Elena Dusi per “la Repubblica”
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L'inverno delle nuove varianti è alle porte. L'Ecdc (European centre for disease control) mette in guardia contro un nuovo lignaggio del coronavirus. Si chiama BQ.1, sui social è soprannominato Cerberus e sta accelerando la sua diffusione in Europa e Stati Uniti. L'Ecdc si aspetta che «tra metà novembre e inizio dicembre possa causare più del 50% delle nuove infezioni», cioè che diventi la nuova variante prevalente, possibile benzina per una nuova ondata.
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«Per l'inizio del 2023 - prosegue il centro europeo per le malattie infettive - ci si attende che più dell'80% dei casi siano provocati da BQ.1». In Asia nel frattempo, soprattutto a Singapore, un'altra variante figlia di Omicron sta accelerando sulle altre. Si tratta di XBB (per i social Gryphon). In Italia finora ne sono stati isolati 7 campioni.
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Carlo Federico Perno, virologo, direttore della microbiologia del Bambino Gesù a Roma, tiene però a fare una precisazione: «Non stiamo parlando di nuove varianti, ma di sottovarianti. La distinzione è importante. BQ.1 infatti ricade sempre nella famiglia di Omicron, non è particolarmente differente dal virus attuale. Può darsi che i contagi tornino ad aumentare, ma non ci aspettiamo dei balzi nella severità dell'infezione, né che i vaccini abbiano sostanziali cali di efficacia».
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In Europa Cerberus, secondo l'Ecdc «contribuirà probabilmente a un aumento dei casi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi». L'ente epidemiologico che ha sede a Stoccolma ha pubblicato i dati più recenti sulla diffusione di BQ.1 in alcuni paesi europei, e l'Italia vi figura in primo piano. L'ultima figlia di Omicron rappresenta già il 19% di tutti i nuovi contagi in Francia, il 9% in Belgio, il 7% in Irlanda, il 6% in Olanda e il 5% in Italia. Al di fuori dei paesi monitorati dall'Ecdc, BQ.1 è al 9% in Svizzera, all'8% in Gran Bretagna e al 16,6% negli Stati Uniti, dove i Cdc (Centers for disease control) hanno osservato un raddoppio della percentuale negli ultimi sette giorni.
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L'immunologo americano Anthony Fauci ha definito Cerberus «piuttosto preoccupante».
BQ.1 sta prendendo il sopravvento nella ridda di nuove sottovarianti - negli ultimi mesi ne sono state censite diverse decine - a causa soprattutto di una sua caratteristica: «La capacità di sfuggire al sistema immunitario», spiega l'Ecdc. Dati su sintomi o caratteristiche cliniche ancora non esistono, ma l'Ecdc su questo fronte è ottimista: «Non ci sono evidenze che BQ.1 sia associata a una malattia più severa».
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Proprio perché la nuova variante ricade all'interno della famiglia Omicron, non ci si attendono grossi cali di efficacia dei vaccini, né dei farmaci antivirali. Diverso è invece il discorso per gli anticorpi monoclonali, che potrebbero non riuscire più a riconoscere e bloccare il virus con le nuove mutazioni.
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