LA PETRUNI TENTA LA SCALATA AL TG1 DELLE 20 (ULTIMISSIME SUL TAM-TAM DELLE NOMINE) - SASSOLI AL TG3? - MEDIASET METTE HOUSE IN CONVALESCENZA - I VESTITI DI CREPET HANNO BISOGNO DELLO PSICHIATRA.
Marco Castoro per "Italia Oggi"
1 - TG1, LA PETRUNI TENTA LA SCALATA: VUOLE CONDURRE ALLE 20 - Viale Mazzini attende le nuove nomine. La partita si gioca su più fronti. Non c'è solo la Rai con il cda in scadenza. Ovviamente i partiti che compongono la maggioranza sono pronti a portarsi a casa un buon bottino. Bisognerà vedere come la torta verrà suddivisa. Si può verificare un effetto a cascata che di conseguenza può far cambiare i programmi anche a viale Mazzini. In linea di massima c'è da registrare il pressing da parte di Lega Nord e soprattutto Alleanza nazionale nei confronti del premier. Di posti appetiti in Rai ce ne sono non pochi. An non ha ancora digerito l'affronto subito dal Cavaliere che ha preferito Paolo Romani a Mario Landolfi per la poltrona di sottosegretario alle comunicazioni.
Sentendosi in debito gli uomini di Fini hanno chiesto come contropartita la direzione generale, proponendo Guido Paglia, ma anche qui c'è il veto di Berlusconi che vuole un manager esterno capace di invertire la rotta della Rai. A questo punto An ha chiesto il Tg1 (Mauro Mazza il candidato). Ma ancora una volta i forzisti si sono opposti chiedendo che sia uno di area azzurra a prendere il posto di Riotta. Tuttavia, non tutti i big di Forza Italia vedrebbero volentieri il cambio della guardia al telegiornale della rete ammiraglia. Paolo Bonaiuti, per esempio, ha un buon rapporto con l'attuale direttore e sta lavorando per avere una folgorazione sulla via di Damasco da parte di Gianni Riotta.
Quest'ultimo, invece, sta cercando di ridisegnare gli equilibri interni alla redazione, anche se fatica non poco a ricollocare i giornalisti politici del centro-destra in ruoli ben più visibili. Le difficoltà che Riotta si trova davanti non si riferiscono a ostacoli posti dalla redazione, ma alla mancanza di materiale umano: i giornalisti di area Pdl nel servizio politico sono come i sopravvissuti a un disastro aereo. La più lanciata è Susanna Petruni, conduttrice dell'edizione delle 13,30 e giornalista al seguito di Berlusconi. Molto vicina a Bonaiuti, non è escluso che Riotta la nomini vicedirettore ad personam. In verità potrebbe anche farla capo del politico, ma la Petruni vuole condurre l'edizione delle 20, impresa ardua visto che ci sono già quattro conduttori come Romita, Sassoli, Ferrario e Busi.
Un altro nodo al pettine riguarda la sostituzione del compianto Paolo Giuntella al seguito del Quirinale. In prima fila ci sono Andrea Montanari e Giorgio Balzoni, entrambi di area Pd, ma occhio al terzo incomodo, quell'Alessandro Cassieri che Riotta ha voluto personalmente. Se Montanari seguirà Napolitano ecco che toccherà trovare un suo sostituto alla guida del politico. Magari di area Pdl. La Petruni e Romita non vogliono farlo. Tra gli interni vicini al Pdl in corsa resta il solo Angelo Polimeno, numero tre della «Line», giornalista al seguito di Fini che vanta ottimi rapporti con Forza Italia e Lega. Ma i favori del pronostico vanno a Francesco Giorgino, il numero 2 di Montanari, vicino all'Udc, ma che potrebbe riavvicinarsi alla maggioranza. Così almeno spera Riotta che lo ha mandato a coordinare il consiglio dei ministri di Napoli.
2 - SASSOLI VERSO IL TG3. Sono in netto rialzo le quotazioni di David Sassoli come possibile nuovo direttore del Tg3 al posto di Antonio Di Bella (destinazione Stati Uniti).
3 - DR HOUSE IN CONVALESCENZA. Dopo gli ultimi risultati un po' altalenanti il Dr House si farà un po' di convalescenza per smaltire l'overdose da programmazione. Almeno per qualche mese Mediaset ha deciso di non inserirlo nel palinsesto.
4 - I VESTITI DI CREPET. Guardandolo in video verrebbe da pensare che dovrebbe essere Paolo Crepet ad aver bisogno dello psichiatra, almeno per quanto riguarda il modo di vestirsi. Per anni Bruno Vespa si è battuto invano per fargli mettere una giacca. Mercoledì scorso Crepet è stato ospite a Unomattina. Guardando il suo look è riuscito perfino a far passare in secondo piano i vestiti indossati da Luca Giurato. Lo psichiatra aveva una camicia-tovaglia a quadri biancorossi, dei jeans scoloriti sulle cosce e una giacchetta bianca che sembrava un camice corto. Per fortuna che ascoltarlo è sempre un piacere. Viene da chiedersi se il suo look così naif non sia un trucco destabilizzante per riequilibrare le sue acute analisi.
Dagospia 30 Maggio 2008
1 - TG1, LA PETRUNI TENTA LA SCALATA: VUOLE CONDURRE ALLE 20 - Viale Mazzini attende le nuove nomine. La partita si gioca su più fronti. Non c'è solo la Rai con il cda in scadenza. Ovviamente i partiti che compongono la maggioranza sono pronti a portarsi a casa un buon bottino. Bisognerà vedere come la torta verrà suddivisa. Si può verificare un effetto a cascata che di conseguenza può far cambiare i programmi anche a viale Mazzini. In linea di massima c'è da registrare il pressing da parte di Lega Nord e soprattutto Alleanza nazionale nei confronti del premier. Di posti appetiti in Rai ce ne sono non pochi. An non ha ancora digerito l'affronto subito dal Cavaliere che ha preferito Paolo Romani a Mario Landolfi per la poltrona di sottosegretario alle comunicazioni.
Sentendosi in debito gli uomini di Fini hanno chiesto come contropartita la direzione generale, proponendo Guido Paglia, ma anche qui c'è il veto di Berlusconi che vuole un manager esterno capace di invertire la rotta della Rai. A questo punto An ha chiesto il Tg1 (Mauro Mazza il candidato). Ma ancora una volta i forzisti si sono opposti chiedendo che sia uno di area azzurra a prendere il posto di Riotta. Tuttavia, non tutti i big di Forza Italia vedrebbero volentieri il cambio della guardia al telegiornale della rete ammiraglia. Paolo Bonaiuti, per esempio, ha un buon rapporto con l'attuale direttore e sta lavorando per avere una folgorazione sulla via di Damasco da parte di Gianni Riotta.
Quest'ultimo, invece, sta cercando di ridisegnare gli equilibri interni alla redazione, anche se fatica non poco a ricollocare i giornalisti politici del centro-destra in ruoli ben più visibili. Le difficoltà che Riotta si trova davanti non si riferiscono a ostacoli posti dalla redazione, ma alla mancanza di materiale umano: i giornalisti di area Pdl nel servizio politico sono come i sopravvissuti a un disastro aereo. La più lanciata è Susanna Petruni, conduttrice dell'edizione delle 13,30 e giornalista al seguito di Berlusconi. Molto vicina a Bonaiuti, non è escluso che Riotta la nomini vicedirettore ad personam. In verità potrebbe anche farla capo del politico, ma la Petruni vuole condurre l'edizione delle 20, impresa ardua visto che ci sono già quattro conduttori come Romita, Sassoli, Ferrario e Busi.
Un altro nodo al pettine riguarda la sostituzione del compianto Paolo Giuntella al seguito del Quirinale. In prima fila ci sono Andrea Montanari e Giorgio Balzoni, entrambi di area Pd, ma occhio al terzo incomodo, quell'Alessandro Cassieri che Riotta ha voluto personalmente. Se Montanari seguirà Napolitano ecco che toccherà trovare un suo sostituto alla guida del politico. Magari di area Pdl. La Petruni e Romita non vogliono farlo. Tra gli interni vicini al Pdl in corsa resta il solo Angelo Polimeno, numero tre della «Line», giornalista al seguito di Fini che vanta ottimi rapporti con Forza Italia e Lega. Ma i favori del pronostico vanno a Francesco Giorgino, il numero 2 di Montanari, vicino all'Udc, ma che potrebbe riavvicinarsi alla maggioranza. Così almeno spera Riotta che lo ha mandato a coordinare il consiglio dei ministri di Napoli.
2 - SASSOLI VERSO IL TG3. Sono in netto rialzo le quotazioni di David Sassoli come possibile nuovo direttore del Tg3 al posto di Antonio Di Bella (destinazione Stati Uniti).
3 - DR HOUSE IN CONVALESCENZA. Dopo gli ultimi risultati un po' altalenanti il Dr House si farà un po' di convalescenza per smaltire l'overdose da programmazione. Almeno per qualche mese Mediaset ha deciso di non inserirlo nel palinsesto.
4 - I VESTITI DI CREPET. Guardandolo in video verrebbe da pensare che dovrebbe essere Paolo Crepet ad aver bisogno dello psichiatra, almeno per quanto riguarda il modo di vestirsi. Per anni Bruno Vespa si è battuto invano per fargli mettere una giacca. Mercoledì scorso Crepet è stato ospite a Unomattina. Guardando il suo look è riuscito perfino a far passare in secondo piano i vestiti indossati da Luca Giurato. Lo psichiatra aveva una camicia-tovaglia a quadri biancorossi, dei jeans scoloriti sulle cosce e una giacchetta bianca che sembrava un camice corto. Per fortuna che ascoltarlo è sempre un piacere. Viene da chiedersi se il suo look così naif non sia un trucco destabilizzante per riequilibrare le sue acute analisi.
Dagospia 30 Maggio 2008