DELLA VALLE: L'ALTAIR NON È IN AFFITTO - QUANDO IL RUMENO ERA LA VITTIMA - LO VOGLIAMO DIRE CHE BIAGI FACEVA IL COMPITINO? (SERRA LO ESALTA E STRONCA SÉ STESSO) - SANTADECHÉ, CHE MARATONETA - ADDIO NILS - LUTTAZZI SÌ, LUTTAZZI NO.

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1

Su mandato del Dott. Diego Della Valle, Vi invito a rettificare la notizia apparsa sul Vostro sito in data odierna, ed assolutamente falsa, secondo cui l'imbarcazione Altair di proprietà del mio cliente sarebbe disponibile per l'affitto.
Significo che il Dott. Della Valle non ha mai né offerto, né tanto meno concesso in affitto a terzi alcuna delle proprie imbarcazioni, ivi compreso ovviamente l'Altair.
Significo altresì (e Vi invito a darne atto nel comunicato di rettifica) che la foto da Voi pubblicata a corredo dell'articolo in oggetto non corrisponde affatto a quella della "camera da letto sull'Altair di Della Valle", come invece recita la didascalia della foto medesima.
Attendo pronto riscontro.
Distinti saluti.
Avv. Maurizio Boscarato

Prendiamo atto e chiediamo venia a Della Valle. Una sola curiosità: di chi è l'Altair, all'indirizzo http://www.5stardestinations.com/sitepages/property1767.php?

Lettera 2
Caro Roberto, mentre sono tutti variamente impegnati a spezzare le reni agli inermi baraccati, i privilegiati del liceo classico "Virgilio" di Roma, lunedì 5 novembre, dopo il lungo faticoso ponte, hanno okkupato l'istituto. A novembre, si sa, si okkupa e la si porta per le lunghe, poi, arriva Natale.
Chiedo, a nome di Pantalone, che preside, ministro, genitori dei bamboccioni, centrali esterne dell'agit-propaganda e quanti altri complici paghino almeno i danni.
O è meglio non far sapere al cittadino contribuente quanto gli costa una settimana di kazzate con okkupazione?
Occhio, Fioroni. Se non dimostri che anche un democristiano può avere coraggio, è già mobilitata un'orda di rom-rumenisti anticlericali pronti ad okkuparti la prima, la seconda e la terza casa.
Giancarlo Lehner

Lettera 3
Caro Dago, è sconcertante risentire oggi i TG del 2000: "Ingegnere romeno bruciato vivo dal suo padrone. Lavorava in nero e aveva chiesto di essere messo in regola. L'Unione Europea chiede l'espulsione immediata di chi sfrutta il lavoro nero degli immigrati. ferma reazione di Lega e An: basta razzismo!"
È poi la stampa: "Migliaia di persone ai funerali di Jon Cazacu l'ingegnere romeno bruciato vivo dal suo datore di lavoro a Gallarate. Destra e sinistra per la prima volta unite: "ci vergognamo di dirci europei"; "il Papa: scomunica immediata a chi sfrutta gli immigrati" "a Gallarate eretto un pannello con migliaia di messaggi : "Jon perdonaci!"
Mimmo Lombezzi

Lettera 4

Caro Dagospia, si è spento Enzo Biagi. Pietà per la dimensione umana del personaggio e rispetto verso il doloroso mistero della morte, a cui tutti siamo destinati. Tuttavia, e a dispetto del profluvio di commemorazioni acritiche e di santificazioni mediatiche a cui stiamo già assistendo (peraltro preparate per tempo, come si fa in questi casi), è lecito nutrire molte riserve sull'opera del giornalista, quantomeno negli ultimi vent'anni.

Quantomeno negli ultimi anni Biagi ha firmato articoli ed interventi televisivi di una banalità sconcertante, in stile temino di scuola elementare scritto sul quaderno a quadretti; poi c'è quell'antiberlusconismo feroce che lo caratterizzò specialmente dopo il cosiddetto "editto bulgaro" che lo allontanò dalla Rai, e quindi non scevro dal sospetto di un odio dettato da lesa maestà personale; e che dire delle cifre spropositate guadagnate anche in Rai, e quindi frutto del canone pagato dai soliti fessi, circostanza che sminuisce il suo grido di dolore per i diritti traditi? Quando si viene comunque ricoperti d'oro il dolore si attenua. Eccome! Insomma, tante cadute di stile che ne offuscano la lunghissima carriera e che conferiscono l'aria della commemorazione di regime alle esternazioni ufficiali del momento.
Massimo Coppa Zenari http://massimocoppa.ilcannocchiale.it

Lettera 5

Caro Dago, in un articolo in memoria di Enzo Biagi, Michele Serra mette in contrapposizione il maestro appena scomparso con "gli opinionisti o gli elzeviristi come ce ne sono tanti", per poi parlare di "un giornalismo 'di strada', anti-intellettuale" e ricordando che "il titolo del suo programma di maggiore impatto e di maggiore ascolto non per caso fu 'Il fatto', una sorta di rivendicazione asciutta della materia prima del giornalismo". Insomma, Michele Serra esalta Enzo Biagi stroncando involontariamente Michele Serra...
Colinmckenzie - http://www.badtaste.it

Lettera 6

Avvertite la rumena Ramona Badescu di trovarsi al più presto un lavoro altrimenti, con Fini, rischia una espulsione immediata dal nostro Paese. Sic!
Antonello

Lettera 7

Caro Dago, dopo il servizio di Report su Geronzi mi sono chiesto se il Cardinale Bertone abbia visto la trasmissione: in caso gli mando la cassetta e cosi magari ci pensa due volte a celebrare il matrimonio. Poi una domanda mi sorge spontanea : ma matrimoni di gente normale , che non regala soldi ma preghiere alla Santa Sede , il Signor Cardinale li celebrerà mai? Oppure solo i ricchi e potenti possono essere benedetti dal Segretario di Stato?
M.



Lettera 8

Caro Dago, leggo che la nostra amatissima Daniela Santadeché si sarebbe registrata alla maratona di New York sotto falso nome. Peccato che i risultati ufficiali, sotto il vero nome Daniela Garnero Santanché, siano impietosi: la nostra "maratoneta" si é classificata al 37356° posto, su 38675 partecipanti, con un tempo finale di 6 ore 22 minuti e 52 secondi. In pratica, se avesse camminato con un buon passo avrebbe fatto prima.
Vista la performance, la "super" Dani ha anche il coraggio di rinfacciare alla Rai la mancata citazione e di polemizzare con la federazione di alteltica USA circa l'utilizzo degli I-pod che, lei lo ha sperimentato, danno ritmo e concentrazione.
Che abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo?
Claudio Pierangeli

Lettera 9

Ciao Dago una precisazione. Nella notizia sulla Santanchè alla maratona di New York scrivi che la federazione atletica americana ha proibito l'uso dell'Ipod perchè "...a loro giudizio distrae e fa male".

E' errato: la federazione americana ha proibito l'uso dell'Ipod perchè da considerarsi alla stregua di quei farmaci doping, non nella forma ma nell'effetto, ovvero quello di permettere all'atleta di mantenere un ritmo e una concentrazione che derivi da degli aiuti artificiosi e "altri", e non semplicemente dalla forza della mente e dall'allenamento del corpo, schermando inoltre la testa da pressioni esterne così come succederebbe se si assumesse un farmaco contro la tensione eccessiva.

E infatti la Santanchè nel protestare contro la Federazione gli dà anche ragione, commentando (cito): "Una grande sciocchezza -ha detto la pasionaria nera a Cnn - l'I-Pod dà ritmo e concentrazione".
E sì, proprio due tra i benefici che si cercano nel doping...Per intenderci, anch'io quando corro ormai non riesco più a fare a meno dell'I-pod, ma se la direzione di gara decide in tal senso va rispettato. Comunque, complimenti alla Santanchè che ha finito la maratona nonostante da un decennio festeggi i 39 anni. A proposito, nello scrivere la notizia dici che "...la Federazione Usa di atletica voleva impedirle di correre con l'I-Pod...". Voleva?!Significa che alla fine l'ha usato lo stesso? Ma allora altro che medaglia, la Santanche si è dopata!...
Tancredi Palmeri

Lettera 10

Caro Dago, non si finisce mai di imparare. Ieri la stampa annunciava che un gruppo di ricercatori americani ha scoperto che quando si ascolta la musica, il cervello si concentra sulla musica, attivando le zone preposte all'ascolto. Straordinario! Magari settimana prossima scopriranno che quando uno pianta un chiodo il suo cervello si concentra sul martello (e sul dito) e forse l'altra settimana ancora scopriranno che quando si gioca a tennis il cervello si concentra sulla pallina...
Antonio

Lettera 11

Caro Dago, ma chi è questo Luttazzi? Che ha mai fatto per meritarsi l'appellativo di artista, eccetto mettere una cacca su un piatto? Quale medico gli ha ordinato che deve per forza fare programmi televisivi che non fanno ridere nessuno? Forse pensa di essere originale quando denigra il Berlusca ? Qualcuno gli dica che già lo fanno in 20.000.000. A proposito di famiglia Belusca... forse pensa di essere un gentiluomo quando lascia intendere che se avesse voluto.... - AH se avesse speso questi tre anni per imparare un mestiere vero.
Paolo.

Lettera 12

Caro Dago, lasciatemi stare Luttazzi eh?!... dopo sei anni torna in tv e spara più battute di tutto il palinsesto annuale RaiMediaset, ma viene evidenziato solo il rancore e la cattiveria. ooohh.. ma che si aspettavano? Le imitazioni di Andreotti? O i muppet? Le barzelette? Non è vero che ha detto solo invettive, casomai Il Giornale di ieri ha scritto solo invettive nei suoi confronti, definendolo una "impurità", una "valanga maleodorante".
In effetti Luttazzi era rancoroso e arrabiato. Offendeva e inveiva. Tanto che sembrava quasi un giornalista o un politico.
MP

Lettera 13

Non mi capita spesso di piangere per la morte di qualcuno (a parte amici personali): ho pianto per la morte di Charles Mingus, ho pianto per Federico Fellini, per Giorgio Gaber, sto piangendo per la morte di Nils Liedholm. Grande Nils, da ragazzino allo stadio Ti vedevo entrare, ed era bello lo stadio, era bello seguire questo sport, era bello sentire che eri ammirato e stimato anche dai tifosi avversari, se la partita era brutta c'era però Liedholm e gli altri erano ventuno comparse, nei commenti del giorno dopo le critiche più feroci trovavano sempre un giocatore sopra la sufficienza, ed eri Tu!

Mai un'ammonizione, mai un intervento cattivo, non entrava nella Tua testa l'idea che per vincere la partita si potesse assestare un calcione, o che, per ingannare l'arbitro, si potesse simulare. Anni dopo sei perfino riuscito a farmi stare simpatica la Roma! Nils, nelle mie fantasie calcistiche di ragazzino, Tu rappresentavi il calcio, Tu rappresentavi lo sport. Poi hai fatto il vino, che era (in vino veritas) buono, come eri Tu. E, in fondo, visto che quel calcio non c'è più, ci lasci il consiglio di berci su. Grazie di tutto, grande Nils.

Mentre scrivo queste righe, apprendo che oggi è morto un altro grande di quel mondo del calcio, Roberto Bortoluzzi: altro ricordo di bambino, ero all'ascolto, quel 3 febbraio '59, prima trasmissione di "Tutto il calcio". Ora andrà a coordinare "Tutto il Cielo, minuto per minuto", e nella prima trasmissione, "... sento dei rumori in cuffia, chi è, Ameri?, Ciotti?" "Sono Martellini, un boato di folla, è Nils Liedholm, campione del mondo, campione del mondo, campione del mondo...".
Marco Scholz


Dagospia 06 Novembre 2007