RASSEGNAMOCI AL PEDOSESSO, IL NUOVO VIZIO ITALIANO - CARA LITTIZZETTO, LE TASSE NON LE PAGHI SOLO TU - TUTTI PAZZI PER IL TREMONTIANO TREMONTI (PROFESSORE? NO, PRIMO DELLA CLASSE).
1 - COM'È TREMONTIANO TREMONTI (PROFESSORE? NO, PRIMO DELLA CLASSE).
Michele Serra per "la Repubblica"
Si leggono, anche a sinistra, elogi sperticati del ri-ministro Tremonti, della sua cultura, del suo humour, della sua telegenia, perfino del suo sorprendente salto di campo (dall´iperliberismo al semi-statalismo, dal Mercato taumaturgo al Mercato oppressivo), perché è noto che solo i cretini non cambiano idea. Poiché, a mia volta, preferirei non sentirmi cretino, cambierei volentieri idea su Tremonti, unendomi al nutrito fan-club.
C´è solo un ostacolo, ahimé insormontabile, che me lo impedisce: in centinaia, forse migliaia di ore di presenza televisiva, non lo si è mai udito dire bene di qualcuno che non sia lui. Tremonti è perfino più tremontiano di quanto D´Alema - paradigma del politico intelligente ma egocentrico - sia dalemiano. Da ogni sua frase si intende che il magistero è suo, e gli altri stanno sotto. Non parla, corregge gli altri. Non è disposto a concedere all´operato dei suoi predecessori o dei suoi rivali neanche l´ombra di un merito. Se gli si leggono delle cifre o delle statistiche, le smentisce o le irride. Sa tutto, e soprattutto lo sa a scapito degli altri: mentre un professore si prodiga a spiegare a chi non sa, un primo della classe spera che gli altri gli rimangano in eterno inferiori.
2 - IL NUOVO VIZIO ITALIANO.
Natalia Aspesi per "la Repubblica"
Più o meno ogni giorno ce ne è uno, segnalato con immancabile orrore e stupore dai giornali. Spesso in prima pagina. Avvocati, studenti, immigrati, operai, attori, contadini, disoccupati, miliardari, sacerdoti, generali, quasi tutti «brave persone, buoni padri di famiglia» chiamati mostri anche se per essere tali paiono troppi. Addirittura gli italiani sarebbero in cima alle classifiche dei turisti del pedosesso, almeno 80mila maschi, media di età sotto i trent´anni, che vanno a caccia di piccini ambosessi.
Insomma tra casa, turismo, Internet e telefonini, si comincia a sospettare che non si tratti più di casi riprovevoli ma isolati, ma di un vizio, di un reato o di un passatempo (secondo i pedofili stessi) piuttosto diffuso: quasi di massa. Forse tutti conosciamo un simpatico giovanotto o un maturo gentiluomo che ha una sua vita segreta pericolosa per i minorenni, per lui e per la sua famiglia. Non è una nequizia dei tempi sporcaccioni: ci vollero anni di lotte perché il governo inglese, a metà '800, dichiarasse reato il sesso con creature sotto i 12 anni, con gran disappunto di molti inappuntabili signori, cui a quell´età le loro vittime già parevano meno appetibili.
3 - LUCIANA, NON SEI L'UNICA A PAGARE LE TASSE.
Andrea marcenaro per "Panorama"
Tutti a darle addosso. Tutti a criticare Luciana Littizzetto, anche sul suo blog, perché è venuto fuori che due o tre anni fa ha denunciato al fisco un paio di milioni di euro di guadagno. Tutti a darle addosso perché è di sinistra, perché parla parla ma guadagna tanto, perché mette insieme, in un anno, certe cifre che a un operaio non basterebbero otto vite. Si tratta di moralismi un tanto al chilo.
Chi ha avuto la fortuna di vederla l'altra sera, tutta impettita, a Che tempo che fa, con Fabio Fazio di fianco, tutto impettito anche lui per via del reddito, mentre diceva, compunta: «Devo fare una dichiarazione. Se uno guadagna tanto, vuol dire che paga tante tasse e questo è un bene, no?» avrà senz'altro trovato che quella scena era in assoluto la gag più comica tra quelle che Littizzetto ha recitato da quando, vale a dire da sempre, prende in giro quanti guadagnano tanto. E pazienza se pagavano anche loro tante tasse. A occhio e croce, ma è un parere del tutto personale, quella scenetta non valeva meno di 300 mila euro.
Dagospia 09 Maggio 2008
Michele Serra per "la Repubblica"
Si leggono, anche a sinistra, elogi sperticati del ri-ministro Tremonti, della sua cultura, del suo humour, della sua telegenia, perfino del suo sorprendente salto di campo (dall´iperliberismo al semi-statalismo, dal Mercato taumaturgo al Mercato oppressivo), perché è noto che solo i cretini non cambiano idea. Poiché, a mia volta, preferirei non sentirmi cretino, cambierei volentieri idea su Tremonti, unendomi al nutrito fan-club.
C´è solo un ostacolo, ahimé insormontabile, che me lo impedisce: in centinaia, forse migliaia di ore di presenza televisiva, non lo si è mai udito dire bene di qualcuno che non sia lui. Tremonti è perfino più tremontiano di quanto D´Alema - paradigma del politico intelligente ma egocentrico - sia dalemiano. Da ogni sua frase si intende che il magistero è suo, e gli altri stanno sotto. Non parla, corregge gli altri. Non è disposto a concedere all´operato dei suoi predecessori o dei suoi rivali neanche l´ombra di un merito. Se gli si leggono delle cifre o delle statistiche, le smentisce o le irride. Sa tutto, e soprattutto lo sa a scapito degli altri: mentre un professore si prodiga a spiegare a chi non sa, un primo della classe spera che gli altri gli rimangano in eterno inferiori.
2 - IL NUOVO VIZIO ITALIANO.
Natalia Aspesi per "la Repubblica"
Più o meno ogni giorno ce ne è uno, segnalato con immancabile orrore e stupore dai giornali. Spesso in prima pagina. Avvocati, studenti, immigrati, operai, attori, contadini, disoccupati, miliardari, sacerdoti, generali, quasi tutti «brave persone, buoni padri di famiglia» chiamati mostri anche se per essere tali paiono troppi. Addirittura gli italiani sarebbero in cima alle classifiche dei turisti del pedosesso, almeno 80mila maschi, media di età sotto i trent´anni, che vanno a caccia di piccini ambosessi.
Insomma tra casa, turismo, Internet e telefonini, si comincia a sospettare che non si tratti più di casi riprovevoli ma isolati, ma di un vizio, di un reato o di un passatempo (secondo i pedofili stessi) piuttosto diffuso: quasi di massa. Forse tutti conosciamo un simpatico giovanotto o un maturo gentiluomo che ha una sua vita segreta pericolosa per i minorenni, per lui e per la sua famiglia. Non è una nequizia dei tempi sporcaccioni: ci vollero anni di lotte perché il governo inglese, a metà '800, dichiarasse reato il sesso con creature sotto i 12 anni, con gran disappunto di molti inappuntabili signori, cui a quell´età le loro vittime già parevano meno appetibili.
3 - LUCIANA, NON SEI L'UNICA A PAGARE LE TASSE.
Andrea marcenaro per "Panorama"
Tutti a darle addosso. Tutti a criticare Luciana Littizzetto, anche sul suo blog, perché è venuto fuori che due o tre anni fa ha denunciato al fisco un paio di milioni di euro di guadagno. Tutti a darle addosso perché è di sinistra, perché parla parla ma guadagna tanto, perché mette insieme, in un anno, certe cifre che a un operaio non basterebbero otto vite. Si tratta di moralismi un tanto al chilo.
Chi ha avuto la fortuna di vederla l'altra sera, tutta impettita, a Che tempo che fa, con Fabio Fazio di fianco, tutto impettito anche lui per via del reddito, mentre diceva, compunta: «Devo fare una dichiarazione. Se uno guadagna tanto, vuol dire che paga tante tasse e questo è un bene, no?» avrà senz'altro trovato che quella scena era in assoluto la gag più comica tra quelle che Littizzetto ha recitato da quando, vale a dire da sempre, prende in giro quanti guadagnano tanto. E pazienza se pagavano anche loro tante tasse. A occhio e croce, ma è un parere del tutto personale, quella scenetta non valeva meno di 300 mila euro.
Dagospia 09 Maggio 2008