• Dagospia

    BUTTATE LA CHIAVE - ASHLEY PAUL GRIFFITH, EX EDUCATORE DELL'INFANZIA AUSTRALIANO, HA CONFESSATO 307 REATI SESSUALI CONTRO MINORI CHE GLI ERANO STATI AFFIDATI IN AUSTRALIA E IN ITALIA - IL 46ENNE, TRA I PEDOFILI PIÙ RICERCATI DELLA STORIA, È STATO CONDANNATO PER I CRIMINI COMMESSI A BRISBANE, SYDNEY E PISA, DOVE HA LAVORATO TRA IL 2007 E IL 2022 - TRA LE ACCUSE, ATTI OSCENI NEI CONFRONTI DI UN 12ENNE, STUPRO, E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO…


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell'articolo di Giovanni Turi per www.fanpage.it

     

    ASHLEY PAUL GRIFFITH ASHLEY PAUL GRIFFITH

    Ashley Paul Griffith, ex educatore dell’infanzia, si è dichiarato colpevole di 307 reati sessuali contro minori a lui affidati a Brisbane, a Sydney e in Italia, in particolare a Pisa, tra il 2007 e il 2022. Il 46enne di Gold Coast, città del Queensland, nel sud dell’Australia, lo ha ammesso davanti alla Corte distrettuale del Queensland in udienza preliminare lunedì 2 settembre.

     

    L’uomo, tra i pedofili più ricercati di sempre, è stato condannato formalmente per i reati commessi in una serie di centri d’assistenza per l’infanzia dove ha lavorato tra gennaio del 2007 e agosto del 2022 e che includono 190 accuse di atti illeciti e osceni nei confronti di un 12enne sotto la propria custodia, 28 di stupro, 67 di produzione di materiale in cui venivano sfruttati minori. Non mancano nella lista quattro accuse di produzione di materiale pedo pornografico e un’altra per la loro distribuzione. La documentazione a cui si riferiscono sarebbe stata registrata con smartphone e videocamere nascoste.

     

    orco pedofilo 3 orco pedofilo 3

    […] LE TESTIMONIANZE

    Fuori dal tribunale, i genitori di una delle vittime hanno spiegato che Griffith ha frequentato un centro di assistenza per l’infanzia per appena 15 giorni nel 2018, presentandosi come una persona “dall’aspetto bizzarro”. La vicenda è stata ricordata come "orribile". I due, al termine dell'udienza, hanno espresso soddisfazione per la confessione dell'uomo. E hanno spiegato che all’epoca il figlio era “molto piccolo” e che “una volta cresciuto, affronteremo la questione, anche se resta un qualcosa con cui dovremo confrontarci per il resto delle nostre vite”.

     

    La data della sentenza non è ancora stata fissata, ma già la prossima settimana, lunedì 9 settembre, Griffith tornerà di nuovo nella Corte distrettuale. […]

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport