FINANZIARIA: IL VOTO SLITTA A DOMANI (E LA MONTALCINI NON PARTE PIÙ) -ANDREOTTI: PRODI RISCHIA? SI', L'ETERNITÀ - L'UNIONE CONTESTA MARINI - SMS DINI-CANTONI (FI) - TURIGLIATTO LASCIA L'AULA - AN: TEMPO DI SCELTE - DIPIETRO: NO A VELTRONI.

1 - ANDREOTTI: PRODI RISCHIA L'ETERNITÀ.
La battuta del giorno è di Giulio Andreotti, che a Mario Ajello del "Messaggero" dice: "Prodi rischia di diventare eterno". Intanto il divo Giulio si dice "governativo dalla nascita" e dichiara il voto favorevole alla Finanziaria.

2 - MARINI: VOTAZIONI ENTRO STASERA; DOMANI VOTO FINALE.
(Agi)
- L'aula del Senato concludera' entro stasera le votazioni di tutti gli emendamenti ai 15 articoli della Finanziaria che devono essere ancora esaminate; le dichiarazioni di voto e il voto finale saranno domani mattina. Lo ha comunicato in aula al Senato, il presidente Franco Marini.

Il presidente Marini ha spiegato che nella giornata di oggi saranno votati tutti gli emendamenti che rimangono a partire da quelli all'articolo 92. L'articolo 91, invece, relativo al tetto degli stipendi dei manager pubblici, e' stato accantonato e sara' esaminato al termine di tutti gli altri accantonamenti. Ogni gruppo avra' a disposizione per l'esame degli emendamenti 30 minuti. Domani alle 9.30 inizieranno le dichiarazioni di voto e poi ci sara' il voto finale. Rinviato a domani anche l'approvazione della nota di variazione al bilancio. La Cdl sta contestando in aula la decisione presa a maggioranza e ha ribadito la richiesta di spostare il via libera alla Finanziaria a venerdi'.

3 - PRODI: RINVIO SOLO PROCEDURALE, DOMANI ANDRA' BENE.
(Apcom) - "Certamente mi sarebbe piaciuto di più che si votasse oggi, ma lo ritengo un fatto procedurale e non di sostanza. Domani avremo un voto positivo". Lo ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi, a proposito del rinvio del voto in Senato sulla Finanziaria, lasciando Alghero dove oggi ha presieduto il primo vertice Italia-Algeria.

4 - TEMPI SI ALLUNGANO, MALUMORI UNIONE SU MARINI.
(Apcom)
- Battuta d'arresto per l'esame della Finanziaria al Senato. Al momento in Aula si susseguono gli interventi, soprattutto della Cdl, su quanto prevede il regolamento a proposito della votazione del calendario. Votazione decisa dalla capigruppo dopo che la Cdl ha contestato la proposta di mediazione avanzata dal presidente Marini per votare domani mattina. Un allungamento dei tempi che lascia perplessa la maggioranza, che non nasconde le perplessità proprio sulla gestione dei lavori da parte di Marini.

"Perché si è comportato così? Ce lo chiediamo tutti...", dice Manuela Palermi, presidente dei senatori del Pdci. Mentre in Aula è stato il senatore dell'Ulivo Antonio Boccia a ricordare che "i tempi della discussione si erano già esauriti alle 14 di ieri".
Osserva, sempre in Aula, Roberto Manzione: "Bisogna tener conto dei limiti reali della discussione". "Con noi Pera non si sarebbe certo comportato così", dice l'altro senatore dell'Ud, Willer Bordon.

Il punto, fanno sempre notare fonti di maggioranza, è che "si poteva tranquillamente chiudere stasera", come previsto dal calendario. Un esito di cui era sicura Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori dell'Ulivo. Invece stamani i lavori si sono arrestati per la riunione di capigruppo chiesta dalla Cdl dopo la riformulazione dell'emendamento del relatore sul tetto agli stipendi dei manager pubblici. Riunione poi sospesa per attendere la proposta di Marini, ripresa con il no della Cdl e la decisione di andare all'Aula con il voto del calendario. Un punto su cui ora l'Aula discute. Insomma, osservano le stesse fonti, "Marini avrebbe potuto agire diversamente, e ad esempio non concedere un tempo supplementare di mezz'ora alla Cdl per l'esame degli emendamenti".

5 - MARINI: NUOVO RINVIO SAREBBE FATTO POLITICO.
(Agi)
- Un nuovo rinvio per l'approvazione della manovra diventerebbe "un fatto politico" per il Senato. Cosi' Franco Marini e' intervenuto in Aula replicando alle richieste delle opposizioni che chiedevano di spostare il voto finale sulla finanziaria a venerdi'. "Ognuno di noi cerca di non essere condizionato e nella conferenza dei capigruppo ho fatto la mia proposta tenendo conto delle richieste venute dalle opposizioni - ha detto il Presidente del Senato - e dando cosi' piu' tempo per un approfondimento e una riflessione. Oltre non possiamo andare - ha sottolineato - diventerebbe per il Senato un fatto politico. Ci vuole il rispetto delle regole".



6 - DINI A BANCO GOVERNO 'MESSAGGIA' CON CANTONI (FI).
(Ansa)
- Inutile negarlo, tutti gli occhi sono puntati su di lui. E lui, Lamberto Dini, ostenta invece indifferenza. Nell'Aula del Senato, mentre e' in corso il braccio di ferro tra Cdl e maggioranza su quando votare l'emendamento della discordia alla finanziaria, l'ex presidente del Consiglio prende posto ai banchi del governo insieme al suo 'fedelissimo' Natale D'Amico. Prima pero' affida una busta al commesso che prontamente la consegna al senatore di Forza Italia Giampiero Cantoni seduto agli ultimi banchi della Cdl, due file dietro a Marcello Pera. Cantoni apre la busta e fa una telefonata. La fantasia dei cronisti si sbizzarrisce: sara' forse quest'ultimo l'intermediario tra Dini e il Cavaliere?

Poi pero' e' un altro senatore 'azzurro' a cercare di chiarire il mistero: 'Il fatto e' che sono due banchieri e chissa' cosa avranno architettato per la finanziaria...'. Il dubbio pero' resta. Ma Dini, impassibile, resta al suo posto, accanto ai ministri del governo Prodi schierati nell'emiciclo. Poi pero', a fine seduta, quando il presidente di palazzo Madama Franco Marini sospende i lavori per riunire i presidenti dei gruppi parlamentari, come richiesto dalla Cdl, i due: Dini e Cantoni si ritrovano in un corridoio vicino all'Aula per parlare 'fitto-fitto' per diversi minuti.

7 - MONTALCINI: DOMANI NON PARTO PER GLI USA.
(Ansa)
- 'No, non parto, domani resto a Roma'. Cosi' la senatrice a vita Rita Levi Montalcini risponde al cronista che le chiede se domani partira' lo stesso per gli Stati Uniti anche se il voto della finanziaria dovesse essere rinviato a domani mattina.
Intanto un altro senatore a vita Oscar Luigi Scalfaro ha fissato da tempo un viaggio per gli Stati Uniti proprio per domani.

8 - TURIGLIATTO: MI OPPONGO DA SINISTRA, LASCIO L'AULA.
(Ansa)
- Il senatore 'dissidente' della Sinistra, Franco Turigliatto rivendica la propria 'opposizione da sinistra a questo governo e a questa maggioranza' ed annuncia che ora, terminata questa battaglia, lascia l'aula di Palazzo Madama. 'La mia posizione politica e' molto netta - afferma il Senatore - sono all'opposizione da sinistra a questo governo e a questa maggioranza. Niente mi distanzia di piu' dall'opposizione di destra e mi sottraggo a qualsiasi manovra politicista, al mercato o altro intrigo di palazzo (che vedo in corso chiaramente in queste ore). E anche ai continui ricatti. Per questo considero esaurita la mia battaglia su questa finanziaria e abbandono i lavori dell'aula. E' compito di chi condivide questa politica garantire questa maggioranza. Non e' il mio caso'.

Turigliatto ricorda di aver avanzato 'proposte chiaramente alternative all'asse della finanziaria deciso dal governo e, ancor piu', alle concezioni economiche e politiche della destra. Dopo l'iniqua manovra dello scorso anno era necessario intervenire contro i privilegi fiscali permanenti alle imprese e ridurre fortemente le spese militari per risarcire i lavoratori e le classi piu' deboli. Non e' cosi', anzi e' persino peggio'. 'Prendo atto - aggiunge - che questo mio tentativo non ha avuto successo, che i miei emendamenti sono stati respinti dalla maggioranza: dal rigetto di una vera stabilizzazione del lavoro precario (che avra' un colpo mortale con il protocollo sul welfare), al rigetto del recupero del fiscal drag e della tassazione delle rendite; per non dire del finanziamento dei Cpt, del vertice G8 in Sardegna e persino del mantenimento dei privilegi fiscali alla Chiesa, dando un ulteriore grave colpo alla laicita' dello Stato'.

9 - LA RUSSA-GASPARRI: PER CDL E' IL "TEMPO DELLE SCELTE".
(Agi)
- "Un momento politicamente importante". Cosi' Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri presentano il convegno organizzato ad Assisi nel prossimo week-end dal titolo "Il tempo delle scelte". Anche perche', indipendentemente dalla sorte del governo, per il centrodestra si "impongono scelte necessarie. Non si puo' aspettare a oltranza il passaggio di un cadavere che con questa corrente molto lenta potrebbe tardare a passare". Insomma, comunque vada la giornata di oggi al Senato, per An "la proprita' e' una forte unita' del centrodestra", ha spiegato La Russa nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. "Chi opera contro l'unita' sbaglia - spiega Gasparri - e anche i recenti articoli di stampa attribuiti a Silvio Berlusconi sono apparsi non utili alla coesione della Cdl". An "non fara' sconti a nessuno - aggiunge La Russa - e il futuro che noi immaginaiamo per il nostro partito e' identitario, senza tradire pero' la vocazione di essere il perno attorno al quale ruota la coalizione".

10 - DI PIETRO AI SUOI:IDV DIRA' NO A PROPOSTA VELTRONI.
(Apcom)
- La proposta di riforma della legge elettorale targata Veltroni non piace a Italia dei Valori. Il partito guidato dal ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, venerdì mattina, nell'incontro programmato con il leader di Pd, a quanto apprende Apcom da fonti vicine al ministro, dirà 'no' alla proposta di un sistema elettorale in senso proporzionale e senza premio di maggioranza avanzata nei giorni scorsi proprio dal leader del Partito democratico, Walter Veltroni.
Di questo si è discusso in una riunione di Italia dei Valori con il leader Di Pietro dalla quale - a quanto si apprende - è emerso 'un forte dissenso e preoccupazione' sulla proposta Veltroni.
All'incontro in programma venerdì mattina con Veltroni parteciperanno per Italia dei Valori il portavoce Leoluca Orlando, il coordinatore nazionale, Felice Bellisario, e i capigruppi di Camera e Senato, Massimo Donadi e Nello Formisano.
Dopo l'incontro con Veltroni, Italia dei Valori spiegherà in una conferenza stampa i motivi del suo 'no' alla proposta di riforma elettorale formulata da Veltroni.


Dagospia 14 Novembre 2007