DIARIO DI COSTANTINO/2 - GAZZONI DIVINI AL MATRIMONIO GENTILONI-MARCHI - SI PUO' VIVERE SENZA L'OSSICODONE SVIZZERO?

Costantino della Gherardesca (da L'Insoglio, tornato da Bologna ieri notte)


Patrizia Medail è diventata leggendaria nell'organizzazione dei matrimoni. Due anni fa il matrimonio di sua figlia Gaja era spettacolare (tant'è vero che un mio amico che è andato lo stesso anno al matrimonio Rockfeller/Carnegie a Washington ha detto che non era niente in confronto); questo sabato il matrimonio di sua figlia Daria Gentiloni con Filippo Marchi (figlio di Carlo Marchi e Gioia Falck) è stato spettacolare.

(Vittorio e Bona Frescobaldi-U.Pizzi)


Il matrimonio è andato avanti ugualmente, nonostante il lutto nella famiglia per il decesso della nonna Mali Falck una settimana fa (che pare voleva le feste continuassero ugualmente). Presenti le zie dello sposo Bona Frescobaldi e la DIVINA Grazia Gazzoni, con cui sono stato per la maggior parte della serata: una grande esteta che stupisce sempre con i suoi concerti alternativi organizzati per pochi eletti (esempio, l'anno del terrorismo Talebano ha fatto suonare un gruppo afgano, fiera e senza remore).

(Marina Cicogna-U.Pizzi)


Al matrimonio fra fuochi d'artificio, innumerabili bar di cocktail o champagne e gabbie con uccelli finti (del tipo ornitologo) posti ovunque, presenti anche Marina Cicogna (che mi ha fatto grandi complimenti per la televisione, beh, mi ha detto 'meglio tu che altri'), vari ministri, la fantastica Puccetta Recchi, Mario D'Urso, il giornalista del Corriere Guido Vergani, Chiara Boni (seduta accanto a me), la mia amica Isabella Bossi Fedrigotti, Alain Elkann con la nuova moglie, l'onnipresente Carlo Giovannelli, Leandro Gualtieri (il piu grosso industriale di filati e proprietario delle uniche terme di gran lusso e prestigio in Italia), Andrea Dotti (vedovo di Audrey Hepburn e noto psichiatra a Roma), Sybilla e Costanza della Gherardesca (bionde scintillanti cugine, quest'ultima è mia madre), la mia amica Sofia Camerana, Paolo Scaroni (amministratore delegato dell'Enel, che si è scatenato tutta la notte sulla pista da ballo), i critici d'arte Vittorio Sgarbi e Philippe D'Averio, Chiara Beria, Annibale e Marta Brivio, la matriarca fiorentina Giorgiana Corsini, il direttore giornalistico Giancarlo Mazzucca, Luisa Beccaria (mi dicano è una stilista, vestita da confetto), e molteplici altri aristocratici e finanzieri.

(Mario D'Urso-U.Pizzi)


Il giorno dopo del matrimonio c'era una colazione da Grazia Gazzoni, ma la mia sveglia alle tre mi ha impedito qualsiasi ingaggio social.
A parte i matrimoni tutto va abbastanza bene per il mio diario. Il prossimo log sarà una chicca da non perdere con sicure minacce di causa (spero che la responsabilità cada su Dago).

(Paolo Scaroni-U.Pizzi)


Una piccola protesta personale ci sarebbe: in questo paese la mia adorata Chiesa Cattolica a volte fa cilecca. La sua influenza ha impedito, dopo l'uscita di Veronesi dalla politica che ce la stava per fare, il commercio dell'ossicodone. Una piccola pasticca divina che cura qualsiasi acciacco o cattivo umore. Io ho finito il mio Ossicodone svizzero e, nonostante tutti mi dicano che sono meno rincoglionito e sto molto meglio, sono entrato in una rota stile 'Ragazzi dello Zoo di Berlino'. Mi sento come Cristiane F. quando abbracciava il cuscino e sudava freddo in piena scimmia.

(Marta ed Annibale Brivio Sforza-U.Pizzi)


Tanto è vero che il mio cattivo umore mi ha fatto cancellare il mio folle viaggio a Los Angeles; dove erano previsti sia tuffi nel glamour di Hollywood come nel rock n' roll della Spaceland Of Dreams (locale marginalpunkissimo per cui avevo già inviti) -peccato per il Diario. Invece tutte le sensazioni sono moltiplicate di magnitudine, tutto è allucinante e mi aggredisce: gli zaini Invicta dei giovani italiani mi accecano dallo squallore, i turisti 'traveler' ed il loro mal piazzato entusiasmo verso l'Italia come meta avventurosa (figuratevi, in un paese oramai cosi borghese) mi spingono verso il suicidio con i loro sandali, capelli rasta ed enormi sacchi a pelo sulle spalle; ed infine la gente che ho incontrato sul treno tornando dall'Emilia (mai più senza limo), la puzza e la realtà di persone che viaggiano nello scomodo calore estivo mi ha travolto i sensi e spedito rapidamente in uno stato di ansia e paura di essa stessa.

(Irene Ghergo con Brando Giordani e Paolo Giaccio-U.Pizzi)


Irene Ghergo mi ha detto che mi devo abituare a sentirmi come tutta la gente normale e sobria, ed io lo accetto, malvolentieri. L'overdose di sensazioni dovuta dalla sobrietà (l'improvvisa mancanza di ossicodone) è come essere messi sotto da un treno. E con tutto ciò non aiuta l'estate, stagione che il sangue nordico dei miei avi detesta e che consiste nello stare seduto in mutande ad aspettare l'amato autunno; e la sua stagione televisiva ove ritorno nella mia amata città di Caligola per lavorare.




  • DIARIO DI COSTANTINO/1


    Dagospia.com 9 Giugno 2003