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    "ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON COSTITUISCE REATO" - NIENTE CONDANNA PER ALEX POMPA, IL VENTENNE CHE IL 30 APRILE 2020 A TORINO UCCISE IL PADRE A COLTELLATE PER PROTEGGERE LA MADRE NEL CORSO DELL’ENNESIMA LITE - IL RAGAZZO HA COMMENTATO A CALDO: "CI TENGO A RINGRAZIARE QUESTA CORTE, SONO STRANITO, SENZA PAROLE, DEVO METABOLIZZARE" - IL PM SI ERA DETTO "COSTRETTO" A CHIEDERE 14 ANNI DI CARCERE - UN IMPRENDITORE EDILE VENETO SI È IMPEGNATO A SOSTENERE LE SPESE LEGALI DI ALEX…


     
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    “MIO FIGLIO MI HA SALVATO LA VITA” - MARIA CUTAIA, LA MAMMA DI ALEX POMPA CHIEDE UNA VITA NORMALE PER LUI

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    “SONO COSTRETTO A PROPORRE UNA PENA COSÌ ELEVATA” – IL PM HA CHIESTO 14 ANNI DI CARCERE PER ALEX POMPA

    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-sono-costretto-proporre-pena-cosi-elevata-rdquo-ndash-288835.htm

     

    “HO UCCISO MIO PADRE PER SALVARE MIA MADRE” – LA TERRIBILE STORIA DI ALEX POMPA, IL 20ENNE DELLA PROVINCIA DI TORINO AGLI ARRESTI DOMICILIARI

    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-ho-ucciso-mio-padre-salvare-mia-madre-rdquo-ndash-terribile-285760.htm

     

    Da www.blitzquotidiano.it

     

    alex pompa con la mamma e il fratello alex pompa con la mamma e il fratello

    Alex Pompa è stato assolto perché il fatto non costituisce reato. Il ventenne il 30 aprile del 2020, a Collegno (Torino), uccise il padre a coltellate per proteggere la madre nel corso dell’ennesima lite in famiglia. La sentenza è stata pronunciata dalla corte di Assise di Torino.

     

    “Ci tengo a ringraziare questa corte” ha detto il giovane subito dopo la sentenza dall’accusa di omicidio volontario. “Sono stranito”, “sono senza parole” e “devo metabolizzare”, sono le altre risposte che ha dato ai giornalisti.

     

    alex pompa alex pompa

    L’omicidio a Collegno

    L’omicidio si verificò il 30 aprile 2020 nella casa di famiglia a Collegno. Alex intervenne nell’alterco fra i genitori e vibrò al padre 34 fendenti con 6 coltelli da cucina diversi. La vittima, Giuseppe Pompa, operaio di 52 anni, al processo è stata descritta come irascibile, aggressiva, molesta e ossessionante. I familiari avevano cominciato a registrare di nascosto le sue frequenti sfuriate.

     

    la madre di alex pompa la madre di alex pompa

    Il difensore dell’imputato, l’avvocato Claudio Strata, ha sempre sostenuto la tesi della legittima difesa. Il pm Alessandro Aghemo aveva chiesto la condanna a 14 anni di carcere e invitato i giudici a interpellare la Corte Costituzionale per una questione legata all’impossibilità di concedere la prevalenza delle attenuanti rispetto all’aggravante del vincolo di parentela.

     

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    Secondo il magistrato si trattò di un omicidio volontario in piena regola perché in quel frangente “non c’era una vera situazione di pericolo”: un’impostazione che Strata nel corso della sua arringa ha definito “inaccettabile” ricordando che nel 2018 il fratello dell’imputato, Loris Pompa, in un messaggio scrisse, riferendosi al padre, “prima o poi ci ammazza tutti”.

     

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    Alex Pompa, imprenditore sostiene spese processuali

    Un imprenditore edile del Trevigiano, Paolo Fassa, 80 anni, si è impegnato a sostenere le spese legali di Alex Pompa. “Avevo sentito questa storia al telegiornale – racconta Fasso – ed ero rimasto impressionato dal fatto che gli insegnanti spendessero tante buone parole per lui. Così ho chiesto di parlargli. E ho avuto la conferma che è davvero un bravo ragazzo”. I familiari di Alex si sono riferiti a Fassa come a “un angelo custode”.

     

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