cristiano ronaldo foto mezzelani gmt16
Federico Strumolo per “Libero quotidiano”
Appena Cristiano Ronaldo è sbarcato a Torino il pensiero comune è stato: «Chissà quanto gioverà ai compagni avere in squadra uno come il portoghese». Lo si leggeva sui giornali, lo si ascoltava nei salotti sportivi della televisione. Ne erano tutti convinti: Ronaldo farà fare il salto di qualità a tutti gli altri. Eppure dodici mesi dopo ci accorgiamo che la verità è tutt' altra.
paulo dybala
Cristiano Ronaldo non ha affatto aiutato i compagni di reparto, anzi: li ha distrutti.
Basta chiedere a Paulo Dybala, Gonzalo Higuain e Mario Mandzukic. Considerati grandissimi attaccanti (addirittura Dybala veniva etichettato come nuovo Messi) prima dell' arrivo del portoghese. E ridotti ad esuberi dopo una stagione all' ombra del cinque volte Pallone d' Oro (mentre Moise Kean è già stato venduto all' Everton per ventisette milioni di euro). Perché la triste verità è che avere in campo Ronaldo non semplifica il compito dei compagni, ma li costringe a lavorare di più.
moise kean
LA FASE DIFENSIVA
Per stessa ammissione del suo nuovo allenatore Maurizio Sarri (che non sarà in panchina per le sfide a Parma e Napoli per curare la polmonite), sul rettangolo verde Cr7 fa un po' quello che vuole. E per carità, il fenomeno di Madera si sarà anche meritato questo status sul campo. E se poi ti fa il gol che decide la partita sei ben contento di lasciarlo libero di muoversi come preferisce.
Ma è evidente che gli altri nove giocatori di movimento siano chiamati ad un lavoro ancora più duro. Perché se hai un elemento che rinuncia alla fase difensiva per essere più lucido in quella offensiva, significa che gli altri dovranno essere più concentrati nella fase di non possesso e spendere quindi più energie.
mandzukic
Il risultato è presto detto: nell' ultima stagione Ronaldo ha segnato, tra tutte le competizioni, ventotto gol (ventuno in campionato, sei in Champions League ed uno in Supercoppa Italiana), più di Mandzukic (nove in campionato ed uno in Champions League), Dybala (cinque in campionato e cinque in Champions League) e Kean (sei in campionato ed uno in Coppa Italia) messi insieme.
E la cosa più buffa è che l' unico giocatore che ha avuto un miglioramento rispetto all' anno precedente è Kean (sette gol rispetto ai quattro con l' Hellas Verona) che però è stato anche il primo a lasciare Torino per cercare di trovare più continuità all' Everton (per adesso in Inghilterra due presenze entrando dalla panchina e nessun gol).
LE DUE VOLTE DEL PIPITA
GONZALO HIGUAIN
A chi è andata peggio di tutti, però, è Higuain. Che dalla Juve è stato messo alla porta ancor prima di poter dividere il campo con Ronaldo. Smarrendosi poi nelle brutte esperienze tra Milan e Chelsea, prima di tornare alla base.
Lui che già al Real Madrid era stato sacrificato e spedito a Napoli perché meno funzionale al gioco di Cristiano rispetto a Karim Benzema. E proprio il francese offre un altro assist per capire quanto Ronaldo sia deleterio ai compagni di reparto. Nell' ultima stagione condivisa dai due, il portoghese ha segnato quarantaquattro gol, mentre Benzema solamente dodici.
Lo scorso anno, invece, senza l' ingombrante numero sette, l' attaccante del Real è magicamente tornato a segnare valanghe di gol. Trenta per l' esattezza, quindi quasi tre volte tanto la stagione precedente. Curioso, ci ritroviamo sempre a decantare le doti di Ronaldo nel far male ai difensori avversari, dimenticandoci che le vere vittime di Cristiano sono i suoi compagni di reparto.