Da www.agi.it
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"Non possiamo immaginare che i maiali esistano solo in America e noi siamo tutti dei santarellini". Il regista Dario Argento esordisce così a Domenica In, intervistato da Cristina Parodi dopo la denuncia di sua figlia Asia nei confronti del produttore americano Harvey Weinstein. "Anche in Italia ci sono delle persone che si sono comportate in modo sconveniente, schifoso, più di uno - continua - lo dico perché lo so, faccio il cinema, vivo in questo mondo, perché facevo anche il produttore e quindi lo so".
"Brizzi? Non c'entra niente"
DARIO E ASIA ARGENTO
E sui sospetti che hanno recentemente coinvolto il regista Fausto Brizzi racconta: "L'ho conosciuto a Los Angeles, sembrava una persona un po' allegra ma molto simpatica. Fausto Brizzi non c'entra niente, ma queste persone, questi molestatori normalmente nella vita sono persone educate gentili, simpatiche, umane. Fino a quando, ad un certo punto, scatta nel cervello la pazzia del sesso, da serial killer del sesso, una malattia... come Weinstein, che sta in clinica, ma poi per modo di dire, perché sta in clinica per non essere arrestato".
"Il Mossad? Gente che spara, Asia teme"
"Asia non esce più di casa per paura di agenti israeliani perché questa è gente che spara, è gente che minaccia, sono persone pericolosissime. Asia teme per la propria vita e teme per quella dei suoi figli, teme i ricatti". E sul presunto ingaggio di agenti segreti israeliani afferma "Sono degli agenti segreti, sono del Mossad che poi è uno dei più crudeli servizi segreti del mondo. Ha paura e ha ragione anche ad averla". Il regista sottolinea pero' come Asia, nonostante i timori, non si sia mai pentita di aver denunciato. "Anzi - conclude - e' sempre piu' convinta"
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