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    L’ESTATE NERA DELLO SPORT ITALIANO - ATLETICA, JUDO E CANOA FLOP: A UN ANNO DAI GIOCHI DI RIO I RISULTATI DEGLI AZZURRI FANNO PREOCCUPARE - QUALCHE SPERANZA SOLO DAL BASKET: I RAGAZZI DI PIANIGIANI PUNTANO AL PODIO EUROPEO


     
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    TAMBERI TAMBERI

    Roberto Condio per “la Stampa”

     

    Il prossimo agosto sarà il mese delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Bello e intrigante solo a immaginarlo: la grande festa dello sport mondiale, sperando lo sia anche per quello italiano. L’agosto da poco finito, però, qualche dubbio in chiave azzurra lo ha lasciato eccome. Un mese nero, per dirla tutta. Salvato soltanto dal nuoto di Paltrinieri, Federica Pellegrini e dei fondisti in acque aperte, oltreché dai tuffi di Tania Cagnotto.

     

    Il loro è stato l’unico Mondiale lusinghiero, prima della raffica di flop che hanno confermato una tendenza preoccupante: l’Italia degli sport olimpici sta perdendo quota. E a undici mesi dai Giochi il rischio di volare in Brasile con un contingente più ristretto e meno ambizioso del solito si fa concretissimo. 

     

    Una raffica di flop clamorosi  

    giovanni malago giovanni malago

    Tra risultati da minimi storici, infortuni e polemiche le ultime tre settimane sono state tra le peggiori della storia recente del Coni. Bravi (persino bravissime, come le Under 18 del volley campionesse iridate) soltanto i più giovani. Da censura, invece, le prestazioni a livello di seniores, di chi ha nel mirino Rio 2016.

     

    Ha fatto rumore, inevitabilmente, lo zero assoluto dell’atletica a Pechino. Prima ancora, però, era naufragata nei Mondiali la canoa di velocità, quella che fu di Antonio Rossi e della Idem: nessuna medaglia e un solo pass olimpico (da confermare), nonostante il fattore-campo a favore all’Idroscalo milanese.  

     

    Poi, in Kazakistan, è arrivato anche il tonfo iridato del judo. Un 5° posto come miglior piazzamento ma, soprattutto, una vigilia scossa dalla polemica sugli atleti convocati tra la Federazione e il ct degli uomini, Pino Maddaloni, che ha portato alle dimissioni dell’oro di Sydney 2000.

     

    BELINELLI BARGNANI DATOME GALLINARI BELINELLI BARGNANI DATOME GALLINARI

    C’è dell’altro e riguarda due Europei. L’Italia dell’equitazione ad Aquisgrana ha fallito malamente tanto nel salto che nel dressage e, ben che vada, andrà alle Olimpiadi solo a livello individuale. Quella dell’hockey prato femminile ha incassato una doppia bocciatura: addio a Rio e pure retrocessione dall’élite al gruppo B continentale. 

     

    Aggrappati a basket e volley  

    Prospettive poco incoraggianti. Come la proiezione aggiornata sulle medaglie che potremmo conquistare ai Giochi: 5 d’oro e 21 in totale, per un 17° posto che rappresenterebbe il peggior risultato di sempre. Sarebbe ora di cominciare la rimonta, insomma.

     

    BELINELLI BARGNANI DATOME BELINELLI BARGNANI DATOME

    Magari già in questo settembre che sta proponendo i Mondiali di canottaggio con un gagliardo 4 senza e, a seguire, quelli per noi più interessanti di tiro a volo (a Lonato, dal 9), ginnastica ritmica, taekwondo, canoa slalom e ciclismo. È un mese che può invertire la rotta. Specie se dovessimo applaudire anche i primi timbri sui passaporti delle nostre Nazionali.

     

    Siamo ancora a zero, negli sport di squadra, dopo la missione fallita dal Settebello, che ci riproverà a febbraio. Da sabato tocca al basket, negli Europei; dall’8 al volley, in Coppa del Mondo. Sbarcare nel 2016 con altri due flop collettivi sarebbe gravissimo. 

    giovanni malago giovanni malago

     

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