BENIGNI RITROVA LE BATTUTE: MENO MALE CHE SILVIO C'È - GRILLO E I "GRILLINI" VS PARTITI: MARCIA SU ROMA IL 25 LUGLIO ("LA DATA DELL'ARRESTO DEL DUCE") - FORMIGONI AL BIVIO - LELLA, I SALOTTI E FAUSTO.
Da "Il Giornale"
1 - LA GIUNTA FORMIGONI AL BIVIO: ATTENTI A NON SBAGLIARE STRADA.
Pochi mesi fa Fini voleva espellerlo da An perché proponeva di usare la garrota di Tex Willer per raddrizzare i gay. Adesso Pier Gianni Prosperini è candidato alla vicepresidenza della Lombardia. La richiesta è arrivata a un poco entusiasta Roberto Formigoni, che si prepara a sostituire tre suoi assessori eletti in Parlamento.
Il governatore aveva promesso una squadra di livello, ma le prime indiscrezioni suscitano qualche perplessità. Escono Giancarlo Abelli, Massimo Corsaro e la vicepresidente Viviana Beccalossi, unica signora della giunta. Si scaldano il fratello di Ignazio La Russa, Romano, il cognato di Formigoni, Giulio Boscagli, e il debuttante Luca Ferrazzi. E mentre il celodurista Prosperini si prepara a diventare vice, la Lombardia rischia di rimanere senza donne.
2 - BENIGNI RITROVA LE BATTUTE: MENO MALE CHE SILVIO C'È.
«Meno male che Berlusconi è tornato. Io mi ero inventato Dante perché non c'avevo più battute... L'anno scorso mi sono divertito con l'opposizione. Ora, per par condicio, tocca al governo». Prima uscita post elettorale per Roberto Benigni e il suo Tutto Dante. Il canto scelto, per la serata in piazza a Padova, è il XXXIII del Paradiso. Ma l'introduzione, come sempre, è l'attualità.
E l'attualità è Silvio, il preferito. C'è spazio per tutto: dagli Europei («ha deciso di ricusare l'arbitro» e l'anno prossimo «manderà i rifiuti di Napoli a Barcellona») alla comunione ai divorziati: «Ha avuto - scherza Benigni - cinque o sei mogli, ma ora vuole pigliare l'ostia perché è gratis». Dante, se vivesse oggi, «dovrebbe inventarsi un girone solo per lui». Ce n'è per tutti, anche per il Pd: «Pensavo fosse una standing ovation, invece vedo che non avete le sedie. Al mio amico Zanonato neanche una sedia gli è rimasta. Ma come fa ora Padova senza il suo Pd?».
3 - LELLA, I SALOTTI E FAUSTO.
La sora Lella, la moglie di Fausto Bertinotti, torna in campo. E sceglie la platea del settimanale "Chi" per un'intervista a tutto campo. «Fausto - rivela la signora Lella - aveva deciso di smettere, non voleva candidarsi. Invece è stato costretto. Ha accettato per senso del dovere.
"Se non lo faccio non potrò guardarmi allo specchio", mi disse. Io ero contraria, e per protesta, per la prima volta, non ho partecipato alla campagna elettorale». Lella Bertinotti se la prende col «generone di centrosinistra»: «Io e Fausto siamo stati descritti come due mondani. In 23 anni siamo andati due volte a casa di Maria Angiolillo. Abbiamo passato molto più tempo davanti alle fabbriche e alle miniere».
4 - WALTER? SCALFARI CI VA A NOZZE.
Questa volta è proprio il caso di dirlo: l'amore non ha età. Il 7 luglio convoleranno a nozze un arzillo anzianotto di 84 anni con capelli e barba ovviamente bianchi e una bella signora che ha festeggiato lo scorso 12 giugno le 68 primavere. La «giovane» coppia è formata da Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano La Repubblica, e Giuliana Rossetti.
A officiare il secondo matrimonio in Campidoglio del patriarca del giornalismo progressista non il sindaco di Roma Alemanno, ma l'ex sindaco Walter Veltroni. Tra gli ospiti, Ezio Mauro, direttore di Repubblica e Carlo De Benedetti. Per il pranzo di nozze menù a base di pesce, molta verdura, sorbetto al limone e torta nuziale con le fragole.
5 - GRILLO E LA «GITA» PER IL DUCE.
Beppe Grillo organizza una gita a Roma per il 25 luglio. Sfortunatamente non sarà solo, ha infatti deciso di invitare i lettori del suo blog. Il percorso si snoderà attraverso le sedi dei «partiti espropriatori di democrazia» e cioè via della Scrofa (An), via dell'Umiltà (Pdl), piazza Sant'Anastasia (Pd), via Due Macelli (Udc). Il pensiero di intasare ancor più il traffico romano non lo deve neppure aver sfiorato.
«Alla gita - spiega Grillo - bisogna partecipare a piedi o con mezzi non motorizzati. Biciclette, risciò, pattini o dorso di mulo. La scelta della data non è casuale - ricorda il comico - il 25 luglio 1943 il Duce fu arrestato». Magari quest'anno qualche vigile zelante arresterà Grillo per viaggio a dorso di mulo non autorizzato.
6 - IL PARLAMENTO MESSO A DIETA.
Cura dimagrante per il Parlamento. Dopo anni di crescita senza confini delle spese di Senato e Camera, i due presidenti Renato Schifani e Gianfranco Fini hanno deciso di limitare la richiesta al Tesoro di incremento della loro dotazione finanziaria per il 2009 al tasso di inflazione programmata indicato nel Dpef, che è dell'1,5 per cento. Che è anche la cifra che ha fatto infuriare i sindacati.
Tra le misure che saranno prese l'unificazione delle politiche del personale, un'unica delegazione per le missioni internazionali al posto delle due che sono partite fino ad ora. Poi una divisione dei compiti sulle riforme. La riforma della Costituzione toccherà al Senato, quella della legge elettorale europea alla Camera.
Dagospia 25 Giugno 2008
1 - LA GIUNTA FORMIGONI AL BIVIO: ATTENTI A NON SBAGLIARE STRADA.
Pochi mesi fa Fini voleva espellerlo da An perché proponeva di usare la garrota di Tex Willer per raddrizzare i gay. Adesso Pier Gianni Prosperini è candidato alla vicepresidenza della Lombardia. La richiesta è arrivata a un poco entusiasta Roberto Formigoni, che si prepara a sostituire tre suoi assessori eletti in Parlamento.
Il governatore aveva promesso una squadra di livello, ma le prime indiscrezioni suscitano qualche perplessità. Escono Giancarlo Abelli, Massimo Corsaro e la vicepresidente Viviana Beccalossi, unica signora della giunta. Si scaldano il fratello di Ignazio La Russa, Romano, il cognato di Formigoni, Giulio Boscagli, e il debuttante Luca Ferrazzi. E mentre il celodurista Prosperini si prepara a diventare vice, la Lombardia rischia di rimanere senza donne.
2 - BENIGNI RITROVA LE BATTUTE: MENO MALE CHE SILVIO C'È.
«Meno male che Berlusconi è tornato. Io mi ero inventato Dante perché non c'avevo più battute... L'anno scorso mi sono divertito con l'opposizione. Ora, per par condicio, tocca al governo». Prima uscita post elettorale per Roberto Benigni e il suo Tutto Dante. Il canto scelto, per la serata in piazza a Padova, è il XXXIII del Paradiso. Ma l'introduzione, come sempre, è l'attualità.
E l'attualità è Silvio, il preferito. C'è spazio per tutto: dagli Europei («ha deciso di ricusare l'arbitro» e l'anno prossimo «manderà i rifiuti di Napoli a Barcellona») alla comunione ai divorziati: «Ha avuto - scherza Benigni - cinque o sei mogli, ma ora vuole pigliare l'ostia perché è gratis». Dante, se vivesse oggi, «dovrebbe inventarsi un girone solo per lui». Ce n'è per tutti, anche per il Pd: «Pensavo fosse una standing ovation, invece vedo che non avete le sedie. Al mio amico Zanonato neanche una sedia gli è rimasta. Ma come fa ora Padova senza il suo Pd?».
3 - LELLA, I SALOTTI E FAUSTO.
La sora Lella, la moglie di Fausto Bertinotti, torna in campo. E sceglie la platea del settimanale "Chi" per un'intervista a tutto campo. «Fausto - rivela la signora Lella - aveva deciso di smettere, non voleva candidarsi. Invece è stato costretto. Ha accettato per senso del dovere.
"Se non lo faccio non potrò guardarmi allo specchio", mi disse. Io ero contraria, e per protesta, per la prima volta, non ho partecipato alla campagna elettorale». Lella Bertinotti se la prende col «generone di centrosinistra»: «Io e Fausto siamo stati descritti come due mondani. In 23 anni siamo andati due volte a casa di Maria Angiolillo. Abbiamo passato molto più tempo davanti alle fabbriche e alle miniere».
4 - WALTER? SCALFARI CI VA A NOZZE.
Questa volta è proprio il caso di dirlo: l'amore non ha età. Il 7 luglio convoleranno a nozze un arzillo anzianotto di 84 anni con capelli e barba ovviamente bianchi e una bella signora che ha festeggiato lo scorso 12 giugno le 68 primavere. La «giovane» coppia è formata da Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano La Repubblica, e Giuliana Rossetti.
A officiare il secondo matrimonio in Campidoglio del patriarca del giornalismo progressista non il sindaco di Roma Alemanno, ma l'ex sindaco Walter Veltroni. Tra gli ospiti, Ezio Mauro, direttore di Repubblica e Carlo De Benedetti. Per il pranzo di nozze menù a base di pesce, molta verdura, sorbetto al limone e torta nuziale con le fragole.
5 - GRILLO E LA «GITA» PER IL DUCE.
Beppe Grillo organizza una gita a Roma per il 25 luglio. Sfortunatamente non sarà solo, ha infatti deciso di invitare i lettori del suo blog. Il percorso si snoderà attraverso le sedi dei «partiti espropriatori di democrazia» e cioè via della Scrofa (An), via dell'Umiltà (Pdl), piazza Sant'Anastasia (Pd), via Due Macelli (Udc). Il pensiero di intasare ancor più il traffico romano non lo deve neppure aver sfiorato.
«Alla gita - spiega Grillo - bisogna partecipare a piedi o con mezzi non motorizzati. Biciclette, risciò, pattini o dorso di mulo. La scelta della data non è casuale - ricorda il comico - il 25 luglio 1943 il Duce fu arrestato». Magari quest'anno qualche vigile zelante arresterà Grillo per viaggio a dorso di mulo non autorizzato.
6 - IL PARLAMENTO MESSO A DIETA.
Cura dimagrante per il Parlamento. Dopo anni di crescita senza confini delle spese di Senato e Camera, i due presidenti Renato Schifani e Gianfranco Fini hanno deciso di limitare la richiesta al Tesoro di incremento della loro dotazione finanziaria per il 2009 al tasso di inflazione programmata indicato nel Dpef, che è dell'1,5 per cento. Che è anche la cifra che ha fatto infuriare i sindacati.
Tra le misure che saranno prese l'unificazione delle politiche del personale, un'unica delegazione per le missioni internazionali al posto delle due che sono partite fino ad ora. Poi una divisione dei compiti sulle riforme. La riforma della Costituzione toccherà al Senato, quella della legge elettorale europea alla Camera.
Dagospia 25 Giugno 2008