra (tranne l'anno scorso, causa litigio con Müller su un film rifiutato). Enrico Lucherini ha alzato il calice per gridare: "Domani è un altro giorno!". Memorabile frase di "Via col vento". I cronisti hanno pensato fosse un omaggio a Rossella (Carlo), nuovo presidente Medusa, seduto lì di fronte. Invece no: era un saluto a Rossella Falk. L'attrice che girò con Fellini e Losey è scesa all'Excelsior per seguire da spettatrice la Mostra. "Ho prenotato sei mesi fa", confessa aggirandosi un po' spersa, ma sempre altera, nella hall.
SCUSE A CURCIO? Scrive Roberto Silvestri sul "manifesto": "E dunque tocca scusarsi anche un po' con Curcio, per avergli riaperto la ferita di Mara Cagol e della strage, senza colpevoli, della Banca dell'Agricoltura e di decine di altre azioni dinamitarde contro veri innocenti senza le quali niente Br.". La Ardant avrà con chi parlare di anni di piombo.
Dagospia 30 Agosto 2007