Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
BORIS JOHNSON - HASTA LA VISTA BABY
«Hasta la vista, baby!»: così si è congedato Boris Johnson in Parlamento, la settimana scorsa, con una criptica citazione da «Terminator», la saga cinematografica con Arnold Schwarzenegger. Ma Johnson è un fine oratore e lui non butta lì le parole a caso: e Terminator è uno che torna sempre (l'altra sua frase clou è infatti «I' ll be back!»). Cosa avrà dunque in mente Boris?
Forse la stessa cosa che passa per la testa agli oltre diecimila elettori conservatori che hanno già firmato una petizione per chiedere di reinserire Johnson nella corsa per la leadership, che si sta svolgendo in queste settimane e si concluderà a settembre col voto di tutti gli iscritti al partito.
dibattito rishi sunak liz truss
Questo scorso weekend i deputati conservatori hanno potuto tastare di persona il polso dell'elettorato e si sono visti inondati di proteste da parte dei loro sostenitori a causa della cacciata del premier: e fra i militanti di base ci sono anche quelli che minacciano di annullare le schede del voto per il nuovo leader scrivendoci sopra «Boris».
BORIS JOHNSON IN MIMETICA 3
Domenica il Mail on Sunday , la Bibbia degli elettori Tory, ha pubblicato un sondaggio condotto fra i conservatori che vede Johnson battere in popolarità entrambi i candidati alla sua successione, ossia Rishi Sunak e Liz Truss.
liz truss al dibattito sulla bbc
I due contendenti si sono sfidati ieri sera nel primo dibattito televisivo: ed è stata una gara a chi sembrava più «johnsoniano».
Sunak e Truss devono infatti convincere la base di essere autentici conservatori: finora, ci stava riuscendo meglio la ministra degli Esteri, che si atteggia a novella Thatcher e ha promesso un immediato taglio delle tasse, mentre l'ex Cancelliere dello Scacchiere si è mostrato molto più prudente.
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Per rimontare lo svantaggio, nel corso del dibattito tv Sunak si è rivelato particolarmente aggressivo, interrompendo in continuazione la Truss, che è apparsa invece impacciata e in difficoltà: ma bisognerà vedere se la tattica di lui ha pagato.
Nel suo discorso finale, Johnson aveva proclamato «missione largamente compiuta per ora»: un altro segnale che lui considera il suo lavoro non ancora finito. E con un'ulteriore citazione cinematografica, si è messo la scorsa settimana ai comandi di un caccia della Raf, facendosi fotografare in posa da Top Gun: il ruolo che Tom Cruise ha ripreso per il sequel «Maverick».
rishi sunak al dibattito bbc
Ma forse l'esempio che Boris ha più in mente è quello di Winston Churchill, il suo idolo politico del quale ha scritto pure una biografia: il grande statista venne brutalmente congedato dagli elettori nel 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale, solo per prendersi la rivincita sei anni dopo, nel 1951, e tornare trionfalmente a Downing Street.
Il calcolo di Boris, dicono, è che il prossimo premier conservatore, che sia Sunak o Truss, andrà incontro a una sconfitta elettorale per mano dei laburisti: e allora i conservatori saranno costretti ad andare in ginocchio da lui per chiedergli di guidarli alla riscossa. Come che sia, l'ultimo capitolo della Johnsoneide è lungi dall'essere scritto.
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