GIORDANO: UTILE TASSARE RENDITE - BERTINOTTI: COSTI POLITICA? SEMBRANO ALTI SE BENEFICI SONO BASSI - IL TENERO SALADINO: DE MAGISTRIS NON SIA TRASFERITO - VISCO-GDF: IDV FA INFURIARE L'UNIONE - GIACHETTI (ULIVO): MINISTRO MELANDRI HA COSCIENZA SPORCA.
1 - SALADINO: DE MAGISTRIS NON VENGA TRASFERITO.
(Adnkronos) - 'In questo momento di massima fibrillazione in cui tutti si sentono, giustamente in diritto di intervenire sulla vicenda giudiziaria denominata 'Why Not', voglio pubblicamente schierarmi al fianco di coloro i quali auspicano che De Magistris non venga trasferito, perche' dovra' essere lui, dall'alto della sua onesta professionalita', a chiedere che il procedimento a mio carico venga archiviato, ovvero a sostenere personalmente l'accusa qualora dovesse optare per l'esercizio dell'azione penale nei miei riguardi'. Lo afferma in una dichiarazione Antonio Saladino, uno degli indagati nell'ambito della inchiesta 'Why Not', condotta dal sostituto procuratore della repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris per il quale il ministro Mastella ha chiesto il trasferimento.
Saladino ha poi espresso perplessita' sul fatto che 'nessuno (giornalisti, politici o giuristi) ha fino a oggi ritenuto opportuno evidenziare, occupandosi dell'argomento in questione, che le contestazioni mossemi hanno, allo stato, subito il vaglio del Tribunale del Riesame di Catanzaro con esito a me favorevole, visto che non e' stato ritenuto sussistente nemmeno il fumus delicti (che e' ben poca cosa rispetto, per esempio, alla gravita' indiziaria), per cui e' stato ritenuto insussistente il reato a me contestato. Per quel che ancor di piu' conta, tale provvedimento giurisdizionale e' stato integralmente recepito e condiviso dallo stesso PM, tant'e' che non e' stato da questi interposto ricorso per Cassazione'.
2 - BERTINOTTI: COSTI POLITICA? SEMBRANO ALTI SE BENEFICI BASSI.
(Ansa) - 'I costi della politica sembrano troppo grandi perche' i benefici sono troppi bassi nell'azione politica'. Lo ha detto poco fa il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, partecipando a Bari ad una cerimonia solenne tenuta nell'aula del Consiglio regionale pugliese prima di recarsi al Castello Svevo per visitare la mostra sulla 'Rinascita del parlamento' inaugurata il 13 settembre scorso a Bari. Bertinotti ha invitato tutti 'a ragionare insieme sull'oggi e sul domani', insieme - ha detto - la classe dirigente deve 'ricostruire una moralita' pubblica' e andare 'ben oltre lo scontro e la conflittualita' politica'.
3 - GIORDANO: MI AUGURO CHE DINI NON LASCI UNIONE.
(Adnkronos) - 'Mi auguro che Dini resti nel centrosinistra e che siano finalmente finiti tutti i giochi di palazzo'. Lo ha detto il leader di Rifondazione comunista, Franco Giordano, conversando con i giornalisti alla Camera.
4 - GIORDANO A PRODI: UTILE TASSAZIONE RENDITE AL 20%...
(Adnkronos) - 'Noi abbiamo insieme votato una risoluzione sul Dpef in cui la tassazione delle rendite era prevista. Si vuole ridurre la pressione fiscale? Facciamolo, ma lo si faccia a chi ha veramente bisogno: penso a tanta parte del lavoro dipendente che vedrebbe di buon occhio il recupero del fiscal drag oppure la riduzione della tassazione sugli aumenti contrattuali'. Conversando con i giornalisti alla Camera, Franco Giordano, segretario del Prc, ribadisce la sua posizione sulla tassazione delle rendite finanziarie dopo le ultime dichiarazioni di Romano Prodi.
Il leader di Rifondazione comunista sottolinea: 'Penso che sarebbe utile portare la tassazione delle rendite sulla media europea, neanche esattamente alla media europea, perche' la tassazione al 20% non incrocia la media Ue. Ma insisto: ridurre la pressione fiscale nel nostro paese ha senso solo se la si riduce al mondo del lavoro dipendente con il recupero del fiscal drag e la detassazione degli aumenti contrattuali'.
5 - VISCO-GDF: L'IRA DI ZANDA CONTRO FORMISANO, COSI'CI MASSACRANO.
(Agi) - Maggioranza sull'orlo di una crisi di nervi a Palazzo Madama dove il secondo tempo della partita Visco-Gdf voluto dall'IDV, fa perdere a Luigi Zanda il suo consueto aplomb britannico. Il vicepresidente dei senatori ulivisti non manda a dire a Nello Formisano, capogruppo Misto capogruppo IDV, il suo pensiero: "ma basta! Perche' presti il fianco a queste operazioni...Non lo capisci che cosi' ci massacrano?". Nello Formisano non fa una piega per l'urlo di Zanda in un corridoio che corre lungo l'aula senatoriale.
"Secondo noi era necessario discutere perche' -dice con serenita' olimpica Formisano - non si puo' dare l'impressione di volersi trincerare dietro la volonta' di evitare il confronto parlamentare su questioni cosi' delicate". Nello Formisano rivendica all'IDV di avere, anche in questaoccasione, un comportamento "limpido".
6 - VELTRONI: "ULIVISTA" HA COPYRIGHT E NESSUNO PUO' PRENDERSELO.
(Adnkronos) - Walter Veltroni alla presentazione delle liste che lo sosterranno a Roma per la segreteria del Partito democratico si rivolge, con una nota polemica, ai cosiddetti 'ulivisti' che in questi giorni stanno manifestando il proprio dissenso per come si sta costruendo il nuovo partito. "Vedo sui giornali ripetuta la parola 'ulivisti'. Ma quella parola ha un copyright e nessuno che e' arrivato molto dopo puo' prendersi quella parola", avverte.
7 - GIACHETTI (ULIVO): MINISTRO MELANDRI HA COSCIENZA SPORCA.
(Ansa) - 'Purtroppo negli ultimi tempi il Ministro Melandri ha dimostrato di avere la memoria corta. Io invece no'. Sul suo blog Roberto Giachetti, deputato dell'Ulivo, risponde cosi' alle dichiarazioni del Ministro Melandri circa l'esclusione dalla lista per le primarie dei tre ragazzi protagonisti dell'iniziativa del Pulmino democratico. 'Le nuove generazioni di telefonini - afferma Giachetti - consentono di ricostruire dettagliatamente ore e durata delle conversazioni. Ma non serve neanche questo a smascherare le bugie. I fatti sono semplici: su tre ragazzi da me proposti due erano donne, una di 16 anni ed una di 38.
Quest'ultima candidata in Veneto e la cui identita' era ben chiara al Ministro. Hanno fatto la medesima fine del maschietto!'. Ma, aggiunge il deputato dell'Ulivo, 'la sesquipedale sciocchezza sta nel fatto che, dovendo entrare al mio posto (medesima cosa se fossi stato io), per il principio dell'alternanza in lista, la persona non sarebbe mai potuta essere una donna. Dimostrazione ne e' il fatto che dietro Lilly Gruber al mio posto c'e' finito un ragazzo, che evidentemente era piu' 'reggibile' di David! Mi sento un po' come quello che indica la luna e qualcuno gli dice che ha l'unghia sporca. Io pero' non ho sporca neanche l'unghia, mentre invece la Melandri di sporco ha la coscienza. E come si vede!'.
8 - LEGACOOP SOLIDALE CON DIRIGENTI ATTACCATI DA CAPROTTI.
(Adnkronos) - La presidenza nazionale di Legacoop, che si e' riunita questa mattina a Roma, esprime "solidarieta' e piena fiducia" ai dirigenti della Coop attaccati dal proprietario dei supermercati Esselunga Bernardo Caprotti, autore del libro 'Falce e carrello'. 'Piena fiducia e solidarieta' al presidente di Coop-Ancc ed ai presidenti delle Cooperative di consumatori - si legge in una nota - oggetto di un attacco strumentale e di tono denigratorio nel libro pubblicato dal proprietario di Esselunga'. La presidenza nazionale di Legacoop ha ribadito 'il ruolo determinante svolto da Coop per la tutela dei consumatori e per la modernizzazione del sistema della distribuzione italiana' ed ha stigmatizzato l'iniziativa assunta da Caprotti come 'estranea ai rapporti di correttezza e di rispetto cui deve comunque informarsi l'esercizio della concorrenza sul mercato'.
La presidenza Nazionale di Legacoop ha condiviso inoltre le valutazioni espresse dal presidente di Legacoop e dal presidente di Coop-Ancc nelle loro risposte, affidate, rispettivamente, ad un comunicato stampa e ad una lettera pubblicata sul Sole 24 Ore di domenica 23 settembre, alla lettera pubblicata dal Sole 24 Ore del 19 settembre, nella quale Caprotti riassumeva i contenuti del suo libro presentato, il giorno successivo, in una conferenza stampa.
9 - "ANDIAMO CON PRODI": CHIUSO IL BLOG FALSO DI CASINI.
Dal "Corriere della Sera" - E' finita che si sono autodenunciati, sul medesimo finto-blog che avevano creato: «E' meglio chiudere qui, il blog era una finta e Pier Ferdinando Casini ci ha già denunciati alla Polizia Postale». Sono loro, gli stessi autori del mastellatiodio.blogspot. com. Ieri hanno preso di mira il leader dell'Udc Casini: blog a suo nome, discorso in stile e proposta politica trasformista.
«Siamo disposti ad appoggiare Prodi - spiega dalla rete un sorridente Casini - in cambio delle seguenti condizioni: crisi lampo, almeno due ministeri all'Udc e totale estromissione della sinistra estrema, verdi e Rifondazione».
10 - COGNOME DOPPIO DI DESTRA? PERCORARO SCANIO E RUSSO SPENA CONTRO DILIBERTO.
M. Gu. per il "Corriere della Sera" - Troppi due cognomi per un politico solo, soprattutto quando sta a sinistra. La tesi di Oliviero Diliberto è piombata giù dal palco della festa del Pdci. E dopo aver investito Tommaso Padoa-Schioppa, cui la provocazione era dedicata, ha costretto ministri e peones a fare i conti con l'araldica. «Io di quelli col doppio cognome non mi fido - ha consegnato ai posteri il leader del Pdci -. Non stanno dalla parte dei lavoratori». Insomma, il doppio cognome è di destra?
Il ministro Alfonso Pecoraro Scanio difende il marchio di famiglia e liquida il collega con un pensiero fulmineo: «Mussolini, Hitler, Stalin... A creare problemi nella storia sono stati quelli col cognome singolo. Il problema è la qualità delle persone». La questione parrebbe giocosa eppure Alberto Asor Rosa, visti i tempi, premette che con «questa sinistra» è difficile scherzare anche sulle amenità: «Il mio cognome in origine era un banalissimo Rosa, poi un antenato bizzarro vi aggiunse il palindromo Asor. Ma resta un solo cognome, non è Cordero di Montezemolo e dunque non cado sotto la mannaia di quel rigoroso personaggio che è Diliberto. E comunque, per citarne uno, Antonio Rosmini Salvati aveva due cognomi e una grande intelligenza».
Eccezioni, potrebbe replicare Diliberto. Il quale, brandendo l'araldica contro Tps, si è premurato di scagionare gli amici: «Qualche eccezione c'è...». Giovanni Russo Spena, origini nell'alta borghesia napoletana, si sente una di queste: «Oliviero pensava a Pecoraro e a me - sorride per nulla offeso il capogruppo del Prc al Senato -. Io non sono nobile e a chi mi sfotte da sinistra rispondo con le parole di Marx». E cioè? «I traditori di classe sono i più rivoluzionari di tutti». Il ministro Paolo Gentiloni (Silveri) viaggia leggero con un cognome solo. E il senatore Giuseppe Di Lello Finuoli, magistrato che era nel pool antimafia con Falcone e Borsellino, giura di non aver avuto mai nulla contro i lavoratori: «Sono stato sempre a sinistra, talvolta più di Diliberto. Il mio cognome? Mio nonno paterno aveva otto figli e così mio zio, che non ne aveva, con una adozione speciale diede il suo nome a mio padre, che era il primogenito».
Dagospia 25 Settembre 2007
(Adnkronos) - 'In questo momento di massima fibrillazione in cui tutti si sentono, giustamente in diritto di intervenire sulla vicenda giudiziaria denominata 'Why Not', voglio pubblicamente schierarmi al fianco di coloro i quali auspicano che De Magistris non venga trasferito, perche' dovra' essere lui, dall'alto della sua onesta professionalita', a chiedere che il procedimento a mio carico venga archiviato, ovvero a sostenere personalmente l'accusa qualora dovesse optare per l'esercizio dell'azione penale nei miei riguardi'. Lo afferma in una dichiarazione Antonio Saladino, uno degli indagati nell'ambito della inchiesta 'Why Not', condotta dal sostituto procuratore della repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris per il quale il ministro Mastella ha chiesto il trasferimento.
Saladino ha poi espresso perplessita' sul fatto che 'nessuno (giornalisti, politici o giuristi) ha fino a oggi ritenuto opportuno evidenziare, occupandosi dell'argomento in questione, che le contestazioni mossemi hanno, allo stato, subito il vaglio del Tribunale del Riesame di Catanzaro con esito a me favorevole, visto che non e' stato ritenuto sussistente nemmeno il fumus delicti (che e' ben poca cosa rispetto, per esempio, alla gravita' indiziaria), per cui e' stato ritenuto insussistente il reato a me contestato. Per quel che ancor di piu' conta, tale provvedimento giurisdizionale e' stato integralmente recepito e condiviso dallo stesso PM, tant'e' che non e' stato da questi interposto ricorso per Cassazione'.
2 - BERTINOTTI: COSTI POLITICA? SEMBRANO ALTI SE BENEFICI BASSI.
(Ansa) - 'I costi della politica sembrano troppo grandi perche' i benefici sono troppi bassi nell'azione politica'. Lo ha detto poco fa il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, partecipando a Bari ad una cerimonia solenne tenuta nell'aula del Consiglio regionale pugliese prima di recarsi al Castello Svevo per visitare la mostra sulla 'Rinascita del parlamento' inaugurata il 13 settembre scorso a Bari. Bertinotti ha invitato tutti 'a ragionare insieme sull'oggi e sul domani', insieme - ha detto - la classe dirigente deve 'ricostruire una moralita' pubblica' e andare 'ben oltre lo scontro e la conflittualita' politica'.
3 - GIORDANO: MI AUGURO CHE DINI NON LASCI UNIONE.
(Adnkronos) - 'Mi auguro che Dini resti nel centrosinistra e che siano finalmente finiti tutti i giochi di palazzo'. Lo ha detto il leader di Rifondazione comunista, Franco Giordano, conversando con i giornalisti alla Camera.
4 - GIORDANO A PRODI: UTILE TASSAZIONE RENDITE AL 20%...
(Adnkronos) - 'Noi abbiamo insieme votato una risoluzione sul Dpef in cui la tassazione delle rendite era prevista. Si vuole ridurre la pressione fiscale? Facciamolo, ma lo si faccia a chi ha veramente bisogno: penso a tanta parte del lavoro dipendente che vedrebbe di buon occhio il recupero del fiscal drag oppure la riduzione della tassazione sugli aumenti contrattuali'. Conversando con i giornalisti alla Camera, Franco Giordano, segretario del Prc, ribadisce la sua posizione sulla tassazione delle rendite finanziarie dopo le ultime dichiarazioni di Romano Prodi.
Il leader di Rifondazione comunista sottolinea: 'Penso che sarebbe utile portare la tassazione delle rendite sulla media europea, neanche esattamente alla media europea, perche' la tassazione al 20% non incrocia la media Ue. Ma insisto: ridurre la pressione fiscale nel nostro paese ha senso solo se la si riduce al mondo del lavoro dipendente con il recupero del fiscal drag e la detassazione degli aumenti contrattuali'.
5 - VISCO-GDF: L'IRA DI ZANDA CONTRO FORMISANO, COSI'CI MASSACRANO.
(Agi) - Maggioranza sull'orlo di una crisi di nervi a Palazzo Madama dove il secondo tempo della partita Visco-Gdf voluto dall'IDV, fa perdere a Luigi Zanda il suo consueto aplomb britannico. Il vicepresidente dei senatori ulivisti non manda a dire a Nello Formisano, capogruppo Misto capogruppo IDV, il suo pensiero: "ma basta! Perche' presti il fianco a queste operazioni...Non lo capisci che cosi' ci massacrano?". Nello Formisano non fa una piega per l'urlo di Zanda in un corridoio che corre lungo l'aula senatoriale.
"Secondo noi era necessario discutere perche' -dice con serenita' olimpica Formisano - non si puo' dare l'impressione di volersi trincerare dietro la volonta' di evitare il confronto parlamentare su questioni cosi' delicate". Nello Formisano rivendica all'IDV di avere, anche in questaoccasione, un comportamento "limpido".
6 - VELTRONI: "ULIVISTA" HA COPYRIGHT E NESSUNO PUO' PRENDERSELO.
(Adnkronos) - Walter Veltroni alla presentazione delle liste che lo sosterranno a Roma per la segreteria del Partito democratico si rivolge, con una nota polemica, ai cosiddetti 'ulivisti' che in questi giorni stanno manifestando il proprio dissenso per come si sta costruendo il nuovo partito. "Vedo sui giornali ripetuta la parola 'ulivisti'. Ma quella parola ha un copyright e nessuno che e' arrivato molto dopo puo' prendersi quella parola", avverte.
7 - GIACHETTI (ULIVO): MINISTRO MELANDRI HA COSCIENZA SPORCA.
(Ansa) - 'Purtroppo negli ultimi tempi il Ministro Melandri ha dimostrato di avere la memoria corta. Io invece no'. Sul suo blog Roberto Giachetti, deputato dell'Ulivo, risponde cosi' alle dichiarazioni del Ministro Melandri circa l'esclusione dalla lista per le primarie dei tre ragazzi protagonisti dell'iniziativa del Pulmino democratico. 'Le nuove generazioni di telefonini - afferma Giachetti - consentono di ricostruire dettagliatamente ore e durata delle conversazioni. Ma non serve neanche questo a smascherare le bugie. I fatti sono semplici: su tre ragazzi da me proposti due erano donne, una di 16 anni ed una di 38.
Quest'ultima candidata in Veneto e la cui identita' era ben chiara al Ministro. Hanno fatto la medesima fine del maschietto!'. Ma, aggiunge il deputato dell'Ulivo, 'la sesquipedale sciocchezza sta nel fatto che, dovendo entrare al mio posto (medesima cosa se fossi stato io), per il principio dell'alternanza in lista, la persona non sarebbe mai potuta essere una donna. Dimostrazione ne e' il fatto che dietro Lilly Gruber al mio posto c'e' finito un ragazzo, che evidentemente era piu' 'reggibile' di David! Mi sento un po' come quello che indica la luna e qualcuno gli dice che ha l'unghia sporca. Io pero' non ho sporca neanche l'unghia, mentre invece la Melandri di sporco ha la coscienza. E come si vede!'.
8 - LEGACOOP SOLIDALE CON DIRIGENTI ATTACCATI DA CAPROTTI.
(Adnkronos) - La presidenza nazionale di Legacoop, che si e' riunita questa mattina a Roma, esprime "solidarieta' e piena fiducia" ai dirigenti della Coop attaccati dal proprietario dei supermercati Esselunga Bernardo Caprotti, autore del libro 'Falce e carrello'. 'Piena fiducia e solidarieta' al presidente di Coop-Ancc ed ai presidenti delle Cooperative di consumatori - si legge in una nota - oggetto di un attacco strumentale e di tono denigratorio nel libro pubblicato dal proprietario di Esselunga'. La presidenza nazionale di Legacoop ha ribadito 'il ruolo determinante svolto da Coop per la tutela dei consumatori e per la modernizzazione del sistema della distribuzione italiana' ed ha stigmatizzato l'iniziativa assunta da Caprotti come 'estranea ai rapporti di correttezza e di rispetto cui deve comunque informarsi l'esercizio della concorrenza sul mercato'.
La presidenza Nazionale di Legacoop ha condiviso inoltre le valutazioni espresse dal presidente di Legacoop e dal presidente di Coop-Ancc nelle loro risposte, affidate, rispettivamente, ad un comunicato stampa e ad una lettera pubblicata sul Sole 24 Ore di domenica 23 settembre, alla lettera pubblicata dal Sole 24 Ore del 19 settembre, nella quale Caprotti riassumeva i contenuti del suo libro presentato, il giorno successivo, in una conferenza stampa.
9 - "ANDIAMO CON PRODI": CHIUSO IL BLOG FALSO DI CASINI.
Dal "Corriere della Sera" - E' finita che si sono autodenunciati, sul medesimo finto-blog che avevano creato: «E' meglio chiudere qui, il blog era una finta e Pier Ferdinando Casini ci ha già denunciati alla Polizia Postale». Sono loro, gli stessi autori del mastellatiodio.blogspot. com. Ieri hanno preso di mira il leader dell'Udc Casini: blog a suo nome, discorso in stile e proposta politica trasformista.
«Siamo disposti ad appoggiare Prodi - spiega dalla rete un sorridente Casini - in cambio delle seguenti condizioni: crisi lampo, almeno due ministeri all'Udc e totale estromissione della sinistra estrema, verdi e Rifondazione».
10 - COGNOME DOPPIO DI DESTRA? PERCORARO SCANIO E RUSSO SPENA CONTRO DILIBERTO.
M. Gu. per il "Corriere della Sera" - Troppi due cognomi per un politico solo, soprattutto quando sta a sinistra. La tesi di Oliviero Diliberto è piombata giù dal palco della festa del Pdci. E dopo aver investito Tommaso Padoa-Schioppa, cui la provocazione era dedicata, ha costretto ministri e peones a fare i conti con l'araldica. «Io di quelli col doppio cognome non mi fido - ha consegnato ai posteri il leader del Pdci -. Non stanno dalla parte dei lavoratori». Insomma, il doppio cognome è di destra?
Il ministro Alfonso Pecoraro Scanio difende il marchio di famiglia e liquida il collega con un pensiero fulmineo: «Mussolini, Hitler, Stalin... A creare problemi nella storia sono stati quelli col cognome singolo. Il problema è la qualità delle persone». La questione parrebbe giocosa eppure Alberto Asor Rosa, visti i tempi, premette che con «questa sinistra» è difficile scherzare anche sulle amenità: «Il mio cognome in origine era un banalissimo Rosa, poi un antenato bizzarro vi aggiunse il palindromo Asor. Ma resta un solo cognome, non è Cordero di Montezemolo e dunque non cado sotto la mannaia di quel rigoroso personaggio che è Diliberto. E comunque, per citarne uno, Antonio Rosmini Salvati aveva due cognomi e una grande intelligenza».
Eccezioni, potrebbe replicare Diliberto. Il quale, brandendo l'araldica contro Tps, si è premurato di scagionare gli amici: «Qualche eccezione c'è...». Giovanni Russo Spena, origini nell'alta borghesia napoletana, si sente una di queste: «Oliviero pensava a Pecoraro e a me - sorride per nulla offeso il capogruppo del Prc al Senato -. Io non sono nobile e a chi mi sfotte da sinistra rispondo con le parole di Marx». E cioè? «I traditori di classe sono i più rivoluzionari di tutti». Il ministro Paolo Gentiloni (Silveri) viaggia leggero con un cognome solo. E il senatore Giuseppe Di Lello Finuoli, magistrato che era nel pool antimafia con Falcone e Borsellino, giura di non aver avuto mai nulla contro i lavoratori: «Sono stato sempre a sinistra, talvolta più di Diliberto. Il mio cognome? Mio nonno paterno aveva otto figli e così mio zio, che non ne aveva, con una adozione speciale diede il suo nome a mio padre, che era il primogenito».
Dagospia 25 Settembre 2007