Marco Zonetti per Dagospia
andrea fabiano
Andrea Fabiano, già direttore di Rai1 e di Rai2, è stato nominato chief content officer della società di produzione Blu Yazmine, fondata dal giugno 2020 da Ilaria Dallatana e Francesca Canetta, già direttrice e vicedirettrice di Rai2 nonché fondatrici di Magnolia assieme a Giorgio Gori.
Riassumendo, dunque, l'ex direttore di Rai1 ritrova - in una società di produzione privata che realizza programmi per la Rai - l'ex direttrice e l'ex vicedirettrice di Rai2, che assieme a lui approdarono alla guida dei canali della tv pubblica sotto l'egida dell'allora dg renziano Antonio Campo Dall'Orto.
francesca canetta
La storia della Blu Yazmine merita un approfondimento. Appena nata nel giugno 2020, ottenne subito l'appalto di Sette Storie trasmesso a partire dal luglio 2020 in seconda serata su Rai1 e condotto da Monica Maggioni, che era presidente Rai ai tempi di Dallatana e Canetta a capo di Rai2.
Seppur fresca di nascita, la Blu Yazmine si aggiudicò quindi in breve tempo vari importanti appalti di Rai1 e Rai2 in prima serata (con ascolti non entusiasmanti, c'è da dire) come La Caserma, Game of Games, Canzone Segreta, cui sono poi seguiti Nudi per la Vita, Benedetta Primavera e il reality su RaiPlay Confusi.
ilaria dallatana
Un exploit così rapido da finire nel mirino dell'ex segretario della Commissione di Vigilanza Michele Anzaldi, che si domandò come mai una società nata da un mese potesse già andare a produrre un programma di approfondimento della Prima Rete Rai (Sette Storie). Sollevando poi la questione di opportunità sul fatto che Maggioni affidasse l'appalto della sua trasmissione a colei che, durante il suo mandato da presidente Rai, era stata direttrice di Rai2. Dopodiché, l'incetta di appalti della Blu Yazmine fu anche oggetto di un esposto del consigliere di amministrazione in quota Dipendenti Riccardo Laganà, finendo anche su Striscia la Notizia.
beppe caschetto
Il fatto peculiare da sottolineare, tuttavia, è che Fabiano, Dallatana e Canetta sono stati importanti dirigenti della Tv di Stato e ora si ritrovano a collaborare con la Rai in qualità di dirigenti di una società commerciale. Nulla d'illegale, ovviamente, ma le compenetrazioni fra pubblico e privato tutte italiane, non finiscono mai di stupire. Altro che porte girevoli!
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Con l'approdo di Massimo Gramellini a La7, il canale di proprietà di Urbano Cairo diviene sempre più un potentato di Beppe Caschetto, l'influentissimo agente titolare della Itc 2000 che rappresenta moltissimi volti televisivi, chiamato in causa da Michele Santoro nell'ultima puntata di diMartedì.
A La7, il "caschettiano" Gramellini andrà ad aggiungersi infatti ad altri colleghi di punta rappresentati dalla Itc 2000: Lilli Gruber, Corrado Formigli, Luca Telese e lo stesso Giovanni Floris, tutti conduttori di programmi di approfondimento in prima serata e tutti, in particolar modo, facenti capo allo stesso agente. Ma soprattutto ex volti Rai, che si sono formati professionalmente in Rai, sui quali la Rai ha investito e che ora arricchiscono la concorrenza.
massimo gramellini
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Sabato scorso, l'arrivo di Papa Francesco negli studi Rai di Saxa Rubra per registrare un'intervista con Lorena Bianchetti nella trasmissione di Rai1 A sua immagine, è avvenuto con ben poca pubblicità e praticamente senza preavviso, spiazzando anche gli stessi dipendenti della tv pubblica e la stampa, che infatti ne ha dato notizia a fatto compiuto.
La gestione della storica "visita a sorpresa" del Santo Padre negli studi Rai è stata da alcuni attribuita alla stessa Lorena Bianchetti, che gode da sempre della fiducia della Santa Sede, tanto da essere stata la prima donna italiana a intervistare Papa Francesco, nell'aprile 2022.
papa francesco negli studi rai
Ma in realtà l'operazione sarebbe stata interamente portata avanti di persona dalla responsabile di A sua immagine, ovvero la decennale direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli (in quota Pd), riconfermata ancora una volta nel nuovo assetto "meloniano" a Viale Mazzini e molto stimata, oltre che dalla politica, anche Oltretevere.
monica maggioni sette storie silvia calandrelli