"REPUBBLICA" E MONDADORI: SU SAVIANO SOLO MALIGNITÀ - DAGO, HAI BUCATO YSL! - INVITATI, PLEASE, NON IMBUCATI - WOJTYLA E ANDREOTTI - IL DIVO MAFIOSO PRIMA DELL''80? PRODI ERA UN SUO MINISTRO.
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro D'Agostino, l'unica cosa di cui ci lamentiamo riguardo a Saviano è che i suoi articoli sono troppo pochi perché funzionano talmente bene che ne vorremmo di più.
La Direzione di Repubblica
Lettera 2
In relazione alla notizia di Dagospia di oggi, tengo a precisare che il dattiloscritto di Gomorra di Roberto Saviano è arrivato in casa editrice e ha avuto il normale e ordinario trattamento di ogni altro libro che viene poi pubblicato dalla Mondadori.
Ribadisco quindi che non è stato fatto nessun editing eccezionale e nessun tipo di intervento di natura straordinaria.
Trovo la teoria delle "due mani" assolutamente ridicola e indegna di essere commentata, posso ascriverla soltanto alla gratuita malignità di chi non riesce a farsi una ragione del successo del libro di Roberto Saviano.
Antonio Franchini - Responsabile Narrativa Italiana Mondadori
Lettera 3
Caro Roberto, Devo scrivere un post sulla morte di Yves Saint Laurent sul mio blog. Allora, prima di imbarcarmi nel mio fondamentale compito giornalistico, do un occhiata a Dagospia per trovare notizie sul decesso dell'icona. Con mio grande orrore noto che non hai ancora scritto una sega a proposito, e vedo invece immagini e nomi di bruttissimi e cafonissimi businessmen Italiani. Addirittura da qualche parte vedo scritta la parola "Sanremo". Che schifo! Perchè in un momento storico cosi importante devono avere la priorità notizie sui repellenti burini che "comandano" il nostro paese? Roberto mi meraviglio di un esteta come te! Un minimo di rispetto per Yves Saint Laurent! In questo giorno di lutto le parole "Generale Piccirillo" e "Monica Setta" non dovrebbero essere visibili!
Costantino della Gherardesca
Lettera 4
Avendo letto ora il servizio relativo alla mostra di Correggio del 21 maggio, vorrei segnalare che i signori di cui alla fotografia che porta la didascalia "imbucati di turno" erano regolarmente invitati, avendo ricevuto da tempo i vari cartoncini di invito nominativi, ivi compreso quello del pranzo a seguire ed avendone casualmente io stessa confermato la presenza con email il 12 maggio a correggio@mondomostre.it.
Quindi indicarli come "ospiti" sarebbe forse stato più corretto.
Si tratta ovviamente di un'inezia e questa segnalazione è di certo eccessiva ma mi è sembrata una sgradevolezza gratuita oltre che non vera di cui non credo neanche avviserò i diretti interessati, miei genitori.
Anche se oramai è sul sito da molti giorni, una modifica sarebbe apprezzata.
MT
PS: Scorrendo le foto dell'articolo ho visto etichettati come imbucati anche i Sigg.ri Tittarelli, cosa che mi sentirei di escludere tassativamente. Siamo comunque in buona compagnia. Non siate troppo antipatici, please.
Lettera 5
Cara Dagospia ad AnnoZero, in riferimento al film 'Il Divo', Cirino Pomicino ha fatto notare che Giulio Andreotti ha avuto anche frequentazioni eccelse. Ad esempio avrebbe goduto della palpabile stima di Papa Wojtyla. Ora, bisogna notare che il pontefice polacco di errori ne aveva fatti davvero tanti. Ad esempio aveva liquidato fior fiore di teologi, ma non aveva avuto problemi ad accogliere perfino Tariq Aziz (il vice di Saddam Hussein). Non ci si può dimenticare, inoltre, che si era mostrato sorridente accanto a Pinochet, e che -ma questo solo alla fine del suo 'viaggio'- aveva stretto la mano anche a quel tiranno e serial-killer di Fidel Kastro.
N.
Lettera 5
Se non fosse per la gravità del fatto, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate. In un quartiere romano alcuni imprenditori extracomunitari subiscono un'aggressione da parte di ignoti, e la sinistra risponde gridando al pericolo fascista. Peccato che un soggetto degli energumeni coinvolti negli atti vandalici, fosse per sua stessa ammissione, un militante di sinistra con tanto di effigie di Che Guevara tatuata sul braccio. Ciò che la sinistra si sforza di occultare è il dato ontologico che la violenza è connaturale all'essenza stessa dell'ideologia comunista.
Nessuno può negare che tutte le rivoluzioni sociali di derivazione marxista siano state messe in atto mediante l'esercizio sistematico della brutalità. Lo stesso Che Guevara, icona del pacifismo nostrano di casa nostra, morì mentre sparava piombo ai suoi nemici. Non bisogna farsi abbindolare: il buonismo pacifista è solo la maschera esteriore di chi odia con il sorriso sulle labbra.
Gianni Toffali Verona
Lettera 6
Caro Dago, domenica 1° giugno sono stata agli scavi di Ercolano. A fine visita, mi sono recata alla toilette, che era in uno stato a dir poco di degrado: il pavimento era sporco, non c'era carta igienica e mancava il sapone per lavare le mani. Ho segnalato il disservizio a un impiegato della biglietteria, che mi ha risposto: «Cosa ci posso fare? E' da tanto tempo che la toilette è in questo stato». Nel viaggio di ritorno della Circumvesuviana, ho incontrato alcuni ragazzi che si divertivano ad arrampicarsi, come novelli Tarzan, sui sostegni della vettura. Ho parlato con un controllore, anch'egli rassegnato. «Noi non possiam o far nulla, ci vorrebbero solo i poliziotti armati di manganello per dissuaderli». Immagino cosa avrebbe potuto pensare un turista straniero, se avesse assistito alla scena. Cosa ci possiamo fare se poi decide di non tornare più a Napoli?
Bianca D'Ambrosio - Napoli
Lettera 8
Caro Dago, mi risulta che solamente nei tre esercizi dal 2004 al 2007 il presidente nerazzurro ha sborsato 247 milioni di euro per ripianare le passività dell'Inter. Se penso che l'Inter rischia di dover pagare a Mancini circa 40 milioni di euro e il grande Mouriho ne costerà oltre 50 milioni di euro per 3 anni e si aggiungeranno i costi relativi all'acquisto di giocatori che l'allenatore portoghese vorrà, allora mi chiedo:
1) dove prende questi soldi il Sig. Moratti Massimo?
2) per quali ragioni li mette in una società, tra l'altro, non quotata come l'Inter?
3) perchè ogni tanto dobbiamo ascoltarci le sue lezioni di morale?
Gianni Red
Lettera 9
Reminiscenze
Serva Partenope, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non capo di provincia ma bordello,
di speme e orgoglio ormai cosa ti resta?
Sotto montagne di lercia spazzatura
camorra e ignavia t'han dato sepoltura.
Fausto Tasso
Lettera 10
Caro Dago, ammesso e non concesso che il Divo Giulio fosse contiguo alla mafia fino al 1980, come sostiene la propaganda giustizialista e assecondando il metodo Travaglio ed applicandolo con coerenza, potremmo dire anche che:
1)il Pci, avendo sostenuto i suoi governi dal 1976 al 1979 col compromesso storico e la "non sfiducia" ha avallato l'opera di un colluso con la mafia (il famoso concorso esterno)
2)-Prodi, avendo accettato di fare il ministro nel suo governo nel 1978, ha collaborato con un colluso con la mafia (e non poteva non saperlo)
Alessandro Spanu - Sardegna
Lettera 11
Caro Dago, il Cavaliere era così stregato dalla parata del 2 giugno che non resisterà. Presto vedremo sfilare bersaglieri e alpini nel parco di villa Certosa.
Pablo R.
Lettera 12
Mi imbatto sempre più spesso, sbirciando Dagospia, negli articoli di Laura Cesaretti.
Per chi ne ricorda le rassegne stampa di Radio Radicale, ironiche, puntuali, intelligenti, rese ancora più piacevoli dalla sua voce estremamente sensuale, ciò non può che essere motivo di compiacimento.
C'è da complimentarsi con il Velino che, immagino, l'ha strappata al Giornale, e con Dagospia che dimostra d'avere ottimi gusti.
Unico cruccio, non poterne più godere l'immaginifico timbro vocale.
Giorgio
Lettera 13
Scusa Dago, ma la madre della seconda figlia del Presidente della Camera gode di scorta more uxorio? Sai com'è il discorso sulle coppie di fatto e quelle sposate.
Umberto Pone
Lettera 14
Caro Dago, la sinistra di sinistra va al governo con Prodi, chiude gli occhi si tappa il naso e la bocca, insomma si sacrifica nel nome della lotta contro Berlusconi. Risultato, all'elezioni il suo popolo non la sostiene le vota contro e la cestina.
Il testimone della lotta passa allora all'altra sinistra, quella che non riesce a scindere la propria responsabilità istituzionale dall'appartenenza politica. Quella che antepone agli interessi generali il proprio credo politico, travestito nel miglior dei casi da moralità giuridica. Quella che del Paese rappresenta il respiro "..indignato.." col quale, se potesse, ridarebbe vita al Golem di "..Mani Pulite..".
Ma che per ora si accontenta di 75 firme sotto una protesta che invia al CSM che non la sostiene le vota contro e la cestina.
Ho la vaga impressione che qualsiasi iniziativa di rivalsa o riscossa, che certa sinistra ed i suoi affini tenda a mettere in atto, da qui ad un bel po' non abbia altra conseguenza che confermare al Paese che le ha votato contro giustamente.
Max
Lettera 15
Ma che tenerezza il miliardario Mancini, a cui Moratti aveva messo a disposizione una trentina di "nazionali" per vincere solo qualche scudetto di carta, che ora si lamenta della rottura contrattuale operata a suo danno!
Peccato dimentichi che quattro anni fa lui fece lo stesso, stracciando il contratto che lo legava alla Lazio per scappare all'Inter, istigando tra l'altro i migliori giocatori (Stam, Stankovic, Cesar....) a fare altrettanto e seguirlo.
Luigi Contreas - Roma
Lettera 16
Caro Dago, io ho visto il programma su Vasco Rossi che è andato in onda al posto di annozero e sinceramente non mi è sembrato così brutto come Santoro continua a dire, posso capire che sia stato disturbato dal cambiamento di palinsesto....ma da telespettatrice mi sento di difendere i programmi che mi piacciono!!!! i miei amici ed io non abbiamo trovato i biglietti per il concerto e siamo stati piacevolmente sorpresi da "effetto Vasco"! a noi è piaciuto e trovo fuori luogo alcuni commenti eccessivamente negativi del Sig. Santoro
S.
Lettera 17
Caro Dago, noto purtroppo che far capire la situazione delle persone che vivono in una realtà dominata dalla criminalità organizzata o da istituzioni totalmente corrotte è estremamente difficile. Ho però già ribadito in passato la necessità di documentarsi prima di discettare di cose che non si conoscono nemmeno da lontano, ma questo mio consiglio sembra essere stato ignorato, come dimostra quel superficialotto del sig. Guarise.
Le banalità di chi mi risponde sono disarmanti nella loro semplicità. Inoltre c'è un retrogusto pesantemente razzista in esse, cosa che non può fare a meno di rattristarmi. Io parlo della realtà campana perché la conosco essendoci nato, ma ho capito veramente i problemi della mia regione leggendo "Gomorra" di Roberto Saviano. Cosa che dovrebbero fare anche quei piccoli cervelli che non sanno chiedersi "ma perché si diventa camorristi?".
Francesco Mazzarella.
Lettera 18
Complimenti Dago, quando racconti storielle pruriginose non ti mancano i particolari più segreti e solluccherosi, e riproponi foto vecchie come il cucco, viste e riviste.
Ma quando fai smentite su quanto hai scritto, totalmente privo di fondamento (parole tue) neanche il minimo dettaglio.
Ti si legge per capire fra le righe, o al di fuori delle righe tue?
Irene
Dagospia 03 Giugno 2008
Lettera 1
Caro D'Agostino, l'unica cosa di cui ci lamentiamo riguardo a Saviano è che i suoi articoli sono troppo pochi perché funzionano talmente bene che ne vorremmo di più.
La Direzione di Repubblica
Lettera 2
In relazione alla notizia di Dagospia di oggi, tengo a precisare che il dattiloscritto di Gomorra di Roberto Saviano è arrivato in casa editrice e ha avuto il normale e ordinario trattamento di ogni altro libro che viene poi pubblicato dalla Mondadori.
Ribadisco quindi che non è stato fatto nessun editing eccezionale e nessun tipo di intervento di natura straordinaria.
Trovo la teoria delle "due mani" assolutamente ridicola e indegna di essere commentata, posso ascriverla soltanto alla gratuita malignità di chi non riesce a farsi una ragione del successo del libro di Roberto Saviano.
Antonio Franchini - Responsabile Narrativa Italiana Mondadori
Lettera 3
Caro Roberto, Devo scrivere un post sulla morte di Yves Saint Laurent sul mio blog. Allora, prima di imbarcarmi nel mio fondamentale compito giornalistico, do un occhiata a Dagospia per trovare notizie sul decesso dell'icona. Con mio grande orrore noto che non hai ancora scritto una sega a proposito, e vedo invece immagini e nomi di bruttissimi e cafonissimi businessmen Italiani. Addirittura da qualche parte vedo scritta la parola "Sanremo". Che schifo! Perchè in un momento storico cosi importante devono avere la priorità notizie sui repellenti burini che "comandano" il nostro paese? Roberto mi meraviglio di un esteta come te! Un minimo di rispetto per Yves Saint Laurent! In questo giorno di lutto le parole "Generale Piccirillo" e "Monica Setta" non dovrebbero essere visibili!
Costantino della Gherardesca
Lettera 4
Avendo letto ora il servizio relativo alla mostra di Correggio del 21 maggio, vorrei segnalare che i signori di cui alla fotografia che porta la didascalia "imbucati di turno" erano regolarmente invitati, avendo ricevuto da tempo i vari cartoncini di invito nominativi, ivi compreso quello del pranzo a seguire ed avendone casualmente io stessa confermato la presenza con email il 12 maggio a correggio@mondomostre.it.
Quindi indicarli come "ospiti" sarebbe forse stato più corretto.
Si tratta ovviamente di un'inezia e questa segnalazione è di certo eccessiva ma mi è sembrata una sgradevolezza gratuita oltre che non vera di cui non credo neanche avviserò i diretti interessati, miei genitori.
Anche se oramai è sul sito da molti giorni, una modifica sarebbe apprezzata.
MT
PS: Scorrendo le foto dell'articolo ho visto etichettati come imbucati anche i Sigg.ri Tittarelli, cosa che mi sentirei di escludere tassativamente. Siamo comunque in buona compagnia. Non siate troppo antipatici, please.
Lettera 5
Cara Dagospia ad AnnoZero, in riferimento al film 'Il Divo', Cirino Pomicino ha fatto notare che Giulio Andreotti ha avuto anche frequentazioni eccelse. Ad esempio avrebbe goduto della palpabile stima di Papa Wojtyla. Ora, bisogna notare che il pontefice polacco di errori ne aveva fatti davvero tanti. Ad esempio aveva liquidato fior fiore di teologi, ma non aveva avuto problemi ad accogliere perfino Tariq Aziz (il vice di Saddam Hussein). Non ci si può dimenticare, inoltre, che si era mostrato sorridente accanto a Pinochet, e che -ma questo solo alla fine del suo 'viaggio'- aveva stretto la mano anche a quel tiranno e serial-killer di Fidel Kastro.
N.
Lettera 5
Se non fosse per la gravità del fatto, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate. In un quartiere romano alcuni imprenditori extracomunitari subiscono un'aggressione da parte di ignoti, e la sinistra risponde gridando al pericolo fascista. Peccato che un soggetto degli energumeni coinvolti negli atti vandalici, fosse per sua stessa ammissione, un militante di sinistra con tanto di effigie di Che Guevara tatuata sul braccio. Ciò che la sinistra si sforza di occultare è il dato ontologico che la violenza è connaturale all'essenza stessa dell'ideologia comunista.
Nessuno può negare che tutte le rivoluzioni sociali di derivazione marxista siano state messe in atto mediante l'esercizio sistematico della brutalità. Lo stesso Che Guevara, icona del pacifismo nostrano di casa nostra, morì mentre sparava piombo ai suoi nemici. Non bisogna farsi abbindolare: il buonismo pacifista è solo la maschera esteriore di chi odia con il sorriso sulle labbra.
Gianni Toffali Verona
Lettera 6
Caro Dago, domenica 1° giugno sono stata agli scavi di Ercolano. A fine visita, mi sono recata alla toilette, che era in uno stato a dir poco di degrado: il pavimento era sporco, non c'era carta igienica e mancava il sapone per lavare le mani. Ho segnalato il disservizio a un impiegato della biglietteria, che mi ha risposto: «Cosa ci posso fare? E' da tanto tempo che la toilette è in questo stato». Nel viaggio di ritorno della Circumvesuviana, ho incontrato alcuni ragazzi che si divertivano ad arrampicarsi, come novelli Tarzan, sui sostegni della vettura. Ho parlato con un controllore, anch'egli rassegnato. «Noi non possiam o far nulla, ci vorrebbero solo i poliziotti armati di manganello per dissuaderli». Immagino cosa avrebbe potuto pensare un turista straniero, se avesse assistito alla scena. Cosa ci possiamo fare se poi decide di non tornare più a Napoli?
Bianca D'Ambrosio - Napoli
Lettera 8
Caro Dago, mi risulta che solamente nei tre esercizi dal 2004 al 2007 il presidente nerazzurro ha sborsato 247 milioni di euro per ripianare le passività dell'Inter. Se penso che l'Inter rischia di dover pagare a Mancini circa 40 milioni di euro e il grande Mouriho ne costerà oltre 50 milioni di euro per 3 anni e si aggiungeranno i costi relativi all'acquisto di giocatori che l'allenatore portoghese vorrà, allora mi chiedo:
1) dove prende questi soldi il Sig. Moratti Massimo?
2) per quali ragioni li mette in una società, tra l'altro, non quotata come l'Inter?
3) perchè ogni tanto dobbiamo ascoltarci le sue lezioni di morale?
Gianni Red
Lettera 9
Reminiscenze
Serva Partenope, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non capo di provincia ma bordello,
di speme e orgoglio ormai cosa ti resta?
Sotto montagne di lercia spazzatura
camorra e ignavia t'han dato sepoltura.
Fausto Tasso
Lettera 10
Caro Dago, ammesso e non concesso che il Divo Giulio fosse contiguo alla mafia fino al 1980, come sostiene la propaganda giustizialista e assecondando il metodo Travaglio ed applicandolo con coerenza, potremmo dire anche che:
1)il Pci, avendo sostenuto i suoi governi dal 1976 al 1979 col compromesso storico e la "non sfiducia" ha avallato l'opera di un colluso con la mafia (il famoso concorso esterno)
2)-Prodi, avendo accettato di fare il ministro nel suo governo nel 1978, ha collaborato con un colluso con la mafia (e non poteva non saperlo)
Alessandro Spanu - Sardegna
Lettera 11
Caro Dago, il Cavaliere era così stregato dalla parata del 2 giugno che non resisterà. Presto vedremo sfilare bersaglieri e alpini nel parco di villa Certosa.
Pablo R.
Lettera 12
Mi imbatto sempre più spesso, sbirciando Dagospia, negli articoli di Laura Cesaretti.
Per chi ne ricorda le rassegne stampa di Radio Radicale, ironiche, puntuali, intelligenti, rese ancora più piacevoli dalla sua voce estremamente sensuale, ciò non può che essere motivo di compiacimento.
C'è da complimentarsi con il Velino che, immagino, l'ha strappata al Giornale, e con Dagospia che dimostra d'avere ottimi gusti.
Unico cruccio, non poterne più godere l'immaginifico timbro vocale.
Giorgio
Lettera 13
Scusa Dago, ma la madre della seconda figlia del Presidente della Camera gode di scorta more uxorio? Sai com'è il discorso sulle coppie di fatto e quelle sposate.
Umberto Pone
Lettera 14
Caro Dago, la sinistra di sinistra va al governo con Prodi, chiude gli occhi si tappa il naso e la bocca, insomma si sacrifica nel nome della lotta contro Berlusconi. Risultato, all'elezioni il suo popolo non la sostiene le vota contro e la cestina.
Il testimone della lotta passa allora all'altra sinistra, quella che non riesce a scindere la propria responsabilità istituzionale dall'appartenenza politica. Quella che antepone agli interessi generali il proprio credo politico, travestito nel miglior dei casi da moralità giuridica. Quella che del Paese rappresenta il respiro "..indignato.." col quale, se potesse, ridarebbe vita al Golem di "..Mani Pulite..".
Ma che per ora si accontenta di 75 firme sotto una protesta che invia al CSM che non la sostiene le vota contro e la cestina.
Ho la vaga impressione che qualsiasi iniziativa di rivalsa o riscossa, che certa sinistra ed i suoi affini tenda a mettere in atto, da qui ad un bel po' non abbia altra conseguenza che confermare al Paese che le ha votato contro giustamente.
Max
Lettera 15
Ma che tenerezza il miliardario Mancini, a cui Moratti aveva messo a disposizione una trentina di "nazionali" per vincere solo qualche scudetto di carta, che ora si lamenta della rottura contrattuale operata a suo danno!
Peccato dimentichi che quattro anni fa lui fece lo stesso, stracciando il contratto che lo legava alla Lazio per scappare all'Inter, istigando tra l'altro i migliori giocatori (Stam, Stankovic, Cesar....) a fare altrettanto e seguirlo.
Luigi Contreas - Roma
Lettera 16
Caro Dago, io ho visto il programma su Vasco Rossi che è andato in onda al posto di annozero e sinceramente non mi è sembrato così brutto come Santoro continua a dire, posso capire che sia stato disturbato dal cambiamento di palinsesto....ma da telespettatrice mi sento di difendere i programmi che mi piacciono!!!! i miei amici ed io non abbiamo trovato i biglietti per il concerto e siamo stati piacevolmente sorpresi da "effetto Vasco"! a noi è piaciuto e trovo fuori luogo alcuni commenti eccessivamente negativi del Sig. Santoro
S.
Lettera 17
Caro Dago, noto purtroppo che far capire la situazione delle persone che vivono in una realtà dominata dalla criminalità organizzata o da istituzioni totalmente corrotte è estremamente difficile. Ho però già ribadito in passato la necessità di documentarsi prima di discettare di cose che non si conoscono nemmeno da lontano, ma questo mio consiglio sembra essere stato ignorato, come dimostra quel superficialotto del sig. Guarise.
Le banalità di chi mi risponde sono disarmanti nella loro semplicità. Inoltre c'è un retrogusto pesantemente razzista in esse, cosa che non può fare a meno di rattristarmi. Io parlo della realtà campana perché la conosco essendoci nato, ma ho capito veramente i problemi della mia regione leggendo "Gomorra" di Roberto Saviano. Cosa che dovrebbero fare anche quei piccoli cervelli che non sanno chiedersi "ma perché si diventa camorristi?".
Francesco Mazzarella.
Lettera 18
Complimenti Dago, quando racconti storielle pruriginose non ti mancano i particolari più segreti e solluccherosi, e riproponi foto vecchie come il cucco, viste e riviste.
Ma quando fai smentite su quanto hai scritto, totalmente privo di fondamento (parole tue) neanche il minimo dettaglio.
Ti si legge per capire fra le righe, o al di fuori delle righe tue?
Irene
Dagospia 03 Giugno 2008