SAN DE GENNARO SBARCA A NAPOLI - GRILLO: NON TOGLIETE I RIFIUTI MA I POLITICI - DI PIETRO: NESSUNO FIRMA LA MOZIONE ANTI-BASSOLINO - PECORARO DISCARICA IN KENYA - RUTELLI VS L'AMBIENTALISMO DEL NO
1 - SUPER COMMISSARIO DE GENNARO IN PREFETTURA A NAPOLI
(Asca) - Gianni De Gennaro e' arrivato da pochi minuti a Napoli. Il super commissario per l'emergenza rifiuti e' entrato nella sede della Prefettura, in piazza del Plebiscito, da una entrata secondaria per evitare di incontrarsi con lavoratori dell'Ex Kss di Arzano, dal 2 gennaio scorso senza lavoro.
2 - GRILLO AI MANIFESTANTI DI NAPOLI: «VIA SUBITO QUESTI CASSONI DI POLITICI»
Dal Corriere.it - «Questi cassoni di politici vanno tolti da lì, subito tolti». Parole di Beppe Grillo, collegato via telefono cellulare con i manifestanti "pacifici" davanti alla discarica di Pianura, durante una conferenza stampa convocata dal presidio nel quartiere ovest di Napoli dai movimenti civici delle Assise cittadina di Bagnoli, dalla Rete campana salute-ambiente e da altre associazioni e centri sociali. «Questa è una emergenza creata per fare inceneritori sovvenzionati dalle tasche dei cittadini». Beppe Grillo si collega in viva voce, telefonicamente, e attacca duramente anche l'informazione, definendola «vergognosa e criminale».
«INFORMAZIONE CRIMINALE» - Grillo sostiene che giornali e televisioni non sono in grado di spiegare alla cittadinanza neppure come funzioni la gestione dei rifiuti. Ai manifestanti che si trovano ancora raccolti davanti all'accesso della discarica in via Montagna Spaccata, e che sono aumentati numericamente anche in vista del collegamento, Grillo dice: «Non mi sento neanche di dare consigli, non mi sento di dire niente. Sono quindici anni che parlo di rifiuti, e raccogliamo quello che è stato seminato».
«Una cosa vergognosa e criminale - continua - è questa informazione che viene data in televisione e sui giornali. Siamo sempre lì: la gente non sa che cos'è un inceneritore, li chiamano termovalorizzatori. Non conoscono la catena, la filiera dei rifiuti, come si fa a smaltirli, se si può fare in altro modo. Ieri ho sentito i giornalisti in televisione e ho spento la televisione dalla disperazione, sono incazzato come una bestia».
3 - 'IL GIORNALE': PECORARO FINANZIA LE DISCARICHE MA SOLO IN AFRICA.
(Adnkronos) - "In un anno e mezzo il governo non e' riuscito ad aprire le discariche in Campania, ma ha stanziato 721mila euro per la bonifica di una discarica in Kenya, a Nairobi". Lo riferisce "Il Giornale" che aggiunge: "Un paradosso ma anche materia d'indagine per la procura di Roma: a piazzale Clodio e' stato aperto un fascicolo su presunte tangenti legate a quel progetto, autorizzato dal ministero dell'Ambiente italiano e ora bloccato dal ministro Alfonso Pecoraro Scanio dopo l'apertura dell'inchiesta". "La procura indaga -continua il quotidiano- sull'interesse italiano alla discarica di Dandora, l'inferno di rifiuti che avvelena 700mila persone nella baraccopoli di Korogocho, la montagna di immondizia piu' alta della capitale africana".
"Nel mirino delle indagini c'e' una societa', la Eurafrica, incaricata dal ministero italiano e da quello kenyota di condurre uno studio di fattibilita' per chiudere la discarica e spostarla" continua ancora il quotidiano che riferisce che la societa' in questione ha "due sedi: a Napoli e Roma" e che "Amministratore unico e' Tiziana Perroni, socio il marito, Bruno Calzia, consigliere economico del ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro e nel direttivo dell'Ice, l'Istituto Italiano per il Commercio Estero".
"Ho protestato con il ministro Pecoraro Scanio. Quando pero' arrivai a Milano e parlai con due funzionari del ministero dell'Ambiente, venni a sapere che il governo del Kenya aveva stanziato 720milioni di euro per Eurafrica, soldi girati proprio dal ministero dell'Ambiente italiano per un semplice studio di fattibilita'. Mi sembrava un'enormita'. Rimasi senza parole" afferma al "Giornale" padre Daniele Moschetti, raggiunto telefonicamente a Nairobi e che parla di troppi misteri e troppi soldi in questo affaire che vedrebbe coinvolto anche "un noto personaggio legato a grosse industrie di armi".
4 - DI PIETRO: PRONTA SFIDUCIA BASSOLINO, MA NON ABBIAMO FIRME.
(Apcom) - Il ministro delle Infrastrutture in un'intervista al quotidiano 'Libero' affronta la questione dell'emergenza rifiuti a Napoli e mentre dà ragione al sindaco Iervolino - "Prodi sapeva" - torna all'attacco del governatore della Campania Antonio Bassolino chiedendone le dimissioni.
Anzi il ministro precisa di avere già pronta una mozione di sfiducia ma sia la Cdl che il Pd gli impediscono di presentarla.
"Ho chiesto le dimissioni di Bassolino - ha spiegato Di Pietro - anzi il gruppo dell'Italia dei valori ha presentato in consiglio regionale un documento in cui si invita Bassolino a dimettersi: non abbiamo le firme sufficienti per metterlo neanche all'ordine del giorno" e, rivela, nemmeno "quelli del centrodestra per ora hanno firmato".
Per Di Pietro non c'è dubbio che Bassolino deve essere mandato a casa,"perché sul piano politico le responsabilità prescindono dal dolo o dalla colpa" e "Bassolino è stato sindaco, commissario e ora presidente di Regione; non può dire che non aveva e che non ha potere. Bertolaso quando comprese che non poteva fare nulla, se ne andò".
E mentre critica duramente Bassolino, il ministro Di Pietro difende il sindaco del capoluogo campano Rosa Russo Iervolino, dandole ragione quando sostiene che Prodi sapesse tutto già da un anno. "La situazione - spiega Di Pietro - ci fu illustrata dall'allora commissario straordinario Bertolaso e la situazione venne giudicata gravissima", il governo non agì "per le solite spaccature". Bertolaso - aggiunge Di Pietro - disse che "per risolvere la questione erano necessari veri poteri e mezzi reali, altrimenti tanto valeva dimettersi. Il governo prese tempo e Bertolaso si dimise".
Ma sul pacchetto varato dal governo per fronteggiare l'emergenza rifiuti il ministro dell'Idv è positivo: "Do atto al presidente Prodi di aver individuato soluzione e uomini giusti: De Gennaro ha sempre dato dimostrazione di essere uomo della fermezza e del dialogo con la società civile. Scelta corretta. Così come è stato intelligente ripartire dal piano Bertolaso". "Ora però - ha avvertito il ministro - vanno evitati gli errori del passato: De Gennaro deve essere messo nella condizione di avere poteri reali e non di subire le pressioni e le resistenze esterne".
5 - RUTELLI: ITALIA HA DETTO BASTA A ITALIA DEI NO.
(Adnkronos) - 'Il governo ha detto basta all'Italia dei no. Per difendere l'ambiente e la salute delle persone serve un ambientalismo moderno'.In una intervista al 'Messaggero' il vicepremier Francesco Rutelli parla del piano operativo messo a punto dal governo per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. 'Abbiamo dimostrato -assicura il ministro dei Beni culturali- che lo Stato c'e', che non lascia campo libero alle rivolte, ne' alla camorra, ne' all'incapacita' di decidere'. 'Le discariche e i termovalorizzatori -sottolinea Rutelli- si faranno: le forze dell'ordine garantiranno la loro costruzione ance se ci fossero nuove proteste'.
6 - CENTO: NO A LEZIONI DA RUTELLI.
(Asca) - 'C'e' un tentativo di utilizzare una vicenda drammatica per una campagna di odio contro gli ecologisti e i verdi. L'ambientalismo del 'no' non ci appartiene. Se il vicepremier Rutelli ci sfida sull'ambientalismo del si' siamo pronti ad accettare la sfida. Sul piano del Governo ci adeguiamo, ma i termovalorizzatori vanno bene se sono una scelta residuale e fatti con tecnologie pulite, altrimenti no'. Lo ha spiegato il sottosegretario all'economia Paolo Cento, dei Verdi, intervenendo a 'Viva Voce' su Radio 24 sul tema rifiuti.
'Se si vuole utilizzare l'emergenza rifiuti per disseminare l'Italia di termovalorizzatori senza garanzie sulla salute dei cittadini e senza raccolta differenziata diciamo no. Sulla questione De Gennaro e utilizzo dell'esercito - ha concluso Cento - ho qualche riserva. Non e' con una gestione di polizia che si risolve un problema civile come quello dei rifiuti ma spero di sbagliarmi'.
7 - VOLONTE' (UDC): PECORARO ESPRIME AMBIENTALISMO D'ACCATTONAGGIO.
(Adnkronos) - "I costi di Mister No e delle sue scelte devastanti gli italiani le trovano ogni anno nei rincari della bolletta energetica. I fatti valgono piu' di ogni parolaccia bugiarda nella bocca di Pecoraro. Il ministro dell'Ambiente e' il peggior esponente di un ambientalismo d'accattonaggio, un rossismo ridipinto di verde che ha il solo merito di lasciare al 'verde' e al freddo gli italiani". Lo afferma il capogruppo dell'Udc alla Camera Luca Volonte'.
Per l'esponente centrista "se ci fosse ancora un solo allievo di Alexander Langer nei movimenti ambientalisti italiani, lo avrebbero gia' espulso senza nemmeno il bisogno interpellarlo. Mister No e' l'artefice principale della magnificenza campana, il primo responsabile ben oltre Bassolino e Iervolino. Il suo verdismo e' muffa, muffa puzzolente e indigesta con la quale i napoletani e campani sono costretti a convivere da anni. I fatti rispondono alle fantasie di Pecoraro, piu' di ogni polemica. Vada via e si ritiri dalla vita pubblica, dopo i danni che ha procurato, ci si aspetta un minimo di decenza".
Dagospia 09 Gennaio 2008
(Asca) - Gianni De Gennaro e' arrivato da pochi minuti a Napoli. Il super commissario per l'emergenza rifiuti e' entrato nella sede della Prefettura, in piazza del Plebiscito, da una entrata secondaria per evitare di incontrarsi con lavoratori dell'Ex Kss di Arzano, dal 2 gennaio scorso senza lavoro.
2 - GRILLO AI MANIFESTANTI DI NAPOLI: «VIA SUBITO QUESTI CASSONI DI POLITICI»
Dal Corriere.it - «Questi cassoni di politici vanno tolti da lì, subito tolti». Parole di Beppe Grillo, collegato via telefono cellulare con i manifestanti "pacifici" davanti alla discarica di Pianura, durante una conferenza stampa convocata dal presidio nel quartiere ovest di Napoli dai movimenti civici delle Assise cittadina di Bagnoli, dalla Rete campana salute-ambiente e da altre associazioni e centri sociali. «Questa è una emergenza creata per fare inceneritori sovvenzionati dalle tasche dei cittadini». Beppe Grillo si collega in viva voce, telefonicamente, e attacca duramente anche l'informazione, definendola «vergognosa e criminale».
«INFORMAZIONE CRIMINALE» - Grillo sostiene che giornali e televisioni non sono in grado di spiegare alla cittadinanza neppure come funzioni la gestione dei rifiuti. Ai manifestanti che si trovano ancora raccolti davanti all'accesso della discarica in via Montagna Spaccata, e che sono aumentati numericamente anche in vista del collegamento, Grillo dice: «Non mi sento neanche di dare consigli, non mi sento di dire niente. Sono quindici anni che parlo di rifiuti, e raccogliamo quello che è stato seminato».
«Una cosa vergognosa e criminale - continua - è questa informazione che viene data in televisione e sui giornali. Siamo sempre lì: la gente non sa che cos'è un inceneritore, li chiamano termovalorizzatori. Non conoscono la catena, la filiera dei rifiuti, come si fa a smaltirli, se si può fare in altro modo. Ieri ho sentito i giornalisti in televisione e ho spento la televisione dalla disperazione, sono incazzato come una bestia».
3 - 'IL GIORNALE': PECORARO FINANZIA LE DISCARICHE MA SOLO IN AFRICA.
(Adnkronos) - "In un anno e mezzo il governo non e' riuscito ad aprire le discariche in Campania, ma ha stanziato 721mila euro per la bonifica di una discarica in Kenya, a Nairobi". Lo riferisce "Il Giornale" che aggiunge: "Un paradosso ma anche materia d'indagine per la procura di Roma: a piazzale Clodio e' stato aperto un fascicolo su presunte tangenti legate a quel progetto, autorizzato dal ministero dell'Ambiente italiano e ora bloccato dal ministro Alfonso Pecoraro Scanio dopo l'apertura dell'inchiesta". "La procura indaga -continua il quotidiano- sull'interesse italiano alla discarica di Dandora, l'inferno di rifiuti che avvelena 700mila persone nella baraccopoli di Korogocho, la montagna di immondizia piu' alta della capitale africana".
"Nel mirino delle indagini c'e' una societa', la Eurafrica, incaricata dal ministero italiano e da quello kenyota di condurre uno studio di fattibilita' per chiudere la discarica e spostarla" continua ancora il quotidiano che riferisce che la societa' in questione ha "due sedi: a Napoli e Roma" e che "Amministratore unico e' Tiziana Perroni, socio il marito, Bruno Calzia, consigliere economico del ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro e nel direttivo dell'Ice, l'Istituto Italiano per il Commercio Estero".
"Ho protestato con il ministro Pecoraro Scanio. Quando pero' arrivai a Milano e parlai con due funzionari del ministero dell'Ambiente, venni a sapere che il governo del Kenya aveva stanziato 720milioni di euro per Eurafrica, soldi girati proprio dal ministero dell'Ambiente italiano per un semplice studio di fattibilita'. Mi sembrava un'enormita'. Rimasi senza parole" afferma al "Giornale" padre Daniele Moschetti, raggiunto telefonicamente a Nairobi e che parla di troppi misteri e troppi soldi in questo affaire che vedrebbe coinvolto anche "un noto personaggio legato a grosse industrie di armi".
4 - DI PIETRO: PRONTA SFIDUCIA BASSOLINO, MA NON ABBIAMO FIRME.
(Apcom) - Il ministro delle Infrastrutture in un'intervista al quotidiano 'Libero' affronta la questione dell'emergenza rifiuti a Napoli e mentre dà ragione al sindaco Iervolino - "Prodi sapeva" - torna all'attacco del governatore della Campania Antonio Bassolino chiedendone le dimissioni.
Anzi il ministro precisa di avere già pronta una mozione di sfiducia ma sia la Cdl che il Pd gli impediscono di presentarla.
"Ho chiesto le dimissioni di Bassolino - ha spiegato Di Pietro - anzi il gruppo dell'Italia dei valori ha presentato in consiglio regionale un documento in cui si invita Bassolino a dimettersi: non abbiamo le firme sufficienti per metterlo neanche all'ordine del giorno" e, rivela, nemmeno "quelli del centrodestra per ora hanno firmato".
Per Di Pietro non c'è dubbio che Bassolino deve essere mandato a casa,"perché sul piano politico le responsabilità prescindono dal dolo o dalla colpa" e "Bassolino è stato sindaco, commissario e ora presidente di Regione; non può dire che non aveva e che non ha potere. Bertolaso quando comprese che non poteva fare nulla, se ne andò".
E mentre critica duramente Bassolino, il ministro Di Pietro difende il sindaco del capoluogo campano Rosa Russo Iervolino, dandole ragione quando sostiene che Prodi sapesse tutto già da un anno. "La situazione - spiega Di Pietro - ci fu illustrata dall'allora commissario straordinario Bertolaso e la situazione venne giudicata gravissima", il governo non agì "per le solite spaccature". Bertolaso - aggiunge Di Pietro - disse che "per risolvere la questione erano necessari veri poteri e mezzi reali, altrimenti tanto valeva dimettersi. Il governo prese tempo e Bertolaso si dimise".
Ma sul pacchetto varato dal governo per fronteggiare l'emergenza rifiuti il ministro dell'Idv è positivo: "Do atto al presidente Prodi di aver individuato soluzione e uomini giusti: De Gennaro ha sempre dato dimostrazione di essere uomo della fermezza e del dialogo con la società civile. Scelta corretta. Così come è stato intelligente ripartire dal piano Bertolaso". "Ora però - ha avvertito il ministro - vanno evitati gli errori del passato: De Gennaro deve essere messo nella condizione di avere poteri reali e non di subire le pressioni e le resistenze esterne".
5 - RUTELLI: ITALIA HA DETTO BASTA A ITALIA DEI NO.
(Adnkronos) - 'Il governo ha detto basta all'Italia dei no. Per difendere l'ambiente e la salute delle persone serve un ambientalismo moderno'.In una intervista al 'Messaggero' il vicepremier Francesco Rutelli parla del piano operativo messo a punto dal governo per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. 'Abbiamo dimostrato -assicura il ministro dei Beni culturali- che lo Stato c'e', che non lascia campo libero alle rivolte, ne' alla camorra, ne' all'incapacita' di decidere'. 'Le discariche e i termovalorizzatori -sottolinea Rutelli- si faranno: le forze dell'ordine garantiranno la loro costruzione ance se ci fossero nuove proteste'.
6 - CENTO: NO A LEZIONI DA RUTELLI.
(Asca) - 'C'e' un tentativo di utilizzare una vicenda drammatica per una campagna di odio contro gli ecologisti e i verdi. L'ambientalismo del 'no' non ci appartiene. Se il vicepremier Rutelli ci sfida sull'ambientalismo del si' siamo pronti ad accettare la sfida. Sul piano del Governo ci adeguiamo, ma i termovalorizzatori vanno bene se sono una scelta residuale e fatti con tecnologie pulite, altrimenti no'. Lo ha spiegato il sottosegretario all'economia Paolo Cento, dei Verdi, intervenendo a 'Viva Voce' su Radio 24 sul tema rifiuti.
'Se si vuole utilizzare l'emergenza rifiuti per disseminare l'Italia di termovalorizzatori senza garanzie sulla salute dei cittadini e senza raccolta differenziata diciamo no. Sulla questione De Gennaro e utilizzo dell'esercito - ha concluso Cento - ho qualche riserva. Non e' con una gestione di polizia che si risolve un problema civile come quello dei rifiuti ma spero di sbagliarmi'.
7 - VOLONTE' (UDC): PECORARO ESPRIME AMBIENTALISMO D'ACCATTONAGGIO.
(Adnkronos) - "I costi di Mister No e delle sue scelte devastanti gli italiani le trovano ogni anno nei rincari della bolletta energetica. I fatti valgono piu' di ogni parolaccia bugiarda nella bocca di Pecoraro. Il ministro dell'Ambiente e' il peggior esponente di un ambientalismo d'accattonaggio, un rossismo ridipinto di verde che ha il solo merito di lasciare al 'verde' e al freddo gli italiani". Lo afferma il capogruppo dell'Udc alla Camera Luca Volonte'.
Per l'esponente centrista "se ci fosse ancora un solo allievo di Alexander Langer nei movimenti ambientalisti italiani, lo avrebbero gia' espulso senza nemmeno il bisogno interpellarlo. Mister No e' l'artefice principale della magnificenza campana, il primo responsabile ben oltre Bassolino e Iervolino. Il suo verdismo e' muffa, muffa puzzolente e indigesta con la quale i napoletani e campani sono costretti a convivere da anni. I fatti rispondono alle fantasie di Pecoraro, piu' di ogni polemica. Vada via e si ritiri dalla vita pubblica, dopo i danni che ha procurato, ci si aspetta un minimo di decenza".
Dagospia 09 Gennaio 2008