Dario Salvatori per Dagospia
dario salvatori
Giusto quarant’anni fa sbarcava in hit parade “Vamos alla playa”, il capolavoro dei Righeira, con la complicità all’elettronica dei fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda. L’Italia aveva vinto i mondiali in Spagna e tutto quello che sapeva di spagnolo diventava la forza di un inno. Arrivavano dell’underground torinese delle indie, solo qualche singolo di assaggio.
Improvvisamente arrivò ciò che gli italiani, da barca o da spiaggia, da juke-box o da discoteca desideravano.
Deposti i Settanta, accontentati i cantautori con il loro magone, si cerca di visualizzare i momenti piacevoli che ci attendono, riflettendo su quanto vogliamo esser estroversi e disinibiti e su quanto alcol e droghe siamo disposti ad assumere, evitando di esagerare e magari sentirsi male.
righeira vamos a la playa
Come predicava Rumi, poeta e mistico sufi del tredicesimo secolo: “L’ora d’oro ha segreti da rivelare. Sii pronto a divertirti. Sii avido di allegria.
Esplora le frontiere della convivialità con i tuoi buffi compagni.” Urca! Johnson Righeira e Michael Righeira (ovvero Stefano Righi e Stefano Rota) non se lo fecero ripetere due volte. “Perseguiamo le misteriose benedizioni della notte. Veneriamo la baldoria.”
Le poesie dei sufi non le conoscevano e nemmeno la “Cavallina storna”. E non erano nemmeno fratelli, solo compagni di banco . Però sapevano come intercettare il pubblico della notte e capirne i bisogni.
zaccagnini dago
Roberto D’Agostino, rabdomante delle mode culturali ad onde corte, si rese conto per primo quello che stava succedendo e ne parlò su “Panorama” di quell’estate: “Due ragazzi torinesi un po’ stralunati, che si autodefiniscono futuristi moderni, confessano molto tranquillamente una gran passione per le avanguardie del primo Novecento, amano la pittura di Mondrian e la Bauhaus, tifano per la Juventus e detestano fricchettoni.”
Gli Ottanta erano perfetti per ogni divagazione, dalla ital-disco dei suoni sintetici e dei ritmi robotici e i Righeira non mancavano di possedere una propria credibilità. Su una cosa sola non furono fortunati: il servizio militare. Uno alla caserma Cavour di Torino, l’altro tra gli autieri della caserma di Balanzago, vicino Novara.
elodie nel video di pazza musica
Se le radio, le discoteche, le playlist sembrava suonassero solo la loro canzone, non fecero in tempo a fare serate, tour, ospitate. Successe anche a Tony Dallara, Adriano Celentano e ci vado a mettere anche Elvis Presley. Succede ai veri innovatori.
Sono passati quarant’anni e i tormentoni hanno sempre il finto spagnolo e lo stesso ritmo. Vogliamo analizzare brevemente quello che ci toccherà in sorte questa estate? Orietta Berti ha cambiato partner (arrivato Fabio Rovazzi), mentre Fedez è già in onda con “Disco Paradise”, affiancato da Annalisa e gli Articolo 31. Marracash ha voluto Tananai, Achille Lauro, all’ennesimo rilancio (per entrare nella griglia dell’Eurovision si consiglia l’Australia, non proprio eurocentrica ma pur sempre in gara) insieme a Rose Villan, Elodie e Marco Mengoni sono già alle prese con “Pazza musica”.
annalisa fedez articolo 31 disco paradise
Chi la spunterà? Conta poco. I nostri cantanti riconoscono solo tre momenti di giubilo: il Festival di Sanremo (altrimenti sono fuori dal giro), l’estate ballerina dei tormentoni (scritti con l’intelligenza artificiale e senza nessuno di loro in grado di mettere due passi in croce, almeno Annalisa lo mise in chiaro subito con il suo “Io non so ballare). Infine i duetti, perché fanno raggranellare followers dell’uno e dell’altro. Pronti? Vamos!
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