Andrea Giambartolomei per “il Fatto quotidiano”
GIULIANO PASTORE
L'"amico fraterno" di un boss era alla direzione commerciale del J Medical, l'ambulatorio medico all'interno dell' Allianz Stadium della Juventus, società estranea alla vicenda. Il suo nome è Giuliano Pastore e ieri è stato arrestato con altre quindici persone dalla Squadra mobile di Torino nell' ambito di un'indagine per associazione a delinquere finalizzata a estorsione, usura e riciclaggio aggravati dal metodo mafioso.
C'era anche lui, il 21 giugno 2016, ad accogliere al J Medical il presidente del Coni Giovanni Malagò. A svelare gli affari di Pastore è stato Pierpaolo Gherlone, ex presidente dell' Asti Calcio, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa nel processo "Barbarossa". Gherlone, a corto di denaro, aveva ottenuto un prestito a tasso usuraio mediato anche da Pastore.
j medical il centro medico della juventus
Dall'inchiesta della Dda è emerso lo stretto contatto di Pastore con uno dei boss della 'ndrangheta in Piemonte, Renato Macrì per il quale sarebbe stato una sorta di "consulente imprenditoriale/finanziario", ma anche "amico fraterno". Secondo il pm Valerio Longi, Pastore riciclava il denaro di ditte che truffavano banche e poi, insieme al boss e a un terzo complice, "strozzava" Gherlone.
Pierpaolo Gherlone