• Dagospia

    GIUSTIZIA ALLA CANNA (DEL GAS) - FABRIZIO PELLEGRINI, 47ENNE ARTISTA AFFETTO DA FIBROMIALGIA, E’ RINCHIUSO NEL CARCERE DI CHIETI PER AVER COLTIVATO CANNABIS (PRESCRITTAGLI DALLA ASL) PER CURARSI - PARALIZZATO DAI DOLORI LANCINANTI, PASSA STESO A TERRA LE SUE GIORNATE


     
    Guarda la fotogallery

    Alessandro Trocino per il “”Corriere della Sera

     

    FABRIZIO PELLEGRINI FABRIZIO PELLEGRINI

    C' era anche lui nel 2013, quando Rita Bernardini, con un' azione di disobbedienza civile, piantò semi di canapa a Montecitorio. Ora è rinchiuso nel carcere di Chieti, da 50 giorni, accusato di aver coltivato alcune piantine di cannabis. Solo che Fabrizio Pellegrini, 47 anni, lo ha fatto non per piacere o lucro, ma perché è affetto da fibromialgia, malattia che gli provoca dolori lancinanti. La cannabis di Stato, prevista per motivi terapeutici, non è mai arrivata. Al suo posto, la galera.

     

    Il primo a dargli solidarietà, commovente, è stato Andrea Trisciuoglio, segretario dell' associazione LaPiantiAmo, affetto da sclerosi multipla. Ha sospeso la sua terapia a base di cannabinoidi per chiedere la scarcerazione di Pellegrini. Insieme a lui digiuna da giorni Norberto Guerriero, dell' associazione radicale foggiana Mariateresa Di Lascia. E con lui altri, radicali e non solo.

     

    FABRIZIO PELLEGRINI 2 FABRIZIO PELLEGRINI 2

    A favore di Pellegrini si sono spesi in Parlamento Luigi Manconi e Pippo Civati. Ieri si è aggiunto, dal suo blog, Roberto Saviano. Tra le richieste, un intervento del ministro della Giustizia Andrea Orlando e della Salute Beatrice Lorenzin.

     

    Pellegrini ha 47 anni, è un artista da strada, pianista e pittore. Una madre e una sorella.

    Il suo corpo è malato, affetto dal 2002 da una grave malattia autoimmune. Spiega l' avvocato radicale Vincenzo Di Nanna: «È intollerante agli oppiacei: l' unica medicina efficace, è certificato, è la cannabis». La Regione Abruzzo è la prima ad aver creato un fondo apposito, 50 mila euro. Ma la legge è inattuata.

     

    CANNABIS CANNABIS

    La Asl prescrive la cannabis a Pellegrini e ottiene l' autorizzazione dal ministero a importarla dall' Olanda, ma non anticipa i soldi. Pellegrini, indigente, paga 500 euro, raccolti con una colletta. Gli bastano per un mese. Poi decide di far da sé. Finisce in carcere nel 2003 per tre giorni, nel 2005 per tre mesi, nel 2008 per un mese.

     

    Poi la condanna definitiva, cumulo di due pene, a poco più di due anni. Il legale d' ufficio non chiede in tempo le misure alternative e lui finisce in cella. Passa giornate disteso per terra, paralizzato dai dolori alla colonna vertebrale.

     

    rita bernardini rita bernardini

    Rita Bernardini lo va a trovare due volte in cella. Racconta Guerriero: «Sta malissimo, gli hanno rasato i capelli, ha ecchimosi dappertutto. Il carcere di Chieti è vergognoso». Conferma l' avvocato Di Nanna: «Sono in sette in una cella da tre. Lui è incompatibile con la detenzione.

     

    Non viene curato, fa yoga sulla branda e soffre. Non ha più sensibilità alle mani. E perché? Perché non ha voluto dare soldi alla criminalità». La legge sulla cannabis, arriva alla Camera, si è impantanata. I radicali raccolgono firme per una legge di iniziativa popolare.Pellegrini aspetta.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport