A MAGLIE STRETTE - PERĂ’, COME SE MAGNA BENE ALLA FAO - NON TRADITE ALITALIA (AIR ONE HA ALZATO I PREZZI) - KENNEDY, IL MURO E LA "STORIA FAI DA TE" - BARBARESCHI ALLA FESTA DI ROMA? TROPPO GIOVANE.
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
Caro Dago, dice Roberto Fiore, Forza Nuova, che alla cena degli imprenditori italiani (schiattino tutti) per Ahmadinejad, lo aveva invitato l'ambasciata iraniana che lo sa grande amico, e che mentre con gioia stringeva la mano all'Infamone, gli ha spiegato che lui e i suoi col cavolo che si fanno fregare dalla lobby Usa-Israele. Chissà come si dice in farsi "'A Fiore, vedi d'anda' a fanculo, tu e l'amico tuo.. Mgm
1 - MOLTA CONFUSIONE ALLA FAO, PERÒ COME SE MAGNA BENE.
All'ora in cui scriviamo, per tre volte il testo finale è stato rinviato e l'appuntamento con la stampa aggiornato. In compenso circola una ineffabile prima bozza di dichiarazione finale dei lavori del vertice Fao sulla sicurezza alimentare. Si legge infatti che i partecipanti si impegnano a "eliminare la fame e ad assicurare cibo per tutti oggi e domani", che come segnale di onnipotenza neanche DomineIddio, e si glissa con eleganza sulle due o tre cosette che rimangono controverse, come la liberalizzazione delle politiche agricole e i biocarburanti, la riduzione delle barriere al commercio e delle politiche distorsive di mercato.
Però il Cav Tentenna, il nostro grande Silvio, ha portato una nota di giustificato ottimismo. Durante il vertice l'Italia "ha dato il buon esempio - sottolinea infatti il presidente del Consiglio- portando il nostro contributo per il 2008 da 60 a 190 milioni di euro". Molto bene. A chi e per farci cosa?
2 - NON MOLLATE LA COMPAGNIA DI BANDIERA. ARRIVA LA CORDATA. O NO?...
Traffico passeggeri Alitalia in caduta libera: lo scorso mese di aprile l'aviolinea ha trasportato 1.555.700 passeggeri con riduzione, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del 25,9%.
È quanto si legge nelle statistiche della Aea, l'associazione delle aviolinee europee. La stessa rilevazione fa presente che nel primo quadrimestre del 2008 l'Alitalia ha trasportato 6.579.800 passeggeri con una riduzione del 13,4% rispetto al primo quadrimestre del 2007. Ancora più pesanti le perdite in termini di ricavi passeggeri-chilometri (RPK): ad aprile di quest'anno la riduzione del traffico arriva al 27,3% mentre, per il primo quadrimestre, la perdita è del 14,3% rispetto allo stesso periodo del 2007. Mgm però è masochista e non tradisce la compagnia di bandiera, anche perché Airone è diventata carissima.
3 - I TIGLI KENNEDY LI HA VISTI IN CARTOLINA.
Da Il Velino.it, perché vabbè che la Storia siamo noi, ma senza esagerare..."Scesi quattro gradini, c'è tutta la giornata del 26 giugno 1963, la visita del presidente a Berlino in documenti, fotografie, ricordi e filmati, compreso quello della parata sulla Unter den Linden". Così, l'altro giorno, l'inviata del quotidiano torinese "La Stampa" ha presentato il Museo Kennedy che ricorda nella capitale tedesca il presidente americano entrato nella storia della Germania con la sua frase "ich bin ein Berliner".
Solo che non ci fu alcuna "parata sulla Unter den Linden" per John F. Kennedy, né avrebbe potuto esserci per il semplice fatto che lo storico vialone Unter den Linden che tuttora collega la Porta di Brandeburgo con Alexanderplatz, all'epoca faceva parte del territorio berlinese sotto giurisdizione sovietica. Il Cremlino era ai ferri corti con il testardo capo della Casa Bianca che l'anno prima aveva imposto il ritiro dei missili sovietici da Cuba rischiando la guerra atomica. E meno che mai gli avrebbe concesso l'onore di una parata.
Nel 1963, Berlino già da due anni era divisa dal Muro della Vergogna. Kennedy volle visitare la parte occidentale della città per sottolineare l'impegno degli Stati Uniti a difenderla dalle minacce dei sovietici che occupavano militarmente il resto della capitale e l'intera Germania orientale. Un quarto di secolo dopo, nel 1987, ci sarebbe tornato Ronald Reagan per chiedere a Gorbaciov di abbattere il Muro ("Tear down this wall").
Il che poi accadde clamorosamente appena due anni dopo. Nelle otto ore trascorse quel giorno memorabile a Berlino, l'applauditissimo JFK, accompagnato dal sindaco e futuro cancelliere Willy Brandt, visitò il Muro all'altezza della Porta di Brandeburgo che sorgeva nella zona russa dall'altra parte degli sbarramenti di cemento e filo spinato ed era stata "oscurata" nella circostanza con teloni neri per impedire al presidente americano anche solo di gettare lo sguardo nel paradiso del socialismo reale.
4 - BARBARESCHI ALLA FESTA DEL CINEMA? NO, TROPPO GIOVANE.
Da L'Occidentale.it. Letto e sottoscritto, con in più l'informazione che al troppo pivello Luca Barbareschi è arrivato un veto dal Pd ( o da Abete, Bnl, sponsor?). Ero studentello di liceo (molto tempo fa) e il mio sogno era fare il critico cinematografico. Frequentavo un circolo di cinefili un po' nerd e ogni tanto alle proiezioni invitavamo Gian Luigi Rondi. Era il critico "laureato", veterano e venerato: per noi già un'icona. Oggi leggo che il nuovo sindaco Alemanno vorrebbe affidargli la direzione della Festa del cinema di Roma.
Gian Luigi Rondi, classe 1921, ha sicuramente un curriculum di tutto rispetto. Il problema semmai è che bisogna leggerlo a puntate. Ha cominciato a fare il critico nell'immediato dopo-guerra, ha presieduto festival, concorsi, premi e manifestaizioni di ogni genere; ha onorificenze, cavalierati e commendature in Italia e all'estero. Se sarà lui a succedere a Goffredo Bettini - il luogotenente di Veltroni, ora in uscita - nessuno potrà obiettare sulla sua esperienza.
Ma basta questo? Possibile che ad Alemanno e al suo staff di homines novi non venga in mente altro che un vegliardo ultraottuagenario, onusto d'anni e d'onori? Possibile che la nuova classe dirigente che si sta affacciando al potere capitolino non esprima uno straccio, non dico di trentenne, come sarebbe normale in qualsiasi altro paese, ma almeno di quaranta-cinquantenne, con qualche idea fresca e originale?
Davvero la rivoluzione che ha portato il centro-destra al potere a Roma dopo decenni di dominio politico e culturale della sinistra, non può produrre altra scelta se non quella di un'ottima persona che ha cominciato a scrivere di cinema quando il sindaco Alemanno non era neppure nato? Gian Luigi Rondi merita stima, rispetto e ognuna della onorificenze che si è guadagnato nella sua lunga carriera. Ma se la festa del Cinema di Roma deve sopravvivere ai suoi inventori - e non è detto che sia necessario - metteteci qualcuno che la rivolti come un calzino e che dia il senso che a Roma tira aria nuova.
Dagospia 05 Giugno 2008
Caro Dago, dice Roberto Fiore, Forza Nuova, che alla cena degli imprenditori italiani (schiattino tutti) per Ahmadinejad, lo aveva invitato l'ambasciata iraniana che lo sa grande amico, e che mentre con gioia stringeva la mano all'Infamone, gli ha spiegato che lui e i suoi col cavolo che si fanno fregare dalla lobby Usa-Israele. Chissà come si dice in farsi "'A Fiore, vedi d'anda' a fanculo, tu e l'amico tuo.. Mgm
1 - MOLTA CONFUSIONE ALLA FAO, PERÒ COME SE MAGNA BENE.
All'ora in cui scriviamo, per tre volte il testo finale è stato rinviato e l'appuntamento con la stampa aggiornato. In compenso circola una ineffabile prima bozza di dichiarazione finale dei lavori del vertice Fao sulla sicurezza alimentare. Si legge infatti che i partecipanti si impegnano a "eliminare la fame e ad assicurare cibo per tutti oggi e domani", che come segnale di onnipotenza neanche DomineIddio, e si glissa con eleganza sulle due o tre cosette che rimangono controverse, come la liberalizzazione delle politiche agricole e i biocarburanti, la riduzione delle barriere al commercio e delle politiche distorsive di mercato.
Però il Cav Tentenna, il nostro grande Silvio, ha portato una nota di giustificato ottimismo. Durante il vertice l'Italia "ha dato il buon esempio - sottolinea infatti il presidente del Consiglio- portando il nostro contributo per il 2008 da 60 a 190 milioni di euro". Molto bene. A chi e per farci cosa?
2 - NON MOLLATE LA COMPAGNIA DI BANDIERA. ARRIVA LA CORDATA. O NO?...
Traffico passeggeri Alitalia in caduta libera: lo scorso mese di aprile l'aviolinea ha trasportato 1.555.700 passeggeri con riduzione, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del 25,9%.
È quanto si legge nelle statistiche della Aea, l'associazione delle aviolinee europee. La stessa rilevazione fa presente che nel primo quadrimestre del 2008 l'Alitalia ha trasportato 6.579.800 passeggeri con una riduzione del 13,4% rispetto al primo quadrimestre del 2007. Ancora più pesanti le perdite in termini di ricavi passeggeri-chilometri (RPK): ad aprile di quest'anno la riduzione del traffico arriva al 27,3% mentre, per il primo quadrimestre, la perdita è del 14,3% rispetto allo stesso periodo del 2007. Mgm però è masochista e non tradisce la compagnia di bandiera, anche perché Airone è diventata carissima.
3 - I TIGLI KENNEDY LI HA VISTI IN CARTOLINA.
Da Il Velino.it, perché vabbè che la Storia siamo noi, ma senza esagerare..."Scesi quattro gradini, c'è tutta la giornata del 26 giugno 1963, la visita del presidente a Berlino in documenti, fotografie, ricordi e filmati, compreso quello della parata sulla Unter den Linden". Così, l'altro giorno, l'inviata del quotidiano torinese "La Stampa" ha presentato il Museo Kennedy che ricorda nella capitale tedesca il presidente americano entrato nella storia della Germania con la sua frase "ich bin ein Berliner".
Solo che non ci fu alcuna "parata sulla Unter den Linden" per John F. Kennedy, né avrebbe potuto esserci per il semplice fatto che lo storico vialone Unter den Linden che tuttora collega la Porta di Brandeburgo con Alexanderplatz, all'epoca faceva parte del territorio berlinese sotto giurisdizione sovietica. Il Cremlino era ai ferri corti con il testardo capo della Casa Bianca che l'anno prima aveva imposto il ritiro dei missili sovietici da Cuba rischiando la guerra atomica. E meno che mai gli avrebbe concesso l'onore di una parata.
Nel 1963, Berlino già da due anni era divisa dal Muro della Vergogna. Kennedy volle visitare la parte occidentale della città per sottolineare l'impegno degli Stati Uniti a difenderla dalle minacce dei sovietici che occupavano militarmente il resto della capitale e l'intera Germania orientale. Un quarto di secolo dopo, nel 1987, ci sarebbe tornato Ronald Reagan per chiedere a Gorbaciov di abbattere il Muro ("Tear down this wall").
Il che poi accadde clamorosamente appena due anni dopo. Nelle otto ore trascorse quel giorno memorabile a Berlino, l'applauditissimo JFK, accompagnato dal sindaco e futuro cancelliere Willy Brandt, visitò il Muro all'altezza della Porta di Brandeburgo che sorgeva nella zona russa dall'altra parte degli sbarramenti di cemento e filo spinato ed era stata "oscurata" nella circostanza con teloni neri per impedire al presidente americano anche solo di gettare lo sguardo nel paradiso del socialismo reale.
4 - BARBARESCHI ALLA FESTA DEL CINEMA? NO, TROPPO GIOVANE.
Da L'Occidentale.it. Letto e sottoscritto, con in più l'informazione che al troppo pivello Luca Barbareschi è arrivato un veto dal Pd ( o da Abete, Bnl, sponsor?). Ero studentello di liceo (molto tempo fa) e il mio sogno era fare il critico cinematografico. Frequentavo un circolo di cinefili un po' nerd e ogni tanto alle proiezioni invitavamo Gian Luigi Rondi. Era il critico "laureato", veterano e venerato: per noi già un'icona. Oggi leggo che il nuovo sindaco Alemanno vorrebbe affidargli la direzione della Festa del cinema di Roma.
Gian Luigi Rondi, classe 1921, ha sicuramente un curriculum di tutto rispetto. Il problema semmai è che bisogna leggerlo a puntate. Ha cominciato a fare il critico nell'immediato dopo-guerra, ha presieduto festival, concorsi, premi e manifestaizioni di ogni genere; ha onorificenze, cavalierati e commendature in Italia e all'estero. Se sarà lui a succedere a Goffredo Bettini - il luogotenente di Veltroni, ora in uscita - nessuno potrà obiettare sulla sua esperienza.
Ma basta questo? Possibile che ad Alemanno e al suo staff di homines novi non venga in mente altro che un vegliardo ultraottuagenario, onusto d'anni e d'onori? Possibile che la nuova classe dirigente che si sta affacciando al potere capitolino non esprima uno straccio, non dico di trentenne, come sarebbe normale in qualsiasi altro paese, ma almeno di quaranta-cinquantenne, con qualche idea fresca e originale?
Davvero la rivoluzione che ha portato il centro-destra al potere a Roma dopo decenni di dominio politico e culturale della sinistra, non può produrre altra scelta se non quella di un'ottima persona che ha cominciato a scrivere di cinema quando il sindaco Alemanno non era neppure nato? Gian Luigi Rondi merita stima, rispetto e ognuna della onorificenze che si è guadagnato nella sua lunga carriera. Ma se la festa del Cinema di Roma deve sopravvivere ai suoi inventori - e non è detto che sia necessario - metteteci qualcuno che la rivolti come un calzino e che dia il senso che a Roma tira aria nuova.
Dagospia 05 Giugno 2008