Giulio De Santis per www.corriere.it
paolo bulgari1
Dopo tre anni di dibattimento, i due eredi del fondatore della maison Bulgari chiudono la loro traversia processuale con l’assoluzione dall’accusa di aver evaso 55 milioni di euro. La formula pronunciata dal giudice Maria Elena Mastrojanni è stata il “fatto non sussiste”. Il Tribunale ha disposto pure la restituzione delle somme in sequestro pari a 34 milioni di euro. Parole che chiariscono come Paolo e Nicola Bulgari – nipoti di Sotirios, fondatore dell’azienda nel 1884 – abbiano avuto, secondo il giudice monocratico, un rapporto con il fisco nel rispetto delle leggi tributarie. “Il processo, con l’ascolto di tanti testimoni e consulenti, ha dimostrato la totale correttezza dell’operato della società” osservano i legali dei Bulgari, tra cui gli avvocati Fabrizio Raggiani dello studio Severino e Bruno Assumma.
LE RICHIESTE DEL PM
paolo e nicola bulgari con le mogli maite e beatrice
La sentenza è stata assolutoria, negli stessi termini dei Bulgari, anche per tutti gli altri 11 imputati. Oltre a Paolo Bulgari, presidente del consiglio di amministrazione e Nicola Bulgari, membro del medesimo organo, sono stati assolti Francesco Trapani e Maurizio Valentini, succedutesi nel ruolo di rappresentanti legali della capogruppo italiana. Stesso esito anche per: Leonardo Cheli, Flavia Spena, Alberto Nathansohn, Dario De Gregorio, Massimo Paloni Isabelle Patricia Sedira, Brain Cooper Paolo Alberti e Peter Stolp.
PAOLO BULGARI
Un finale che tuttavia è dissonante dalle richieste del pm Carla Canaia. La procura nella scorsa udienza aveva chiesto in particolare la condanna di Paolo e Nicola Bulgari a un anno e sei mesi di reclusione. Ora sarà il contenuto delle motivazioni – che verranno depositate tra novanta giorni - a orientare le decisioni del pm in merito alla possibilità di impugnare, o meno, la sentenza.
«INGEGNERIA TRIBUTARIA»
L’inchiesta poggiava sulla convinzione che i Bulgari avessero evaso le tasse tra il 2008 e il 2011 sfruttando una triangolazione Svizzera-Irlanda-Italia favorevole all’elusione del fisco, copiando il modello adottato dai Padroni della Silicon Valley. In territorio elvetico, la “Bulgari Global Operation” ha avuto sempre una sede, che dieci anni fa ha iniziato a essere affiancata dalla “Beire” - Bulgari Ireland Ltd – con quartiere generale a Dublino.
nicola bulgari
La creazione sarebbe stata – per la procura - un artificio d’ingegneria tributaria per far figurare i ricavi tra i bilanci della società irlandese dove la tassazione è solo del 12.5 per cento mentre, invece, in Svizzera è del 33 per cento. Le difese degli imputati hanno fin dal principio sostenuto la regolarità dell’operazione, ottenendo con la sentenza di assoluzione il riconoscimento della validità delle loro tesi.