BACCINI SMENTISCE: NON ERO DA VANNI - CARLUCCI: TRANQUILLI: POSSO FARE LA COMUNIONE - L'ONU CONDANNA ISRAELE E PARTE IL KAMIKAZE - SILVIO, VAI DA SOLO - BRAVO OBAMA CHE EVITA SARTORI - CONFUSIONE SULLA RUPE.

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Cara Dagospia, di vero in quanto leggo c'è solo l'ultima frase, che è un auspicio "se son rose fioriranno". E stai pur certa che noi ce la metteremo tutta a fare il terzo polo, a costruire un movimento di centro che offra una alternativa ed una speranza agli italiani, quella di fare le riforme e di dare una risposta credibile e alta all'antipolitica.

Detto questo, mi sa che oltre a non essere fine quell'orecchio, aveva anche una cattiva vista. Oggi non ero al bar Vanni, insieme a Remo Gaspari come Dagospia riporta, ma seduto al Pantheon con l'onorevole paolo Ricciotti, e altri a ragionare de La Rosa Bianca. Non stiamo ragionando di accordi, ma di programmi e di idee. Ci interessa portare alla politica giovani, donne e volti nuovi. Chi si riconosce nel nostro progetto è bene accetto e ci auguriamo che molti che hanno una sensibilità e trascorsi vicini ai nostri aderiscano, ma non siamo alla ricerca di accordi o accordicchi a tavolino. Vogliamo intraprendere un modo nuovo e trasparente di fare politica. Altrimenti verrebbero meno le ragioni stesse per le quali siamo nati.

Certa che pubblicherai questa mia, ti consiglio fonti più equilibrate e serie. Potrebbero confermarti il mio pranzo al Pantheon.sempre ammesso che interessi ai lettori. Ti invito domani (8febbraio) alle ore 11.00 in sala stampa alla Camera, in via della Missione 4 ad ascoltare le nostre proposte.
Mario Baccini

Lettera 2
"Caro Dago, voglio soddisfare personalmente la curiosità di tal Luigi. Il mio primo matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota, cosa che mi consente di accedere liberamente ai Sacramenti.
Nella speranza di non aver turbato nulla nella vita di Luigi e di aver rinfrescato la sua memoria, t'invio un caro saluto.
Gabriella Carlucci

Lettera 3
Caro Roberto, hai fatto caso che ogni volta che l'Onu condanna Israele, a distanza di poche ore salta fuori un kamikaze che fa strage di sé e di ebrei innocenti?
Sembra, insomma, che le azioni terroristiche siano, per così dire, dettate dalle decisioni, sempre velocissime, del Palazzo di vetro, altrimenti letargico, ai danni dell'unico Stato liberaldemocratico del Medio Oriente. E' solo un cattivo pensiero, certo, ma il nesso temporale c'è e preoccupa.
Giancarlo Lehner

Lettera 4
Caro Dago, leggo che Sartori disprezza Obama perche` saltava le sue lezioni. Ma di quale Sartori si parla? Di quello che in un´indimenticabile puntata di Ballaro` prima delle elezioni del 2006 disse che votare con questa legge elettorale ("Porcellum") o la precedente ("matterellum") non avrebbe fatto nessuna differenza? Forse Obama sara` stato pure un lavativo all'universita`ma sapeva benissimo distinguere i corsi dove i prof sparano baggianate da quelli dove si insegna qualcosa...
Antonio S.

Lettera 5
Caro Dago, dopo la moltiplicazione di pani e pesci, quella dei voti. Riassumendo, il PD senza la sinistra prende il 10% in più; la sinistra senza il PD prende almeno il 7% in più. Considerando che i voti dei gruppi di centro che non faranno parte del PD si attestano ad un 6-7%, possiamo ipotizzare che la somma dei voti di sinistra e PD dovrebbe attestarsi sul 38+10+7=55%.



Siccome Berlusconi fa sapere di essere in vantaggio di almeno 10 punti sulla sinistra, possiamo ipotizzare che la CDL abbia almeno il 55% dei voti.
Se ipotizziamo infine che la restante parte dei partiti raccolga un 10%, facendo la somma dei voti: 55+55+10 otteniamo il 120%.
Non c'è che dire, si sono moltiplicati i voti.
Thomas Zaffino

Lettera 6
Mastella, secondo me, è il vero "ago della bilancia" delle prossime elezioni, nel senso che chi lo imbarca subirà un crollo di voti (certo, non in Campania, dove padre pio lo protegge).
Infatti, tutti negano che vada con loro.
Ma siccome, purtroppo per me, a casa non se ne andrà, qualcuno alla fine dovrà scoprire i giochi...
Giuseppe Tubi

Lettera 7
Dal momento che non c'è due senza tre e volendo unirmi ai due grandi "distratti" Serra e Rifredi, in attesa di ulteriore e definitiva correzione, sommessamente segnalo che dalla Rupe Tarpea, alle spalle del Campidoglio, erano gettati i traditori di Roma. Tarpea, giovane romana tradì la patria per amore del re dei Sabini Tazio, che assediava la città, aprendogli le porte. Almeno così ci racconta Properzio (oh belle agli occhi miei armi sabine), figura ripresa dal Tasso nella Gerusalemme (Erminia - oh belle agli occhi miei tende latine). That'all folks.
Gianni Ramezzana

Lettera 8
Caro Dago, Prodi invoca per la nuova legislatura nomine bipartisan. Secondo te è un suo sosia oppure è lo stesso che due anni fa non ha concesso nessuna carica istituzionale all'opposizione nonostante una "vittoria" per soli ventiseimila voti (peraltro contestata) e non avesse la maggioranza in Senato? Lo stesso che in due anni ha occupato tutte le poltrone possibili e che solo quindici giorni fa offriva a Mastella un pacchetto sicuro sulla mega-tornata di nomine pubbliche prossima ventura?
Numerio Negidio

Lettera 9
Francamente non capisco. Nè Berlusconi nè Veltroni. Nè Fini. Il referendum avrebbe dato la possibilità ai grandi partiti di scrollarsi di dosso i ricatti dei mille partitini e invece lo si rinvia alle calende greche, forse a mai più. Questa è la vittoria dei Mastella e non mi sembra una bella cosa. Hanno più grandi progetti? Riformare in senso presidenzialista? Ma Veltroni crede davvero a Berlusconi? Non si ricorda la storia della Bicamerale? Sembra incredibile ma la sinistra continua a farsi incantare dal suo peggior nemico. Che ha un solo chiodo fisso: stare lì. A Palazzo Chigi. Tutto il resto è secondario e assolutamente variabile.
Mala tempora currunt. E al peggio non c'è mai fine. Amen.
Dino Manetta

Lettera 10
Caro Dagospia, al voto del 13 e del 14 aprile per rinnovare il Parlamento si andrà nuovamente con quell'orribile legge elettorale, giustamente soprannominata "Porcellum", voluta da Berlusconi per limitare i paventati danni delle elezioni 2006; calcolo quanto mai improvvido: finì infatti che, col senno di poi, lasciando la precedente elettorale il centrodestra avrebbe stravinto, invece di perdere per 25mila voti. Questa legge elettorale (un proporzionale esasperato e senza preferenze), come è noto consegna ai vertici dei partiti uno strapotere vergognoso: solo chi, per amicizia e clientela, riesca a piazzarsi ai vertici delle liste potrà essere certo dell'elezione.

Di fatto, all'elettore non è data la possibilità di votare un nome. Deve scegliere la formazione politica in blocco, e non ha alcun potere di indirizzare la propria volontà in maniera più articolata. Tutti adesso criticano (giustamente) Berlusconi per questa vergognosa norma (peraltro tecnicamente firmata da Calderoli della Lega Nord), e lo criticano per non aver voluto concedere un governo tecnico che la modificasse.
E va bene. Tuttavia nessuno, dico nessuno ricorda e rinfaccia al governo ed alla maggioranza uscente, che tanto avevano criticato questa legge elettorale, la circostanza che hanno avuto due anni per cambiarla e non l'hanno fatto.
Massimo Coppa Zenari http://massimocoppa.ilcannocchiale.it

Lettera 11
Ma come Forza Italia è il primo partito in Italia, Berlusconi ha sempre dichiarato di volere il 51% da solo ed ora che ha l'occasione per farlo, nicchia? Il giorno dopo le elezioni sarà a mediare tra Mastelle e Maroni, tra Storace e Rotondi, tra Fini e la Santanchè, tra Cuffaro e Bossi, tra Casini e Giovanardi, tra Dini e Pallaro, tra Stefania Craxi e Calderoni. Tutti vorranno dire la propria, tutti vorranno visibilità, tutti vorranno poltrone. Forza Cavaliere, corra da solo o preferisce governicchiare?
Sanranieri




Dagospia 07 Febbraio 2008