DITE A BERTY & DILIBERTO CHE ZAPATERO APPOGGIA CON BUSH I DISSIDENTI CUBANI - TIBET, IN 100 SI CONSEGNANO A PECHINO - I TAGLI DELLA FED SALVANO I MERCATI - KERVIEL LIBERO SFIDA SOCGEN - MERKEL L'ISRAELIANA.
Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom
1 - SPAGNA
EL PAIS - Tibet: "Un centinaio i tibetani che hanno accettato l'ultimatum di Pechino", mentre il Dalai Lama invita alla calma.
Iraq, cinque anni dopo: la situazione nel Paese è "molto buona", secondo l'ex premier spagnolo José Maria Aznar. Cuba, "Bush e Zapatero appoggiano i dissidenti cubani": il presidente degli Stati Uniti e il premier spagnolo hanno inviato una lettera a Hector Maseda per ribadire il loro impegno per la liberazione di "tutti" i detenuti.
Francia, il presidente Sarkozy procede a un rimpasto di governo dopo la sconfitta dell'Ump alle amministrative.
Kosovo, "le forze della Nato assumono il controllo del nord" del Paese, mentre la Serbia reputa "eccessivo" l'uso della forza a Mitrovica.
EL MUNDO - "Iraq, cinque anni di agonia": il quotidiano raccoglie la testimonianza di dieci cittadini di Baghdad, che raccontano come è cambiato il paese dalla fine della dittatura e l'inizio di un sanguinoso conflitto civile. Cuba, Bush e Zapatero appoggiano la liberazione dei dissidenti in carcere. Tibet, sono 105 i manifestanti che si sono consegnati alla polizia cinese allo scadere dell'ultimatum di Pechino. E' morto nella sua residenza di Colombo lo scrittore Arthur C. Clarke, l'ultimo dei "tre grandi" della fantascienza.
2 - FRANCIA
LE FIGARO - "Libero, Kerviel sfida la Societè Generale": dopo l'uscita di prigione, il giovane trader continua ad affermare di essere parzialmente responsabile delle perdite della banca. Jerome Kerviel è uscito ieri dal carcere dopo oltre un mese di custodia cautelare. L'ex trader di Societè Generale è accusato di vari reati finanziari, e la banca francese gli imputa perdite per quasi 5 miliardi di euro.
"L'euro forte costringe l'industria aeronautica a delocalizzare": la situazione delle industrie aeronautiche francesi è ormai insostenibile a causa della debolezza del dollaro, scrive Le Figaro. Per questo le principali aziende come Airbus e Latecoere hanno iniziato a delocalizzare la produzione, e questo costituisce una minaccia per i 132mila lavoratori del settore.
LIBERATION - In prima pagina la situazione in Tibet. "Boicottaggio, gli sportivi rispondono": con la repressione si pone la questione della partecipazione ai giochi olimpici. In evidenza anche la visita di Angela Merkel in Israele. "Discorso storico del cancelliere tedesco alla Knesset": ieri la Merkel ha parlato in tedesco di fronte al Parlamento israeliano, riconoscendo le responsabilità della Germania per l'Olocausto. Il cancelliere è accompagnato da una delegazione "impressionante" - otto ministri di primo piano - e ha firmato con lo Stato ebraico un accordo di cooperazione strategica simile a quelli che legano la Germania ai suoi più stretti alleati europei.
3 - GERMANIA
SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "Il nuovo Israele": nel suo intervento alla Knesset, Merkel non ha solo spiegato che il diritto ad esistere dello Stato ebraico è una ragion di stato per la Germania, ma ha anche affermato che il rafforzamento dei rapporti tra le future generazioni dei due paesi con iniziative, progetti e scambi servirà a garantirne il rispetto.
"Obama e la cupezza": il candidato democratico alla Casa Bianca ha fatto un discorso commovente in cui ha evocato la concordia tra le razze. L'oratore nero con il suo appello all'unità nazionale ha fatto solo un errore: si è messo sulla difensiva.
Un commento di Christian Wernicke. "Il mondo trova solo belle parole": la frustrazione dei tibetani monta. L'inviato speciale del Dalai Lama in Europa si appella all'Onu perchè mandi i suoi osservatori in Tibet.
FAZ - "Merkel: saremo per sempre legati a Israele": "Solo se la Germania riconoscerà la propria ininterrotta responsabilità per la catastrofe morale, potremo costruire un futuro accettabile", ha affermato il capo del governo di Berlino a Gerusalemme.
"Il museo dell'odio": Pechino risponde all'accusa di "genocidio culturale" del Dalai Lama, massima autorità religiosa dei buddisti tibetani, che la cultura tibetana non è mai stata tanto fiorente come sotto il regime cinese. Ci sono 1700 templi ben conservati e 161 importanti mete culturali, di cui 35 sotto la diretta tutela dello Stato, e nell'ultimo piano quinquennale cinese sarebbero destinati al restauro di monumenti ben 570 milioni di Yuan (l'equivalente di 57 milioni di euro). In realtà la Cina tenta di trasformare il Tibet in un museo, una meta turistica esotica.
DIE WELT - "Se Josef Ackermann si rivolge allo Stato...", le banche sono davvero in crisi. Se neanche i presidenti degli istituti di credito credono più al mercato il sistema finanziario deve essere seriamente in difficoltà. Infatti è il sistema nervoso centrale dell'Economia ad essere malato.
"Aumenta la preoccupazione di McCain e Peres sull'Iran": il candidato repubblicano alla presidenza degli Usa John McCain in visita in Israele ha deposto una corona a Yad Vashem, memoriale delle vittime ebree dell'Olocausto, e con il presidente israeliano Shimon Peres ha affrontato il delicato problema del possibile riarmo nucleare di Teheran.
4 - GRAN BRETAGNA
THE GUARDIAN - "I tagli della Federal Reserve salvano i mercati dal baratro", in apertura la crisi economica. Caso McCann: due quotidiani - e i relativi settimanali - chiedono pubblicamente scusa ai genitori della piccola Madeleine per aver pubblicato oltre cento articoli sulla scomparsa della bambina nei quali si alludeva a una possibile responsabilità della coppia.
Nordirlanda: lo Sinn Fein, principale partito cattolico, pensava che l'inchiesta ufficiale sul "Bloody Sunday" non fosse necessaria, secondo le rivelazioni dell'ex capo di gabinetto di Tony Blair, Jonathan Powell.
Divorzio Mills-McCartney: il giudice riteneva l'ex modella "tutt'altro che sincera" nella sua deposizione, si legge nella sentenza resa pubblica ieri.
THE INDEPENDENT - "L'unica lezione è che non impariamo mai": apertura dedicata al quinto anniversario della guerra in Iraq, "iniziata con una bugia e continuata sulla stessa strada". Tibet, il Dalai Lama minaccia di abbandonare il suo ruolo di guida politica se continueranno le violenze. "Un testimone inaffidabile: il mondo di fantasia di Heather", critiche all'ex moglie di Paul McCartney dopo la pubblicazione della sentenza di divorzio nella quale il giudice traccia un ritratto tutt'altro che lusinghiero di Mills.
THE TIMES - "A rischio brogli il voto postale": secondo un giudice le regole e le procedure per il voto per posta non sono sicure. Divorzio Mills-McCartney: secondo la sentenza le affermazioni dell'ex modella sul suo matrimonio erano "destituite di ogni fondamento".
"Il costo della vita non risparmia neanche la middle-class": energia e mutui costringono anche i professionisti a soffrire per arrivare alla fine del mese.
5 - STATI UNITI
THE NEW YORK TIMES - "Le Borse si riprendono dopo che Federal Reserve taglia i tassi": sesta riduzione dei tassi di interesse in altrettanti mesi. "Ricordando cinque anni di guerra": domani ricorre il quinto anniversario dell'invasione angloamericana.
Primarie democratiche: Barack Obama chiede al Paese di affrontare la questione razziale. La Corte Suprema sembra disposta ad appoggiare un'interpretazione del Secondo Emendamento che consenta a chiunque di possedere un'arma per uso personale.
THE WASHINGTON POST - "Gli americani ricordano cinque anni di guerra in Iraq", mentre la Casa Bianca celebra piuttosto "il primo anniversario di una strategia che finalmente inizia a funzionare". Crisi economica: il taglio dei tassi deciso dalla Federal Reserve potrebbe alimentare l'inflazione. Secondo Emendamento: la Corte Suprema sembra incline ad interpretarlo in senso individuale piuttosto che collegare il possesso di armi all'appartenenza a un corpo militare.
Primarie democratiche: "Obama punta a unire", dopo il discorso con il quale ha chiesto al Paese di affrontare la questione razziale.
6 - STAMPA ARABA
AL SHARQ AL AWSAT - quotidiano panarabo edito a Londra, apre su i due attentati avvenuti ieri in Yemen: "Attaccata con mortai una scuola femminile vicina all'ambasciata Usa": "Forse volevano colpirci, dice la sede diplomatica Usa". Nei due attentati morto un soldato e feriti 20 tra studentesse e militari. Spazio al monito del presidente egiziano Hosni Mubarak ai palestinesi: "La resistenza è un diritto legittimo, ma è soggetta alla logica del profitto e delle perdite".
Un reportage dall'Iraq, 'dopo 5 anni dall'invasione" rivela che i cittadini arabi residente nel Paese "sono passati dai sei milioni dei tempi di Saddam ad alcune migliaia" di oggi.
AL QUDS AL ARABI - quotidiano palestinese edito a Londra, dedica l'apertura all'Iraq: "La conferenza di riconciliazione irachena, tempestata da boicottaggi: i sadristi (radicali sciiti) si sono ritirati considerandolo di facciata, mentre per il Fronte della Concordia (sunniti) si tratta di sola propaganda". E per il premier Nouri al Maliki, "I baathisti hanno menti malate" e rifiuta il dialogo con loro.
Un sito vicino ad Hamas, "dice che il movimento islamico ha bloccato le trattative con l'Egitto (per una tregua con Israele) perchè ha tentato di prendere visione di informazioni 'sensibili' su Hamas". Una indagine giordana sulle libertà di stampa nei paesi arabi, rivela che: "Siria, Arabia saudita e Libia sono i peggiori censori, mentre in Libano" sarebbe il luogo dove i media godono di maggiore libertà.
Dagospia 19 Marzo 2008
1 - SPAGNA
EL PAIS - Tibet: "Un centinaio i tibetani che hanno accettato l'ultimatum di Pechino", mentre il Dalai Lama invita alla calma.
Iraq, cinque anni dopo: la situazione nel Paese è "molto buona", secondo l'ex premier spagnolo José Maria Aznar. Cuba, "Bush e Zapatero appoggiano i dissidenti cubani": il presidente degli Stati Uniti e il premier spagnolo hanno inviato una lettera a Hector Maseda per ribadire il loro impegno per la liberazione di "tutti" i detenuti.
Francia, il presidente Sarkozy procede a un rimpasto di governo dopo la sconfitta dell'Ump alle amministrative.
Kosovo, "le forze della Nato assumono il controllo del nord" del Paese, mentre la Serbia reputa "eccessivo" l'uso della forza a Mitrovica.
EL MUNDO - "Iraq, cinque anni di agonia": il quotidiano raccoglie la testimonianza di dieci cittadini di Baghdad, che raccontano come è cambiato il paese dalla fine della dittatura e l'inizio di un sanguinoso conflitto civile. Cuba, Bush e Zapatero appoggiano la liberazione dei dissidenti in carcere. Tibet, sono 105 i manifestanti che si sono consegnati alla polizia cinese allo scadere dell'ultimatum di Pechino. E' morto nella sua residenza di Colombo lo scrittore Arthur C. Clarke, l'ultimo dei "tre grandi" della fantascienza.
2 - FRANCIA
LE FIGARO - "Libero, Kerviel sfida la Societè Generale": dopo l'uscita di prigione, il giovane trader continua ad affermare di essere parzialmente responsabile delle perdite della banca. Jerome Kerviel è uscito ieri dal carcere dopo oltre un mese di custodia cautelare. L'ex trader di Societè Generale è accusato di vari reati finanziari, e la banca francese gli imputa perdite per quasi 5 miliardi di euro.
"L'euro forte costringe l'industria aeronautica a delocalizzare": la situazione delle industrie aeronautiche francesi è ormai insostenibile a causa della debolezza del dollaro, scrive Le Figaro. Per questo le principali aziende come Airbus e Latecoere hanno iniziato a delocalizzare la produzione, e questo costituisce una minaccia per i 132mila lavoratori del settore.
LIBERATION - In prima pagina la situazione in Tibet. "Boicottaggio, gli sportivi rispondono": con la repressione si pone la questione della partecipazione ai giochi olimpici. In evidenza anche la visita di Angela Merkel in Israele. "Discorso storico del cancelliere tedesco alla Knesset": ieri la Merkel ha parlato in tedesco di fronte al Parlamento israeliano, riconoscendo le responsabilità della Germania per l'Olocausto. Il cancelliere è accompagnato da una delegazione "impressionante" - otto ministri di primo piano - e ha firmato con lo Stato ebraico un accordo di cooperazione strategica simile a quelli che legano la Germania ai suoi più stretti alleati europei.
3 - GERMANIA
SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "Il nuovo Israele": nel suo intervento alla Knesset, Merkel non ha solo spiegato che il diritto ad esistere dello Stato ebraico è una ragion di stato per la Germania, ma ha anche affermato che il rafforzamento dei rapporti tra le future generazioni dei due paesi con iniziative, progetti e scambi servirà a garantirne il rispetto.
"Obama e la cupezza": il candidato democratico alla Casa Bianca ha fatto un discorso commovente in cui ha evocato la concordia tra le razze. L'oratore nero con il suo appello all'unità nazionale ha fatto solo un errore: si è messo sulla difensiva.
Un commento di Christian Wernicke. "Il mondo trova solo belle parole": la frustrazione dei tibetani monta. L'inviato speciale del Dalai Lama in Europa si appella all'Onu perchè mandi i suoi osservatori in Tibet.
FAZ - "Merkel: saremo per sempre legati a Israele": "Solo se la Germania riconoscerà la propria ininterrotta responsabilità per la catastrofe morale, potremo costruire un futuro accettabile", ha affermato il capo del governo di Berlino a Gerusalemme.
"Il museo dell'odio": Pechino risponde all'accusa di "genocidio culturale" del Dalai Lama, massima autorità religiosa dei buddisti tibetani, che la cultura tibetana non è mai stata tanto fiorente come sotto il regime cinese. Ci sono 1700 templi ben conservati e 161 importanti mete culturali, di cui 35 sotto la diretta tutela dello Stato, e nell'ultimo piano quinquennale cinese sarebbero destinati al restauro di monumenti ben 570 milioni di Yuan (l'equivalente di 57 milioni di euro). In realtà la Cina tenta di trasformare il Tibet in un museo, una meta turistica esotica.
DIE WELT - "Se Josef Ackermann si rivolge allo Stato...", le banche sono davvero in crisi. Se neanche i presidenti degli istituti di credito credono più al mercato il sistema finanziario deve essere seriamente in difficoltà. Infatti è il sistema nervoso centrale dell'Economia ad essere malato.
"Aumenta la preoccupazione di McCain e Peres sull'Iran": il candidato repubblicano alla presidenza degli Usa John McCain in visita in Israele ha deposto una corona a Yad Vashem, memoriale delle vittime ebree dell'Olocausto, e con il presidente israeliano Shimon Peres ha affrontato il delicato problema del possibile riarmo nucleare di Teheran.
4 - GRAN BRETAGNA
THE GUARDIAN - "I tagli della Federal Reserve salvano i mercati dal baratro", in apertura la crisi economica. Caso McCann: due quotidiani - e i relativi settimanali - chiedono pubblicamente scusa ai genitori della piccola Madeleine per aver pubblicato oltre cento articoli sulla scomparsa della bambina nei quali si alludeva a una possibile responsabilità della coppia.
Nordirlanda: lo Sinn Fein, principale partito cattolico, pensava che l'inchiesta ufficiale sul "Bloody Sunday" non fosse necessaria, secondo le rivelazioni dell'ex capo di gabinetto di Tony Blair, Jonathan Powell.
Divorzio Mills-McCartney: il giudice riteneva l'ex modella "tutt'altro che sincera" nella sua deposizione, si legge nella sentenza resa pubblica ieri.
THE INDEPENDENT - "L'unica lezione è che non impariamo mai": apertura dedicata al quinto anniversario della guerra in Iraq, "iniziata con una bugia e continuata sulla stessa strada". Tibet, il Dalai Lama minaccia di abbandonare il suo ruolo di guida politica se continueranno le violenze. "Un testimone inaffidabile: il mondo di fantasia di Heather", critiche all'ex moglie di Paul McCartney dopo la pubblicazione della sentenza di divorzio nella quale il giudice traccia un ritratto tutt'altro che lusinghiero di Mills.
THE TIMES - "A rischio brogli il voto postale": secondo un giudice le regole e le procedure per il voto per posta non sono sicure. Divorzio Mills-McCartney: secondo la sentenza le affermazioni dell'ex modella sul suo matrimonio erano "destituite di ogni fondamento".
"Il costo della vita non risparmia neanche la middle-class": energia e mutui costringono anche i professionisti a soffrire per arrivare alla fine del mese.
5 - STATI UNITI
THE NEW YORK TIMES - "Le Borse si riprendono dopo che Federal Reserve taglia i tassi": sesta riduzione dei tassi di interesse in altrettanti mesi. "Ricordando cinque anni di guerra": domani ricorre il quinto anniversario dell'invasione angloamericana.
Primarie democratiche: Barack Obama chiede al Paese di affrontare la questione razziale. La Corte Suprema sembra disposta ad appoggiare un'interpretazione del Secondo Emendamento che consenta a chiunque di possedere un'arma per uso personale.
THE WASHINGTON POST - "Gli americani ricordano cinque anni di guerra in Iraq", mentre la Casa Bianca celebra piuttosto "il primo anniversario di una strategia che finalmente inizia a funzionare". Crisi economica: il taglio dei tassi deciso dalla Federal Reserve potrebbe alimentare l'inflazione. Secondo Emendamento: la Corte Suprema sembra incline ad interpretarlo in senso individuale piuttosto che collegare il possesso di armi all'appartenenza a un corpo militare.
Primarie democratiche: "Obama punta a unire", dopo il discorso con il quale ha chiesto al Paese di affrontare la questione razziale.
6 - STAMPA ARABA
AL SHARQ AL AWSAT - quotidiano panarabo edito a Londra, apre su i due attentati avvenuti ieri in Yemen: "Attaccata con mortai una scuola femminile vicina all'ambasciata Usa": "Forse volevano colpirci, dice la sede diplomatica Usa". Nei due attentati morto un soldato e feriti 20 tra studentesse e militari. Spazio al monito del presidente egiziano Hosni Mubarak ai palestinesi: "La resistenza è un diritto legittimo, ma è soggetta alla logica del profitto e delle perdite".
Un reportage dall'Iraq, 'dopo 5 anni dall'invasione" rivela che i cittadini arabi residente nel Paese "sono passati dai sei milioni dei tempi di Saddam ad alcune migliaia" di oggi.
AL QUDS AL ARABI - quotidiano palestinese edito a Londra, dedica l'apertura all'Iraq: "La conferenza di riconciliazione irachena, tempestata da boicottaggi: i sadristi (radicali sciiti) si sono ritirati considerandolo di facciata, mentre per il Fronte della Concordia (sunniti) si tratta di sola propaganda". E per il premier Nouri al Maliki, "I baathisti hanno menti malate" e rifiuta il dialogo con loro.
Un sito vicino ad Hamas, "dice che il movimento islamico ha bloccato le trattative con l'Egitto (per una tregua con Israele) perchè ha tentato di prendere visione di informazioni 'sensibili' su Hamas". Una indagine giordana sulle libertà di stampa nei paesi arabi, rivela che: "Siria, Arabia saudita e Libia sono i peggiori censori, mentre in Libano" sarebbe il luogo dove i media godono di maggiore libertà.
Dagospia 19 Marzo 2008