LAZIO, È PASSATO ER CIARRA (E IL PRIMO DEPUTATO DI COLORE) – TROMBATA LA PRINCIPESSA BORGHESE - D'ALEMA NAPOLETANO - COSSIGA: SILVIO SUL COLLE - MONS. FISICHELLA: ALLA FACCIA DI CHI CI ACCUSA D'INGERENZA - CACCIARI: ALLARME AL NORD...



1 – LAZIO: PASSANO PRIMO DEPUTATO DI COLORE E CIARRAPICO...
(ANSA) -
Sorprese nei risultati delle elezioni politiche nel Lazio. Siedera’ per il Pdl a palazzo Madama l’editore Giuseppe Ciarrapico, resta invece fuori il presidente dell’Uritaxi, uno dei falchi delle proteste dei tassisti romani, Loreno Bittarelli. Tra le new entry a Montecitorio, insieme a Veltroni, la giovane ricercatrice romana Marianna Madia. Il leader del Pd si †porta con se’ anche alcuni ex assessori capitolini: l’ex delegata ai problemi dell’handicap Ileana Agentin, il primo candidato di colore eletto in Parlamento Jean Leonard Touadi, Roberto Morassut e Maria Coscia.

Tra gli eletti del Pd alla Camera nella circoscrizione Lazio 1 ci sono anche gli ex ministri Paolo Gentiloni e Giovanna Melandri, l’ex presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, Roberto Giachetti, Walter Tocci, Giovanni Battista Bachelet, figlio del giurista ucciso dalle Br nel 1980. Per Lazio 2: l’ex magistrato Donatella Ferranti, l’ex ministro Giuseppe Fioroni, il tesoriere dei Ds Ugo Sposetti. Al Senato sono stati eletti per il Pd: l’ex presidente del Senato Franco Marini, Anna Finocchiaro, il generale Mauro Del Vecchio, Luigi Zanda, Ignazio Marino, l’ex vicesindaco di Roma Maria Pia Garavaglia.

Varcheranno la soglia di Montecitorio per il Pdl, tra gli altri, Silvio Berlusconi, il leader di An Gianfranco Fini, il candidato a sindaco di Roma Giovanni Alemanno, il vice coordinatore nazionale di Fi Fabrizio Cicchitto, il coordinatore di Roma e del Lazio di Fi Francesco Giro, l’avvocato Giulia Bongiorno, Mario Pescante, Beatrice Lorenzin, Paolo Guzzanti, Giorgio Simeoni, Giorgia Meloni, ex vicepresidente della Camera.

Al Senato per il Pdl sono stati eletti, tra gli altri: l’ex-presidente del Senato Marcello Pera, l’ex ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, l’ex-premier e ministro degli Esteri Lamberto Dini, l’editore Giuseppe Ciarrapico. Tra i grandi bocciati, il capolista della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti alla Camera, e il leader della Destra Francesco Storace, escluso dal Senato. Ce la fa invece Pier Ferdinando Casini (Udc) alla Camera ma non la capolista al Senato Alessandra Borghese. Per l’Idv e’ stato eletto alla Camera l’ex †pm Antonio Di Pietro e al Senato Stefano Pedica.

2 - DOMANI COLAZIONE BERLUSCONI, FINI E BOSSI PER SQUADRA MINISTRI...
(Adnkronos) -
A quanto apprende l’ADNKRONOS e’ previsto per domani a colazione il vertice del Pdl per definire la squadra di governo. Silvio Berlusconi dovrebbe incontrare per colazione il leader di An Gianfranco Fini e quello della Lega Umberto Bossi. Intanto, e’ in corso a palazzo Grazioli un incontro con Fini e lo stato maggiore di Alleanza Nazionale.

3 - D'ALEMA A NAPOLI SUPERA IL 30%...
(Adnkronos) -
Il Partito democratico con Massimo D’Alema capolista per la Camera dei deputati riesce a varcare le colonne d’Ercole del 30% nel collegio Campania 1 di Napoli e provincia, conquistando un risultato non facile a causa di una campagna elettorale in salita per le note vicende e proteste legate al caso rifiuti. Con oltre mezzo milione di voti (per l’esattezza: 515.426) il Pd ottiene infatti nel collegio partenopeo il 30,04% dei voti; e, con gli alleati dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro al 5,02%,la coalizione di centrosinistra guidata da Walter Veltroni si attesta al 35,06%.

4 - COSSIGA: BERLUSCONI POTREBBE ANDARE AL QUIRINALE. PRIMA DI CINQUE ANNI E SAREBBE UN PRESIDENTE CORRETTISSIMO...
Adnkronos) -
’Berlusconi potrebbe fare il Capo dello Stato prima di cinque anni’. Lo ha ha ipotizzato Francesco Cossiga ai microfoni della trasmissione radiofonica ’Radio3Mondo’. ’Lui potrebbe segnare -ha aggiunto- il ritorno al potere della sinistra e sarebbe sicuramente un presidente correttissimo. Se fossi uno del centrosinistra -ha proseguito Cossiga- ci manderei lui al Quirinale, perche’ senza Berlusconi non so cosa mai potrebbe accadere al centro-destra, ma auguro lunga vita all’amico Napolitano’.

5 - COFFERATI: PER LA LEGA VOTO POLITICO NON DI PROTESTA...
(Adnkronos) -
"La Lega a Bologna cresce meno che in tutte le altre citta’ emiliano romagnole e sono in ogni caso voti che vengono redistribuiti all’interno della destra". E’ quanto osserva il sindaco del capoluogo emiliano Sergio Cofferati, analizzando la dinamica, comunque in crescita, del consenso che il Carroccio ha ottenuto anche sotto le Due Torri e in regione, rispetto al passato. Piu’ in dettaglio, specifica il sindaco, "non mi pare un voto popolare visti quartieri in cui ottiene qualche risultato. E non lo considero, peraltro, un voto di protesta, ma un voto politico ben preciso, che non casualmente di sostituisce ad un altro voto di destra †precedente". Secondo Cofferati, infatti, si tratta della "scelta di una linea politica piu’ radicale rispetto ad altre, nel campo della destra". Ad ogni modo, conclude, "penso che non ci sia nessuna incidenza specifica e di dettaglio tra il voto e le politiche amministrative che quelle erano e quelle rimangano. Faccio solo notare che qui la Lega ha la meta’ dei consensi che ha a Ferrara e, comunque, il risultato piu’ basso di tutta la regione".



6 - LOMBARDO PASSEGGIA A CATANIA FRA MORTARETTI E STRETTE DI MANO
(Adnkronos) -
Migliaia di simpatizzanti, urla di gioia e anche i mortaretti. Questa l’accoglienza riservata al neo presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, durante il suo giro per le bancarelle della fiera e della Pescheria di Catania. Al suo arrivo, l’eurodeputato, e’ stato accolto dallo stappo di una bottiglia di spumante e da diversi mortaretti.

Il leader dell’Mpa ha scambiato due chiacchiere con tante persone e ha stretto la mano a diversi suoi concittadini firmando anche autografi. Unico particolare niente baci: una sorta, quindi, di discontinuita’ con il suo predecessore e amico personale Toto’ Cuffaro soprannominato ’vasa vasa’ (’bacia bacia’).

7 - CHIAMPARINO: HA PESATO IL MALCONTENTO CONTRO IL GOVERNO PRODI...
(Adnkronos) -
"E’ inutile girarci intorno. Il boom †elettorale della Lega e’ un giudizio negativo contro il governo Prodi". Lo afferma in un’intervista a "L’Unita’" il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che, commettando il risultato elettorale, aggiunge: "Il successo del Carroccio era nell’aria. Girando nelle province delle regioni settentrionali si sentiva che il treno di Umberto Bossi avrebbe trainato il Pdl piu’ di quello di Silvio Berlusconi. E le previsioni si sono rivelate esatte: la Lega ha intercettato il malcontento diffuso che in altri momenti avrebbe intercettato Forza Italia". "E’ inutile girare intorno alla questione -sottolinea ancora- e’ il giudizio negativo nei confronti di Prodi. Non dimentichiamo che †anche il Partito democratico e’ nato nella scorsa primavera come reazione alla batosta elettorale presa dal centrosinistra alle passate elezioni amministrative".

8 - VESCOVO FISICHELLA: CITTADINI MATURI PUNITO CHI CI ACCUSO' DI INGERENZA...
(Adnkronos) -
Sottolinea la "maturita’" dei cittadini che hanno scelto chiaramente per una "sicura governabilita’" dopo due anni di "precarieta’" il vescovo Rino Fisichella, rettore dell’Universita’ lateranense e diretto collaboratore del cardinale Camillo Ruini vicario di Roma, che, in un’intervista al "Corriere della sera", commentando il risultato elettorale, aggiunge: "Il voto ha confermato una presenza diversificata dei cattolici nei diversi partiti, ma rimane anche una formazione che si richiama in maniera diretta e molto chiara ai valori cattolici". L’altro prelato, riguardo un risultato di maggiore peso atteso dai cattolici prima delle elezioni, sottolinea che "non toccano" a lui "queste valutazioni" e aggiunge ancora: "Noi vescovi dobbiamo restare alla finestra. Avevamo insistito perche’ gli elettori tenessero presenti i valori etici e sembra si possa concludere che un’alta percentuale di chi ha votato li ha presi in considerazione".



Quindi interviene cosi’ sulla sconfitta di Bertinotti: "Credo che gli insegnamenti del voto siano due: un raggruppamento e’ stato chiamato a governare in modo chiaro ed e’ risultato evidente che il Paese non ama le posizioni massimaliste". "Oltre a non amare i massimalismi, il Paese non ama l’aggressivita’ di alcuni circoli ideologici nei confronti dela Chiesa e del Papa. Il voto ci dice che la grande maggioranza della popolazione guarda con rispetto alle posizioni della Chiesa" aggiunge ancora il vescovo Fisichella che sulla sconfitta della lista di Giuliano Ferrara contro l’aborto sottolinea: "Ferrara ha dato un segno di grande coraggio, ma il suo non era il modo politicamente adeguato per affrontare la questione aborto".

9 - BOSSI: RIFORME O STAVOLTA PERDO LA PAZIENZA
(Adnkronos) -
"Adesso bisogna fare le riforme, se no perdiamo la pazienza". Lo dice Umberto Bossi, in una intervista a ’la Stampa’. "Il Nord ha mandato un segnale preciso, vuole assolutamente che cambi il Paese", "la prima iniziativa che prenderemo e’ il federalismo fiscale. E’ impensabile che tutti i soldi finiscano sempre a Roma", dice il leader della Lega. "Adesso abbiamo la forza per far passare il pensiero del nord anche senza il Pd. Siamo piu’ forti che mai", dice Bossi. "La pressione fiscale deve essere abbassata. Noi guardiamo ai bisogni veri della gente. Siamo noi la vera forza popolare. La sinistra ha pagato quello che ha fatto con il Tfr quando era al governo. I lavoratori, dopo essere stati bastonati di qua e bastonati di la’, alla fine hanno scelto noi", aggiunge il leader del Carroccio che tra i primi punti mette Malpensa ("Dopo questo voto Malpensa torna in gioco", "col tempo si trovera’ sicuramente un altro vettore al posto di Alitalia") e l’immigrazione ("ci vuole una nuova legge sull’immigrazione. La gente vuole che questo rimanga il suo Paese").

10 - CACCIARI: NON BASTA CALEARO PER SFONDARE NEL NORD EST...
(Adnkronos) -
 "Oggi comincia la lunga marcia. Non siamo nudi per fortuna. I calzari li abbiamo. Si chiamano partito democratico. Ma sara’ una marcia piena di pericoli". Lo afferma in un’intervista a "La Repubblica" il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che, commentando il risultato elettorale, aggiunge: "Il piu’ grande, forse, e’ la scomparsa dal Parlamento italiano di forze politiche storiche. Rendere extraparlamentari partiti come quelli che si riconoscono nella Sinistra Arcobaleno o i Socialisti e’ un vero e proprio rischio per la democrazia di questo Paese".
"Una situazione - prosegue Cacciari - del tutto paradossale, anomala, pazzesca e pericolosa. Che puo’ far crescere ulteriori tensioni, contraddizioni e lacerazioni di cui proprio non si sentiva bisogno". "Veltroni - continua - ce l’ha messa tutta. Certo non si potevano pretendere miracoli. Ma nel Nord-Est non si sfonda ricorrendo a candidati come Calearo. Siamo sempre li’, spostiamo i mobili da una stanza all’altra".
"Si spostano i voti - dice ancora - tra sinistra radicale e sinistra di governo. Ma qui per sfondare nel centrodestra bisogna affrontare la questione settentrionale. Bisogna avere liberta’ di movimento. Spregiudicatezza. Autonomia organizzativa. Bisogna dar vita al piu’ presto ad una organizzazione autonoma del Partito democratico nel Nord in modo da essere percepiti come una forza radicata nel territorio".



Dagospia 15 Aprile 2008