LONDON SPY - CACCIA ALL'AMBASCIATA: AMADUZZI IN PENSIONE, SANDRO VATTANI E ARAGONA IN PISTA - ASSALTO ALL'ISTITUTO DI CULTURA: LA SORELLA DEL CIARRAPICO, GAIA SERVADIO O FILO DELLA TORRE?
L'ambasciata di Londra è una delle prede più ambite nel mondo delle feluche e i diplomatici più ambiziosi da sempre hanno trovato pienamente soddisfacente il sogno di occupare da ambasciatori la sede di Londra. L'attuale titolare, Luigi Amaduzzi, che ci è arrivato quattro anni fa dopo avere trascorso al Quirinale il settennato di Oscar Luigi Scalfaro, a fine dicembre andrà in pensione, ma potrebbe avere una proroga di qualche mese mentre si stanno muovendo i suoi possibili successori.
Per mesi si era parlato delle candidature dell'ambasciatore Antonio Puri Purini che a sua volta era arrivato al Quirinale come consigliere politico del Presidente Ciampi e di Gianni Castellaneta che è uno dei più importanti consiglieri di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, ma ambedue i candidati, alla feluca di Londra, sembrano preferire l'ipotesi di restare ai loro posti di potere.
Nel toto-ambasciatore i nuovi favoriti sono Giancarlo Aragona, che è stato capo di gabinetto della signora Suni Agnelli quando questa era a capo della Farnesina e poi capo missione a Mosca; e Sandro Vattani, fratello del potentissimo Umberto, del quale si parlò a suo tempo quale possibile Ministro degli Esteri in sostituzione di Riccardo Ruggiero.
Pure a Londra si sono aperti i giochi per l'incarico di Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, ora che l'encomiabile giornalista Mario Fortunato, collaboratore dell'Espresso, sta per lasciare il suo incarico, già scaduto e quindi rinnovato tra polemiche politiche. Le candidature di cui si sente molto parlare sono quelle della dottoressa Rosa Maria Letz, sorella dell'imprenditore Ciarrapico, a seguire quella di Gaia Servadio, una giornalista e scrittrice (a volta erotica) che in gioventù ammaliava uomini di tutte le età. Si narra un goloso episodio della gaia: una trentina di anni fa, per prendere contatto con il compianto avvocato Agnelli, stava facendo andare a picco la barca sulla quale veleggiava con il suo paziente marito dell'epoca, William Mostin-Owen - un episodio raccontato con la sua leggendaria maestria da Alberto Arbasino.
Ma la candidatura più seria sarebbe quella del corrispondente di Repubblica, Paolo Filo della Torre che ha trascorso la maggior parte della sua vita nella capitale inglese dove è stato anche corrispondente del Sole 24 Ore, autore di un buon numero di libri e centinaia di articoli anche per quotidiani e case editrici inglesi. Filo della Torre avrebbe il vantaggio di conoscere molto bene sia la Londra che conta che quello della finanza internazionale (ha intervistato sette volte Margaret Thatcher, quattro volte Tony Blair, ma anche i più grandi "re di denari" come Soros, Rotschild, Hambro e Rockfeller).
Dagospia.com 24 Settembre 2003
Per mesi si era parlato delle candidature dell'ambasciatore Antonio Puri Purini che a sua volta era arrivato al Quirinale come consigliere politico del Presidente Ciampi e di Gianni Castellaneta che è uno dei più importanti consiglieri di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, ma ambedue i candidati, alla feluca di Londra, sembrano preferire l'ipotesi di restare ai loro posti di potere.
Nel toto-ambasciatore i nuovi favoriti sono Giancarlo Aragona, che è stato capo di gabinetto della signora Suni Agnelli quando questa era a capo della Farnesina e poi capo missione a Mosca; e Sandro Vattani, fratello del potentissimo Umberto, del quale si parlò a suo tempo quale possibile Ministro degli Esteri in sostituzione di Riccardo Ruggiero.
Pure a Londra si sono aperti i giochi per l'incarico di Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, ora che l'encomiabile giornalista Mario Fortunato, collaboratore dell'Espresso, sta per lasciare il suo incarico, già scaduto e quindi rinnovato tra polemiche politiche. Le candidature di cui si sente molto parlare sono quelle della dottoressa Rosa Maria Letz, sorella dell'imprenditore Ciarrapico, a seguire quella di Gaia Servadio, una giornalista e scrittrice (a volta erotica) che in gioventù ammaliava uomini di tutte le età. Si narra un goloso episodio della gaia: una trentina di anni fa, per prendere contatto con il compianto avvocato Agnelli, stava facendo andare a picco la barca sulla quale veleggiava con il suo paziente marito dell'epoca, William Mostin-Owen - un episodio raccontato con la sua leggendaria maestria da Alberto Arbasino.
Ma la candidatura più seria sarebbe quella del corrispondente di Repubblica, Paolo Filo della Torre che ha trascorso la maggior parte della sua vita nella capitale inglese dove è stato anche corrispondente del Sole 24 Ore, autore di un buon numero di libri e centinaia di articoli anche per quotidiani e case editrici inglesi. Filo della Torre avrebbe il vantaggio di conoscere molto bene sia la Londra che conta che quello della finanza internazionale (ha intervistato sette volte Margaret Thatcher, quattro volte Tony Blair, ma anche i più grandi "re di denari" come Soros, Rotschild, Hambro e Rockfeller).
Dagospia.com 24 Settembre 2003