GUAI PER GAI: ORNELLA VANONI FA CAUSA A GAI MATTIOLO

Nella vita ci sono i grandi misteri e le piccole rogne. Quelli grandi (perché si nasce e si muore senza vincere lo scudetto?) sono destinati a rimanere senza soluzione, e dunque ci si abitua, con gli anni, a rimuoverli oppure a sopportarli con rassegnata ignoranza. Quelle piccole rogne (perché i divi godono come scimmie quando si siedono davanti a un avvocato?), invece, fanno soffrire peggio dei sassolini nelle scarpe. Proprio perché piccoli, e dunque pare impossibile non riuscire a farsene una ragione.

Fatto sta che Ornella Vanoni, la divina chanteuse dell'orgasmo musicarello, ha fatto causa al couturier Gai Mattiolo, nomignolato il Versace de'noantri. Tutto ha origine da un invito alla divina allieva di Giorgio Strehler di due aficionados della griffe più gai che Mattiolo, vale a dire Marina Doria e Laura Gancia. Su, dai Ornella, ci accompagni a via della Spiga a svetrinare la boutique di Gai?

L'ultrasixty ma ancora sexy Vanoni dice perché no? e s'imbarca con l'allegra brigata tardona-savoiarda. Mentre scutrettolano per il centro meneghino il più intimo public relation di Gai, il baldo Massimo Leonardelli, avvisa i paparazzi. C'è da capirlo: la consorte mega-lift di Vittorio Emanuele, una dama bi-visposa come Laura Gancia, più l'Ornella a rotelle, è un bel terno col botto.

Il botto scoppia quando il Leonardelli invia, oltre alle foto delle tre sfaccendate shoppivare, anche un comunicato stampa con la Vanoni arruolata nella brigata Mattiolo. Apriti cielo! L'ugola più amata da Gino Paoli s'inalbera come un misirizzi: ma come si permettono, io ho un contratto di esclusiva con la stilista Giuliana Cella, io vesto ethno-chic, io! E gli avvocati si mettono al lavoro.

Dietro tanto indispettirsi della Vanoni c'è anche il fatto che sempre più spesso viene scambiata dai tassinari per Iva Zanicchi, che abitualmente veste Mattiolo.


( Copyright Dagospia.com 14-02-2001)