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BRUNA MAGI per Libero Quotidiano
Ci sono scene indelebili nella storia del cinema. Tipo Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in Casablanca, Clark Gable e Vivien Leigh in Via col vento, e Rita Hayworth in Gilda, nella scena in cui, cantando Amado mio, si sfila il guanto di raso facendo impazzire il partner Glenn Ford e migliaia di uomini a seguire. Già, lei, nata Margarita Carmen Cansino, a New York, il 17 ottobre 1918, figlia di un ballerino andaluso, Eduardo Cansino, che le trasmise la passione per la danza e di Volga Hayworth, ballerina e attrice di origini irlandesi.
Il termine "esplosiva" era nelle sue corde, una predestinata, visto che la sua immagine fu stampata sulla carlinga dell' aereo che sganciò la prima atomica sperimentale (c' erano già state Hiroshima e Nagasaki nel '45) sull' atollo di Bikini, nelle Isole Marshall, il 5 luglio 1952, ribattezzando così per sempre anche il "due pezzi" (oggi da educanda) che lei indossava.
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L' OMAGGIO DI TORINO Se fosse vissuta, Rita avrebbe compiuto cento anni, e per questo è diventata il logo del Festival del Cinema di Torino che si inaugura il 28 novembre: invece morì a 69, distrutta dall' Alzheimer. È passata alla storia come la più famosa delle "mangiauomini", cioè quelle che facevano a pezzi cuore e sensi di coloro che seducevano, ai tempi in cui il genere femminile si divideva in due categorie ben distinte, gli angeli del focolare (mogliettine) e demoni, cioè le amanti, ancelle dei giochi erotici. Ha ispirato la figura di Jessica Rabbit. Prima di Rita, nella categoria c' erano state tipe come Jean Harlow, detta Platinum blonde, Gloria Swanson che fece perdere la testa a Joseph Kennedy, patriarca della dinastia. Lana Turner, la peccatrice per eccellenza, amante di un gangster, Johnny Stompanato, ucciso per gelosia dalla figlia, sino alla burrosa Elizabeth Taylor (sette matrimoni) e alla sfortunata Marilyn Monroe che degli uomini finì per essere vittima.
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Si mangiarono lei. Oggi c' è qualcuna definibile mangiauomini? Madonna? Carla Bruni che raccontò i suoi amplessi in un libro prima dell' era Sarkozy? La disinvolta Scarlett Johansson? No, tutte troppo algide. Tornando all' atomica Rita, agli inizi fu notata da un talent scout che sposò e lasciò dopo qualche filmetto di poco conto, finchè fu "centrata" dal produttore Harry Cohn e imboccò il successo, dopo aver subito svariate torture per "aggiustare" look e sex appeal nello stile di Hollywood: quasi la seviziarono con sedute di elettrolisi per alzarle l' attaccatura dei capelli che aveva molto bassa, le colorarono di rosso i capelli bruni.
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FILM DA URLO Seguirono film da urlo come Bionda fragola, Sangue e arena e il musical Non sei mai stata così bella, quindi la passione per Orson Welles. Che la sposò, la fece bionda per La signora di Shangai, le diede una figlia, Rebecca, ma non bastò a salvarli dal divorzio. Rita si ritrovò sola e fragile, cercava un uomo forte dal quale sentirsi amata e protetta. Credette invano di averlo trovato in Ali Khan, figlio dell' Aga Khan, ricco e seducente principe ismailita, lo sposò nonostante le critiche e addirittura la scomunica da parte di Pio XII, in quanto cattolica non avrebbe dovuto unirsi a un seguace dell' Islam.
Nacque Yasmine. Ma non funzionò, Ali aveva donne in ogni angolo del pianeta. Secondo divorzio, seguito da altri due matrimoni infelici. E ruoli sempre più marginali. Finché la malattia spense la luce del suo cervello.
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rita hayworth e aly khan rita hayworth e aly khan GILDA RITA HAYWORTH SIGARETTA rita hayworth VACANZE DEI VIP RITA HAYWORTH E DICK HAYMES A LAGO TAHOE NEL RITA HAYWORTH GILDA Rita Hayworth VACANZE DEI VIP RITA HAYWORTH A NIZZA NEL MAGGIO orson welles e rita hayworth rita hayworth e aly khan