• Dagospia

    LALIBERTÉ… DI COLTIVARE MARIJUANA – ARRESTATO IN POLINESIA IL FONDATORE DEL CIRQUE DU SOLEIL GUY LALIBERTE’ CON L’ACCUSA DI “VENDITA O TRAFFICO DI CANNABIS” - LA DIFESA: “USO STRETTAMENTE PERSONALE A SCOPO TERAPEUTICO”. LE COLTIVAZIONI A NUKUTEPIPI, IL SUO ATOLLO PRIVATO NEL PACIFICO, IN UN ARCIPELAGO CHE LE AGENZIE TURISTICHE CHIAMANO “TRAPPOLE DELL’ANIMA” - E' SEMPRE STATO DESCRITTO COME UN AMANTE DI "DROGHE E SESSO SELVAGGIO"


     
    Guarda la fotogallery

    LALIBERTÉ LALIBERTÉ

    Michele Farina per corriere.it

     

     

    L’hanno arrestato appena sceso dall’aereo, in uno dei luoghi più remoti del mondo. Guy Laliberté, un nome che è tutto un programma, fondatore del Cirque du Soleil, è stato fermato dai gendarmi della Polinesia Francese, una galassia di isole e atolli sparsi per duemila chilometri nell’oceano Pacifico, il paradiso di Tahiti e Bora Bora, arcipelaghi disabitati e coralli ancora intatti. Un luogo da sogno di cui lui è persino (per un pezzettino) co-proprietario: il miliardario canadese è stato arrestato per «vendita o traffico di droga» (secondo la tv Polynesie Première) mentre era diretto al suo buen retiro di Nukutepipi. un piccolo atollo privato nell’arcipelago di Tuamotu.

     

    Trappola dell’anima

    Isole che le agenzie turistiche chiamano «trappole dell’anima» e dove Guy ha trovato la trappola dei gendarmi. A Nukutepipi il sessantenne ex mangiafuoco canadese coltivava pakalolo (la parola locale per cannabis) in un’area «chiusa a chiave», come ha raccontato uno dei 120 dipendenti che lavorano nel villaggio all’agenzia France Press. «Lo sanno tutti». Si parla di «diverse piante di paka». Attraverso un comunicato della sua società Lune Rouge, Guy Laliberté sostiene di fare uso «strettamente personale» di marijuana «a scopo terapeutico». E’ quello che ha ribadito lui stesso al magistrato polinesiano nel primo interrogatorio .

    LALIBERTÉ LALIBERTÉ

     

    Le foto sul telefonino

    La polizia del Territorio francese d’Oltremare (che gode di vasta autonomia dalla madrepatria in Europa) lo aspettava al varco. Secondo le ricostruzioni dei media polinesiani, ad attirare l’attenzione dei gendarmi sul mago circense del Québec sono state alcune fotografie trovate sul telefonino di un parente fermato alcune settimane fa per possesso di cannabis.

     

    Cinquemila lavoratori

    La Polinesia (dove si era rifugiato anche uno spirito libero come Marlon Brando) non è il «suo» Canada, dove l’uso personale di cannabis è legale da anni. E non è neanche la cosmopolita Parigi, dove Lalibertè arrivò ventitreenne nel 1978 con 50 dollari in tasca. Da allora Guy ha passato tutti gli stadi della celebrità, dopo aver dato vita alla straordinaria epopea del Circo del Sole (fondato nel 1984, oggi ha circa 5.000 dipendenti che animano 14 spettacoli in tournée e 10 spettacoli stabili). Artista e imprenditore: l’anno scorso Lune Rouge è entrata anche nel business della marijuana acquistando il 13% dell’azienda 48North Cannabis con sede in Ontario (non in Polinesia).

     

    Dallo spazio alle feste selvagge

    Nel 2009 Guy fu il settimo essere umano a girovagare come turista nello spazio a bordo della navicella Soyuz . Nello stesso periodo faceva scalpore un libro scritto da Ian Halperin, giornalista investigativo e biografo di Michael Jackson. L’ex mangiafuoco veniva descritto come un amante di «droga e sesso selvaggio». Alle sue feste sfrenate «partecipavano leader politici, manager, star di Hollywood come Robert De Niro e mostri sacri della musica come Paul McCartney», scriveva Halperin. La modella Myra Jones ha raccontato che «a quei party qualsiasi cosa tu volessi era a disposizione», compreso «il sesso più selvaggio che si possa immaginare».

    LALIBERTÉ LALIBERTÉ

     

    Isola in affitto

    Coltivare marjuana in un atollo privato dall’altra parte del mondo è il meno che ci si possa aspettare dall’ex mangiafuoco canadese, che da questa estate affitta la sua isola (sedici ville di lusso comprese) per la modica cifra di 900 mila euro alla settimana. I gendarmi della Polinesia Francese vedono i loro arcipelaghi come il centro del mondo. E hanno un concetto molto definito di «modica quantità».

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport