DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
1. LA CHINA: “IL MIO MESTIERE E’ UCCIDERE E VENDERE DROGA”
Guido Olimpio per http://www.corriere.it/
La China è finita in manette. La cercavano da mesi e con molta cautela perché ritenuta pericolosa: per le autorità la sua banda di killer è stata coinvolta nell’ondata di narco-violenza nella zona di La Paz, Bassa California, con dozzine di vittime. La polizia - secondo la versione ufficiale - ha fermato Melissa Calderon Ojeda, detta “La China”, mentre cercava di imbarcarsi su un volo a Cabo San Lucas, Messico.
Il personaggio La donna, 31 anni, è considerata la leader di una fazione scissionista delle “Fuerzas Especiales de los Dalmados”, organizzazione attiva nella regione e che si fregia di un simbolo particolare: la sagoma di un gallo con due Kalashnikov. La China ha diretto personalmente molti agguati e sequestri contro gruppi rivali all’interno del Cartello di Sinaloa, i Los Pepillos e i Los Mayitos, in guerra per il controllo del corridoio della droga. Battaglia che a volte ha coinvolto degli innocenti, come una coppia uccisa di recente. Ferito il loro bimbo di pochi mesi. Secondo la stampa locale le bande, avendo bisogno di forze fresche, hanno arruolato giovani criminali, pronti a sparare ma con poca esperienza.
sergio el scar beltran pedro el chino gomez
Le indagini precedenti Alla metà di giugno i militari sono riusciti a catturare il fidanzato della donna, Pedro Camarena che, con le sue confessioni, ha permesso di individuare i resti di diverse vittime sepolte in fosse comuni. L’uomo ha anche precisato che La China aveva deciso di rafforzare il proprio apparato in contrasto con la gerarchia del cartello acquistando altri armi e veicoli per condurre le operazioni a La Paz, in un’area dove sono stati registrati oltre 170 omicidi. “Melissa - ha raccontato agli agenti - diceva sempre che il suo mestiere era uccidere e vendere droga”.
2. TRADITA DAL FIDANZATO
Alasadir Baverstock per http://www.dailymail.co.uk/
Melissa “La China” Calderon è stata praticamente consegnata alla polizia dal suo dal suo ex fidanzato e socio in affari, Pedro “El Chino” Camarena. L’uomo dice che la donna, dopo aver deciso di prendere in mano la “Fuerzas Especiales de los Dalmados” era diventata “maniacale” e ossessionata dal potere. La donna sarebbe accusata di 180 omicidi, ed era famosa per riportare i corpi smembrati delle vittime davanti alle case delle loro famiglie, come monito per tutta la comunità.
La China aveva avviato una guerra contro le bande rivali per il controllo di La Paz, capitale dello stato messicano della California del Sud, dove gestiva un traffico di droga nel quale erano coinvolte oltre 300 persone tra spacciatori, corrieri e soldati, che la boss si teneva stretti regalando buste di cocaina in cambio di lealtà ed efficienza.
Nella gerarchia del gruppo, dietro di lei, c’era il suo ex-fidanzato Pedro “El Chino” Camarena, mentre Sergio ‘El Scar’ Beltran rivestiva il ruolo di assassino capo, Rogelio ‘El Tyson’ Franco era al comando della logistica e Pedro ‘El Peter’ Cisneros si occupava di vendere la droga. Forse l’unica donna a capo di un’organizzazione criminale messicana, Melissa “La China” Calderon aveva corroborato la sua fama di leader spietata con una campagna social di fotografie in cui appariva insieme al suo arsenale di armi, tra cui fucili d’assalto, pistole d’oro e armi automatiche.
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