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    POSTA! - ANGELINA JOLIE HA ACQUISTATO UNA MEGA VILLA CON DIECI BAGNI E PISCINA. CHE CACCHIO DI FIGURA FARÀ QUANDO DA AMBASCIATRICE ONU SI RECHERÀ NEL TERZO MONDO DOVE NON HANNO NEMMENO L'ACQUA? - ERDOGAN HA VINTO IL REFERENDUM. FORSE PERCHÉ NON AVEVA LA BOSCHI


     
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    ERDOGAN TRUMP ERDOGAN TRUMP

    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    Lettera 1

    Caro Dago, per chi non paga il bus 200 euro di multa. Chi invece viene in Italia da clandestino, recupero gratis con nave nel Mediterraneo e 35 euro al giorno. E poi dicono di voler combattere il razzismo.

    A.Sorri

     

    Lettera 2

    Dago dragoi,

    IVA al 25%.  Padoan fa piu' paura di Erdogan.

    TURCHIA - SOSTENITORI DI ERDOGAN TURCHIA - SOSTENITORI DI ERDOGAN

    Aigor

     

    Lettera 3

    Caro Dago, è più "dittatore" Erdogan, che rischia quasi di perdere il referendum, o il 99% del giornalismo americano che diffonde notizie e sondaggi fasulli contro Trump?

    Leo Eredi

     

    Lettera 4

    Caro Dago, quest'anno la Ferrari sembra destinata a raggiungere alte Vettel.

    Bug

     

    Lettera 5

    valeria fedeli valeria fedeli

    Caro Dago, chissenefrega di come ha vinto Erdogan. Già rimpiangiamo Gheddafi e Mubarak, ora la comunità internazionale vuole combinare un nuovo pasticcio (primavera araba) anche in Turchia? Non sono bastate le lezioni di Libia ed Egitto?

    Lucio Breve

     

    Lettera 6

    Caro Dago, referendum turco. Da Ataturk ad "Ah, tu truk"?

    Axel

     

    TURCHIA - SOSTENITORI DI ERDOGAN TURCHIA - SOSTENITORI DI ERDOGAN

    Lettera 7

    Caro Dago, da domani l'obbligo di indicare l'origine della materia prima sull'etichetta dei prodotti lattiero-caseari. E l'etichetta chi la compila? La ministra Valeria Fedeli?

    John Doe Junior

     

    Lettera 8

    Caro Dago, sarebbero 2,5 mln le schede sospette, cioè senza timbro, al referendum in Turchia. Sì, perché uno che vuole taroccare il voto si dimentica un cazzo di timbro?

    Maxi

     

    theresa may theresa may

    Lettera 9

    Caro Dago, è finita 2-2 tra Inter e Milan. Il primo derby della Grande Muraglia, giocato sul neutro di San Siro, che manda in pensione la "Madonnina".

    Camillo Geronimus

     

    Lettera 10

    Caro Dago, anche sulla Turchia - dopo Gran Bretagna (Cameron), Brexit, Presidenziali Usa e Referendum italiano - ci hanno raccontato balle. Avrebbe dovuto vincere Erdogan a mani basse e invece ce l'ha fatta appena.

    Tas

     

    TURCHIA - SOSTENITORI DI ERDOGAN TURCHIA - SOSTENITORI DI ERDOGAN

    Lettera 11

    Caro Dago, per l'Osce il voto in Turchia non è stato "all'altezza degli standard internazionali". Invece quello Usa coi sondaggi taroccati in favore della Clinton nel tentativo di far perdere Trump?

    Mario Canale

     

    Lettera 12

    Caro Dago, Angelina Jolie ha acquistato una mega villa con dieci bagni e piscina. Che cacchio di figura farà quando da Ambasciatrice Onu si recherà nel terzo mondo dove non hanno nemmeno l'acqua?

    Furio Panetta

     

    Lettera 13

    GIANNI BONCOMPAGNI GIANNI BONCOMPAGNI

    Caro Dago vorrei tanto sapere cosa aveva di diverso Boncompagni rispetto a Berlusconi. A entrambi piacevano le ragazzine in fiore sotto i 18. Anzi il primo ne era pienamente cosciente, per di più.eppure la riprovazione va solo al secondo.Perché? Saluti blue note.

     

    Lettera 14

    Caro Dago, arrogante, egocentrico, cinico, capoclan, eppure Erdogan ha vinto il referendum costituzionale. Forse perché non aveva la Boschi.

    BarbaPeru

     

    Lettera 15

    Turchia - Erdogan Turchia - Erdogan

    Dago buongiorno,

    la meraviglia che traspare sul fatto che l'ineffabile Benigni quereli Report per il servizio sui fallimentari studios ternani di sua proprietà, no fa altro che dimostrare, ancora una volta, come i compagni imprenditori da sempre hanno il cuore a sinistra e il portafoglio a destra ben gonfio dei soldoni accumulati condividendo le perdite con lo Stato e i cittadini e introitando disivoltamente gli utili custoditi nei loro forzieri ( una nota dinastia docet).

    Cari saluti Pic

     

    Lettera 16

    ROBERTO BENIGNI ROBERTO BENIGNI

    Caro Dago, povero Travaglio. Sei anni dopo è ancora costretto a "passare" Pasquetta con Berlusconi: colpa della coda di paglia!

    EPA

     

    Lettera 17

    Caro Dago, ultima ora: escalation di minacce tra il barbiere di Trump e quello di Kim Jong-Un! Saluti

    Gino Celoria

     

    Lettera 18

    Dago darling, ormai siamo alle comiche: il governo Renziloni ha stabilito che chi é senza biglietto sui mezzi pubblici dovrà pagare fino a 200 euro di multa. Dato che la maggior parte dei "portoghesi" sono i "soliti noti", si sa già come finirà: nessuno pagherà nel mondo vero, "out there", quello sconosciuto ai media velinati dal NeoMinCulPop multipartisan.

     

    MERKEL ERDOGAN MERKEL ERDOGAN

    Pagherà solo qualche vecchietto (vecchio italiano o nuovo italiano) debole e indifeso ma con nome, cognome e codice fiscale, che magari non é riuscito a comprare il biglietto per la sua inimicizia con totem elettronici emettittori di biglietti. E magari, l'infernale macchinetta gli ha anche ingurgitato i soldi senza emettere nulla.

     

    Altra comica: il nuovo bonus ai poveri. Quando le agevolazioni (bonus energetici, carta acquisti, ecc.) già esistenti sono quasi impossibili da ottenere o mantenere. Vuoi per eccesso di buRRocrazia, vuoi per nuovi paletti (sempre più verso il basso come importo Isee o quant'altro). Come sempre, tra il dire (e tutta la retorica neodeamicisiana - ma con soggetti diversissimi dalle maestrine tutte scuola, casa, chiesa e famiglia d'un tempo, non necessariamente quello del Ventennio - che tracima dai media e dalle legioni di "buoni" che cianciano, usando sempre il culo degli altri) e il fare c'é di mezzo il mare.

    Turchia - Erdogan Turchia - Erdogan

     

    E pensare che il caro leader Renzi ("on stage" o "backstage", poco importa) aveva detto che voleva ridurre la burocrazia e che la sua era la generazione Telemaco (sì quella dei froci al posto dei proci). Amen

    Natalie Paav

     

    Lettera 19

    Caro Dago, Erdogan è il nuovo califfo per gli anni a venire della Turchia; saltiamo a piè pari la storia dei brogli sulle schede (dovessimo fare i pignoli, parecchie elezioni in Italia e nel resto del mondo, potrebbero subire ripercussioni). Il problema politico che si apre adesso è duplice. L'Europa molle, quasi liquida che protesta è a metà strada tra il ridicolo ed il grottesco.

     

    erdogan al funerale delle vittime dell attentato erdogan al funerale delle vittime dell attentato

    Dopo avergli promesso, ed in parte girato, miliardi per tenere fuori dai confini europei, soprattutto tedeschi, gli emigranti, abbiamo perso credibilità agli occhi di un dittatore, quello è, che ha capito di avere a che fare con una unione sfaldata in crisi e senza carisma. E spingere con forza sulle crociate e sul nazismo ha solo evidenziato ancora di più le nostre debolezze continentali.

     

    Non solo ha incarcerato, dopo il presunto golpe di qualche mese fa, migliaia di persone, senza che succedesse nulla a livello politico o di altro genere; non solo lo abbiamo pagato per farci da cane da gu ardia dal rischio invasione emigrante. Adesso Tajani, uomo politico degno della peggiore DC, si inalbera se in Turchia passa la legge sulla pena di morte. Ciò farebbe cadere i presupposti per l'ingresso della Turchia nell'unione.

     

    erdogan binali yildirim erdogan binali yildirim

    Ma cosa vogliono di più per capire che la Turchia è tutto meno che Europa? Il problema vero, comunque, non è Erdogan, ma tutti i nostri politici che al posto degli attributi, hanno un vaso con violette e fiori di campo. Senza nerbo ed energia, sono facilmente soverchiati da un omino qualsiasi dotato di testosterone politico in quantità minima. Basta veramente poco. Nessuno che abbia una visione unitaria, se non a parole; ma quando si tratta di agire, quando si tratta di operare in visione comune, tutto sparisce.

     

    L'unica cosa che tiene in piede questa unione europea, sono i soldi, che si spartiscono allegramente i vari stati, ma non i vari popoli. Come vedi, dopo i festeggiamenti di poche settimane fa, è bastato poco per far capire, a quei pochi che vivono ancora nel mondo delle favole, che del sogno politico di 60 anni fa, è rimasto poco, anzi nulla.

     

    san francisco san francisco

    L'unico a muoversi politicamente è stato Trump. Ma lui ha bisogno del sostegno di tutti, anche dei dittatori, per perseguire la sua politica. E tra soggetti simili, si capiscono, quasi sempre. Incrociamo le dita e speriamo per il meglio. Benvenuti in Europa, terra di crociati, banchieri e uomini senza attributi...

    Saluti

    Pegaso Nero

     

    Lettera 20

    Caro Dago,

    sempre più spesso leggo sul tuo sito articoli sui gran sacerdoti della Silicon Valley; in particolare mi ha colpito quanto affermato dall’esimio prof. Hal Varian in una recente intervista (da te riportata) su Il Foglio:

     

    protesta dei residenti di san francisco protesta dei residenti di san francisco

    - il grado di evoluzione della nostra società si rileva da quanti possono oggi permettersi un televisore (che costano poco dato che li fanno i robot) o l’autista Huber (che scomparirà presto, dato che sarà sostituito dai robot); presto avremo tutti un assistente elettronico, cui manco dovremo porre domande, dato che penserà pure al posto nostro;

     

    - occorre aprire le porte senza indugio all’immigrazione, perché presto ci mancheranno i lavoratori che servono;

     

    - se non apriamo all’immigrazione, dovremo spingere sull’automazione;

     

    - la risposta è politica; Renzi era una speranza ma il “sistema” (quello democratico, forse?) lo ha espulso e rifiutato;

    MESSICO CITY SILICON VALLEY MESSICO CITY SILICON VALLEY

     

    - presto l’automazione distruggerà tutti i posti di lavoro non qualificati e/o a basso costo.

     

    La mia cultura in campo economico, rispetto a quella del prof. Varian, è sotto lo zero assoluto ed è per questo che non riesco ad esaltarmi né per gli autisti di Huber, che saranno sostituiti dai robot, né per l’assistente elettronico personale, cui manco dovremo porre delle domande.

     

    Per lo stesso motivo non riesco a capire come si coniughino la prossima distruzione da parte dell’automazione di tutti i posti di lavoro non qualificati e a basso costo con la necessità di accogliere più immigrati, che coi lavori non qualificati e a basso costo sperano di sfamarsi, almeno nel breve e medio periodo. Nè come all’immigrazione sia alternativa l’automazione ancora più spinta, che proseguirà con ancora più veemenza nella distruzione dei posti di lavoro.

     

    MESSICO CITY SILICON VALLEY MESSICO CITY SILICON VALLEY

    Ma, se possibile, c’è un argomento che davvero non riesco a comprendere: come fa il nostro guru a valutare una patacca come Renzi come una speranza? Mi sorge il dubbio, mi si perdoni la presunzione, che anche i venerati sacerdoti della Silicon Valley, che tanto peso hanno sul nostro futuro, possano prendere granchi di colossali proporzioni. Oppure che la speranza in questione non abbia a che vedere con il pubblico generale interesse ma coi bilanci di certe società (e coi conti correnti di certi politici inetti e/o intellettualmente disonesti).

    Francesco

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