PECCATI GAY & PECCATORI OMO - ALESSANDRO IL GRANDE (NELLE MUTANDE); IL CURRI-CULUM DI PIETRO IL GRANDE; GLI ATTI OSCENI DI MIGUEL DE CERVANTES.

Articolo di Giovanbattista Brambilla

Foto n°1


**Non fatevi intimorire da monumenti equestri o dai volti appesi nei musei, perché spesso dietro quei busti di marmo si nascondono delle vere e proprie facce di bronzo. Il busto qui a lato (FOTO1) ritrae Alessandro il Grande ( 356-323 A.C.): celeberrimo condottiero a sedici anni, re dei macedoni a venti, conquistò la Grecia, la Tracia e distrusse Tebe (lasciando intatta solo la casa del poeta gaissimo Pindaro di cui era un fan). Vinse i persiani e sposò la figlia di Dario, conquistò l'Egitto, fondò Alessandria, invase la Libia e raggiunse l'India. Insomma penetrò ovunque e chiunque con estrema precocità! Da vero enfant prodige voleva due di tutto.anche nel letto. Così fu il bellissimo Ephestion l'amore della sua vita ma teneva di scorta l'eunuco preferito da Re Dario, di nome Bagoas, per giochini alternativi. Secondo Callistene, storico di palazzo, Alessandro diceva criptico: "Faccio l'Amore col maschio e la Voluttà col castrato". Ma, ahimè, la malaria se lo portò via precocemente. Il suo regno venne spartito tra i suoi generali ed ignorasi i destini dei due vedovi. Poveretti!

Foto n°2


**Batteva un cuore e chissà cos'altro pure a (FOTO 2) Pietro il Grande (1672-1725) che in linea dinastica si vide scavalcato dalla primogenita Sophia. Diciassettenne inquieto assoldò il generale scozzese Patrick Gordon , si autoproclamò Tzar di tutte le Russie e segregò in convento la sorella. Tra i suoi mercenari c'era pure Francis Lefort, svizzero trentanovenne, genero di Gordon ma amante d'un certo Alexandre Menchikov, un pasticciere di sedici anni. Finì che Lo Tzar incontrò il quasi coetaneo e fu colpo di fulmine a ciel sereno. Altrettanto fulminea fu la carriera di Alexandre: da attendente a Senatore, da principe del Sacro Romano Impero a primo Governatore di San Pietroburgo (la nuova capitale très chic a cui lo Tzar diede il suo nome), da Comandante in Capo della cavalleria a Governatore delle province Baltiche. Accidenti che bel curri-culum! Pietro occidentalizzò la Russia, poi si sposò con una nobile talmente rompipalle che finì per farla incarcerare e ammazzò sotto tortura pure il loro figlio Alessio. Urca ! Poi impalmò una contadina da cui ebbe un bel po' di figli e fu lei che gli succedette al trono. Ah, les femmes!

Foto n°3


**Il tipino tutto orgoglioso del suo cappello piumato è il principe polacco (FOTO 3)Stanislao Poniatowsky( 1732-1798) che circolò pure lui alla corte di Russia solo qualche annetto più tardi. L'omosessualità fu per Stanislao il primo passo verso il trono di Polonia. Incontrò l'ambasciatore d'Inghilterra a San Pietroburgo che invaghitosi della sua grande bellezza se lo intortò ben bene e poi lo presentò alla futura zarina Caterina II la Grande, di cui ne divenne a lungo l'amante. Da monarca continuò a sollazzarsi in truppa rifiutandosi al matrimonio. Quando si dice unire l'utile al dilettevole!

Foto n°4


**Ma la Polonia si sbriciolò a causa della vicina Prussia, in cui regnava un altro bel soggettino: Federico II il Grande (1712-1786). Da ragazzino s'invaghì del ventenne Hans Von Katte, un vero maschio da cui lui si sentiva protetto. Progettando una fuga d'amore furono traditi da un valletto. Il padre s'incazzò come una iena credendo che Federico stesse tramando un colpo di stato. Lo obbligò ad assistere all'esecuzione dell'amato e ad accettare come erede il fratello minore Enrico (1726-1802), dagli stessi gusti sessuali variopinti. Quest'ultimo però non divenne mai re, travolto dai suoi amori per baritoni e nobili francesi, rifiutò persino il trono degli U.S.A. quando gli fu offerto nel 1786! Dopo la morte del padre, nel 1740, Federico salì al potere, e si rinchiuse nel castello di Sans-Souci attorniato da esteti e musicisti. Invitò a corte pure Voltaire (1694-1778) (FOTO 4) che annotò nei suoi diari:"Lo stoico monarca concedeva alcuni momenti alla setta d'Epicuro: faceva arrivare due o tre favoriti, sia luogotenenti del suo reggimento, sia paggi o giovani cadetti. Prendevano il caffè. Colui a chi lui gettava il fazzoletto restava poi in privato per un quarto d'ora tête-à-tête". Ma il re che amava i suoi soldati ne fece anche l'armata più potente d'Europa, raddoppiò i suoi possedimenti e fu veramente il roi-philosophe tanto stimato da Voltaire: abolì la censura di stampa e la tortura nei tribunali.

Foto n°5


**Ma la realtà ufficiale ha sempre celato molte cose. Ad esempio è stato reso noto da poco un documento da cui risulta che il letterato "monumento nazionale" spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616) (FOTO 5)il 15 settembre del 1569 fu condannato ad avere, con pubblica infamia, la mano destra tagliata e ad essere bandito dalla Spagna per aver commesso "il peccato abominevole". Lui fuggì e cinque anni dopo ricomparve come cameriere, cioè nella camera da letto, del cardinale omosessuale Julio Acquaviva sul quale a Roma c'era il detto : "Se diventa Papa l'Acquaviva ne avremo una Papessa". Poi s'arruolò in marina, perse la mano sinistra nella battaglia di Lepanto (ma allora è destino!), per finire anni dopo imprigionato ad Algeri, praticamente schiavo dell'emiro Hassan Pacha che era famoso per tenere un harem su entrambe le sponde. Doveva essere particolarmente attaccato a Cervantes se per lui chiese un riscatto esorbitante in monete d'oro. Liberato, tornò in Spagna e nel 1580 fu accusato "d'atti osceni". A trentasette anni contrasse un matrimonio d'interesse ma scoperto di non poter disporre della dote abbandonò la sposa la notte di nozze. Non ho parole.

Foto n°6


**Ed ora come gran finale eccovi un reperto storico notevole. (FOTO 6) Una foto degli anni 20' d'un artista di variété che come la Vispa Teresa urlava a distesa: l'ho presa, l'ho presa!




Dagospia.com 16 Ottobre 2002