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    “MICHELA MURGIA STAVA MORENDO, SENZA PERDERE MAI IL SORRISO, E IO, COME TANTI, NON CI HO CREDUTO” - NATALIA ASPESI: "MAI LETTO I SUOI LIBRI VISTO CHE A ME PIACCIONO A UN LIVELLO PIU' SU, NÉ L'HO MAI SEGUITA A TEATRO PERCHÉ CIÒ CHE PIACE A ME È MOLTO DIVERSO. POI HA VISTO COME SIAMO NOI: LA MURGIA LOTTAVA PER I QUEER, AGLI ALTRI LA COSA NON PIACEVA, E LA SINISTRA È STATA LARGAMENTE SCONFITTA. E AL POTERE, CHISSÀ PER QUANTO, ABBIAMO LA DESTRA-DESTRA CHE…”


     
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    Da Il Venerdì- La Repubblica

     

    NATALIA ASPESI NATALIA ASPESI

    A proposito dell'articolo su Michela Murgia su il Venerdì del 25 agosto immagino che lei riceverà numerose risposte. Sarò quindi breve, per non rubarle il tempo di sentirsi, come spesso capita, una incompresa. Innanzi tutto il titolo davvero infelice. Spero capirà. Murgia è deceduta... Non le può rispondere né replicare!!!! Quindi lei compie una vera azione umiliante.

     

    Dice pure che non le ha creduto quando ha annunciato la sua morte!!!! Beh, forse morire a 50 anni non è stata la sua esperienza, mi pare... forse per questo non ci credeva? In secondo luogo l'inizio della sua risposta: «Michela Murgia mi faceva venire il nervoso...» non capisco perché lei paragoni l'impegno di Murgia alle sue arciripetute e ritrite battaglie vissute negli anni... Murgia era di un'altra generazione, due meno della sua!!!!

     

    MICHELA MURGIA MICHELA MURGIA

    Non è che lei, signora Aspesi, ha visto e fatto tutto... Ha parlato di figli d'anima, di famiglie queer... si è battuta in prima linea per battaglie per i diritti che qualcuno ricordi? Ha letto tutti i libri di Murgia? Hai vista a teatro? L'ha seguita alla radio? Ha la stessa storia? È nata in Sardegna in povertà? È laureata in teologia? Io capisco cosa di Murgia non le piaccia. La modernità. La capacità di toccare il cuore e di mettere il dito sulla piaga. Le consiglio di leggere Vespa, o Fabio Volo... anni fa. Cosa ci si poteva aspettare? Io mi aspettavo che sapesse cosa è il rispetto.

     

    LA RISPOSTA DI NATALIA ASPESI

    Natalia Aspesi Natalia Aspesi

    Ma che barba signora, possibile che anche lei faccia parte della noiosissima schiera che legge e non capisce quel che legge perché al primo ostacolare perde la testa e scopre quel che lei vorrebbe, per poterne poi parlare male? Di capire, come immagino lei pensi, Roma per Toma? Credo di aver scritto, lontano da ogni lirismo, le parole giuste: anche io sono rimasta colpita perché la signora Murgia stava davvero morendo, senza perdere mai il sorriso, e io, come tanti, non ci ho creduto: è la verità che la infastidisce, è la ragione per cui la folla l'ha così celebrata, è stata la sua sfrontatezza verso la morte?

     

    MICHELA MURGIA MICHELA MURGIA

    Quando lei ha annunciato che moriva, noi, abituati alle vostre frasi finte, perché avremmo dovuto crederci? Le ricordo solo, delle mie "arciripetute e ritrite battaglie", che noi vecchi abbiamo ottenuto ciò che compatibile, dal divorzio al diritto di famiglia, che forse lei non conosce ed è quello che ci consente di avere sui figli gli stessi diritti del padre.

     

    Lei, per darsi delle arie, mi chiede di leggere i libri meno invitanti, mentre come può immaginare io leggo libri che mi piacciono, diciamo a un livello più su. Quanto ai libri della anche premiata, io non ne ho mai letto uno, trovandoli magari belli ma molto semplici, né l'ho mai seguita a teatro perché ciò che piace a me è molto diverso. Poi ha visto come siamo noi: la Murgia lottava per i queer, agli altri la cosa non piaceva, e la sinistra è stata largamente sconfitta. E al potere, chissà per quanto, abbiamo la destra-destra che di queer non ne vuol sentire parlare.

     

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