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    “LI HO PICCHIATI COME IN GOMORRA” - ARRESTATO IL 17ENNE DI TOR BELLA MONACA CHE SULLA ROMA-OSTIA HA AGGREDITO I DUE MINORENNI A PUGNI - IL RAGAZZO SUI SOCIAL SI PRESENTA CON IL SOPRANNOME “IL MALAVITOSO”, IMITANDO GENNY SAVASTANO - SI E’ FATTO TATUARE SULLA PELLE ARMI E FRASI DELLA MALAVITA - POCHI MESI FA E’ STATO DENUNCIATO PERCHÉ CON LA REPLICA DI UNA PISTOLA AVEVA ESPLOSO 8 COLPI A SALVE DAL BALCONE DI CASA…


     
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    Mirko Polisano per “il Messaggero”

     

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    “Giocava” a fare il boss T.E., il 17enne di Tor Bella Monaca responsabile dell’aggressione ai danni di due 15enni avvenuta sulla Roma-Lido mercoledì mattina. Erano da poco passate le 8, il “trenino” in direzione della Capitale era molto affollato: «Vi dovete spostare, noi stiamo troppo stretti. Andate da un’altra parte, più giù», avrebbe detto il 17enne insieme a due amici alla coppia di studenti che, zaini in spalla, cercavano di concedere più spazio senza tuttavia riuscirci. E all’ennesimo rifiuto sono arrivate le botte.

     

    I FATTI

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    Il 17enne si è scagliato contro il 15enne che è stato colpito alla testa e al fianco tra le urla della sua coetanea che chiedeva aiuto terrorizzata. Nessuno tra i viaggiatori è intervenuto per difenderli, per cercare di dargli una mano. Un passeggero è riuscito a chiamare la Polizia del Commissariato Ostia Lido e ad avvertire il personale di Atac. Quando alla stazione si sono aperte le porte del trenino, i due adolescenti hanno trovato ad aspettarli i poliziotti e il vigilante dell’azienda di trasporto. I ragazzini sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Grassi dove il 15enne è stato medicato e dimesso dopo poche ore.

     

    Sono subito scattate le indagini della polizia del commissariato di Ostia, agli ordini del dirigente Eugenio Ferraro, che in tempi record hanno portato all’individuazione del responsabile delle violenze. Il cerchio dei sospetti si è chiuso intorno a T.E., 17 anni di Tor Bella Monaca che lavora ad Acilia. Appena 17 anni, un curriculum criminale ben folto e una passione per Gomorra e i criminali della serie che lo ha portato a confondere la fiction con la realtà.

     

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    Voleva indossare a tutti i costi i panni del boss, T.E. sogna ancora un futuro da Genny Savastano. Si era fatto tatuare sulla pelle armi e frasi della mala. Sono stati proprio i tatuaggi a incastrare il giovane. Gli agenti del commissariato di Ostia lo hanno rintracciato e analizzato il suo profili sui social. Cambiava soprannome di volta in volta, “malavitoso”, “criminale”, “zingaro”. Su facebook, sempre pronto a sfoggiare pistole, soldi e macchine di lusso. «Li ho picchiati come in Gomorra», avrebbe poi detto.

     

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    Tutto a soli 17anni. Soltanto pochi mesi fa - hanno poi appurato gli investigatori del Lido - T.E. era stato denunciato perché con la replica di una pistola aveva esploso 8 colpi a salve dal balcone della sua casa a Tor Bella Monaca, creando allarme e paura tra i residenti del quartiere che avevano allertato la polizia. Pochi giorni fa, poi, l’aggressione ai danni di due 15enni seduti in metro perché non si erano voluti spostare. Una follia. Ed è così che a 17 anni un eroe negativo si trasforma in un personaggio vincente.

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