MIA MADRE HA 90 ANNI E VEDE RETE4 - MAGISTRATURA E MONNEZZA - MANAGER=MANEGGIONE - ALMIRANTE E ISRAELE - I NAPOLETANI FACCIANO LA LORO PARTE - LA LEGGE DI LEHNER - DE GREGORI E LA SINISTRA.
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
I savonarola alla Di Pietro e Orlando stanno facendo le barricate per spedire Rete4 sul satellite, convinti di colpire mortalmente Fede, noto, e mai velato sodale di Berlusconi.
Mia madre, a 90 anni, trascorre il suo tempo sintonizzata su quella rete. Sono convinto che di Fede non le interessi granchè, e se insiste a scegliere Rete4 un qualche motivo lo avrà. Io, che mi ritengo politicizzato, potrei dire che Fede, gratis, fa da pendant a Fazio, Dandini e compagni bella, a pagamento!, non lo dico. Ma, quella vecchietta di mia mamma che colpa ha?
Pietro Carmina
Lettera 2
Caro Dago, Liberazione, incredibile a dirsi, chiede la grazia per Anna Maria Franzoni.
E poi dicono che i comunisti non mangiano i bambini...
Alessandro Spanu - Sardegna
Lettera 3
Certo che, se lo volesse, qualche cartuccia di qualità al Governo la potrebbe donare. La sa lunga il Presidente Emerito e non le manda a dire: la Magistratura sta dunque preparando l'attacco frontale al Governo e via dicendo. Ma, come sempre, il suo è un gioco. Deve mantenere alta l'attenzione su di sé. Se no, cosa farebbe tutto il giorno? Se no, come potrebbe incoraggiare il pellegrinaggio a casa sua di ogni sorta di nani e ballerine? Quella esibita da questo impareggiabile sopravvissuto di una Repubblica che non c'è più (amico di tutti, nemico di tutti, di sinistra, di destra, di centro, a seconda dell'umore giornaliero), è la tipica manfrina del detentore di verità inaudite, di confidenze inesprimibili, di servizi (non si sa se segreti o igienici), insomma tutto ciò che serve per creare dubbi, riserve e, quindi, inamovibilità. Spero sinceramente che "l'amico Berlusconi, che non voto" (bellissimo esempio di amicizia) non abbocchi a quest'amo ormai inagibile a sopportare un test di resistenza e tiri dritto per la sua strada.
E' essenziale non cedere a qualsivoglia tentazione di "incontro" con il più grande nodo di vipere alla François Mauriac che l'Italia abbia mai espresso: la Magistratura. Questo apparato insindacabile, inamovibile, al di sopra di ogni legge, va smantellato nella sua forma attuale. Smantellato! Non ci deve essere alcun tentennamento, alcun ripensamento. Si lasci latrare l'opposizione alla luna. Si lasci che questa istruisca la stampa internazionale (ottusa e ignorante sulle cose italiane) a denunciare il fascismo imperante. Si faccia appello al popolo, quello che ha votato "senza se e senza ma" di far piazza pulita di questa ciurma una volte per tutte. Si vada fino in fondo. Si sfidi qualunque avversario fino in fondo. E' l'ultima spiaggia, quella che va conquistata a ogni costo, per invadere l'entroterra.
M & C
Lettera 4
Buongiorno Dago, ho letto la raccolta di articoli riguardanti la 'monnezza' e onestamente trovo il metodo della diffusione delle intercettazioni molto odioso e, secondo me, anche i cittadini di solito 'pecoroni' potrebbero cominciare a capire la malafede di certi magistrati.
- perchè si leggono solo intercettazioni di personaggi pubblici molto in vista e non di quelli, che sicuramente esistono, meno noti? secondo me perchè si vuol far notizia e non quindi per far rispettare la legge.
- inoltre mi è venuta un'idea: pubblichiamo on-line i risultati delle trivellazioni (carotature) fatte nelle varie cave o siti preposti a discarica; si darebbe così un bell'esempio di trasparenza, pubblicando DATI oggettivi e non intercettazioni (quindi parole) interpretabili in mille maniere.
Frankros03 - Novara
Lettera 5
Ma perché ostinarsi ad usare la parola inglese "manager" quando esiste il perfetto corrispettivo in italiano: "maneggione"?
Sanranieri
Lettera 6
In un clima che ha del surreale, dall'immondezzaio napoletano arrivano notizie di arresti nella notte, 25 funzionari del Commissariato per l'emergenza rifiuti, di pronunciamenti anti decreto governativo, 45 PM della Procura di Napoli, di prezziari camorristici per le prestazioni straordinarie dei dimostranti antidiscarica, dichiarazioni Di Pietresche sul "primo morto che ci scappa.." per la serie "io l'avevo detto..", commenti ed interviste, stile autopsia C.S.I., dei volonterosi supporter della sinistra sinistrata per trovare disperatamente la fessura su cui imbastire conclusioni ed ipotesi le più fasulle, il cui unico scopo è quello di aizzare e scatenare le animosità della gente. Vedasi al proposito come si cimentano con i commenti sui disordini all'Università La Sapienza (per così dire). A nessuno che venga in mente di assestare un ben decisivo calcio, più o meno metaforico, alle palle di chi sappiamo noi e che sanno pure i Napoletani che amano la loro città. Per un eventuale consiglio tecnico rammentiamoci di Maradona, potrebbe aiutare.
Max
Lettera 7
Otto e mezzo è un voto troppo alto. Prima Giuliano Ferrara che s'incaponisce contro l'aborto, poi Ritanna Armeni che si straccia le vesti perchè Anna Maria Franzoni possa avere la grazia e lasciare al più presto il carcere: nessuno dei due merita la sufficienza.
Mary
Lettera 8
Caro d'Agostino, Giancarlo Lehner è appena arrivato a porre il suo deretano su uno scranno parlamentare, quindi, a malincuore, giustifico alcune delle amenità che dice. Prendiamo l'ultima, se gli onorevoli con incarico di Governo si dimettono, bene, altrimenti (altrimenti!) si farà promotore di una legge. A parte il fatto che è come se avesse scritto: "se i ladri restituiscono il maltolto, bene, altrimenti faccio una legge contro il furto", credo che prima di battere su una tastiera bisognerebbe connettere il cervello ai polpastrelli.
L'art. 65 della Costituzione contiene una riserva di legge, in base alla quale un Parlamentare ha pieno diritto di promuovere una norma che introduca ulteriori incompatibilità con l'Ufficio di Deputato o Senatore, sempre, tuttavia, che sia approvata dal Parlamento, perché, per fortuna, siamo in democrazia e le decisioni si prendono in Parlamento e non nel salotto di Lehner. Un Parlamentare che abbia consapevolezza del suo ruolo lavora, produce, fa il legislatore serio insomma, non minaccia, non usa un linguaggio triviale, non lo paghiamo per questo. Vorrei che il mio contributo andasse a chi si prodiga per il mio benessere, non per far divertire un fricchettone snob e nemmeno, scusami Dago, perché faccia il corrispondente per Dagospia; invece di fare il dagonauta, giri l'Italia per vedere quanta gente c'è in giro disposta ai frizzi e ai lazzi.
Franco Due
Lettera 9
Egregio Roberto, scrivo non per intrufolarmi nella querelle sulla toponomastica capitolina, ma solo per chiarire alcuni punti che mi sembrano confusi. Giorgio Almirante non è mai stato - come pure hanno dichiarato personaggi noti - direttore o vicedirettore della Difesa della razza ma ne fu segretario di redazione dal '42 abbondante alla chiusura nel luglio del '43. Tra i collaboratori - riportano i numerosi libri dedicati al triste periodo - ci furono, oltre al gotha della cultura scientifica, anche un giovanissimo Giovanni Spadolini e un ben più maturo Amintore Fanfani.
Essendo stato soppresso nel luglio del '43 sarebbe complicato che Almirante avesse scritto le orrende frasi riportate dalle agenzie nel dopoguerra, come pure sarebbe stato dichiarato - leggo dai resoconti - da un autorevole personaggio istituzionale.
Quanto ai decenni più vicini a noi l'ex-direttore del Secolo d'Italia (e capocronista del Tempo e amico personale di Sadat, il presidente egiziano assassinato da estremisti islamici) Franz Maria d'Asaro ricordava che proprio Almirante fin dalla fine degli anni Quaranta sensibilizzava il partito nei confronti dello stato di Israele. Nei primi anni Settanta si favoleggiava anche di un incontro tra Almirante e il rabbino Elio Toaff e qualche articolo giornalistico all'epoca riportò quasi con raccapriccio la svolta a destra di numerosi ebrei romani alle elezioni del '71 e del '72.
Di certo, Giulio Caradonna, allora esponente missino di primo piano, assicura che a fine '73 ricevette una lettera con cui Toaff si congratulava per le sue posizioni e che questa lettera lo stesso Almirante portò con sé nel successivo viaggio negli Usa per contrastare eventuali contestazioni legate al suo passato con le attestazioni del presente.
Pietro Romano
Lettera 10
Et Voilà. Dopo Guccini anche De Gregori parte con i distinguo: «Io sono un po' di sinistra ma non proprio.. Le mie canzoni non sono mai state di sinistra ma raccontavano storie. i miei messaggi sono stati male interpretati o peggio strumentalizzati da una certa parte politica ..» e via discorrendo.
Ora pero' mi domando: perchè durante i loro concerti nei teatri o alle varie feste dell'unità questi artisti, quando le folle in delirio alle note de La locomotiva o di Viva l'Italia alzavano il pugno ecco dico perchè questi artisti non si fermavano e spiegavano agli astanti: «scusate, vi state sbagliando. Queste non sono canzoni di sinistra, sono solo storie, quindi attenti con quel pugno».
Non mi risulta l'abbiano mai fatto. E non mi risulta nemmeno abbiano mai prima accennato al problema nei loro quarant'anni di onorata carriera.
Paolo Ferraresi - Bruxelles
Lettera 11
Berlusconi a proposito della "caduta sull'uccello" (da repubblica.it): "Non è possibile, non è accettabile che al primo voto importante si faccia questa figuraccia". Il suo dito è rimasto puntato contro l'organizzazione del gruppo e contro la "superficialità" di molti deputati. Molti dei quali, come i sottosegretari, non si sono fatti registrare l'assenza per missione. "Non accetterò più episodi del genere - ha avvertito - altrimenti adotterò provvedimenti esemplari"
... alla faccia del divieto di mandato imperativo (art. 67 Cost.), sembra di essere a Milanello, più che a Montecitorio!
Emil
Lettera 12
Sono contento che la mia lettera alla redazione di Dagospia abbia suscitato indignazione da parte di qualcuno (Francesco Mazzarella). La mia critica verso i popoli campani, tutti e sempre uniti, quando c'è da combattere lo Stato e mai uniti quando c'è da combattere l'illegalità e la camorra (vedi protesta di qualche anno fa dei venditori di sigarette di contrabbando, quando lo Stato aveva deciso in vano di ripristinare la legalità. Solo a Napoli possono scendere in piazza i contrabbandieri!!!).
La mia è una critica verso l'inerzia delle popolazioni, di fronte a catastrofi come quella dei rifiuti, inerzia che è sotto gli occhi di tutta Italia e del mondo; l'unica reazione che ho visto è stata quella di bruciarli i rifiuti, creando ancora più danni all'ambiente e non accade mai che qualcuno veda chi è stato per denunciarlo. Si vedono invece gli attacchi ai vigili del fuoco che spengono i rifiuti, si vedono gli attacchi alle forze di polizia quando arrestano qualcuno, queste cose mi offendono come italiano e come uomo. Non si può sempre dare la colpa allo Stato, che il popolo faccia la sua parte! Si conquisti la legalità a partire dalle piccole cose (vedi casco in moto, la legge è uguale per tutti!).
Alexander Orfanelli
Dagospia 28 Maggio 2008
Lettera 1
I savonarola alla Di Pietro e Orlando stanno facendo le barricate per spedire Rete4 sul satellite, convinti di colpire mortalmente Fede, noto, e mai velato sodale di Berlusconi.
Mia madre, a 90 anni, trascorre il suo tempo sintonizzata su quella rete. Sono convinto che di Fede non le interessi granchè, e se insiste a scegliere Rete4 un qualche motivo lo avrà. Io, che mi ritengo politicizzato, potrei dire che Fede, gratis, fa da pendant a Fazio, Dandini e compagni bella, a pagamento!, non lo dico. Ma, quella vecchietta di mia mamma che colpa ha?
Pietro Carmina
Lettera 2
Caro Dago, Liberazione, incredibile a dirsi, chiede la grazia per Anna Maria Franzoni.
E poi dicono che i comunisti non mangiano i bambini...
Alessandro Spanu - Sardegna
Lettera 3
Certo che, se lo volesse, qualche cartuccia di qualità al Governo la potrebbe donare. La sa lunga il Presidente Emerito e non le manda a dire: la Magistratura sta dunque preparando l'attacco frontale al Governo e via dicendo. Ma, come sempre, il suo è un gioco. Deve mantenere alta l'attenzione su di sé. Se no, cosa farebbe tutto il giorno? Se no, come potrebbe incoraggiare il pellegrinaggio a casa sua di ogni sorta di nani e ballerine? Quella esibita da questo impareggiabile sopravvissuto di una Repubblica che non c'è più (amico di tutti, nemico di tutti, di sinistra, di destra, di centro, a seconda dell'umore giornaliero), è la tipica manfrina del detentore di verità inaudite, di confidenze inesprimibili, di servizi (non si sa se segreti o igienici), insomma tutto ciò che serve per creare dubbi, riserve e, quindi, inamovibilità. Spero sinceramente che "l'amico Berlusconi, che non voto" (bellissimo esempio di amicizia) non abbocchi a quest'amo ormai inagibile a sopportare un test di resistenza e tiri dritto per la sua strada.
E' essenziale non cedere a qualsivoglia tentazione di "incontro" con il più grande nodo di vipere alla François Mauriac che l'Italia abbia mai espresso: la Magistratura. Questo apparato insindacabile, inamovibile, al di sopra di ogni legge, va smantellato nella sua forma attuale. Smantellato! Non ci deve essere alcun tentennamento, alcun ripensamento. Si lasci latrare l'opposizione alla luna. Si lasci che questa istruisca la stampa internazionale (ottusa e ignorante sulle cose italiane) a denunciare il fascismo imperante. Si faccia appello al popolo, quello che ha votato "senza se e senza ma" di far piazza pulita di questa ciurma una volte per tutte. Si vada fino in fondo. Si sfidi qualunque avversario fino in fondo. E' l'ultima spiaggia, quella che va conquistata a ogni costo, per invadere l'entroterra.
M & C
Lettera 4
Buongiorno Dago, ho letto la raccolta di articoli riguardanti la 'monnezza' e onestamente trovo il metodo della diffusione delle intercettazioni molto odioso e, secondo me, anche i cittadini di solito 'pecoroni' potrebbero cominciare a capire la malafede di certi magistrati.
- perchè si leggono solo intercettazioni di personaggi pubblici molto in vista e non di quelli, che sicuramente esistono, meno noti? secondo me perchè si vuol far notizia e non quindi per far rispettare la legge.
- inoltre mi è venuta un'idea: pubblichiamo on-line i risultati delle trivellazioni (carotature) fatte nelle varie cave o siti preposti a discarica; si darebbe così un bell'esempio di trasparenza, pubblicando DATI oggettivi e non intercettazioni (quindi parole) interpretabili in mille maniere.
Frankros03 - Novara
Lettera 5
Ma perché ostinarsi ad usare la parola inglese "manager" quando esiste il perfetto corrispettivo in italiano: "maneggione"?
Sanranieri
Lettera 6
In un clima che ha del surreale, dall'immondezzaio napoletano arrivano notizie di arresti nella notte, 25 funzionari del Commissariato per l'emergenza rifiuti, di pronunciamenti anti decreto governativo, 45 PM della Procura di Napoli, di prezziari camorristici per le prestazioni straordinarie dei dimostranti antidiscarica, dichiarazioni Di Pietresche sul "primo morto che ci scappa.." per la serie "io l'avevo detto..", commenti ed interviste, stile autopsia C.S.I., dei volonterosi supporter della sinistra sinistrata per trovare disperatamente la fessura su cui imbastire conclusioni ed ipotesi le più fasulle, il cui unico scopo è quello di aizzare e scatenare le animosità della gente. Vedasi al proposito come si cimentano con i commenti sui disordini all'Università La Sapienza (per così dire). A nessuno che venga in mente di assestare un ben decisivo calcio, più o meno metaforico, alle palle di chi sappiamo noi e che sanno pure i Napoletani che amano la loro città. Per un eventuale consiglio tecnico rammentiamoci di Maradona, potrebbe aiutare.
Max
Lettera 7
Otto e mezzo è un voto troppo alto. Prima Giuliano Ferrara che s'incaponisce contro l'aborto, poi Ritanna Armeni che si straccia le vesti perchè Anna Maria Franzoni possa avere la grazia e lasciare al più presto il carcere: nessuno dei due merita la sufficienza.
Mary
Lettera 8
Caro d'Agostino, Giancarlo Lehner è appena arrivato a porre il suo deretano su uno scranno parlamentare, quindi, a malincuore, giustifico alcune delle amenità che dice. Prendiamo l'ultima, se gli onorevoli con incarico di Governo si dimettono, bene, altrimenti (altrimenti!) si farà promotore di una legge. A parte il fatto che è come se avesse scritto: "se i ladri restituiscono il maltolto, bene, altrimenti faccio una legge contro il furto", credo che prima di battere su una tastiera bisognerebbe connettere il cervello ai polpastrelli.
L'art. 65 della Costituzione contiene una riserva di legge, in base alla quale un Parlamentare ha pieno diritto di promuovere una norma che introduca ulteriori incompatibilità con l'Ufficio di Deputato o Senatore, sempre, tuttavia, che sia approvata dal Parlamento, perché, per fortuna, siamo in democrazia e le decisioni si prendono in Parlamento e non nel salotto di Lehner. Un Parlamentare che abbia consapevolezza del suo ruolo lavora, produce, fa il legislatore serio insomma, non minaccia, non usa un linguaggio triviale, non lo paghiamo per questo. Vorrei che il mio contributo andasse a chi si prodiga per il mio benessere, non per far divertire un fricchettone snob e nemmeno, scusami Dago, perché faccia il corrispondente per Dagospia; invece di fare il dagonauta, giri l'Italia per vedere quanta gente c'è in giro disposta ai frizzi e ai lazzi.
Franco Due
Lettera 9
Egregio Roberto, scrivo non per intrufolarmi nella querelle sulla toponomastica capitolina, ma solo per chiarire alcuni punti che mi sembrano confusi. Giorgio Almirante non è mai stato - come pure hanno dichiarato personaggi noti - direttore o vicedirettore della Difesa della razza ma ne fu segretario di redazione dal '42 abbondante alla chiusura nel luglio del '43. Tra i collaboratori - riportano i numerosi libri dedicati al triste periodo - ci furono, oltre al gotha della cultura scientifica, anche un giovanissimo Giovanni Spadolini e un ben più maturo Amintore Fanfani.
Essendo stato soppresso nel luglio del '43 sarebbe complicato che Almirante avesse scritto le orrende frasi riportate dalle agenzie nel dopoguerra, come pure sarebbe stato dichiarato - leggo dai resoconti - da un autorevole personaggio istituzionale.
Quanto ai decenni più vicini a noi l'ex-direttore del Secolo d'Italia (e capocronista del Tempo e amico personale di Sadat, il presidente egiziano assassinato da estremisti islamici) Franz Maria d'Asaro ricordava che proprio Almirante fin dalla fine degli anni Quaranta sensibilizzava il partito nei confronti dello stato di Israele. Nei primi anni Settanta si favoleggiava anche di un incontro tra Almirante e il rabbino Elio Toaff e qualche articolo giornalistico all'epoca riportò quasi con raccapriccio la svolta a destra di numerosi ebrei romani alle elezioni del '71 e del '72.
Di certo, Giulio Caradonna, allora esponente missino di primo piano, assicura che a fine '73 ricevette una lettera con cui Toaff si congratulava per le sue posizioni e che questa lettera lo stesso Almirante portò con sé nel successivo viaggio negli Usa per contrastare eventuali contestazioni legate al suo passato con le attestazioni del presente.
Pietro Romano
Lettera 10
Et Voilà. Dopo Guccini anche De Gregori parte con i distinguo: «Io sono un po' di sinistra ma non proprio.. Le mie canzoni non sono mai state di sinistra ma raccontavano storie. i miei messaggi sono stati male interpretati o peggio strumentalizzati da una certa parte politica ..» e via discorrendo.
Ora pero' mi domando: perchè durante i loro concerti nei teatri o alle varie feste dell'unità questi artisti, quando le folle in delirio alle note de La locomotiva o di Viva l'Italia alzavano il pugno ecco dico perchè questi artisti non si fermavano e spiegavano agli astanti: «scusate, vi state sbagliando. Queste non sono canzoni di sinistra, sono solo storie, quindi attenti con quel pugno».
Non mi risulta l'abbiano mai fatto. E non mi risulta nemmeno abbiano mai prima accennato al problema nei loro quarant'anni di onorata carriera.
Paolo Ferraresi - Bruxelles
Lettera 11
Berlusconi a proposito della "caduta sull'uccello" (da repubblica.it): "Non è possibile, non è accettabile che al primo voto importante si faccia questa figuraccia". Il suo dito è rimasto puntato contro l'organizzazione del gruppo e contro la "superficialità" di molti deputati. Molti dei quali, come i sottosegretari, non si sono fatti registrare l'assenza per missione. "Non accetterò più episodi del genere - ha avvertito - altrimenti adotterò provvedimenti esemplari"
... alla faccia del divieto di mandato imperativo (art. 67 Cost.), sembra di essere a Milanello, più che a Montecitorio!
Emil
Lettera 12
Sono contento che la mia lettera alla redazione di Dagospia abbia suscitato indignazione da parte di qualcuno (Francesco Mazzarella). La mia critica verso i popoli campani, tutti e sempre uniti, quando c'è da combattere lo Stato e mai uniti quando c'è da combattere l'illegalità e la camorra (vedi protesta di qualche anno fa dei venditori di sigarette di contrabbando, quando lo Stato aveva deciso in vano di ripristinare la legalità. Solo a Napoli possono scendere in piazza i contrabbandieri!!!).
La mia è una critica verso l'inerzia delle popolazioni, di fronte a catastrofi come quella dei rifiuti, inerzia che è sotto gli occhi di tutta Italia e del mondo; l'unica reazione che ho visto è stata quella di bruciarli i rifiuti, creando ancora più danni all'ambiente e non accade mai che qualcuno veda chi è stato per denunciarlo. Si vedono invece gli attacchi ai vigili del fuoco che spengono i rifiuti, si vedono gli attacchi alle forze di polizia quando arrestano qualcuno, queste cose mi offendono come italiano e come uomo. Non si può sempre dare la colpa allo Stato, che il popolo faccia la sua parte! Si conquisti la legalità a partire dalle piccole cose (vedi casco in moto, la legge è uguale per tutti!).
Alexander Orfanelli
Dagospia 28 Maggio 2008