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    ASSALTO ALLA CHAMPIONS - PARTE IL MINI-CAMPIONATO PER IL SECONDO POSTO CHE VALE 40 MILIONI € - NAPOLI E FIORENTINA CON L’INCOGNITA COPPE, ROMA E LAZIO FAVORITE (E ALLA PENULTIMA C’È IL DERBY)


     
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    1. LA CHAMPIONS E’ VITA

    Alessandro Pasini per il “Corriere della Sera”

     

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    Il secondo posto vale 40 milioni, il terzo una fiche per provare a vincerseli al playoff d’agosto. Perduto lo scudetto, con la prospettiva di partecipare a una Champions League sempre più ricca (previsto un +32% di ricavi nel prossimo triennio), questi sono gli obiettivi imperdibili per le cinque migliori squadre italiane che non si chiamano Juventus: in ordine di classifica Roma, Lazio, Sampdoria, Napoli e Fiorentina. Sabato partiranno per un campionato nel campionato: 10 giornate, 7 big match, in campo diversi campioni e qualcuno che spera di risorgere in tempo utile (in primis, mezza Roma e Hamsik). Ci arrivano così. 
     

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    Forma
    La Lazio scoppia di salute (striscia aperta di 6 vittorie consecutive), ma anche la Sampdoria non scherza (4). La Roma è tornata alla vittoria dopo 4 pari e una sconfitta, la Fiorentina viaggia a 10 risultati utili nelle ultime 11 partite. Al momento, chi sta peggio è sicuramente il Napoli: non vince da 4 partite, ha perso le ultime 3 gare in trasferta e ha il morale in cantina. 
    Scontri diretti
    Lazio, Samp e Napoli ne hanno tre, Roma e Fiorentina due. In totale sono sette e i primi due dopodomani, Roma-Napoli e Fiorentina-Sampdoria, sembrano già decisivi per Benitez e Montella: soffrono l’handicap di classifica più ampio, perdere sarebbe già un mezzo addio alla Champions. Il Napoli però li gioca tutti in casa e questo induce i Rafa Boys a un moderato ottimismo. Qui la Roma pare quella messa meglio, anche perché l’altro big match (il derby) lo avrà solo alla penultima. La Lazio invece giocherà tutti i suoi tre scontri diretti nelle ultime tre partite: è suo il finale più tremendo. 
    Calendario
    Calcolando la posizione media delle avversarie, quella che sta meglio è la Fiorentina, che incrocia squadre mediamente oltre il dodicesimo posto. Il peggio tocca ancora al Napoli, con avversari medi poco sopra il nono. Come gli azzurri la Roma, mentre stanno al decimo le avversarie di Lazio e Samp. Viola agevolata, dunque, ma anche la più distante da Roma e Lazio. Il piano è uno solo: passare indenne le prime due sfide e poi cercare il filotto per una clamorosa rimonta. 
     

    HIGUAIN FIORENTINA NAPOLI HIGUAIN FIORENTINA NAPOLI

    Fattore Juve
    Conterà pure questo. Solo la Roma non affronterà la Juve, per le altre invece ecco un’altra mina sul cammino. Di queste, solo la Samp l’affronterà in casa: un piccolo vantaggio. La variabile sarà la situazione dei bianconeri in Champions. Anche se la squadra di Allegri, per natura, non molla mai niente. 
    Fattore coppe
    Molto più della Juve, incideranno però Europa League e Coppa Italia. E qui a pagare le fatiche saranno Napoli e Fiorentina, presenti in entrambe le competizioni con sogni di gloria. Più gestibile la situazione della Lazio, che in più al massimo avrà due gare di Coppa Italia. Totalmente senza assilli Samp e Roma: quando non si fanno le coppe ci si consola considerandolo un vantaggio per il campionato. 
     

    FELIPE ANDERSON FELIPE ANDERSON

    Derby finale
    A conti fatti, Roma (per i punti che ha) e Lazio (per quelli e la forma) partono favorite. Alle altre tre serviranno continuità, un po’ di fortuna e il rendimento massimo di leader come Eto’o e Eder, Higuain e Gabbiadini, Gomez e Salah. Ma le romane partono avvantaggiate e il derby del 24 maggio all’Olimpico potrebbe essere una magnifica finale. In palio la città e, soprattutto, 40 milioni. 
     

    SALAH SALAH

    2. UNA COMPETIZIONE DIVENTATA LA BANCA CENTRALE DEL CALCIO CONTINENTALE

    Fabio Monti per il “Corriere della Sera”

     

    Era un’idea e in sessant’anni è diventata la Banca centrale europea del calcio continentale, perché ormai tutto ruota intorno ai soldi della Champions League. La storia è cominciato fra il 2 e il 3 aprile 1955 e come sempre sono stati i francesi ad arrivare per primi. Era già successo con Giochi Olimpici (1896), Mondiale (1930) ed Europeo (1960) di calcio; è capitato sessant’anni fa, grazie all’intuizione del giornalista dell’ Equipe, Gabriel Hanot (1889-1968), inventore del «Pallone d’oro» e non solo.

     

    Avrebbe voluto chiamare la manifestazione Coppa europa per club; l’Uefa gli aveva imposto la denominazione di Coppa delle squadre campioni, per evitare equivoci con l’Europeo per nazioni. Ma era stato più complicato fronteggiare l’opposizione degli inglesi, che avevano altre idee. Il 17 novembre 1954, l’ Equipe aveva già annunciato il progetto di una competizione riservata ad una sola squadra per nazione, con partite di andata e ritorno, a metà settimana e in notturna (e con il via libera dell’Eurovisione). E per questo Hanot aveva convocato a Parigi per il 2 e 3 aprile 1955 i delegati di 16 fra le migliori squadre europee.

     

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    La regola della partecipazione riservata alle squadre vincitrici del campionato sarebbe entrata in vigore l’anno dopo nel 1956-1957. Sedici squadre presenti alla prima edizione (il Milan, arrivato in semifinale, per l’Italia), partenza il 4 settembre, finale il 13 giugno 1956, vinta dal Real sul Reims. 
     

    Se alla fine degli anni Sessanta era stata introdotto il valore doppio del gol in trasferta, la prima modifica alla formula coincide con l’edizione 1991-1992: quarti e semifinali non più a eliminazione diretta, ma con due gironi da quattro squadre e i vincitori (Samp e Barcellona) in finale. L’anno dopo viene cambiata la denominazione: nasce la Champions League, con logo e inno; dal 1994-1995, l’Uefa, non più legata al contratto con l’Eurovisione, cede i diritti anche alle tv private per aumentare gli introiti. Nel 1997-1998, viene meno la partecipazione al tornei dei soli club vincitori del campionato nazionale: via libera alle seconde classificate degli otto migliori campionati continentali. 
     

    BERLUSCONI CON LA COPPA DEI CAMPIONI BERLUSCONI CON LA COPPA DEI CAMPIONI

    Nell’estate 1998 nasce il progetto di una Superlega europea, riservata ai club più famosi, in alternativa ai campionati nazionali. L’Uefa si sente minacciata e corre ai ripari: nel 1999 ridisegna il format, aprendo l’iscrizione anche alle terze classificate delle sei principali federazioni e alle quarte delle migliori tre. Il format viene ampliato con due fasi a gironi seguite da due turni ad eliminazione (quarti e semifinale) più la finale. Chi arriva in fondo disputa 17 partite.

     

    INTER CHAMPIONS INTER CHAMPIONS

    Dal 2003-2004, il torneo parte con tre turni preliminari ad eliminazione diretta e viene abolita la seconda fase a gironi; le 16 squadre meglio classificate nei campionati nazionali più importanti in base al coefficiente Uefa si qualificano direttamente alla fase a gruppi; dai turni preliminari escono otto squadre. Ottavi. quarti e semifinali tornano ad eliminazione diretta. Ma già partecipare alla prima fase vale una fortuna, visto che i ricavi della prossima edizione sono stimati intorno ai due miliardi di euro. Hanot aveva visto bene: la coppa è arrivata alla 60ª edizione e ha incoronato 22 squadre. 

     

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    La finale di Champions League La finale di Champions League

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