DRAGHI: "ROBIN TAX, RISCHIO PER I CONSUMATORI" - TREMONTI: "PRIMA TASSAVANO GLI OPERAI, IO LE BANCHE" - NAVONA: TUTTI VS DI PIETRO - MATTIA FU WALTER - OSCURATA GUZZ - PDL APRE SUL BLOCCA PROCESSI.
1 - COME.
Jena per "La Stampa" - La prima notizia è che Di Pietro è il nuovo leader della sinistra. La seconda notizia quindi non esiste, come la sinistra.
2 - DRAGHI: ROBIN TAX ALZA COSTO RACCOLTA, RISCHI PER CONSUMATORI.
(Agi) - La Robin Tax rendera' piu' costosa la raccolta delle banche con il rischio che i maggiori oneri si riversino sui consumatori. L'allarme e' del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi: "Il provvedimento riguardante l'indeducibilita' parziale degli interessi passivi delle banche", avverte intervenendo all'assemblea annuale dell'Abi, "equivale a un maggior costo della racoclta di quasi dieci punti base".
Secondo l'inquilino di Palazzo Koch, "e' difficile prevdere come questo onere si ripartira': in relazione all'evoluzione delle condizioni di mercato, esso potra' ricadere sulle condizioni offerte a depositanti e prenditori di credito, sui proditti distribuiti o sulle risorse accantonate al patrimonio".
3 - TREMONTI: ROBIN TAX SU CLIENTI? PRIMA TASSAVANO OPERAI.
(Ansa) - E' una 'vecchia dottrina' e una 'ideologia' quella in base alla quale una nuova imposta, come la Robin Tax, se applicata su una impresa si ripercuote sui clienti. Prima invece si tassavano direttamente gli operai. Ad affermarlo e' il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti che risponde cosi' alle critiche sulla Robin Tax. 'In questo senso l'imposta ottima e' quella applicata sugli operai, che non possono traslarla su altri. E, siccome negli anni passati di traslazione non si e' parlato, significa che incidenza delle tasse e' stata da quella parte', cioe' sugli operai.
4 - PICCOLI VOLTAGABBANA CRESCONO! MATTIA STELLA, DA VELTRONIANO DI FERRO A CONDUTTORE DELLO SHOW DI VAFFA-NAVONA.
Ieri a Vaffa-Navona in rappresentanza del partito di Veltroni non c'erano solo alcune bandiere sparse per la piazza con il simbolone del Partito democratico e i prodian-parisiani a rispondere presente. In realtà il segretario democrat era rappresentato al massimo livello, nel senso che un suo (ex?) fedelissimo era addirittura stato chiamato a presidiare il palco. Il giovane conduttore della manifestazione, il biondo Mattia Stella, calca infatti da anni la scena politica romana come uno dei tanti ragazzi cresciuti all'ombra di Walterloo.
Nella sua biografia sul sito dell'associazione vicina al Pd "iMille" tiene a ricordare puntigliosamente di aver collaborato con l'ex assessore alle politiche giovanili, rapporti con le Università e Sicurezza del Comune di Roma, Jean Leonard Touadi, una delle creature più spiccatamente veltroniane del settennato capitolino di Walter, attualmente deputato in quota W dentro all'Italia dei Valori. Altra ricerca, altra notizia interessante sul passato veltroniano di Stella: è stato nientemeno che candidato alle primarie del Partito democratico dello scorso ottobre nella lista "Con Veltroni, Ambiente, innovazione e lavoro". Insomma, credenziali veltroniane di tutto rispetto, che però non gli hanno impedito di smistare interventi e intervenuti durante il raduno di ieri a piazza Navona, dove contro il Pd e lo stesso Veltroni è volato di tutto. Sarà per questo che in apertura della manifestazione, presentandosi alla piazza, ha preferito glissare sulla sua identità: "Ciao a tutti, mi chiamo Mattia, il cognome non è importante".
5 - REPUBBLICA TV HA OSCURATO LA GUZZANTI CON UN LUNGO BREAK PUBBLICITARIO.
E' stato il momento clou del raduno di Vaffa-Navona: se Travaglio c'era andato di manganello e Beppe Grillo di roncola, lei ha azionato i missili nucleari. Contro la Carfagna, contro Berlusconi, ma anche contro il suo ex prediletto Veltroni, contro il Papa: Sabina Guzzanti è stata un fiume in piena e infatti ha monopolizzato le pagine dei giornali di oggi. Sarà per questo che alle prime intemperanze sull'uccello del premier e le ministre da osteria, la diretta di Repubblica Tv dalla piazza si è magicamente interrotta. Sull'emittente online del quotidiano del Gruppo L'Espresso è partito un interminabile break pubblicitario che ha oscurato gran parte dell'intervento della comica comiziante. Chi voleva vederlo ha dovuto emigrare a Sky Tg 24 o su Radio Radicale. In compenso il giornale riporta gli strali hard della Guzzanti su fellatio e dintorni.
6 - CALDEROLI: IO STO CON IL PRESIDENTE NAPOLITANO.
(Agi) - "Proprio nei momenti piu' difficili il presidente ha dimostrato di avere grande saggezza ed equilibrio, interpretando compiutamente il suo ruolo super partes e di garante della Carta Costituzionale. Vada avanti cosi' Presidente: noi siamo con lei. Non si curi di comici che dovrebbero continuare a fare solo quello che hanno sempre fatto, perche' quando si dedicano ad altro al posto che ridere fanno solo piangereB ". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord.
7 - FINOCCHIARO: IERI ATTACCHI INACCETABILI.
(Apcom) - "Gli attacchi che ieri sono venuti dalla manifestazione di Piazza Navona al Quirinale e al Papa sono per il Pd inaccettabili e sbagliati". Lo ha detto la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, intervenendo questa mattina nell'aula di Palazzo Madama.
"Condivido la necessità - ha affermato Finocchiaro - di un ritrovato rispetto nei confronti del Presidente della Repubblica e del Santo Padre. La democrazia non ha bisogno di feticci, ma ci sono funzioni e ruoli che hanno la necessità di essere rispettati perché la democrazia sia tale. Ciò ovviamente ha pochissimo a che fare con una limitazione della libertà di informazione o di opinione, come lei ha giustamente ricordato in apertura di seduta".
8 - LA CEI: LA COSCIENZA LAICA SI RIBELLA ALLE OFFESE AL PAPA.
(Ansa) - La 'coscienza laica' del Paese si ribella alle offese rivolte ieri al Papa dal palco di piazza Navona, offese che 'nascono e crescono' in una palude di 'menzogna e ignoranza' Lo scrive il Sir, l'agenzia dei settimanali cattolici promossa dalla Cei. 'Trasformare una manifestazione pubblica di dissenso su importanti scelte politiche in un'occasione per insultare e offendere altri con toni di inconcepibile volgarita' - denuncia il Sir - non puo' e non deve essere considerata un'espressione di democrazia e, quindi, neppure di intelligenza'. 'Quanto accaduto ieri sera in piazza Navona, - prosegue l'agenzia - una deriva che ha disgustato perfino alcuni presenti che si sono allontanati, conferma che c'e' un'Italia maggioritaria, sana, che discute e si esprime anche con toni vibranti ma sempre rispettosi dell'altro e un'Italia assolutamente minoritaria che per esistere ha bisogno di insultare.
9 - SCAJOLA: RITIRO BLOCCA-PROCESSI DIPENDE MOLTO DAL PD.
(Apcom) - Sull'opportunità di ritirare la norma blocca-processi una volta approvato il Lodo Alfano, "direi che ha una responsabilità importante il Partito Democratico, dipende molto da loro". E' l'affermazione del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, durante il dibattito di 'Omnibus Estate' su La7. "Tutto dipenderà da come si svolgerà nelle prossime ore il dibattito parlamentare - prosegue - quale sarà il clima che si respirerà fra opposizione e maggioranza".
10 - GHEDINI: LODO NON SERVE PER IL CASO MILLS.
(Apcom) - "Il Lodo non serve per il processo Mills ma per impedire la strumentalizzazione dei processi al premier". Parola di Niccolò Ghedini, avvocato del presidente del Consiglio e consigliere in tema di giustizia dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. In un'intervista al Sole24Ore Ghedini aggiunge che "secondo me il Lodo dovrebbe entrare in vigore dopo la sentenza del processo Mills, che non può che risolversi a nostro favore, con un'assoluzione".
Ghedini precisa che "il processo Mills è in fase finale e per la difesa le cose si stanno mettendo in modo eccellente, soprattutto dopo l'esame dei periti. L'accelerazione del Lodo serve solo per togliere la polemica dalla vita politica. E' corretto anticiparne l'approvazione, anche se io voglio finire il processo perchè sono sicuro di vincerlo".
Il legale del premier spiega anche che quella sulla norma blocca-processi non è stata "una marcia indietro" da parte del governo, "evidentemente si è ritenuto che fosse migliorabile, soprattutto per attenuarne l'impatto. L'orientamento - dice Ghedini - è mantener fermo il principio delle priorità ma renderlo più flessibile, lasciando maggiore discrezionalità ai magistrati in modo da tener conto delle esigenze dei singoli uffici giudiziari".
11 - VITO: SI' A DUE EMENDAMENTI OPPOSIZIONE SUL LODO ALFANO.
(Agi) - Sono iniziate le votazioni nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia per l'esame del Lodo Alafano. Il voto per il mandato al relatore e' previsto per le pre 12.30, mentre e' confermato che approdera' in Aula alle 17. Gli emendamenti sono stati accorpati in 25 votazioni. Il ministro Elio Vito, che sta partecipando ai lavori, ha confermato che i relatori stanno pensando di dare parere positivo, quando il ddl arrivera' in Aula, a due emendamenti dell'opposizione. Si tratta di una norma del Pd, scritta da Mantini, e una dell'Idv, redatta da Palomba. Quest'ultimo prevede la ripresa del processo penale sospeso entro 30 giorni dalla cessazione della carica. "Non c'e' nessuna blindatura - spiega Vito - se ci sono proposte costruttive da parte dell'opposizione le accoglieremo".
12 - TRUFFA, ACCUSE A BASSOLINO JR.
Dal "Corriere della Sera" - Sono sei, fra cui Gaetano Bassolino, manager dell'Ubs a Londra e figlio del Governatore della Campania, i funzionari di banca indagati per truffa aggravata al Comune di Milano nell'inchiesta del pm Alfredo Robledo sui prodotti finanziari «derivati» negoziati dal Comune nel 2005 con Ubs, Deutsche, Depfa Bank e JP Morgan per «ristrutturare» i debiti di Palazzo Marino. Ieri la GdF è tornata per molte ore negli uffici della Ragioneria comunale a controllare e acquisire documenti.
Dagospia 09 Luglio 2008
Jena per "La Stampa" - La prima notizia è che Di Pietro è il nuovo leader della sinistra. La seconda notizia quindi non esiste, come la sinistra.
2 - DRAGHI: ROBIN TAX ALZA COSTO RACCOLTA, RISCHI PER CONSUMATORI.
(Agi) - La Robin Tax rendera' piu' costosa la raccolta delle banche con il rischio che i maggiori oneri si riversino sui consumatori. L'allarme e' del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi: "Il provvedimento riguardante l'indeducibilita' parziale degli interessi passivi delle banche", avverte intervenendo all'assemblea annuale dell'Abi, "equivale a un maggior costo della racoclta di quasi dieci punti base".
Secondo l'inquilino di Palazzo Koch, "e' difficile prevdere come questo onere si ripartira': in relazione all'evoluzione delle condizioni di mercato, esso potra' ricadere sulle condizioni offerte a depositanti e prenditori di credito, sui proditti distribuiti o sulle risorse accantonate al patrimonio".
3 - TREMONTI: ROBIN TAX SU CLIENTI? PRIMA TASSAVANO OPERAI.
(Ansa) - E' una 'vecchia dottrina' e una 'ideologia' quella in base alla quale una nuova imposta, come la Robin Tax, se applicata su una impresa si ripercuote sui clienti. Prima invece si tassavano direttamente gli operai. Ad affermarlo e' il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti che risponde cosi' alle critiche sulla Robin Tax. 'In questo senso l'imposta ottima e' quella applicata sugli operai, che non possono traslarla su altri. E, siccome negli anni passati di traslazione non si e' parlato, significa che incidenza delle tasse e' stata da quella parte', cioe' sugli operai.
4 - PICCOLI VOLTAGABBANA CRESCONO! MATTIA STELLA, DA VELTRONIANO DI FERRO A CONDUTTORE DELLO SHOW DI VAFFA-NAVONA.
Ieri a Vaffa-Navona in rappresentanza del partito di Veltroni non c'erano solo alcune bandiere sparse per la piazza con il simbolone del Partito democratico e i prodian-parisiani a rispondere presente. In realtà il segretario democrat era rappresentato al massimo livello, nel senso che un suo (ex?) fedelissimo era addirittura stato chiamato a presidiare il palco. Il giovane conduttore della manifestazione, il biondo Mattia Stella, calca infatti da anni la scena politica romana come uno dei tanti ragazzi cresciuti all'ombra di Walterloo.
Nella sua biografia sul sito dell'associazione vicina al Pd "iMille" tiene a ricordare puntigliosamente di aver collaborato con l'ex assessore alle politiche giovanili, rapporti con le Università e Sicurezza del Comune di Roma, Jean Leonard Touadi, una delle creature più spiccatamente veltroniane del settennato capitolino di Walter, attualmente deputato in quota W dentro all'Italia dei Valori. Altra ricerca, altra notizia interessante sul passato veltroniano di Stella: è stato nientemeno che candidato alle primarie del Partito democratico dello scorso ottobre nella lista "Con Veltroni, Ambiente, innovazione e lavoro". Insomma, credenziali veltroniane di tutto rispetto, che però non gli hanno impedito di smistare interventi e intervenuti durante il raduno di ieri a piazza Navona, dove contro il Pd e lo stesso Veltroni è volato di tutto. Sarà per questo che in apertura della manifestazione, presentandosi alla piazza, ha preferito glissare sulla sua identità: "Ciao a tutti, mi chiamo Mattia, il cognome non è importante".
5 - REPUBBLICA TV HA OSCURATO LA GUZZANTI CON UN LUNGO BREAK PUBBLICITARIO.
E' stato il momento clou del raduno di Vaffa-Navona: se Travaglio c'era andato di manganello e Beppe Grillo di roncola, lei ha azionato i missili nucleari. Contro la Carfagna, contro Berlusconi, ma anche contro il suo ex prediletto Veltroni, contro il Papa: Sabina Guzzanti è stata un fiume in piena e infatti ha monopolizzato le pagine dei giornali di oggi. Sarà per questo che alle prime intemperanze sull'uccello del premier e le ministre da osteria, la diretta di Repubblica Tv dalla piazza si è magicamente interrotta. Sull'emittente online del quotidiano del Gruppo L'Espresso è partito un interminabile break pubblicitario che ha oscurato gran parte dell'intervento della comica comiziante. Chi voleva vederlo ha dovuto emigrare a Sky Tg 24 o su Radio Radicale. In compenso il giornale riporta gli strali hard della Guzzanti su fellatio e dintorni.
6 - CALDEROLI: IO STO CON IL PRESIDENTE NAPOLITANO.
(Agi) - "Proprio nei momenti piu' difficili il presidente ha dimostrato di avere grande saggezza ed equilibrio, interpretando compiutamente il suo ruolo super partes e di garante della Carta Costituzionale. Vada avanti cosi' Presidente: noi siamo con lei. Non si curi di comici che dovrebbero continuare a fare solo quello che hanno sempre fatto, perche' quando si dedicano ad altro al posto che ridere fanno solo piangereB ". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord.
7 - FINOCCHIARO: IERI ATTACCHI INACCETABILI.
(Apcom) - "Gli attacchi che ieri sono venuti dalla manifestazione di Piazza Navona al Quirinale e al Papa sono per il Pd inaccettabili e sbagliati". Lo ha detto la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, intervenendo questa mattina nell'aula di Palazzo Madama.
"Condivido la necessità - ha affermato Finocchiaro - di un ritrovato rispetto nei confronti del Presidente della Repubblica e del Santo Padre. La democrazia non ha bisogno di feticci, ma ci sono funzioni e ruoli che hanno la necessità di essere rispettati perché la democrazia sia tale. Ciò ovviamente ha pochissimo a che fare con una limitazione della libertà di informazione o di opinione, come lei ha giustamente ricordato in apertura di seduta".
8 - LA CEI: LA COSCIENZA LAICA SI RIBELLA ALLE OFFESE AL PAPA.
(Ansa) - La 'coscienza laica' del Paese si ribella alle offese rivolte ieri al Papa dal palco di piazza Navona, offese che 'nascono e crescono' in una palude di 'menzogna e ignoranza' Lo scrive il Sir, l'agenzia dei settimanali cattolici promossa dalla Cei. 'Trasformare una manifestazione pubblica di dissenso su importanti scelte politiche in un'occasione per insultare e offendere altri con toni di inconcepibile volgarita' - denuncia il Sir - non puo' e non deve essere considerata un'espressione di democrazia e, quindi, neppure di intelligenza'. 'Quanto accaduto ieri sera in piazza Navona, - prosegue l'agenzia - una deriva che ha disgustato perfino alcuni presenti che si sono allontanati, conferma che c'e' un'Italia maggioritaria, sana, che discute e si esprime anche con toni vibranti ma sempre rispettosi dell'altro e un'Italia assolutamente minoritaria che per esistere ha bisogno di insultare.
9 - SCAJOLA: RITIRO BLOCCA-PROCESSI DIPENDE MOLTO DAL PD.
(Apcom) - Sull'opportunità di ritirare la norma blocca-processi una volta approvato il Lodo Alfano, "direi che ha una responsabilità importante il Partito Democratico, dipende molto da loro". E' l'affermazione del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, durante il dibattito di 'Omnibus Estate' su La7. "Tutto dipenderà da come si svolgerà nelle prossime ore il dibattito parlamentare - prosegue - quale sarà il clima che si respirerà fra opposizione e maggioranza".
10 - GHEDINI: LODO NON SERVE PER IL CASO MILLS.
(Apcom) - "Il Lodo non serve per il processo Mills ma per impedire la strumentalizzazione dei processi al premier". Parola di Niccolò Ghedini, avvocato del presidente del Consiglio e consigliere in tema di giustizia dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. In un'intervista al Sole24Ore Ghedini aggiunge che "secondo me il Lodo dovrebbe entrare in vigore dopo la sentenza del processo Mills, che non può che risolversi a nostro favore, con un'assoluzione".
Ghedini precisa che "il processo Mills è in fase finale e per la difesa le cose si stanno mettendo in modo eccellente, soprattutto dopo l'esame dei periti. L'accelerazione del Lodo serve solo per togliere la polemica dalla vita politica. E' corretto anticiparne l'approvazione, anche se io voglio finire il processo perchè sono sicuro di vincerlo".
Il legale del premier spiega anche che quella sulla norma blocca-processi non è stata "una marcia indietro" da parte del governo, "evidentemente si è ritenuto che fosse migliorabile, soprattutto per attenuarne l'impatto. L'orientamento - dice Ghedini - è mantener fermo il principio delle priorità ma renderlo più flessibile, lasciando maggiore discrezionalità ai magistrati in modo da tener conto delle esigenze dei singoli uffici giudiziari".
11 - VITO: SI' A DUE EMENDAMENTI OPPOSIZIONE SUL LODO ALFANO.
(Agi) - Sono iniziate le votazioni nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia per l'esame del Lodo Alafano. Il voto per il mandato al relatore e' previsto per le pre 12.30, mentre e' confermato che approdera' in Aula alle 17. Gli emendamenti sono stati accorpati in 25 votazioni. Il ministro Elio Vito, che sta partecipando ai lavori, ha confermato che i relatori stanno pensando di dare parere positivo, quando il ddl arrivera' in Aula, a due emendamenti dell'opposizione. Si tratta di una norma del Pd, scritta da Mantini, e una dell'Idv, redatta da Palomba. Quest'ultimo prevede la ripresa del processo penale sospeso entro 30 giorni dalla cessazione della carica. "Non c'e' nessuna blindatura - spiega Vito - se ci sono proposte costruttive da parte dell'opposizione le accoglieremo".
12 - TRUFFA, ACCUSE A BASSOLINO JR.
Dal "Corriere della Sera" - Sono sei, fra cui Gaetano Bassolino, manager dell'Ubs a Londra e figlio del Governatore della Campania, i funzionari di banca indagati per truffa aggravata al Comune di Milano nell'inchiesta del pm Alfredo Robledo sui prodotti finanziari «derivati» negoziati dal Comune nel 2005 con Ubs, Deutsche, Depfa Bank e JP Morgan per «ristrutturare» i debiti di Palazzo Marino. Ieri la GdF è tornata per molte ore negli uffici della Ragioneria comunale a controllare e acquisire documenti.
Dagospia 09 Luglio 2008