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    MAL D’ASIA - “IL ME TOO? MI HA ROTTO LE PALLE. SONO STATA TRASFORMATA DA VITTIMA IN CARNEFICE E HO PERSO IL LAVORO” – ASIA ARGENTO SARA’ TRA LE OPINIONISTE DI “DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI: “CON IL ME TOO SI VOLEVA FERMARE UN MOSTRO, INVECE IL MOSTRO È DIVENTATO IL MOVIMENTO STESSO. È PARTITO TUTTO COME UN DOCUMENTARIO DI DENUNCIA ALLA MICHAEL MOORE PER POI TRASFORMARSI IN UN FILMETTO EROTICO TIPO “PROPOSTA INDECENTE” - VIDEO


     
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    ASIA ARGENTO A DONNE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

    ASIA ARGENTO A DONNE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI ASIA ARGENTO A DONNE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

    Torna questa sera su Raitre alle 21 e 20 il programma di Piero Chiambretti “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”. In questa seconda edizione ci sono tre nuove editorialiste fisse: Alba Parietti, Asia Argento e Rosita Celentano.

     

    Proprio l’attrice romana, fra le maggiori promotrici del me too, traccia un bilancio dell’esperienza del movimento che ha aperto una breccia nelle relazioni pericolose fra attrici e produttori come Harvey Weinstein, condannato per stupro e violenza sessuale. Ma che ha messo alla sbarra dell’opinione pubblica anche le accusatrici, a partire da Asia.

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    «Il me too? Non se ne può più, mi ha rotto le palle.

     Con il me too si voleva fermare un mostro, invece il mostro è diventato il movimento stesso. Parafrasando Hollywood è partito tutto come un documentario di denuncia alla Michael Moore per poi trasformarsi in un filmetto erotico tipo “Proposta indecente”.

     

    E la colpa è dei media, sono loro i veri criminali di tutta questa storia, sì, perché invece di simpatizzare con le vittime come me, che hanno denunciato, hanno manipolato e distorto le nostre storie rovinando la vita di molte di noi. Perché? Per vendere qualche copia e fare più clic sul web?

    Proprio io sono stata trasformata da vittima a carnefice con un articolo di giornale che mi accusava, senza che ci fosse alcun procedimento giuridico nei miei confronti.

     

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    Io ho perso il lavoro ma, cosa un po’ più grave, la mia reputazione è stata danneggiata.

     

    Il pubblico ha abboccato perché la gente adora indignarsi contro le accuse alla gente famosa, sì perché in realtà loro se ne fottono della questione morale, sono tutti dei guardoni che vogliono spiare la vita sessuale, i peccatucci dei cosiddetti vip, perché questo le fa sentire delle persone migliori?

     

    Intanto questo tribunale mediatico della santa inquisizione viene usato dagli uomini per riaffermare il loro potere sulle donne, colpendole nei loro diritti. E, infatti, quale è la prima cosa che è stata messa in discussione negli Stati Uniti dopo il me too? È stato l’aborto, signori miei.

    É vero, mi indicano come quella che ha fatto partire questo movimento nel mondo, ma io non mi sento né una paladina né tantomeno una vittima.

    Però, da questa storia, ho imparato molto sul genere umano. Tanto da poter dire con furore biblico: “Chi non ha peccato, scagli la prima accusa!”. Ma contro se stesso!»  

    ASIA ARGENTO NEL 2000, A 24 ANNI, CON IL PADRE DARIO ASIA ARGENTO NEL 2000, A 24 ANNI, CON IL PADRE DARIO

     

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