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    LA SINDROME DI LADY GAGA - GLI ARTISTI IN CAMPO PER IL REFERENDUM - BARBARESCHI (EX PDL) ANNUNCIA LA SVOLTA RENZIANA: “AVEVO GIURATO CHE NON MI SAREI PIU’ OCCUPATO DI POLITICA MA ORA STO CON MATTEO. HA SENSO DELL’EPOS” - ALBA PARIETTI E SABRINA FERILLI PER IL NO - JERRY CALA’ AI PISCHELLI DEL PIPER: “UN SI’ O UN NO NON VI POTRANNO MAI PORTARE VIA L’ESTATE CHE AVETE NEL CUORE” - IL SARCASMO DI RONCONE


     
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    Francesco Persili per Dagospia

     

    BARBARESCHI BARBARESCHI

    E’ la sindrome Lady Gaga. Fioccano le prese di posizione di artisti, vip sportivi e celebrità varie sul referendum del 4 dicembre. «Avevo giurato che non mi sarei più occupato di politica dopo la fine della mia esperienza da parlamentare ma la sfida referendaria per il Sì mi ha ridato una grande voglia di battermi per il mio Paese».

     

    L’attore e regista Luca Barbareschi, ex deputato Pdl e di Futuro e Libertà, oggi “imprenditore della cultura”, annuncia la svolta renziana nel corso di una manifestazione organizzata all’Eliseo, il teatro di cui è direttore artistico: «L’Italia si merita un cambiamento. Questo è un Paese che tende a chiudersi nella farsa. Renzi, invece, è un leader giovane, dinamico, guascone, che ha senso dell’epos».

     

    LADY GAGA CLINTON LADY GAGA CLINTON

    A sventolare la bandiera del No ci pensano le pasionarie Sabrina Ferilli e Alba Parietti («Mio padre partigiano per la Costituzione ha rischiato la vita»...). «Non possiamo più permetterci di restare fermi”, la giornalista di “Sky Sport” Ilaria D’Amico in un video annuncia il suo alla Sì alla riforma costituzionale e se la prende con i veti incrociati, i partitini, le correnti e un sistema che ci ha consegnato anni di immobilismo».

     

    Anche il mondo della musica si divide: il trio de “Il Volo” schierati con il Sì, J-Ax per il No. Si moltiplicano gli endorsement. L’intellettuale lascia spazio «all’internettuale», il sarcasmo corre feroce su Twitter: «Il composto silenzio di Carletto Mazzone sulle ragioni del Sì e del No», ironizza il giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Roncone. Le ”celebreties” (schierate in massa per Hillary Clinton) nelle elezioni presidenziali americane non hanno spostato voti, ma un appello e una firma non si negano a nessuno.

    TWEET RONCONE TWEET RONCONE

     

    Sì o No? Per tutti vale la regola Jerry Calà che l’altra notte al Piper nel suo show tra una battuta («Avete visto tutti il mio film “Abbronzatissimi”? Allora è vero che a Roma non avete un cazzo da fare...») e una stilettata ai «critici puzzoni che disprezzavano la musica anni ’80» ha arringato così i suoi aficionados: “Un Sì o un No non vi potranno mai portare via l’estate che avete nel cuore”. Comunque vada sarà ancora “Maracaibo”. Altro che Lady Gaga. 

    CALA' CALA' luca barbareschi luca barbareschi FERILLI GUERRITORE PARIETTI ROSSO DI SERA FERILLI GUERRITORE PARIETTI ROSSO DI SERA PARIETTI FERILLI PARIETTI FERILLI luca barbareschi luca barbareschi BARBARESCHI FERILLI CALA' BARBARESCHI FERILLI CALA'

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