FECCIA ALATA - "I POETI, GLI SCRITTORI VISTI DA VICINO SONO PERSONE NORMALI."
da Il Foglio della domenica
1 - Prestigio
"Sono molto emozionata per l'opportunità che mi è stata concessa di far qualcosa per alleviare i problemi di tante popolazioni che soffrono la fame nel mondo. È un prestigio e un onore che prima di me hanno avuto personaggi che stimo come Miriam Makeba, Gilberto Gil e Gina Lollobrigida". Dionne Warwick, cantante. Alla Repubblica.
2 - Esitazione
"Veramente avevo quasi finito un libro sul terrorismo, ma poi tutto è successo così come avevo descritto e adesso devo rícominciare daccapo. Sono tuttavia un po' esitante, temo che se torno a scrivere poi quelle cose accadano di nuovo davvero. E così aspetto". Michael Caine, attore. Alla Stampa.
3 - Buonismo
"Penso sia un nuovo buonismo, un nuovo politicamente corretto. C'è uno scivolamento verso un nuovo conformismo reazionario. Ne vedo i segni ogni giorno, nella teoria politica, nell'arte, nella musica, nella letteratura". Daniel Lindenberger, storico. Alla Repubblica.
4 - Etichetta
"Queste storie di onde mi hanno sempre fatto venire i nervi. Sono etichette appiccicate da altri. Per cominciare noi non ci siamo mai chiamati Nouvelle Vague". Claude Chabrol, regista. Al Giornale.
5 - Genealogia
"L'arte è figlia del cielo". Mogol, paroliere. Sul Riformista.
6 - Normalità
"I poeti, gli scrittori, visti da vicino sono persone normali". Giovanni Giovannetti, fotografo. Alla Repubblica.
7 - Livello
"Sono allibito. Sono stato messo allo stesso livello di colleghi che nemmeno vanno al mercato a fare la spesa, quando io all'alba sono già all'ortomercato". Aimo Moroni, ristoratore. Al Giornale.
8 - Interpretazione
"Io sono un'attrice e Moretti è un autore; io interpreto le emozioni che mi propongono, lui le crea. Per questo non posso adottare le sue posizioni". Ornella Muti, attrice. Al País.
9 - Armonia
"I miei figli sono sempre stati la cosa più importante per me e io sono sempre stato molto presente nella loro vita: è per amor loro che ho sempre cercato di far funzionare in modo armonico il mio rapporto con le loro madri". Robert De Niro, attore. Alla Repubblica.
10 - Adulazione
"Ma leccare il principe non serve a niente. Il vero adulatore è quello che si sveglia alle sei di mattina, si precipita in mutande dal giornalaio, prende tutti i giornali e poi alle otto comincia a telefonare a tutti". Sergio Valzania, direttore. A Sette.
11 - Illuminazione
"La nostra (quella della famiglia di Ugo Mulas, fotografo, ndr) era un'esistenza fuori dagli schemi, zingaresca, senza la quotidianità della famiglia classica. E così io, come tutti i bambini che vogliono essere uguali agli altri, sognavo le cose più borghesi possibili: un lampadario di quelli con le gocce". Melina Mulas, figlia. Alla Repubblica.
12 - Contabilità
"Io sono uno che da grande voleva fare l'artista e l'ho fatto girando per l'Italia. Non volevo fare il contabile, anzi la contabilità, la matematica era la materia in cui andavo peggio nei miei studi classici. Fare oggi il contabile per l'Auditel non vale la pena, preferisco continuare a fare il musicante". Renzo Arbore, musicante. Alla Repubblica.
13 - Arma
"Il valore, l'eccellenza, la qualità, la combinazione di arte e scienza, fare ciò che gli altri non fanno, che non sanno fare, puntare su ciò che ti rende unico, che spinge la gente a cercarti: questa per un paese come il nostro, è la sola arma vincente". Francesco Alberoni, sociologo. Sul Corriere della Sera.
14 - Diligenza
"Fare lo scrittore assomiglia per certi versi al lavoro nel cabaret: bisogna osservare bene i caratteri dei personaggi della realtà. In più per un libro devi visitare i luoghi (io l'ho fatto)". Giorgio Faletti, scrittore. Al Corriere della Sera.
15 - Fattibilità
"Trapiantare un volto è una cosa fattibile, giustificabile e anche logica". Marco Lanzetta, chirugo. Al Giornale.
Dagospia.com 5 Dicembre 2002