Barbara Costa per Dagospia
black mass. storia dell'occult rock
Astenersi impressionabili e cacasotto: “Satana, Lucifero, Tiamat, vivono, respirano, ci ascoltano”, e “io sono qui per combattere le forze della Luce! Il mio scopo è indurre terrore e disperazione!”. Parlano così Dorian Bones, front-man dei Caronte, e Jus Oborn, leader degli Electric Wizard, uno che è stato cacciato da tutte le scuole che ha frequentato perché “io a 9 anni già cantavo lodi a Satana. Facevo arrabbiare insegnanti e genitori. La gente ha la mente debole!”.
E se tu questi due signori non sai chi sono, non li hai mai sentiti nominare, rimedia e leggi "Black Mass. La Storia dell’Occult Rock", di Stefano Cerati (Tsunami ed., dal 3 febbraio), la più completa italiana guida al rock il più luciferino, coltre di misteri e di primitivi presagi pagani, canzoni pozioni magiche, connessioni col mondo ultraterreno, teatri rock di rituali officiati, shock rock, musicati, a evocazione dell’ignoto.
atomic rooster devil's answer
Finalmente in Italia un libro su temi scomodi che fanno storcere il naso, un libro su tutto quello di cui si ha paura di dire ma si è perversi di sapere. Cerati ci fa fare un viaggio attraverso il rock demoniaco di ieri, di oggi, e di tutto il mondo. Non c’è occult band che in questo libro non sia viva e presente, e con le proprie parole perché il bravissimo Cerati non scrive per sentito dire ma riporta ogni fonte e per di più dirette, con interviste ai protagonisti.
E allora facciamoli parlare, i cerimonieri di questo credo, sistema di vita, ragione di vita, tutte persone che sono come noi ma che al contrario di noi cercano la verità in altro e in qualcosa d’altro, opposto, antecedente, differente, e sia chiaro: questi musicisti nulla hanno a che fare con fatti di cronaca nera sui media a volte accostati a pratiche occulte. Chi commette atti delittuosi in nome di una qualche entità è un f*ttuto criminale che va punito come merita. Qui si parla di adulti che leggono e studiano e con testi e chitarre agghiaccianti, bassi infernali, voci tombali, un pantheon degli orrori, di incubi a occhi aperti di credenze perse nella notte dei tempi, concretano ciò in cui fidano e ricercano per la vita.
ancient vvisdom deathlike
Tutto è iniziato con una donna, con lei, Jinx Dawson, leader dei Coven, band apripista dei temi satanici i più ossianici, creatrice del gesto delle corna e la prima a portar sul palco candele, teschi, croci rovesciate, roadie in perizoma bianco a impersonare Cristo, e la stessa Jinx a interpretare in una bara la vittima sacrificale. Eran gli anni '60 e “io sul palco mi davo al pubblico, in una sorta di rapporto carnale”, racconta oggi Jinx.
Furono gli omicidi della Manson Family a decretare la morte dei Coven: nessuna casa discografica puntò più su di loro. Tutte le occult band seguenti si sono ispirate ai Coven e a Aleister Crowley, l’adoratore di Satana bisex e eroinomane, autore di testi base di credi che hanno fatto e fanno proseliti. Crowley (dicono facesse copulare le sue rosse amanti coi caproni!) ha trovato in Jimmy Page dei Led Zeppelin fedele cultore: sebbene Page non proferisca parola su Crowley, fu dal regista e scrittore Kenneth Anger – altra anima dannata – maledetto per avergli scritto musica non abbastanza infernale.
aleister crowley
Nel rock occulto c’è chi ci è e chi ci fa, e sono tante le band che di satanico nulla hanno perché sono frutto di sapiente e diabolico marketing. I primi a divenir star sfruttando marchette sataniche sono stati i Black Sabbath, col loro primo disco omonimo uscito –apposta – venerdì 13 febbraio 1970: “Ma noi non ci siamo mai professati satanisti”, dicono Ozzy e soci, “gli unici spiriti maligni che ci hanno interessato sono whisky, vodka, e gin. Noi una volta abbiamo fatto una seduta spiritica. Ci siamo spaventati a morte, e questo è tutto!”. I Black Sabbath si chiamano così per il film "I tre volti della paura", di Mario Bava, commercializzato in UK col titolo "Black Sabbath" la cui locandina era apposta di fronte alla loro sala prove.
Da non crederci: i Black Sabbath nei concerti portavano al collo crocifissi (dritti) regalatigli dal padre di Ozzy per protezione! Per anni hanno attirato esaltati di ogni specie, ma se i Sabbath non sono stati veri satanisti, cos’è un vero rock satanista? I Death SS, attivi da decenni, e che portano sul palco donne nude celebranti culti sessuali? Le band rovinate da morti misteriose?
abysmal grief
O sono più satanisti i Dodo Resurrection, i quali non si sa siano esistiti, e sui quali gira la leggenda che, terrorizzati dalla malvagità della propria musica, hanno autodistrutto ogni nota di sé? E fanno gara a sé i Pentagram, autori di testi i più malati mai concepiti, magia nera e anime perse, e lupi mannari, assetati di sangue…? Il rock occulto è pieno di band che non sono andate oltre il primo disco, incapaci e di evolversi e di raccogliere consensi di mercato. Dice King Diamond, dei Mercyful Fate: “Per me il satanismo non è il male e non è il diavolo. È una filosofia di vita. Esistono arcaiche forze oscure che è meglio non scatenare”.
abysmal grief reveal nothing
King Diamond orna il microfono con ossa, e metteva Melissa, il suo teschio mascotte, su ogni palco, prima che glielo rubassero. Tobias Forge dei Ghost si veste come un papa ed è pazzo di Lady Gaga, gli Orthodox hanno smesso di esibirsi a piedi scalzi vestiti da frati solo perché ci suonavano scomodi. E ci sono occult band fissate con la morte: Regen degli italiani Abysmal Grief è qui per “mortificare che si reputa al sicuro…!”.
Lui getta vermi vivi su di sé e sul pubblico, mentre Farida Lemouchi dei The Devil’s Blood come faceva suo fratello Selim si ricopre “di sangue per astrarmi e trovare la mia reale essenza”. Non fanno del male a nessuno. I salentini L’Impero delle Ombre fanno cemetery rock, “i cimiteri sono la nostra ossessione!”, e i baresi The Ossuary credono che “dopo la Morte non c’è niente, non esiste nessun Dio pronto ad emettere giudizi o punizioni”.
abysmal grief foetor funereus mortuorum
Tra i più convinti spicca Nathan Opposition, degli Ancient VVisdom: “I satanisti non mangiano i bambini, il Satana malvagio è quello creato dai cristiani. Ma c’è un Satana buono, che ti rivela la verità attraverso l’amore. E io sono l’Anticristo! Sono nato con il 666: il mio nome, cognome e secondo nome, hanno tutti sei lettere”.
Se i tempi cupi ci sono sempre stati e una certa atmosfera oscura ci gira sempre attorno, l’occult rock in che misura è legato all’uso di droghe? Ogni scelta è personale e ogni effetto è individuale, ad ogni modo ecco quel che ne dice Jus Oborn: “Io compongo sempre allo stesso modo: vado in studio, inizio a fumare, vedo un po’ di vecchi film horror, e così mi vengono le idee. No, di acidi non mi faccio più, al massimo qualche funghetto magico!”.
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