Leonardo Martinelli per “la Stampa”
charlene di monaco con bernard e delphine arnault
Invecchiano, ma non cambieranno mai. Bernard Arnault, alla guida del colosso del lusso Lvmh, e François Pinault, fondatore del suo concorrente, Kering, continuano a sfidarsi, stavolta a colpi di musei. In mezzo, ad approfittare di queste schermaglie da ricchi, ci sono la città di Parigi e la Francia, dove i soldi pubblici destinati alla cultura scarseggiano sempre più. No problem, ci pensano loro.
bernard arnault
Lo stile di Gehry L' ultima puntata della saga si è consumata mercoledì. Si sono scomodati la sindaca della capitale, Anne Hidalgo, e François Hollande, il presidente, ancora per poche settimane, che un tempo diceva: «I ricchi non mi piacciono».
SALMA HAYEK E IL MARITO PINAULT
Hanno raggiunto Monsieur Arnault, 68 anni, ai limiti ovest della città e ai bordi del Bois de Boulogne. Lì il magnate ha già inaugurato nell' ottobre 2014 la Fondazione Louis Vuitton, edificio futurista dell' architetto Frank Gehry. E diventato un polo espositivo importante per Parigi, al di là delle aspettative: la mostra con la collezione Shchukin (30 Picasso, 22 Matisse e 12 Gauguin), da poco conclusa, ha attirato in poco più di 4 mesi un milione e 200mila visitatori.
SALMA HAYECK E FRANCOIS-HENRI PINAULT
SALMA HAYEK E IL MARITO PINAULT
Ebbene, Arnault ha annunciato che a poche centinaia di metri dalla Fondazione, dove c' è il Museo delle arti e delle tradizioni popolari (Mnatp), darà vita a un centro culturale, la Maison Lvmh Arts-Talents-Patrimoine.
Adel Abdessemed Julie Abdessemed e Pinault
«Rappresenterà una startup strategica per i mestieri dell' arte», ha detto. Sì, un luogo di eventi, mostre e laboratori di artisti e artigiani dell' eccellenza, gli stessi che lavorano per le aziende del lusso francese. L' obiettivo è far scoprire ai giovani tali professioni, in un Paese che ha i più grandi gruppi del settore, ma dove la produzione è fatta spesso altrove, soprattutto in Italia. Sarà un cantiere da 158 milioni. La Maison aprirà i battenti nel 2020.
Arnault toglie alle autorità pubbliche una vera spina nel fianco.
bernard arnault frank gehry fondazione luis vuitton
Il museo, che era stato inaugurato nel 1972, venne chiuso nel 2005 e le sue collezioni poi trasferite al Mucem, nuovo polo avveniristico di Marsiglia. Il Mnatp è oggi abbandonato, con quel suo blocco principale, un parallelepipedo nero (e ormai fantomatico), opera di Jean Dubuisson, morto nel 2011, architetto influenzato dal Bauhaus e da Le Corbusier. I soldi pubblici per ristrutturarlo non c' erano proprio. Sarà ancora Gehry a ripensarlo e il progetto l' ha già concepito con il nipote di Dubuisson, Thomas, archistar della Francia di oggi. Poche le modifiche all' esterno, a parte una copertura di vetro. Gehry promette di combinare il minimalismo di questo palazzo con l' estro della Fondazione.
Francois Pinault
La collezione di François La Hidalgo aveva un altro problema, in pieno centro : la Borsa di commercio, splendido palazzo del Settecento, ricoperto da una cupola di vetro e ferro nel secolo successivo. Ridotto a una funzione amministrativa e assai deturpato, anche qui i soldi per ristrutturare mancavano all' appello.
arnault bernard
Meno male è arrivato Monsieur Pinault, 80 anni: nell' aprile 2016 ha annunciato che per cento milioni ne farà un centro espositivo, dove far ammirare una parte della sua incredibile collezione d' arte (più di 3mila pezzi), al pari di quanto fatto già a Venezia a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana. Come nella città italiana, pure a Parigi è il giapponese Tadao Ando a lavorare sul progetto. Si apre a fine 2018.
Si rincorrono da una vita Arnault e Pinault. Il 19 marzo 1999 ci fu il crash, quando il secondo si accaparrò Gucci, che da cinque anni il primo cercava di conquistare. I due non si sono mai amati. Sono così diversi: Bernard, gelido e calcolatore, originario di una ricca famiglia del Nord, laureato al Polytechnique, una delle «grandes écoles» di Francia.
chirac e pinault
François, invece, studiò fino ai 16 anni, nella sua Bretagna profonda: iniziò tutto con una piccola segheria.
Bernard Arnault
Di carattere è impulsivo e debordante. Dall' inizio degli anni Duemila il vecchio Pinault ha lasciato le redini dell' impero al figlio François-Henri. E si è buttato nella passione della sua vita, l' arte. Gira il mondo : compra e vende. Punta spesso sui giovani, anche anticonformisti (fu uno dei primi collezionisti a credere in Maurizio Cattelan).
Arnault lo segue a distanza. Ma a modo suo: compra e mantiene. E rischia meno, il suo è un gusto più classico. Entrambi spendono, spendono, spendono. Parigi e l' arte ringraziano.