L'AMERICA TEME L'ATTACCO CHIMICO E SI PREPARA A VACCINARE INTERE FASCE DI POPOLAZIONE; LA CINA NON E' VICINA A INTERNET.

1 - L'AMERICA TEME L'ATTACCO CHIMICO E SI PREPARA A VACCINARE INTERE FASCE DI POPOLAZIONE

Due notizie prese dall'inglese Time e dal Washington Post mettono in allarme.
Il prestigioso giornale inglese sostiene che Bush ha in mente di sottoporre gli americani a vaccinazioni in massa contro il vaiolo. Cominciando con i militari per proseguire con il personale medico e di polizia (in tutto oltre un milione di persone), per poi dare l'opportunità di vaccinarsi a tutti quelli che ne faranno richiesta.

Tutto questo malgrado la vaccinazione sia rischiosa e non raccomandata dalle autorità sanitarie. Il Post invece sostiene che i lavoratori degli uffici postali americani siano stati riforniti di pillole per proteggerli dal cancro alla tiroide in caso di attacco con sostanze radioattive.

Le due notizie rivelano la fortissima preoccupazione del governo americano per un eventuale attentato fatto con bombe sporche. Piccole armi ma capaci di colpire una fascia ampia della popolazione. Non è dato sapere se questa paura nasca da precise informazioni di intelligence o semplicemente dal timore di essere colti impreparati come l'undici settembre.




2 - I CINESI HANNO ACCESSO LIMITATO AD INTERNET: NIENTE INFORMAZIONE, SPETTACOLO, POLITICA.

Scopriamo dal sito The Inquirer, che il Berkman Center per Internet e società della Harvard Law School, ha reso pubblico uno studio secondo il quale la Repubblica Popolare Cinese bloccherebbe alcune decine di migliaia di siti internet che secondo il governo di Pechino: "spargono false informazioni che posso mettere in pericolo la sicurezza dello Stato e distruggere la stabilità sociale."
Tra i siti che i cittadini cinesi non possono vedere ci sono organizzazioni governative e non, istituti universitari e siti dedicati alla salute, allo spettacolo e alla politica.
Tra i nomi di spicco Altavista, Amnesty International, CBS, giornali come il Los Angeles Times e il Washington Post, fino alla BBC e all'agenzia Reuters.
Dagospia, forza controrivoluzionaria, non è tra questi.


Dagospia.com 4 Dicembre 2002