GERONZI: CON BAZOLI AMICI, NON DUELLANTI. IN ALTRO PAESE MIE VICENDE GIUDIZIARIE INESISTENTI - ITALEASE: CIAO MATTONE, ACCORDO CON DZ BANK - LE SVENTURE RUSSE DELLA BP - AEREO VUOTO? RESTI A TERRA.

1 - GERONZI: CRISI SUBPRIME AVRA' ANCORA RIPERCUSSIONI.
(Adnkronos)
- "La crisi esplosa negli Stati Uniti certamente non e' finita. Avremo ripercussioni almeno per tutto l'anno in corso, secondo l'opinione degli analisti piu' attenti". Lo ha detto Cesare Geronzi, presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, nel corso di un incontro, ieri sera a Firenze, organizzato dall'Osservatorio Permanente Giovani - Editori con la partecipazione di circa 250 studenti delle scuole superiori partecipanti al progetto "Il quotidiano in classe".

Rispondendo ad una domanda del direttore del quotidiano 'La Stampa', Giulio Anselmi, riguardo alle considerazioni finali del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, pronunciate sabato scorso, Geronzi ha detto che quell'analisi sullo stato della crisi dei subprime non e' ne' ottimista ne' pessimista. "Non credo che il governatore Draghi sia stato cosi' ottimista. E' stato, come si conviene, molto prudente ma ha sciorinato tutte le problematiche del nostro Paese senza prendere partito e ha fatto bene: ha suscitato il dibattito ma il dibattito appartiene ad altri". "Abbiamo scoperto che certi mercati avevano perso di vista l'elemento del rischio -ha aggiunto Geronzi- mentre Draghi ha sempre messo in relazione il rischio e l'investimento".

2 - GERONZI: IN ALTRO PAESE MIE VICENDE GIUDIZIARIE INESISTENTI.
(Adnkronos)
- 'Se noi vivessimo in un Paese nel quale le responsabilita' si accompagnano alle funzioni e alle deleghe che vengono utilizzate, le mie vicende giudiziarie non esisterebbero'. Lo ha dichiarato Cesare Geronzi, presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, ieri sera a Firenze, a proposito delle inchieste della magistratura che lo riguardano. 'Ma ognuno deve portare la sua croce e, se la croce che e' stata destinata a me e' questa, me la tengo ben stretta perche' altre sono le croci che fanno male', ha aggiunto Geronzi, rispondendo alle domande del direttore de 'La Stampa', Giulio Anselmi.

Geronzi si e' detto convinto che in nessuno dei casi giudiziari che lo riguardano 'si puo' provare che io abbia non solo fatto ne' concorso a fare alcunche'. Se la mia persona e' una persona necessitata come presenza, per dare risalto a fatti che gia' di per se' hanno risalto, ci sara' un giudice a Berlino che riconoscera' anche questo'. 'Operazioni da 13 milioni appartengono al capoufficio, figuriamoci se posso occuparmi di queste cose. Io sono assolutamente consapevole che nessuno trovera' mai un pezzo di carta scritto ne' potra' avvalorare ipotesi e disegni, perche' tali sono, anche se a volte fanno male', ha concluso Geronzi. (Red-Xio/Zn/Adnkronos) 05-GIU-08 10:17

3 - GERONZI: NON FACCIO PARTE DEI DESTINATARI DI STOCK OPTION.
(Adnkronos) - "Concordo con le critiche che si fanno alle alte remunerazioni della classe dirigente. Io mi ritengo esente. Non ho mai voluto appartenere alla categoria dei destinatari di stock option, non perche' non allettato, ma perche' ho sempre ritenuto che ci deve essere indipendenza di giudizio non legata al tornaconto al momento di prendere una decisione". Lo ha precisato Cesare Geronzi, presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, a proposito delle critiche nei confronti delle maxi retribuzioni dei top manager, compresi quelli bancari. "La mia remunerazione e' molto piu' bassa dei miei colleghi", ha osservato Geronzi intervenendo a Firenze ad un dibattito all'Osservatorio permanente Giovani-Editori.

4 - GERONZI: NESSUNO MEGLIO DI BERNABE' PER RISOLLEVARE TELECOM.
(Adnkronos) - 'Ora e' il tempo di mettere mano ai problemi e nessuno meglio di Franco Bernabe' puo' farlo. Vai, Franco, dai Franco!' Cosi' si e' espresso Cesare Geronzi, presidente di Mediobanca, a proposito di Telecom Italia, parlando, ieri sera, a Firenze, a una platea di 250 studenti delle scuole secondarie superiori in rappresentanza degli oltre 1.549.000 che in tutta Italia partecipano al progetto 'Il Quotidiano in Classe' dell'Osservatorio permanente Giovani - Editori, presieduto da Andrea Ceccherini.

5 - GERONZI: CON BAZOLI NON DUELLANTI MA AMICI.
(Adnkronos) - "Niente di piu' inverosimile: e'un rapporto che dura da anni". Cosi' Cesare Geronzi, presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, ha commentato un recente articolo del quotidiano 'Il Foglio' che ha dedicato un articolo ai "duellanti" ovvero allo stesso Geronzi e a Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa SanPaolo. "Abbiamo avuto valutazioni diverse su accadimenti nel campo della finanza ma sempre ha prevalso il buonsenso e la saggezza di chi ha il dovere di essere saggio", ha aggiunto Geronzi, a proposito del suo rapporto con Bazoli, parlando, ieri sera, a Firenze ad un dibattito organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori e moderato da Giulio Anselmi, diretto de 'La Stampa'.

"C'e' stato un disappunto di Bazoli su una reticenza, allorche', definita la fusione di Capitalia con Unicredit, riteneva che Unicredit avesse assunto lo strapotere su Mediobanca e quindi su tutta la filiera e in particolare su Generali e Rcs. Il dialogo e' stato sereno - ha chiarito Geronzi - abbiamo cercato di spiegarci le ragioni l'uno dell'altro e poi ci siamo accorti che i fatti servono piu' delle parole. E i fatti che si sono realizzati hanno portato Bazoli a verificare la mia assoluta indipendenza e l'assoluta non volonta' dell'ad di Unicredit ad attuare prevaricazioni". "Questo ha rinsaldato ancora di piu' il rapporto e ha determinato anche una stabilita' e una solidita' dell'intero sistema", ha concluso Geronzi.

6 - ITALEASE, VIA IL MATTONE E POI RUSH CON DZ BANK.
Al.G. per "Il Sole 24 Ore" - Tra oggi e domani sono attese le offerte vincolanti per le due tranche di immobili che Italease ha messo in vendita. All'advisor Lazard stanno pervenendo proposte sia per la sede di Italease (valore atteso di poco inferiore ai 70 milioni) sia per il resto degli immobili in vendita. A breve è attesa la decisione. Si tratta della prima mossa del più vasto processo di ristrutturazione che riguarda la banca controllata dalle popolari. Che ormai diventata uno dei target più corteggiati dalle banche d'affari. Oltre a Lazard, che segue le consistenti dismissioni immobiliari, c'è da tempo al lavoro Rothschild, che si occupa della ricerca del partner strategico.

Da settimane, è in corso un'approfondita verifica con i tedeschi di Dz Bank,interessati a dare un salto di qualità al loro network italiano. A breve, il gruppo tedesco dovrebbe ufficializzare il mandato a Mediobanca per l'affare Italease. Ma altre banche d'affari sono in pista per le eventuali cessioni di singoli asset (da Mercantile a Factorit). Dopo tante trattative, ora il mercato aspetta solo gli annunci.

7 - L'AEREO È VUOTO? RESTI A TERRA.
Ettore Livini per "la Repubblica" - L´aereo ha pochi passeggeri? Nessun problema. Non si parte. I grandi strateghi dei cieli mondiali - nell´era del petrolio a 130 dollari al barile - hanno abbandonato le raffinate raccomandazioni manageriali di Stanford e Harvard per tornare all´antico: l´accetta per tagliare i costi. Ognuno ha la sua ricetta: Singapore Airlines ha ridotto l´acqua minerale a bordo per tagliare il peso, American tassa 15 dollari ogni bagaglio, Southwest ha messo nel mirino gli obesi, costretti a pagare un secondo biglietto se il loro girovita impedisce di abbassare i braccioli. Ma si tratta di palliativi.



Così American, United, Delta, Continental e Northwest - i big Usa - hanno deciso di affrontare il problema alla radice: se volare costa troppo, l´unica soluzione è volare meno. E ieri hanno chiesto al Dipartimento dei trasporti la possibilità di tagliare i voli internazionali quando la domanda è fiacca. E i passeggeri? Poco male, sono vittime collaterali di una congiuntura che li ha ridotti a una variabile secondaria. Il caro-greggio ha riportato indietro l´orologio del trasporto aereo, i loro diritti sono sospesi. L´unica consolazione è che viaggiano su aerei più puliti: Lufthansa ha raddoppiato la frequenza dei lavaggi della fusoliera degli aerei. Ma la salute dei clienti non c´entra. Il jet pulito, assicurano gli esperti, consuma meno...

8 - MARCHETTI (RCS): ESCLUDO MIA CANDIDATURA A PRESIDENZA FIEG.
(Adnkronos) - Piergaetano Marchetti, presidente di Rcs MediaGroup, non intende candidarsi alla presidenza della Fieg, la Federazione italiana degli editori di giornali. E' stato lo stesso Marchetti ad escludere una sua candidatura rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di commentare alcune ipotesi circolate sulla stampa. "Lo escludo totalmente", ha risposto Marchetti che ieri sera a Firenze, ha partecipato ad un incontro pubblico con Cesare Geronzi organizzato da Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio permanente Giovani - Editori.

9 - BANCAROTTA FRAUDOLENTA, GDF ARRESTA IMPRENDITORE SOLDINI.
(Adnkronos) - Un noto imprenditore romano, Alberto Soldini, e' stato arrestato dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma per bancarotta fraudolenta. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'imprenditore, gia' in passato indagato per violazioni alla legge fallimentare, era riuscito ad accumulare un ingente patrimonio immobiliare. Al fine di sottrarre tali beni alle pretese dei creditori, l'indagato avrebbe provveduto prima a cedere l'intero patrimonio alla propria moglie, M.S., e successivamente a simulare la separazione coniugale, "trasferendo fittiziamente la propria residenza in altra localita'".

L'ex moglie di Soldini e' stata indagata per il riciclaggio di ingenti disponibilita' finanziarie provenienti dalle illecite attivita' del marito. Nel corso dell'operazione sono stati sottoposti a sequestro preventivo 14 beni immobili, tra cui un maneggio ed una prestigiosa villa ubicata in una zona residenziale alle porte della capitale, per un valore commerciale complessivo di circa 10.000.000 di euro.

10 - LE SVENTURE RUSSE DELLA JOINT VENTURE BP.
A.S. per "Il Sole 24 Ore"
- Nuovo colpo di scena nella saga di Tnk-Bp: Robert Dudley, il capo dell'ultima joint-venture petrolifera rimasta in Russia in cui i partner stranieri - Bp - hanno una partecipazione del 50%, verrà interrogato come testimone nell'ambito di un'inchiesta per evasione fiscale che ha tutta l'aria di una "Yukos-2". Secondo il Financial Times, che ha preso visione di una copia dell'ordine di convocazione, il ministero russo degli Interni potrebbe voler sentire Dudley in merito a supposte accuse di frodi rivolte a Slavneft, compagnia che Tnk-Bp possiede per il 50%.

Ma ai partner britannici vengono contestate anche irregolarità riguardo ad assunzioni di personale straniero, e all'ambiente, mentre i partner russi - tre oligarchi a cui Gazprom avrebbe intenzione di sostituirsi nella joint-venture - vogliono la testa dello stesso Dudley. Sullo sfondo di tutto ciò, balenano timidi segnali dal fronte della magistratura: il nuovo presidente Dmitrij Medvedev potrebbe voler davvero fare qualcosa per rafforzare lo stato di diritto in Russia. Per Tnk-Bp, potrebbe essere troppo tardi.

11 - IL CREDITO DI VISA NELLE LUCI DEL NYSE.
A.Grass. per "Il Sole 24 Ore" - Wall Street vive un momento di grandi tensioni. Da inizio anno le perdite medie sono vicine al 6% e nel settore finanziario il calo medio è superiore al 20%. Ovviamente gli indici del settore bancario e di servizi finanziari registrano una perdita media, un «conto in generale» come quello dei polli di Trilussa. A qualcuno va meglio, ad altri peggio. Il titolo Bear Stearns, neanche a dirlo, è in ribasso dell'89%, Lehman Brothers ha perso il 51%e,se Merrill Lynch (-21%) ha fatto meglio di sia di Wachovia (-41%) sia di Citigroup (-26%), il gruppo Goldman Sachs può dire di averli battuti tutti (-19%).

Nella frana generale qualcuno ha fatto meglio del mercato, come Lazard (-5,5%) e JpMorgan (-3,5%), qualcun'altro ha veramente sorpreso, come Visa: il colosso delle carte di credito, collocato a primavera a 44 dollari per azione è arrivato a 88 dollari. E con una capitalizzazione raddoppiata (83 miliardi), vale più di Goldman Sachs. Anzi, Visa vale più di Lehman Brothers, Merrill Lynch e Bear Stearns messe insieme.

12 - L'INTESA SULLE PMI FRA BBVA E SANTANDER.
Mi.C. per "Il Sole 24 Ore"
- Le due grande rivali, Bbva e Santander, hanno deciso di aiutare congiuntamente le Pmi spagnole aprendo una linea di credito a tasso agevolato per un controvalore di 15 miliardi di euro. Le due banche vanno a ruota della Caixa di Barcellona che qualche tempo fa ha messo 6 miliardi a disposizione delle piccole e medie imprese. L'obiettivo del sistema creditizio è quello di immettere liquidità nel mercato ed evitare così che le Pmi, alle prese con il rallentamento dell'economia, si ritrovino in difficoltà e non facciano fronte alle loro scadenze finanziarie.

È probabile che, a queste tre grandi del settore, se ne aggiungano nelle prossime settimane altre. Ciò detto, Bbva e Santander non perdono di vista il marketing. Se infatti la banca guidata da Emilio Botin ha scelto di sponsorizzare il pilota Fernando Alonso e la F1, il Bbva ha annunciato ieri di finanziare il Campionato di calcio spagnolo di serie A con 60 milioni di euro: la famosa Liga. Sperando però di non andare nel pallone!


Dagospia 05 Giugno 2008