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    ARTSPIA - TURNER BOOM! IL FILM SUL CELEBRE PITTORE SBANCA I BOTTEGHINI BRITANNICI E SFIDA "INTERSTELLAR". MENTRE IN ITALIA IL LEOPARDI DI MARTONE SUPERA I 5 MILIONI. MA CHE E' SUCCESSO AL PUBBLICO? (TRAILER)


     
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    Alessandra Mammì per Dago-art

     

     

     

    Dati alla mano:in Italia uno stortignaccolo Giacomo Leopardi sbanca i botteghini avviando con passo allegro “Il giovane favoloso” di Mario Martone a raggiungere e superare i 6 milioni di incasso (4.932.000 box office domenica 9 novembre e resterà ancora in sala un bel po').

     

    "Mr Turner" il poster del film "Mr Turner" il poster del film

    In Gran Bretagna, un autistico, bruttino, catarroso, goffo e borbottante William Turner commuove l'intero paese e ben oltre le aspettative riempie le sale al primo week end di uscita, per la gioia degli esercenti soprattutto quelli di Curzon Chelsea che in una sera hanno incassato 20mila pounds di quel milione mezzo di sterline che il film di Mike Leigh è riuscito ad incassare tra Scozia, Galles e Inghilterra solo nella prima settimana di programmazione. Cinque giorni dopo era già oltre i due milioni. E nell'ultimo weekend figurava al secondo posto dopo “Interstellar”.

     

    Ma quel secondo posto vale di più del primo. Perchè conquistato senza Imax, senza effettoni speciali (tranne quelli che fece Turner sulla tela molti anni fa) e al posto di quel bell'uomo di Matthew MacConaughey qui c'è Thimoty Spall che certo proprio bello non si può dire.

     

    E poi il film è già record assoluto per la filmografia di quel fantastico regista che è Mike Leigh. Che deve essere sorpreso anche lui, nel veder vincere e stravincere, la biopic su un pittore che non corrisponde ai canoni del maledetto da feuilletton. Non impazzisce, non si taglia orecchi, non vive tormenti ed estasi, non è circondato da belle donne tisiche... ma passa gran parte del suo tempo scrutando il cielo e studiando la luce ( e che cieli e che luce...)

    turner turner

     

    Eppure il film ha colpito lo stesso l'immaginario di molti e il cuore dei critici per la complessa intelligente, sofisticata, ricostruzione di un uomo e di un'epoca. L'anti Interstellar è asceso al firmamento della critica conquistando non solo stelle ma un'intera costellazione che brilla sulle rubrichette di tutti i critici anglofoni. Titoloni di giornali che vanno dal “Times” alla freepress, richiami in prima pagina, frasi vibranti tipo “una pennellata di splendore” (Times) “split&polish” ( tirato a lucido- The Guardian), “una svolta di stile” (Daily Mail) e poi giù a ripetizione la parola “masterpiece,masterpiece, masterpiece”.

     

    turner turner

    Persino un ragazzo acidello come il critico d'arte del “Guardian”, Jonathan Jones non trova altro per protestare se non chiedersi se Timothy Spall ,nella sua pur sublime interpretazione che gli ha regalato il premio a Cannes, sia copia conforme del vero Turner o Mike Leigh non sia sia concesso troppe licenze poetiche.

     

    E si risponde, Jonathan il terribile, scrivendo che Turner era probabilmente un po' più carino ed elegante almeno a giudicare da un autoritratto del pittore 24enne con grandi e spalancati occhi sul mondo.

    Una scena da "Mr Turner" Una scena da "Mr Turner"

     

    E poi sempre secondo il nostro critico l'intera vita di Turner si risolveva nel lavoro, altrimenti come giustificare quella sovrabbondante produzione di tele, acquerelli, bozzetti, disegni che ha regalato ai posteri? In poche parole non si lasciava facilmente coccolare da una proprietaria di bed&breakfast come si immagina nel film. Infine da artista ossessionato dall'arte non si sarebbe mai sentito (sempre secondo Jones) in competizione con Constable ma semmai con Rembrandt, Poussin e persino Leonardo da Vinci. Poi continua la sua analisi con sempre più dotti confronti e riflessioni sua questa vita eccezionale che attraversa due culture l'epoca georgiana e quella vittoriana.

     

    turner turner

    Ormai sulle gazzette inglesi e forse anche all'uscita dal cinema, si discute più che nei talk della Tate. Chi fu davvero Turner? L'apoteosi di un'epoca romantica o l'inizio di una nuova visione che apre all'Impressionismo? La colorita e vivace cultura georgiana o quella bacchettona vittoriana? Un uomo ossessionato dal demone della pittura o un maschio autoriferito che maltratta ex mogli ed cameriere fedelissime?

     

    Persino sull'inglese d'epoca perfettamente recuperato da sceneggiatori e attori il dibattito è aperto. Turner eroe nazionale finora appeso sulle pareti della Tate e materia scolastica ( gli inglesi studiano la storia dell'arte più di noi) si è ora incarnato in uomo. E anche se è un omino sgradevole e bruttino è pur sempre l'incarnazione di un genio. Come Leopardi del resto.

    Altro genio che il cinema (da scatola magica qual è) ha sottratto al santino ottocentesco e lo ha riportato fra noi, in terra.

     

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    Come mai poi questi film targati come “di nicchia” all'improvviso diventino popolari è difficile da spiegare.Ma senza spiegare si potrebbe sussurrare che per molti di noi, dopo tanto girare a vuoto tra risate a tutti costi e occhiali per 3D, commeddiacce, rutti ed effetti speciali quell'intrattenimento che racconta di uomini e non di muscoli, dei grandi fondatori del nostro immaginario, delle loro vite combattute non contro mostri da un altro pianeta ma contro demoni che tutti abbiamo in fondo all'animo, insomma quell'intrattenimento chiamato cultura forse sta ritornando di moda.

     

     

     

     

     

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